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È quanto affermato da Epson (Seiko Epson Corporation) nell'annunciare l'avvio della produzione a volume di un nuovo pannello TFT a colori del tipo HTPS (High-Temperature PolySilicon) per la realizzazione di mirini elettronici destinati a DSLR di fascia medio alta. Con una dimensione diagonale di soli 0,47'' (1,2 cm), i nuovi pannelli offrono una risoluzione SVGA (800x600) nel formato RGB, comparabile a 1,44 megapixel. Questo pannello, il primo della nuova serie di dispositivi HTPS compatti a d alta risoluzione Epson "ULTIMICRON", è stato sviluppato sulla scorta dell'esperienza accumulata dalla società nella progettazione di pannelli HTPS ad alta definizione e risoluzione per la propria gamma di proiettori.

Fino a oggi nessun mirino elettronico EVS (Electronic ViewFinder) è stato mai in grado di offrire la risoluzione e la fedeltà necessaria per soppiantare i mirini ottici. Il nuovo pannello sviluppato da Epson sulla base della tecnologia HTPS non soltanto sembra rendere possibile tutto ciò, ma utilizza anche un driver analogico per ricreare la fluidità delle gradazioni e la progressività naturale delle tonalità. Il nuovo pannello, nelle intenzioni di Epson, dovrebbe dunque permettere ai produttori di fotocamere di eliminare lo specchio e il pentaprisma necessari ai mirini ottici consentendo di progettare corpi macchina più sottili e compatti. Il nuovo pannello, inoltre, utilizza un filtro colore che previene il fenomeno del "color breakup" delle immagini che tende a verificarsi con altri sistemi colore nello scatto di soggetti in movimento rapido.

Le prestazioni insufficienti della maggioranza delle tecnologie EVF esistenti rispetto ai mirini ottici delle reflex è uno dei principali ostacoli alla realizzazione di fotocamere con obiettivi intercambiabili prive di specchio e pentaprisma ed Epson pone naturalmente grandi speranze in un mercato che nel 2010 viene previsto in forte ripresa.

Epson: www.epson.jp

Eccoci al consueto appuntamento con l'aggiornamento periodico sulle novità più recenti in materia di firmware e software.

Apriamo la nostra (stavolta breve) rassegna in rigoroso ordine alfabetico iniziando da Canon, che ha rilasciato un aggiornamento del firmware per la DSLR EOS 1000D. La Versione 1.0.6 corregge alcuni errori rilevati relativamente al display LCD, alle informazioni presentate all'interno del mirino e al "freeze" dell'otturatore. Come di consueto il firmware è disponibile sul sito Web Canon.

onOne Software ha rilasciato una nuova versione del suo software DSLR Camera Remote Server per controllare le DSLR Canon e Nikon tramite iPhone o iPod Touch. La Versione 1.2 estende il supporto alla nuova D300 e introduce alcuni miglioramenti e correzioni di errori.

Sigma ha rilasciato un aggiornamento del firmware per la sua compatta DP2. La Versione 1.03 migliora l'accuratezza del bilanciamento automatico del bianco e riduce il fenomeno del "freeze" occasionale della fotocamera. Il firmware è disponibile sul sito Web Sigma.

Canon: www.canon.com
onOne: www.ononesoftware.com
Sigma: www.sigmaphoto.com

Dopo le novità annunciate negli ultimi mesi da Nikon nella parte bassa (D3000 e D5000) e media (D300s) della sua gamma di DSLR, è ora il turno dell'"ammiraglia", la famosa D3, che trova la sua degna erede nella nuova D3s. E dall'esame delle caratteristiche della Nikon D3s non c'è dubbio che si tratti di una fotocamera all'avanguardia. Innanzitutto gli ingegneri Nikon hanno compreso l'inutilità di una corsa fine a se stessa al numero di megapixel, anche nelle reflex professionali come la nuova D3s, mantenendo dunque invariato il valore di 12,1M della precedente D3 ma introducendo un sensore completamente riprogettato, caratterizzato da un pixel pitch più elevato, la cui struttura interna consente di fotografare in condizioni di luce fino a ieri impensabili. La gamma ISO a sette stop, estensibile da 200 a 12.800, consente di realizzare foto e registrare filmati in condizioni di scarsa illuminazione con una nitidezza ed una precisione del dettaglio elevate, caratteristiche queste essenziali per i fotoreporter e i fotografi di eventi sportivi. Quale ulteriore prova della grande capacità della D3s in condizioni di luce scarsa, è possibile selezionare tre livelli ISO aggiuntivi più alti, fino a Hi3, equivalente a ISO 102.400.

Inevitabile ormai l'introduzione della capacità di registrazione video anche sulla nuova D3s, la cui funzione D-movie permette di acquisire filmati in formato motion JPEG 720p (1.280x720 pixel) a 24 fps con possibilità di registrazione audio stereo utilizzando il microfono opzionale. Per riprese con i valori ISO più elevati è possibile utilizzare la modalità "Filmato a sensibilità elevata". È inoltre possibile ritagliare la ripresa del filmato direttamente on camera semplicemente scegliendo il punto iniziale o quello finale e salvare determinati fotogrammi del filmato in formato JPEG per avere la certezza di avere anche la foto, e non solo il filmato, di un momento cruciale. La risoluzione dei filmati con la scelta di non offrire la registrazione video a 1080p appare dunque l'unico "neo", se così possiamo dire, della nuova ammiraglia Nikon.

Tra le altre caratteristiche salienti della D3s si segnalano anche il sistema di messa a fuoco a contrasto di fase AF Multi-CAM3500 a 51 punti ad elevata densità, ottimizzato per offrire il supporto dell'autofocus durante l'acquisizione di filmati e la visione Live View; una nuova funzione di pulizia del sensore di immagine, in grado di generare vibrazioni a quattro diverse frequenze per ridurre l'impatto dell'accumulo di polvere statica sul filtro passabasso e regolabile anche in modo da azionarsi automaticamente quando la fotocamera viene spenta e riaccesa; tre modalità di ritaglio, tutte mascherate automaticamente nel mirino: 5:4 (30x24), 1.2x (30x20) e DX (24x16); una nuova modalità di scatto silenzioso, che consente di ridurre il disturbo provocato dall'abbassamento dello specchio; cinque opzioni per il D-Lighting attivo, capacità preziosa quando si riprende un soggetto ad alto contrasto o con valori estremi di luminosità, e nuove opzioni di elaborazione RAW (NEF) disponibili nel menu Ritocco (Compressione JPEG, Dimensioni, Bilanciamento del bianco, Compensazione dell'esposizione, Picture Control, Riduzione disturbo, Spazio colore e Controllo vignettatura). Non manca naturalmente il corpo camera tropicalizzato realizzato in lega di magnesio, costruito per resistere all'umidità e alle temperature più estreme

Si tratta dunque di una DSLR che punta a ridefinire i limiti della fotografia professionale offrendo ai fotografi un maggiore controllo su soggetti imprevedibili e nelle condizioni di illuminazione più difficili. In particolare, secondo Nikon, il sensore completamente riprogettato della fotocamera è così sensibile da poter cogliere oggetti quasi invisibili a occhio nudo,con la garanzia di un disturbo notevolmente ridotto, permettendo di realizzare file che spesso saranno già pronti per la stampa senza bisogno di essere ritoccati. Ovviamente tutto questo ha un prezzo e per acquistare la nuova D3s, quando sarà disponibile a dicembre, si dovranno sborsare all'incirca 5.100 euro, almeno stando alle ultime indiscrezioni.

Sarà interessante dunque vedere quale sarà la risposta della rivale Canon, che dovrebbe essere costituita dalla 5D Mark IV di cui si parla insistentemente negli ultimi tempi e che dovrebbe essere annunciata a breve.

