Pentax K20, la reflex semi-pro più evoluta sul mercato? Tutti ne parlano e c'è grande attesa per la nuova K20, un'evoluzione decisa della K10, di cui sembra gemella, che sembra avere tutti i numeri per sfondare, a partire dai 14,6 megapixel di risoluzione (4672 x 3120 pixel reali) del suo sensore CMOS APS-C di fabbricazione Samsung, dotato di stabilizzatore d'immagine e di sistema integrato di pulizia; già questo rappresenta un notevole salto di qualità rispetto alle precedenti fotocamere Pentax digitali che impiegavano sensori Sony a CCD.
Pentax K20, la reflex semi-pro più evoluta sul mercato? Tutti ne parlano e c'è grande attesa per la nuova K20, un'evoluzione decisa della K10, di cui sembra gemella, che sembra avere tutti i numeri per sfondare a partire dai 14,6 megapixel di risoluzione (4672 x 3120 pixel reali) del suo sensore CMOS APS-C di fabbricazione Samsung, dotato di stabilizzatore d'immagine e di sistema integrato di pulizia; già questo rappresenta un notevole salto di qualità rispetto alle precedenti fotocamere Pentax digitali che impiegavano sensori Sony a CCD. Il mirino a pentaprisma offre una visione che copre circa il 95% dell'immagine ritratta e si avvale del nuovo display LCD da 2.7" da 230.000 punti, ormai molto in voga – si veda anche la nuova Olympus E 420 – capace della funzione Live View con messa a fuoco manuale e un ingrandimento fino a 8x; il tipo di schermo di messa a fuoco è intercambiabile, funzione che permette di scattare in varie situazioni sempre con lo schermo più adatto. I punti AF sono undici. La conversione A/D avviene a 14 bit, mentre la generazione dei file RAW (formato PEF RAW oppure RAW DNG) è a 12 bit per singolo canale. I dati di sensibilità alla luce disponibili alla stampa la rendono una seria antagonista di reflex digitali di fascia più alta come la Nikon D300, la Sony Alpha 700 e addirittura l'ottima Canon 40D, grazie anche alla sensibilità ISO espandibile fino a 6400; i primi test, effettuati su modelli di pre-produzione, non hanno dato tuttavia risultati soddisfacenti nel rapporto segnale/disturbo scattando a valori ISO superiori a 1600. I tempi di messa a fuoco automatica, però, sono molto più lenti di tutte e tre le camere concorrenti appena citate.
Capace di scattare raffiche di tre fotogrammi al secondo fino a un massimo di 14 immagini RAW e 38 in Fine JPEG, la K20 è dotata di una funzione di bracketing automatico selezionabile con un solo tasto che permette di scattare da tre a cinque scatti con una sola pressione del tasto di scatto. Il corpo è solido e resistente agli agenti atmosferici come quello della precedente K10. I dati di rating CIPA le attribuiscono una capacità di oltra 700 scatti con una singola carica di batteria, grazie anche al consumo ridotto del sensore CMOS. Pentax sostiene che il nuovo e migliorato sistema di stabilizzazione delle immagini permetta un guadagno fino a tre stop a parità di obiettivo impiegato rispetto alla K10. La memorizzazione delle immagini avviene stranamente ancora e solo su supporti SD e SDHC.
L'arrivo sul nostro mercato è previsto per il mese di aprile e si parla di un costo intorno ai 1000 Euro per il solo corpo e per la dotazione software di gestione e conversione delle immagini RAW Pentax Photo Laboratory 3.5 e Photo Browser 3.5.