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Visione

Eugenio Zamengo Pontrelli

Gli ultimi mesi delle nostre vite come individui sono stati segnati da una presa di coscienza del valore della distanza. Il pianeta reso piccolo dagli spostamenti sempre più facili e di colpo interrotti...

Gli ultimi mesi delle nostre vite come individui sono stati segnati da una presa di coscienza del valore della distanza.
Il pianeta reso piccolo dagli spostamenti sempre più facili e di colpo interrotti; il pianeta sempre più grande dalla necessità di stare a casa.

Eugenio Zamengo Pontrelli – Viaggiatore – osservatoriodigitale n.o 110

il Covid ha modificato i confini, li ha rafforzati e li ha allontanati. Ha fermato e congelato il tempo e lo spazio,

Il divario tra un viaggiatore e il suo viaggio è aumentato tanto da trasformarlo da itinerante a stanziale, come un clochard che trascorre sempre in un solo posto ogni giorno della sua vita, pur non restando chiuso in casa come accade in tutto il mondo anche se è come se lo fosse, mentre attorno a lui, in una vita migliore, in un futuro che non arriva mai, tutto si muove e va avanti.

I confini mutano ogni giorno dentro e fuori di noi e noi dobbiamo continuare a restare vicini nella distanza

Le persone di tutto il mondo hanno perso la propria identità, i camerieri non erano più camerieri perché non c’erano più tavoli da servire, gli insegnanti hanno perso le loro classi e i viaggiatori le loro mete, quest’ultimi hanno sofferto di più con le mete sempre più lontane e sempre più difficili da raggiungere li hanno costretti a essere fermi, rendendoli statici e immobili stanziale come un clochard che trascorre sempre fermo in un posto ogni giorno della sua vita, pur non restando chiuso in casa come accade in tutto il mondo, mentre attorno a lui, in una vita migliore, in un futuro che non arriva mai, tutto si muove e va avanti.

 

Data di pubblicazione:luglio-settembre 2021
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