Come avviene spesso in queste circostanze, Nikon ha colto l'occasione della presentazione della nuova reflex per annunciare anche un nuovo obiettivo, l'AF-S DX Micro NIKKOR 85mm f/3.5G ED VR. Dotato del sistema riduzione delle vibrazioni di seconda generazione (VR II) e di un rapporto di riproduzione 1:1, grazie alle sue caratteristiche fisiche (dimensioni contenute e peso ridotto) si adatta perfettamente a reflex digitali come la D90 e la D5000. Con una focale equivalente a 127,5 mm in formato FX/35 mm, il nuovo obiettivo si caratterizza per la presenza di lenti in vetro ED e il diaframma a 9 lamelle arrotondate. Il motore SWM assicura inoltre un autofocus preciso e silenzioso e l'elemento anteriore senza rotazione consente di utilizzare accessori flash con innesto-obiettivo, come il kit di lampeggiatori per riprese macro SB-R1C1. Il nuovo AF-S DX Micro NIKKOR 85mm f/3.5G ED VR dovrebbe essere disponibile a dicembre a un prezzo indicativo attorno ai 600 euro.

Nikon: www.nital.it

Ottime notizie per gli utenti Canon alla ricerca di un grandangolo di alto livello: Zeiss ha annunciato infatti un nuovo obiettivo con attacco a baionetta EF per tutte le fotocamere Canon EOS che va ad aggiungersi ai modelli Zeiss Distagon T* 2.8/21 ZE e Zeiss Distagon T* 3.5/18 ZE rilasciati nei mesi scorsi, e che dovrebbe precedere il 35mm f/1.4 di cui si parla da qualche tempo.

Il nuovo Zeiss Distagon T* ZE 28mm f/2 realizzato con 10 elementi in 8 gruppi è estremamente compatto e luminoso; come tutti gli obiettivi Zeiss, anche questo 28mm presenta una costruzione estremamente accurata e robusta combinata con uno speciale rivestimento protettivo per l'ottica esterna.

Il nuovo Zeiss Distagon T* ZE 28mm f/2 dovrebbe essere rilasciato sul mercato nel corso dell'autunno a un prezzo di circa 965 euro.

Zeiss: www.zeiss.com

Presentata sotto forma di prototipo al Photokina 2006 e introdotta sul mercato a marzo 2008 dopo alcuni ritardi, la fotocamera digitale compatta DP1 ritorna ora nella nuova versione Sigma DP1s.

Le caratteristiche principali della nuova edizione -  sensore APS-C Foveon X3 da 14 megapixel (tre layer da 2652x1768 pixel), obiettivo fisso da 16,6mm (28 mm equivalenti) f/4,0 e processore d'immagine TRUE Image Processing Engine - rimangono inalterate rispetto al modello originale.

Le novità introdotte consistono nella funzione QS (Quick Set), già adottata sulle nuove DP2 e SD14, che permette impostazioni più rapide attraverso l'utilizzo dei tasti di zoom digitale della fotocamera, e superiori capacità nei controluce impegnativi. La nuova Sigma DP1s è in grado di salvare immagini in formato RAW e JPEG ed è fornita con l'esclusivo software Sigma Photo Pro.

Sigma: www.sigma-photo.co.jp

Sony è impegnata nello sviluppo di una tecnologia per videocamere 3D a obiettivo unico in grado di catturare immagini tridimensionali naturali e fluide anche in situazioni difficili (ad esempio le ambientazioni sportive) alla straordinaria velocità di 240 frame per secondo. Secondo Sony, un sistema a obiettivo fisso risolve qualsiasi problema che può insorgere per la visione come conseguenza delle differenti caratteristiche ottiche percepibili dall'occhio umano nella visione stereoscopica. Con lo sviluppo di un sensore CMOS contraddistinto da una velocità fino a 240fps, Sony ha già migliorato la qualità delle immagini tridimensionali e ora, in combinazione con il nuovo sistema 3D a obiettivo fisso basato sulle caratteristiche dell'occhio umano, è pronta a compiere un nuovo balzo in avanti in campo tecnologico.

Questa soluzione unisce alla tecnologia di registrazione HFR (High Frame Rate) un sistema ottico di nuova concezione per videocamere 3D a obiettivo unico in grado di catturare simultaneamente immagini stereoscopiche per dare vita a un sistema di ripresa 3D da 240fps. Test ottici hanno dimostrato infatti che la velocità di 240fps rappresenta il limite di percezione dell'occhio umano, oltre il quale diventa difficile rilevare differenze in termini di blur e "scatti" delle immagini fluide in movimento (quando immagini continue vengono percepite appunto come una serie di scatti separati).

Nelle videocamere tridimensionali half-mirror esistenti con obiettivi separati per l'immagine destra e sinistra, il valore della parallasse è regolabile per consentire di modificare la profondità delle immagini 3D. Tuttavia, nelle operazioni di messa a fuoco e di zoom, la sensibilità dell'occhio umano, in particolare la capacità di cogliere anche minime differenze nelle dimensioni e nella rotazione dell'immagine stereoscopica oltre che qualunque disallineamento sul piano verticale, impone il ricorso a tecnologie complesse e sofisticate per assicurare il rigoroso coordinamento dei due obiettivi in modo da eliminare qualsiasi discrepanza nell'asse ottico, nelle dimensioni dell'immagine e nella messa a fuoco. L'introduzione di un sistema a obiettivo unico elimina completamente questi problemi.

L'uso di specchi in luogo degli otturatori, inoltre, fa sì che la luce venga separata simultaneamente nell'immagine destra e sinistra e registrata dai rispettivi sensori nello stesso identico momento. L'eliminazione di qualunque differenza temporale tra le due immagini catturate permette di registrare immagini tridimensionali naturali e fluide anche di soggetti in rapido movimento.

Sony esporrà un prototipo funzionale incorporante questa nuova tecnologia alla CEATEC JAPAN 2009 in programma a Chiba (Giappone) il 6 ottobre 2009.

Sony: www.sony.com

Ancora non si è spenta l'eco dell'annuncio della nuova Hasselblad H4D che ecco Mamiya e Phase One annunciare la prossima uscita della nuova medio formato 645DF. Il nuovo modello, che verrà commercializzato separatamente con entrambi i marchi dai due produttori, introduce numerosi miglioramenti nelle prestazioni rispetto ai predecessori, tra cui una qualità ancora superiore nella cattura dell'immagine, una maggiore velocità nella messa a fuoco (fino a 5 volte nei tipici scatti di moda), superiori doti di maneggevolezza e un nuovo standard nella velocità di sincronizzazione con i flash - fino a 1/1600 di secondo - grazie a una nuova tecnologia brevettata.

La nuova 645DF, l'unica medio formato 645 che supporta otturatori sia a piano focale che a lamelle, è compatibile con i dorsi digitali progettati per l'attacco Phase One/Mamiya AFD, tra cui i modelli realizzati da Phase One, Leaf, Mamiya e altri produttori. La nuova 645DF introduce anche una vera e propria rivoluzione nel workflow sotto forma di modalità di scatto personalizzate. Per la prima volta in una fotocamera medio formato, infatti, il fotografo può pre-selezionare una modalità predefinita, ad esempio portrait o landscape, e la fotocamera si imposta automaticamente di conseguenza. Tra le altre novità introdotte figurano nuovi pulsanti a rilievo, un oculare completamente sigillato che non lascia filtrare la luce esterna, feedback audio programmabili e miglioramenti per diverse funzioni custom.

Nella circostanza Phase One ha annunciato anche la disponibilità di tre nuovi obiettivi con otturatore a lamelle ad alte prestazioni - 55, 80 e 110mm, tutti f/2.8 - progettati con un occhio di riguardo proprio alla nuova Phase One 645DF. Queste nuove ottiche sono il frutto della stretta collaborazione tra la stessa Phase One, Mamiya e Schneider Kreuznach. La nuova Phase One 645DF sarà disponibile nel quarto trimestre a partire da 4.290 euro per il solo corpo, mentre i nuovi obiettivi, rilasciati in contemporanea, saranno offerti a partire da 1.790 euro.

Anche Mamiya ha annunciato la propria versione del nuovo sistema medio formato 645DF sviluppato in collaborazione con Phase One, della quale è previsto attualmente il rilascio di quattro modelli con risoluzione compresa tra 22 e 56 milioni di pixel. Le notizie relative sono ancora piuttosto frammentarie, per ora appare chiaro che si tratterà dello stesso corpo sviluppato insieme a Phase One cui saranno abbinati dorsi digitali differenti per risoluzione che daranno il nome alle varie versioni. I modelli Mamiya DM56 e DM33, rispettivamente da 56 e 33 megapixel, introdurranno una gamma senza precedenti di opzioni, e secondo il produttore si proporranno come le DSLR medio formato più versatili del settore. Queste due varianti saranno in grado di sfruttare la velocità al top dell'otturatore (1/1600) dei tre nuovi obiettivi sviluppati in collaborazione con Schneider Kreuznach, offrendo dunque alte velocità di sincro con i flash, ma saranno compatibili anche con gli obiettivi esistenti della serie 645AF.

I modelli DM28 e DM22, da 28 e 22 megapixel rispettivamente, saranno caratterizzati da prezzi "particolarmente accessibili" sempre secondo Mamiya, la quale indica per essi anche un canale immagine a 16 bit e velocità di scatto ai vertici del settore, mantenendo molte delle caratteristiche dei due modelli di fascia più elevata. La tempistica di rilascio delle nuove medio formato Mamiya non è stata ancora divulgata.

Mamiya: www.mamiya.com
Phase One: www.phaseone.com

Si apre un nuovo capitolo nella storia delle DSLR medio formato e della fotografia digitale professionale con il rilascio della nuova serie H4D, che va ad arricchire la famiglia di sistemi Hasselblad H. Il primo componente a vedere la luce è il modello H4D-60 basato su un sensore medio formato da 60 megapixel. Naturale tappa successiva nel processo evolutivo della famiglia di sistemi Hasselblad H, la nuova serie H4D di Hasselblad prende spunto dalla piattaforma H3D rinnovandola e potenziandone le caratteristiche introducendo nuove funzioni avanzate come il sistema True Focus con Absolute Position Lock (APL), che affronta in maniera totalmente nuova il problema della messa a fuoco nell'intero campo d'immagine. Queste due tecnologie, per le quali è stato depositato il brevetto, sono frutto di anni di sviluppo da parte di Hasselblad.

Per risolvere il problema della messa a fuoco di un soggetto che non si trova al centro dell'immagine, la soluzione tradizionale che caratterizza le DSLR è un sensore AF multi-point, che però difetta di flessibilità e soprattutto non elimina completamente il problema. Soprattutto su DSLR dotate di sensore più grande del formato APS, però, il concetto stesso di autofocus multi-point è abbastanza fuorviante. Come sottolinea Hasselblad, infatti, in considerazione delle caratteristiche fisiche delle fotocamere i punti di fuoco esterni a quello centrale sono comunque raggruppati in prossimità del centro dell'immagine. Per mettere a fuoco un soggetto esterno all'area centrale il fotografo è dunque costretto a mettere prima a fuoco il soggetto che desidera, quindi a ricomporre l'inquadratura, con il risultato di perdere la messa fuoco soprattutto in situazioni di bassa profondità di campo.

Per risolvere alla base questo problema Hasselblad ha sviluppato una sofisticata tecnologia del sensore che misura la velocità angolare in maniera innovativa. Il risultato è il nuovo processore Absolute Position Lock (APL), che costituisce il cuore della tecnologia Hasselblad True Focus. In pratica, il processore APL rileva con assoluta precisione i movimenti della fotocamera durante la ricomposizione dell'immagine utilizzando tali informazioni per calcolare le correzioni della messa a fuoco e inviare i comandi necessari al motore dell'obiettivo in modo tale da compensare i movimenti effettuati. Il firmware della piattaforma H4D provvede poi a perfezionare l'operazione utilizzando i dati accurati di messa a fuoco forniti da tutti le ottiche HC/HCD.

Sulla fotocamera H4D la funzione True Focus può essere attivata premendo a mezza corsa il pulsante di scatto oppure oppure tramite qualunque altro tasto programmabile dall'utente per effettuare la messa a fuoco in modalità manuale. Questa prima versione della tecnologia True Focus corregge unicamente i piccoli spostamenti sui piani orizzontale e verticale della foto camera, ma non movimenti diagonali più ampi che dovessero verificarsi durante la ricomposizione dell'immagine.

La filosofia posta alla base dello sviluppo di questa tecnologia, ovvero semplificare al massimo il lavoro del fotografo per consentirgli di concentrarsi sull'aspetto creativo, costituisce il fondamento anche di altre funzionalità del sistema H4D come la funzione Hasselblad Natural Color Solution (HNCS), che assicura la riproduzione dei colori omogenea mediante un unico profilo colore; e la funzione Digital Lens Correction (DAC), che perfeziona le immagini catturate con gli obiettivi HC/HCD eliminando qualunque traccia di distorsione, vignettatura e aberrazione cromatica.

La ricerca della massima semplicità è alla base anche del software di imaging Phocus 2.0, fornito in bundle con la piattaforma H4D, la cui interfaccia utente riprogettata semplifica la curva di apprendimento dell'imaging high-end, eguagliando in velocità, utilizzabilità e funzionalità le caratteristiche di pacchetti quali Lightroom, Aperture e Capture One.

La nuova Hasselblad H4D-60 sarà disponibile da novembre al prezzo di 28.995 euro, mentre il modello Hasselblad H4D-50, destinato a sostituire la H3DII-50, seguirà nel corso del primo trimestre del 2010 al prezzo di 19.995 euro. Le fotocamere H3DII-50 acquistate da oggi all'uscita del nuovo modello verranno aggiornate gratuitamente allo standard H4D-50. Hasselblad ha annunciato anche un programma dedicato atto a consentire ai possessori dei modelli H3D-31 e H3D-39 di passare alla piattaforma H4D.

Hasselblad: www.hasselblad.com

Proprio mentre X-Rite annuncia un'applicazione per lavorare con la scala Pantone su iPhone e iPod Touch, i laboratori di ricerca Xerox hanno presentato una tecnologia che traduce i colori espressi in linguaggio naturale in algoritmi matematici che un computer è in grado di interpretare. La tecnologia Natural Language Color permette infatti di identificare facilmente precise sfumature sulle quali intervenire in fase di produzione, ritocco o stampa: è sufficiente dunque una semplice frase come "satura i blu" o "rendi meno caldi i toni dell'incarnato" per istruire un'applicazione evitando le tradizionali complicazioni della gestione del colore.

Per arrivare a questo risultato sono state effettuate migliaia di osservazioni sperimentali con l'aiuto di focus group per associare, con l'aiuto di colorimetri, gli attributi usati per distinguere le singole sfumature di un medesimo colore. Oggi, con un vocabolario composto da più di 65 termini, il software Xerox può creare oltre 50.000 variazioni della stessa immagine di partenza.

Oltre a essere integrata nella nuova stampante a colori Xerox Phaser 7500 in una funzione denominata Color By Words, la tecnologia Natural Language Color può essere provata direttamente - anche in italiano - nel portale Open Xerox.

Open Xerox: www.xerox.com/open
X-Rite: www.xrite.com

Sensore CMOS da 12,4 megapixel, autofocus a 11 punti, Live View e registrazione video HD: sono queste, in estrema sintesi, le principali caratteristiche della nuova  Pentax K-x. Riprendendo il corpo macchina - leggero e compatto - della K2000 (K-m), la nuova DSLR entry-level di Pentax utilizza un nuovo processore d'immagine PRIME (PENTAX Real Image Engine) II, evoluzione dell'originale PRIME contenente nuove tecnologie fornite da Fujitsu Microelectronics Limited, incorpora il sistema SR (Shake Reduction) sviluppato da PENTAX, che compensa efficacemente gli effetti negativi del movimento della fotocamera fino a 4 stop circa, e dispone di uno schermo LCD da 2,7" con 230.000 punti. Dopo la sofisticata semi-pro K-7, che si colloca all'estremità superiore della gamma, Pentax procede dunque al rinnovo della propria famiglia di reflex digitali partendo dal basso, con un prodotto che in realtà si inserisce nella parte alta della fascia entry-level.

Tra le altre caratteristiche salienti della nuova K-x si segnalano inoltre la funzione Live View con rilevamento dei volti (fino a 16 in contemporanea), una sensibilità ISO 200-6400 (espansibile a ISO 100-12800 tramite l'apposita funzione di personalizzazione), la registrazione video ad alta risoluzione (1280x720 pixel) a 24 fotogrammi al secondo, la velocità di scatto continua di 4,7 fotogrammi al secondo per un massimo di 17 immagini in formato JPEG e varie funzioni creative, tra cui  il "filtro digitale" che permette di elaborare le immagini registrate in molteplici modi scegliendo fra 16 opzioni differenti.

Disponibile da ottobre nei colori nero, bianco e nelle edizioni limitate rosso e blu, la nuova Pentax K-x dovrebbe essere offerta in kit con lo zoom 18-55mm DA-L al prezzo indicativo di 649 dollari (negli Stati Uniti).

In occasione del lancio della nuova K-x, Pentax ha annunciato anche il super-tele Pentax DA L 55-300mm F4-5.8 ED, che farà parte del kit doppio K-x Twin Lens Kit comprendente, oltre al corpo macchina K-x, anche lo zoom smc PENTAX DA L 18-55mm F3.5-5.6, kit che dovrebbe essere offerto al prezzo indicativo di 849 dollari (negli Stati Uniti). Il nuovo supertele ha lunghezze focali equivalenti a 85-450mm (nel formato 35mm), incorpora un'efficiente lente ED per contenere le aberrazioni cromatiche, mentre lo speciale trattamento PENTAX SP sulla lente frontale offre un'efficace protezione da elementi contaminanti.

Pentax: www.pentaximaging.com

Tempo di drastici mutamenti per Sinar AG, il noto produttore svizzero di sistemi analogici e digitali per la fotografia professionale, che ha annunciato la spartizione delle proprie attività in due nuove entità. Con effetto dal 1' ottobre 2009, infatti, il distributore elvetico dei prodotti Sinar, Tekno AG, assumerà la proprietà delle attività di sviluppo, commercializzazione, assistenza e supporto dei prodotti Sinar attraverso una nuova società di nuova costituzione, denominata Sinar Photography AG, mentre le attività di produzione sono già passate dal 1' luglio sotto il controllo di Femron AG, un buyout del management Sinar, che continuerà a fabbricare i componenti e gli accessori per i prodotti Sinar Photography. Questo mutamento è una conseguenza della decisione presa a luglio 2009 dal precedente proprietario Sinar, Jenoptik, di uscire dal settore delle medio formato a seguito del fallimento del principale partner nel sistema Hy6, Franke & Heidecke.

Sinar Photography ha affermato che concentrerà le proprie attività sui sistemi di fotocamere analogici e digitali assicurando la continuità dei prodotti, delle attività e dello sviluppo. Sinar Photography continuerà anche ad assicurare i servizi professionali, di assistenza e supporto in garanzia a tutti gli attuali clienti dei prodotti Sinar, compresi i banchi ottici, i dorsi digitali e i sistemi medio formato Hy6 e Sinar m.

Le attività di sviluppo da parte di Sinar Photography si concentreranno principalmente sui sistemi di fotocamere analogici e digitali, quindi i dorsi digitali Sinar, i banchi ottici e le fotocamere specializzate per l'architettura e altre applicazioni specializzate. Il futuro del sistema medio formato Hy6 è attualmente in corso di valutazione, ma l'assistenza tecnica a lungo termine appare assicurata dalle alleanze commerciali in essere. Tra gli obiettivi dichiarati di Sinar Photography figura anche la volontà di estendere l'impiego dei sistemi di fotocamere Sinar a dorsi di altri produttori.

Anche il software Sinar eXposure, che genera file DNG e incorpora esclusive funzioni di shading specifiche per l'architettura, continuerà a vivere grazie a Sinar Photography mentre la commercializzazione a livello mondiale dei prodotti Sinar proseguirà attraverso i canali di distribuzione esistenti.

Sinar: www.sinar.ch

Il mese di settembre ci regala la nuova Leica M9, un apparecchio a telemetro da 18 megapixel che si presenta come la full-frame digitale più compatta del mondo. Caratterizzata da un sensore CCD Kodak da 23,9x35,8mm sviluppato espressamente, ottimizzato per gli obiettivi della serie M e dotato di una speciale copertura in vetro che taglia la porzione della luce nella gamma dell'infrarosso eliminando la necessità di montare un filtro IR/UV, la nuova M9 mantiene la compattezza della precedente M8 (139×37×80mm) pur con un sensore considerevolmente più grande, mentre il robusto involucro monopezzo in lega di alluminio-magnesio garantisce l'affidabilità totale misurabile in decenni per la quale Leica è giustamente famosa. Il sensore della M9 incorpora micro-lenti estremamente sofisticate con un bassissimo indice di rifrattività. Le micro-lenti situati ai bordi del sensore sono inclinate lateralmente verso il centro dell'immagine rispecchiando con la massima precisione le caratteristiche degli obiettivi serie M. Questo accorgimento permette di catturare e concentrare al meglio sul sensore anche i raggi luminosi più inclinati, prevenendo efficacemente la perdita di luminosità ai bordi e agli angoli dell'immagine.

Leica ha prestato ascolto alle richieste dei fotografi rendendo facilmente accessibili tutte le funzioni essenziali della M9. Un esempio è fornito dal nuovo pulsante per la regolazione della sensibilità ISO che evita il ricorso al menu, mentre altre funzioni essenziali possono essere impostate mediante il pulsante Set. La nuova Leica M9 sarà disponibile nella versione con finitura nera standard con rivestimento "vulkanit" ma anche, per la prima volta, in versione grigio-argento con copertura in pelle sintetica.

Il mirino con abbinato il telemetro, caratterizzato da un fattore di ingrandimento 0,68x, incorpora la compensazione automatica della parallasse. L'otturatore in metallo a scorrimento verticale lungo il piano focale, controllato elettronicamente, presenta un range di velocità da 1/4000 a 32 secondi. La nuova Leica M9 è caratterizzata inoltre da una sensibilità ISO 80-2500; velocità di scatto continuo di 2 fps e possibilità di registrare immagini in formato DNG(RAW) e JPEG su schede SD/SDHC. Il prezzo al pubblico suggerito della nuova Leica M9, che sarà disponibile nei prossimi giorni sostituendo nel catalogo Leica i modelli M8 e M8.2 non più prodotti, è di 4.850 sterline IVA inclusa.

Ma la M9 non rappresenta l'unica novità annunciata da Leica: a farle buona compagnia c'è anche la Leica X1, una compatta da 12,2 megapixel caratterizzata da un sensore CMOS APS-C insolitamente grande per la categoria (23,6x15,8mm) e da un grandangolo fisso Leica Elmarit 24mm (36mm equivalente) f/2.8 ad alta velocità di messa a fuoco. La nuova Leica X1 incorpora tutte le funzioni manuali che il fotografo esperto può desiderare, dall'esposizione alla messa a fuoco, a fianco di numerose funzioni automatiche. La sensibilità ISO è di 100-3200, la velocità massima dell'otturatore è di 1/2000 di secondo e la velocità di scatto continua è di 3 frame per secondo. Disponibile a partire da dicembre, la nuova Leica X1 dovrebbe essere commercializzata a 1.550 euro.

Leica: www.leica-camera.it

Come si attendeva già da qualche tempo, Sigma ha ufficialmente annunciato l'imminente disponibilità della versione stabilizzata del proprio obiettivo 70-300: il nuovo 70-300mm F4-5.6 DG OS sarà infatti commercializzato da fine settembre con attacchi Sigma, Canon, Nikon, Pentax e Sony.

Secondo il produttore, la stabilizzazione attiva dell'ottica consente di scattare con tempi di 4 stop circa più lenti di quanto altrimenti possibile; comunque, come d'abitudine, la funzione OS può essere disattivata dall'utente in caso di esposizioni prolungate o utilizzo con corpi stabilizzati.

Ideale anche per riprese macro con una distanza di messa a fuoco minima di 150cm. sull'intera gamma focale, il nuovo obiettivo è costruito con 16 elementi in 11 gruppi, è trattato con Super Multi-Layer Coating e integra un elemento in vetro SLD per la correzione delle aberrazioni. Il diaframma è a 9 petali, mentre esternamente la lunghezza totale è di 12,65cm. per un peso complessivo di 610g. Il prezzo previsto al pubblico si aggira intorno ai 450 euro.

Sigma: www.sigma-photo.co.jp

In passato od ha avuto modo di parlare di speciali toolkit software che consentono di sostituire o espandere le funzionalità programmate nel firmware di alcune macchine fotografiche. Dall'università di Stanford arriva ora un progetto decisamente più radicale: progettare e costruire un apparecchio "aperto" che consenta a chiunque - fotografo, programmatore, appassionato - di implementare qualsiasi funzione desiderata esplorando di fatto nuove possibilità tecniche e creative al di là di quello che le case produttrici, vincolate dalle obbligatorie strategie di marketing, possono decidere di integrare o meno nei loro prodotti.

Denominata "Frankencamera", la creazione del professor Marc Levoy si basa su una motherboard Texas Instruments con supporto Linux, un chip di acquisizione estratto da un telefono cellulare Nokia N95, un corpo ad-hoc dotato di schermo LCD e attacco per normali obiettivi Canon. Il traguardo del team di progettisti è un apparecchio prodotto in serie con costi inferiori ai 1.000 dollari, inizialmente distribuibile a ricercatori specializzati in fotografia computazionale di altri atenei.

Frankencamera intende affermarsi come piattaforma sperimentale sulla quale ideare e mettere alla prova nuovi algoritmi: tra gli esempi forniti, la possibilità di effettuare riprese HDR direttamente dalla macchina fotografica, incrementare la risoluzione dei filmati interpolando le informazioni ricavabili dalle fotografie che possono essere scattate a piena risoluzione nel corso di una ripresa video, e la completa integrazione dell'apparecchio all'interno di un ambiente di rete con la possibilità di assistere il fotografo mediante informazioni ricavate da archivi di immagini o tabelle statistiche.

Al progetto collaborano HP, Nokia e Adobe; i progettisti contano di disporre del prototipo definitivo entro un anno circa.

Sito del progetto: graphics.stanford.edu/projects/camera-2.0

Settembre si annuncia un mese ricchissimo di novità per il mercato della fotografia digitale. Ancora viva l'eco degli annunci relativi alle nuove Sony Alpha e alla Canon D7, tocca a Panasonic e Tamron smuovere le acque in un settore che per la verità non è mai stato tanto dinamico e ricco di novità dal dilagare della crisi economica globale nell'ultima parte del 2008. In vista dell'IFA di Berlino (4-9 settembre) si susseguono dunque gli annunci da parte di un po' tutti i produttori.

Iniziamo da Panasonic, che ha presentato la nuova DMC-GF1, la fotocamera con obiettivo intercambiabile e flash incorporato più piccola e leggera del mondo. Essendo basata sullo standard Micro Quattro Terzi, infatti, pesa solo 285g (il solo corpo) ed è del 35% più piccola rispetto alla Panasonic DMC-G1. Oltre al flash incorporato, le caratteristiche salienti comprendono il sensore Live MOS da 12,1 megapixel, lo schermo LCD da 3 pollici con risoluzione di 460.000 punti, il processore di immagini Venus Engine HD e il sistema Dust Reduction integrato. La nuova DMC-GF1 incorpora 8 effetti artistici nella modalità My Color, cui si aggiungono 9 modalità Film e 16 Scene. Capace di registrare video in alta definizione con risoluzione di 1280 x 720 nei formati AVCHD Lite o Motion JPEG, grazie al suo sistema AF a contrasto la nuova GF1 vanta un tempo di messa a fuoco di 0,3 secondi. L'ultima nata di Panasonic sarà disponibile da ottobre probabilmente in due kit, uno comprendente il nuovo obiettivo pancake LUMIX G 20mm/F1.7 ASPH, l'altro con lo zoom 4-45mm/F3.5-5.6 ASPH/MEGA O.I.S., entrambi offerti a un prezzo indicativo di 900 dollari. È previsto anche un mirino elettronico esterno opzionale a 200 dollari circa.

A proposito del nuovo Panasonic LUMIX G 20mm / F1.7 ASPH di grande luminosità, si tratta come accennato di un obiettivo pancake di soli 25,5mm di lunghezza progettato espressamente per la nuova Panasonic DMC-GF1. Composto da 7 elementi di cui 2 asferici in 5 gruppi, nel formato 35 mm il nuovo obiettivo equivale a un 40mm. Disponibile a ottobre anche in kit con la nuova GF1, il nuovo obiettivo non ha ancora un prezzo annunciato.

Restando in tema di ottiche, Panasonic ha annunciato anche il primo obiettivo macro per il sistema Micro Quattro Terzi, nonché il primo a recare il prestigioso nome Leica in quest'ambito. Si tratta del nuovo Leica DG MACRO-ELMARIT 45mm F2.8 ASPH. MEGA O.I.S., obiettivo di grande compattezza grazie al meccanismo di messa a fuoco interno che mantiene costante la lunghezza e un peso di soli 225 grammi. Il nuovo macro è stabilizzato e presenta una costruzione di 14 elementi in dieci gruppi, con un vetro ED e un elemento asferico. Grazie a uno switch presente sul barilotto è possibile anche impostare la distanza minima di messa a fuoco su 15 oppure 50 cm. Prezzi e disponibilità non sono ancora noti.

Sempre per quanto riguarda le ottiche per il sistema Micro Quattro Terzi, in occasione dell'annuncio della nuova GF1 e dei nuovi obiettivi Panasonic ha colto l'occasione per illustrare la roadmap relativa al 2010, che prevede il rilascio di uno zoom 100-300mm f/4-5.6 OIS, di un fisheye 8mm f/3.5 e di un 14mm f2.8.

Novità anche da Tamron, che ha annunciato una nuova versione aggiornata del suo popolare zoom standard 17-50mm F2.8 per SLR APS-C/DX, che ora incorpora il sistema di stabilizzazione dell'immagine Vibration Compensation. Il nuovo SP AF 17-50mm F/2.8 XR Di II VC LD Aspherical [IF], equivalente a un 26-78mm nel formato 35mm, presenta un design compatto di poco più ingombrante rispetto al suo predecessore non stabilizzato. Caratterizzato da 19 elementi in 14 gruppi e con una distanza minima di messa e fuoco di 29cm sull'intera focale, sarà disponibile da metà settembre con attacco Nikon e a seguire con attacco Canon.

Panasonic: www.panasonic.com
Tamron: www.tamron.jp

Dopo Nikon a luglio con le nuove D300s e D3000 e Sony ad agosto con le A500, A550 e A850, tocca ora a Canon movimentare il mercato della fotografia digitale con l'atteso annuncio della nuova Canon EOS 7D e di alcuni nuovi obiettivi. La prima impressione offerta dalla nuova nata di casa Canon, ricca di numerose novità, è però mitigata dal dubbio se per una reflex di questa questa classe, di fatto una fotocamera semi-professionale, non fosse più opportuno optare per un sensore full-frame anziché un "normale"APS-C. Pressata dalla concorrenza serrata delle altre reflex semi-professionali, la Nikon D300 e la Sony A700 soprattutto, e considerato che la Canon 50D era stata accolta piuttosto tiepidamente a causa di una certa "avarizia" in fatto di novità in campo tecnologico rispetto all'ottima 40D, Canon ha puntato con decisione sulla EOS 7D con l'intento dichiarato di riconquistare la supremazia settore delle semi-professionali.

Ecco dunque spiegato perché si tratta di una reflex tutta nuova, e non di un semplice rinnovamento o aggiornamento di un modello precedente, a cominciare dal nuovo sensore CMOS da 18 megapixel, dal mirino con ingrandimento 1,0x e copertura del 100% (rispetto a 0,95X e 95% della 50D) e dal nuovo sistema di messa a fuoco cross-type integrale a 19 punti con processore dedicato. E l'elenco delle novità introdotte non si ferma qui: per esempio, il binomio costituito dal doppio processore DIGIC 4 e dal nuovo otturatore permette di scattare fino a 8 fotogrammi al secondo per un massimo di 15 immagini in formato RAW o oppure 126 JPEG con una scheda di memoria UDMA; il robusto corpo macchina in lega di alluminio-magnesio è sigillato contro la polvere e l’umidità per offrire un alto grado di tropicalizzazione; il nuovo display Clear View II LCD da 3 pollici con una risoluzione di 920.000 punti offre un angolo di visione di 160 gradi ed è trattato con un rivestimento che riduce ulteriormente i riflessi, mentre come sulla EOS 5D Mark II un sensore ambientale incorporato regola automaticamente la luminosità del display in relazione alla luce dell’ambiente. Tra le altre caratteristiche della nuova Canon 7D si segnala inoltre la gamma ISO 100-6400 espansibile a 12.800, oltre alla ormai irrinunciabile capacità di ripresa video Full HD, qui con controllo completo dell'esposizione. La Canon EOS 7D dovrebbe essere disponibile da ottobre al prezzo di 1.999 euro per il solo corpo.

A fianco della nuova reflex semi-professionale Canon ha presentato una serie di nuovi obiettivi, tra cui spicca il nuovo EF 100 mm f/2,8L Macro IS US, il primo obiettivo Canon con stabilizzazione ibrida studiata per consentire di fotografare in macro senza treppiede. Si tratta dell’ultimo nato della famiglia di ottiche professionali Canon che, grazie al nuovo sistema di stabilizzazione, offre fino a 4 stop di correzione per compensare gli effetti delle vibrazioni della fotocamera durante lo scatto. Sfere in ceramica a basso attrito sostengono le lenti mobili per un funzionamento estremamente fluido, necessario per compensare le vibrazioni della fotocamera amplificate dagli elevati rapporti di ingrandimento tipici delle riprese macro. Lo stabilizzatore Hybrid corregge gli spostamenti verticali – critici fotografando da vicino – come pure quelli angolari, offrendo ai fotografi un vantaggio fino a 2 stop con un fattore di ingrandimento 1x (rapporto di riproduzione 1:1).

Le altre novità annunciate riguardano l'ottica Canon EF-S 18-135mm F3.5-5.6 IS USM, uno zoom equivalente a un 29-216 mm in formato full-frame, caratterizzato da motore anulare USM, stabilizzatore di immagine e distanza minima di messa a fuoco di 0,45 metri; e lo zoom Canon EF-S 15-85mm F3.5-5.6 IS USM, equivalente sul formato 35 mm a un 23-135 mm, contraddistinto anch'esso da motore USM, stabilizzatore di immagine e una distanza minima di messa a fuoco di 0,35 metri su tutta l’escursione.

Canon: www.canon.it

Apriamo questo riepilogo di quanto accaduto durante la nostra pausa estiva andando in ordine cronologico inverso in quanto è del 31 agosto l'annuncio da parte di Olympus della nuova reflex entry level, la E-600. Si tratta di una versione economica della recente E-620 che incorpora alcune modifiche per ridurne i costi e differenziarla dalla "sorella maggiore". A livello hardware la sola differenza è la mancanza dei pulsanti retroilluminati, utili in situazioni con poca luce, mentre sono stati eliminati i discussi filtri artistici e la possibilità di multi esposizione. Il prezzo di questa nuova reflex è di 600 dollari circa, e la disponibilità è prevista da novembre.

Rimanendo nel settore delle fotocamere, mentre Leica annuncia per bocca del suo CEO che il 9 settembre verrà presentata "una serie di prodotti rivoluzionari per il neofita e il professionista", tra cui il posto d'onore dovrebbe spettare alla nuova M9, sembra trovare conferme la notizia che Nikon rilascerà prossimamente una versione aggiornata della sua D700, probabilmente un'ipotetica D700s con modalità video integrata come è successo per la D300s.

Sony ha annunciato nel frattempo una nuova DSLR full-frame da 24,6 megapixel, il modello Sony Alpha A850: l'apparecchio, realizzato secondo criteri professionali, mutua il sensore e praticamente tutte le caratteristiche dalla A900 introdotta lo scorso anno, differenziandosene principalmente nella velocità di scatto continuo, nella copertura del mirino e nel prezzo. La nuova Sony A850 offre infatti una velocità massima continua di 3 frame per secondo contro i 5 fps della A900 e il suo mirino presenta una copertura del 98% anziché del 100%. Le riduzioni di costo associate a queste modifiche hanno permesso a Sony di proporre la nuova A850 a un prezzo che non trova riscontro nel mondo delle DSLR full-frame: 1.999 euro per il solo corpo macchina, mentre è previsto anche un kit comprendente il nuovo obiettivo Sony SAL2875 28-75mm f2.8 SAM (disponibile da novembre al prezzo indicativo di 800 dollari). La disponibilità è prevista rispettivamente per settembre e novembre. Sempre per quanto riguarda le ottiche Sony è da segnalare l'annuncio del nuovo macro Sony SAL30M28 DT 30mm f2.8 Macro SAM, dedicato alle DSLR in formato APS.

E non è tutto, perché Sony Sony ha introdotto anche le nuove reflex Sony Alpha A500 da 12,3 megapixel e Sony Alpha A550 da 14,2 megapixel, caratterizzate da modalità Live View migliorata, funzione Auto HDR e capacità di scatto continuo ad alta velocità. Cuore delle due nuove fotocamere è il sensore CMOS Sony Exmor, che secondo l'azienda assicura immagini caratterizzate da un livello di rumore estremamente contenuto. La velocità di scatto continuo raggiunge i 4 frame per secondo in modalità Live View e i 5 fps con il mirino ottico, toccando i 7 fps in modalità Speed Priority sul modello A550. Le opzioni creative sono arricchite dalla nuova funzione Auto HDR, che permette di catturare un'ampia gamma di luci e ombre combinando e ottimizzando due frame successivi in soli 2 secondi e correggendone il disallineamento nello scatto manuale. Il risultato è costituito da un'unica immagine HDR che emula la naturale gamma di tonalità percepita dall'occhio umano senza necessità di un PC o un treppiede. Le nuove Sony Alpha DSLR-A500 e DSLR-A550 saranno disponibili dalla fine di ottobre rispettivamente a 699 e 849 euro per il solo corpo macchina.

Una notizia un po' particolare ma di sicuro interesse per tutti gli appassionati di fotografia riguarda le nuove fotocamere ad altissima velocità Phantom Miro eX, prodotte da Vision Research e proposte in Italia da Milano Systems (www.milanosystems.it), che utilizzano un sensore CMOS di tipo custom  in grado di scattare da 500 a 1.200 fotogrammi al secondo e sono disponibili con risoluzione di 640x480 (Miro eX1, Miro eX2) e 800x600 (Miro eX4). Le fotocamere Phantom Miro eX sono caratterizzate anche da tempi di esposizione elevatissimi, inferiori a 2 microsecondi (1/500.000) per consentire di "congelare" letteralmente l'immagine. L'esposizione massima è di 1200 ISO per le immagini a colori e 4800 ISO in monocromatico. Il modello Phantom Miro eX1 è commercializzato a un prezzo inferiore ai 10.000 dollari.

Spostiamoci ora agli accessori per ricordare che Bogen Imaging ha annunciato il lancio di otto nuove teste Manfrotto in grado di sopportare carichi da 2 a 8kg. Si tratta dei modelli a piastra singola Manfrotto 492, 494, 496 e 498 e delle loro versioni 494 RC2, 496 RC2, 498 RC2 e 498 RC4 con piastra a rilascio rapido. Realizzate in alluminio, le nuove teste saranno disponibili da settembre/ottobre. Manfrotto ha annunciato anche una nuova versione in carbonio dei treppiede della famiglia M-Y introdotta lo scorso anno, il modello 732CY.

Novoflex, produttore tedesco di accessori per la fotografia il cui catalogo è anche commercializzato in Italia da A/D Imaging (www.adimaging.it), ha annunciato invece la disponibilità di una nuova gamma di adattatori che consentono di montare numerosi modelli di obiettivi di vecchio tipo su fotocamere in formato Quattro Terzi come la Panasonic G1/GH1 e la Olympus PEN E-P1. Gli adattatori, disponibili per le ottiche Canon FD, Contax/Yashica, Leica M, Leica R, M42, Minolta MD / MC, Minolta (Sony) A, Nikon F, Olympus OM, Pentax K e T2, sono offerti a prezzi compresi tra 89 e 149 euro.

Rimanendo in tema di accessori - se tale si può definire un mini-elicottero in grado di trasportare in volo una videocamera - gli appassionati di fotografia aerea non possono perdersi il piccolo velivolo a controllo remoto (UAV, Unmanned Aerial Vehicle) Draganflyer X4 sviluppato da Draganfly Innovations Inc. Questa piattaforma aerea a decollo e atterraggio verticale, una sorta di mini-elicottero appunto, è in grado di trasportare una fotocamera o una videocamera del peso massimo di 250g. per catturare immagini aeree ad alta risoluzione o filmati ad alta definizione. Zoom, direzione e le altre impostazioni della foto/videocamera possono essere regolate dalla console che controlla in remoto il mini-elicottero, console sulla quale è anche possibile visualizzare le immagini riprese. La disponibilità di questa piccola piattaforma a basso costo per riprese aeree è prevista per l'autunno.

Passando dall'hardware al software, vale la pena di iniziare con la notizia che OnOne Software ha finalmente rilasciato la versione per Nikon del software Camera Remote iPhone. Le caratteristiche sono simili alla versione per Canon, consentendo di controllare la reflex utilizzando un dispositivo iPhone/iPod Touch. L'applicazione è in vendita a 19,99 dollari su iTunes Store.

Adobe ha rilasciato invece le versioni Release Candidate del plug-in Photoshop Camera Raw 5.5 e di DNG Converter 5.5. La versione aggiornata del plug-in estende il supporto dei file RAW a nuovi modelli di fotocamere, tra cui la Nikon D300s, la Nikon D3000 e la Olympus E-P1. I due software sono disponibili gratuitamente per gli utenti di Photoshop CS4.

Concludiamo la panoramica delle novità di agosto con Canon, che ha introdotto un aggiornamento del firmware per la Canon EOS 50D, giunto alla versione 1.0.7, mentre Nikon ha rilasciato una nuova versione del proprio software Nikon ViewNX, la 1.4.0, che introduce il supporto delle nuove fotocamere Nikon D3000 e D300s, oltre a diverse correzioni e miglioramenti.

Adobe: www.adobe.com
Bogen Imaging: www.bogenimaging.it
Canon: www.canon.com
Draganfly: www.draganfly.com
Horseman-Komamura: www.komamura.co.jp
Nikon: www.nikon.com
Novoflex: www.novoflex.com
Olympus: www.olympus.co.uk
Sony: news.sel.sony.com

Prima della meritata chiusura estiva vogliamo riepilogare come abitudine le novità più recenti nel settore del firmware e del software.

Iniziamo con Canon, che ha introdotto la Versione 1.0.7 del firmware per la EOS 50D, che corregge alcuni difetti di minore entità.

Più complessi da risolvere i problemi di accensione e alimentazione che affliggono alcuni utenti della Nikon D5000. In questo caso, previa verifica del numero di serie dell'apparecchio, occorre prendere contatto con il produttore per richiedere un intervento di riparazione.

Pentax ha rilasciato un aggiornamento del firmware per la nuovissima Pentax K-7, la Versione 1.01, che migliora la stabilità complessiva del software della fotocamera. Dal punto di vista del software di supporto, luglio ha visto l'uscita di una nuova versione del codec RAW dedicata agli utenti di Windows Vista.

Concludiamo con PocketWizard, che ha rilasciato un aggiornamento del firmware per i suoi dispositivi ControlTL. La Versione 4.300, raccomandata specialmente per i modelli MiniTT1 e FlexTT5, corregge alcuni problemi prestazionali, riguardanti in particolare l'impiego con la Canon 5D Mark II.

Canon: www.canon.com
Nikon: www.nital.it
Pentax: www.pentax.com
PocketWizard: www.pocketwizard.com

Dopo tante illazioni e fughe (intenzionali) di notizie, la montagna ha partorito... la montagna! Infatti, dopo le recenti novità annunciate da Sony (A230, A330, A380) e Pentax (K-7), ora tocca a Nikon movimentare il settore delle reflex digitali con ben due modelli: la rivisitazione della D300, denominata D300S, e la nuova D3000 - cui si aggiungono i nuovi zoom AF-S DX NIKKOR 70-200mm f/2.8G ED VR II e AF-S DX NIKKOR 18-200mm f/3.5-5.6G ED VR II.

Dopo il rilascio, avvenuto qualche mese fa, della nuova D5000 nella fascia medio-bassa, numerose indiscrezioni lasciavano presagire un annuncio imminente anche nella parte medio-alta della gamma di reflex digitali Nikon e la nuova D300S è prodiga di novità, presentandosi come la degna erede della D300: sensore immagini CMOS formato DX da 12,3 megapixel effettivi che assicura un'ampia gamma di sensibilità ISO (200-3200); acquisizione ed editing di filmati HD con ingresso audio stereo esterno, funzioni di autofocus ed editing dei filmati "on camera" e nuovo pulsante Live View dedicato che semplifica il passaggio da foto a filmati e viceversa; alta velocità: 7 fotogrammi al secondo (ampliabile a 8 fotogrammi con Multi-Power Battery Pack MB-D10), tempo di avvio di 130 millisecondi, intervallo tra uno scatto e l'altro di 49 millisecondi; sistema AF a 51 punti Multi-CAM3500; mirino con copertura prossima al 100% e ingrandimento 0,94x; processore di elaborazione immagini EXPEED (ereditato dalla D300); doppio alloggiamento per schede di memoria CF/SD e monitor LCD ad alta risoluzione da 3 pollici e 920.000 punti.

Solida e robusta grazie all'involucro esterno realizzato in lega di magnesio, la nuova D300S incorpora un flash con numero guida 17 e copertura di campo dell'ottica di 16 mm e numerose funzionalità, tra cui si segnalano la modalità di scatto silenzioso "Q", la tecnologia D-Lighting attiva per la riproduzione di tonalità uniformi in situazioni ad alto contrasto, l'orizzonte virtuale disponibile per le riprese Live View, l'efficace funzione di risparmio energetico (950 immagini per carica della batteria ricaricabile) e la nuova unità GPS GP-1 opzionale per registrare i dati geospaziali nei dati Exif di ciascuna immagine.

La nuova Nikon D300S dovrebbe essere disponibile da settembre a prezzi da stabilire.

Passando alla parte bassa della gamma, la recente uscita di produzione della D60 lasciava chiaramente spazio all'imminente uscita di una erede e anche qui Nikon non ha deluso le aspettative. La nuova D3000 infatti ha tutte le carte in regola per non fare rimpiangere la D60: sensore CCD da 10,2 megapixel, sistema di autofocus a 11 punti, sensibilità ISO 100-1600, basso tempo di avvio e alta velocità dell'otturatore per catturare le immagini quasi istantaneamente senza il tempo di risposta ritardato tipico delle fotocamere compatte, schermo TFT da 3 pollici, processore di elaborazione immagini EXPEED, velocità di scatto fino a 3fps.

Compatta e leggera, la nuova D3000 incorpora un modo guida intelligente che permette di realizzare foto di eccellente qualità senza dover leggere il manuale di istruzioni. Come la "sorella maggiore", anche la D3000 sarà disponibile da settembre a prezzi da stabilire.

Venendo alle ottiche, lo zoom professionale NIKKOR 70-200mm f/2.8G ED VR II incorpora la sofisticata tecnologia di stabilizzazione ottica VR II che, secondo Nikon, consente di scattare con tempi di posa fino a quattro stop più lunghi. Il nuovo obiettivo offre due modalità di riduzione delle vibrazioni: "Normale" per gli scatti più comuni e "Attivo" per gli scatti effettuati in movimento. Il nuovo 70-200 si caratterizza per il rivestimento antiriflesso Nikon Nano Crystal; un nuovo schema ottico più compatto con 7 lenti in vetro ED, tre modi di messa a fuoco: A/M (che consente di impostare la priorità di autofocus anche se l'anello di messa a fuoco viene ruotato durante la ripresa), M/A ed M; corpo in lega di magnesio completamente sigillato; diaframma a nove lamelle arrotondate e distanza minima di messa a fuoco di 1,4 m in tutta l'escursione dello zoom.

Il superzoom AF-S DX NIKKOR 18-200mm f/3.5-5.6G ED VR II sostituisce il precedente AF-S DX VR Zoom NIKKOR 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED migliorando la funzionalità e la qualità dell'immagine. Nikon dichiara che il rapporto di zoom pari a 11,1x e la forma perfettamente bilanciata rendono questo obiettivo ideale per chiunque sia alla ricerca di un'ottica versatile e facilmente trasportabile. L'obiettivo incorpora un nuovo meccanismo che impedisce quella che viene definita la "deriva zoom" (l'obiettivo si estende a causa del suo stesso peso quando viene inclinato verso il basso), cui si aggiunge il rivestimento Super Integrated Coating a più strati che riduce riflessi e immagini fantasma, e il sistema di stabilizzazione ottica VR II.

Il nuovo NIKKOR 70-200mm f/2.8G ED VR II sarà disponibile da novembre, mentre il modello NIKKOR 18-200mm f/3.5-5.6G ED VR II uscirà a settembre.

Nikon: www.nital.it

La tecnologia digitale permette di esplorare con relativa facilità campi di applicazione rimasti per lungo tempo fermi a poco soddisfacenti soluzioni tradizionali, come nel caso della riproduzione di immagini tridimensionali.

Ora Fujifilm ha presentato FinePix Real 3D System, un sistema completo che copre l'intero workflow di acquisizione, visualizzazione e stampa di immagini 3D. Cuore della proposta è la macchina fotografica FinePix Real 3D W1, una 10 megapixel dotata di due obiettivi Fujinon con zoom ottico 3x e due sensori CCD, in grado anche di filmare e di funzionare nella normale modalità bidimensionale. La ripresa 3D può avvenire anche per scatti successivi a intervalli selezionabili dall'utente, lasciando al firmware interno il compito di combinare le coppie di immagini. Una apposita funzione consente infine di regolare la parallasse secondo il proprio gusto creativo.

La praticità del sistema ruota però intorno alla tecnologia di visualizzazione 2D/3D che non richiede l'uso di fastidiosi occhialini: è un particolare tipo di display LCD, infatti, che permette di restituire l'effetto tridimensionale verso chi guarda separando e controllando con precisione le informazioni proiettate verso l'occhio destro e quello sinistro. Oltre a essere montato sul retro della macchina fotografica, questo speciale display - che mantiene le sue capacità tridimensionali anche con i filmati e può essere comunque utilizzato con immagini 2D - caratterizza anche il visualizzatore da 8" FinePix Real 3D V1 con risoluzione 800x600, dotato di porta per schede di memoria SD e collegabile anche tramite USB o infrarossi.

Completa l'offerta la possibilità di stampare le immagini tridimensionali su carta lenticolare Fuji, anche se al momento mancano dettagli precisi al riguardo. Se ne saprà di più a settembre, quando il sistema verrà messo in commercio e saranno comunicati anche i relativi prezzi al pubblico.

Fujifilm: www.fujifilm.com

Dopo la recentissima notizia dell'acquisizione delle attività di Leaf da parte di Phase One, il mondo delle medio formato viene ora scosso da un altro annuncio: dopo 89 anni Franke & Heidecke, la casa di Braunschweig costruttrice tra l'altro dei corpi 6x6 destinati a Leaf (AFi) e Sinar (Hy6), chiuderà i battenti il prossimo settembre. Non che questa decisione arrivi del tutto inattesa, considerando l'assenza di frutti visibili conseguenti dapprima l'arrivo di un nuovo azionista di maggioranza nel settembre 2008 con relative dimissioni dell'allora CEO Bodo Fischer, e quindi l'ingresso in regime di amministrazione controllata nel febbraio 2009.

La chiusura di Franke & Heidecke non implica necessariamente la scomparsa dei dorsi AFi/Hy6, che F&H produceva su licenza; toccherà ora a Leaf e Sinar decidere se proseguirne la produzione e, nel caso, a chi affidarla. Se in teoria Phase One potrebbe affidare questo compito a Mamiya, della quale possiede una quota di maggioranza, occorre anche ricordare che in occasione dell'acquisizione delle attività Leaf da Kodak è emerso come la linea AFi non rivestirebbe, almeno per il momento, alcuna priorità nei piani di Phase One.

Franke & Heidecke: www.franke-heidecke.net

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