Questo mese la rubrica delle letture, anche in vista delle giornate festive, si amplia e propone molte più idee del solito. Partiamo con i libri del protagonista del profilo di questo numero, Massimo Siragusa, editi da Contrasto per rimanere, sempre con lo stesso editore, su due grandi nomi, Scianna e London, con le nuove uscite per la bellissima collana InParole. Gli altri due titoli premiano le fotografie invece dei fotografi e, visto che in questi giorni si parla sia dell'agente segreto più famoso al mondo sia del "risveglio della forza", quindi di fantascienza, abbiamo pensato di consigliarvi due belle letture che appassioneranno anche gli occhi di chi non è proprio innamorato di questo genere. Le foto di scena del celebre film di Stanley Kubrik sono immortalate nel primo libro mentre nel secondo troviamo le fotografie, di scena e non, dei film di James Bond nella storia. Buona lettura e di nuovo buone feste!
Massimo Siragusa
teatro d'italia
28,0 x 24,0 Cm
150 pagine
77 fotografie
cartonato
contrasto
€ 35,00
Massimo Siragusa ha viaggiato a lungo in Italia osservando e fotografando luoghi più e meno famosi, piazze antiche e nuove, scorci del nostro paese. Il risultato è una serie di immagini che raccontano una Italia sconosciuta e insieme nota che rivela, nella sua diversità strutturale, una coerenza di visione, di luce e di spazio. Teatro d’Italia fotografa un paese di una bellezza straordinaria a volte esibita spudoratamente, altre volte nascosta, capace sempre di un grande equilibrio visivo e di spazi scenici spesso sontuosi, pronti per uno spettacolo pubblico e collettivo.
Nel testo critico contenuto nel volume, Massimo Doninelli scrive: “Raccontare, con le parole o con le immagini, la terra in cui si è nati, la terra da cui è sorta la lingua che parliamo e che ha dato la prima forma ai pensieri che pensiamo, costituisce uno snodo fondamentale nell’esperienza di qualunque artista. Che un simile racconto implichi o meno un certo numero di risvolti strettamente autobiografici (il proprio borgo, la propria casa, certi colori legati alla memoria individuale) è questione secondaria. Ciò che è inevitabile è che i termini oggettivi delle propria biografia restino per così dire impigliati nelle difficoltà che l’artista deve affrontare in un caso particolarissimo com’è questo: che, cioè, non sia possibile ridurre il paese d’origine (qui, l’Italia) alla stregua di un oggetto come potrebbe essere una galleria di volti, una serie di nature morte, una città o una regione lontana interessanti per la loro bellezza, o per i loro aspetti sociali o antropici”.
“Ci sono storie ovunque. Ce ne sono tantissime anche in Italia. Credo fermamente in questo“. Massimo Siragusa
Massimo Siragusa
il cerchio magico
29,0 x 25,0 cm
76 pagine
34 fotografie
cartonato
contrasto
€ 28,40
Luogo di suggestioni fantastiche, il circo continua a mantenere un fascino particolare. Spazio sospeso, tendoni, terra battuta e segatura, lustrini e biacca: tutto appare possibile. Massimo Siragusa ha lavorato sul circo seguendo sia le grandi produzioni che i piccoli tendoni. Un innovativo uso della macchina fotografica e una predilezione per la sperimentazione, hanno permesso la realizzazione di immagini straordinarie dove un trapezista, un elefante, un cavallo, sono stilizzati e trasformati nel loro stesso simbolo.
Massimo Siragusa/Angelo Turetta
Bologna
lo spettacolo di una città
25,0 x 25,0 cm
200 pagine
97 fotografie
cartonato con sovracoperta
Damiani
€ 33,00
Questo libro propone un lungo e affascinante itinerario per la città di Bologna accompagnati dalle fotografie di Massimo Siragusa e Angelo Turetta, con un’antologia di testi d’autore da Dante a Carlo Lucarelli, da Stendhal a Lucio Dalla e Roberto Roversi.Un “viaggio sentimentale” all’interno di questa splendida e antica città, attraverso le immagini di due tra i maggiori interpreti della fotografia contemporanea e i testi dei grandi scrittori, artisti e viaggiatori che hanno voluto e saputo cantare Bologna, le sue chiese, le sue strade, le sue piazze.
Un doppio percorso, dunque, nello spazio e nel tempo. Nel tempo che i testi risvegliano, memoria storica di una città, e nello spazio presente, attraverso le istantanee dei due maestri della documentazione contemporanea che raccontano ognuno a proprio modo con stili diversi e complementari, la Bologna di oggi.
ferdinando scianna
obiettivo ambiguo
16,0 x 22,4 cm
384 pagine
43 fotografie
cartonato con dorso telato
contrasto
€ 24,90
“Riunire scritti pubblicati nel corso di quasi mezzo secolo è sempre temerario. Una volta pubblicati insieme diventano tutti contemporanei. Così li riceve il lettore, e ne cerca la coerenza. Ma chi può dirsi fedele a se stesso per un tempo così lungo? Cambia il mondo e cambiamo noi. Tuttavia non ho voluto per questa nuova edizione accresciuta, come non l’ho fatto per prima, tentare una coerenza impossibile.” Ferdinando Scianna
Esce in libreria Obiettivo ambiguo di Ferdinando Scianna, in una nuova edizione riveduta e aggiornata con nuovi testi e arricchita da fotografie. Si tratta del terzo libro firmato dal grande fotografo e narratore per la collana, dopo il successo di Ti mangio con gli occhi e Visti&Scritti, con cui si è concluso il suo personale “ciclo della memoria” e con cui Scianna ha mostrato al grande pubblico le sue doti narrative. Il titolo del libro si riferisce alle rubriche giornalistiche che il fotografo ha curato nel corso degli anni su «L’Europeo», «Photo», «Quinzaine littérarie», «Per Lui, Lei» e in «La Domenica del Sole 24 ore» e da molti altri interventi da cui sono stati selezionati i testi. In questi scritti, raccolti per la prima volta in volume nel 2001, ricorrono “tematiche e piccole ossessioni” di Ferdinando Scianna. Una maniera di pensare la fotografia come riflessione sulla vita, sulla storia, le estetiche, le idee. Nel tempo, Obiettivo ambiguo è diventato a suo modo un classico, un raro esempio di osservazione attiva nei confronti di autori, progetti editoriali, mostre, consuetudini e teorie nel campo della fotografia.
“Faccio fotografie da quarant’anni. Non si esercita un mestiere vissuto come passione senza riflettere sul senso di quello che si fa, senza confrontarsi con se stesso e con i propri maestri, senza vivere ed esprimere i propri entusiasmi e le proprie idiosincrasie. Così, da quasi altrettanti anni, scrivo, anche, di fotografia e sulla fotografia, sui fotografi soprattutto.”
Il volume è suddiviso in due sezioni: Piccole polemiche sui massimi sistemi e La fotografia è i fotografi . La prima parte è dedicata ad argomenti “scottanti”, quali realtà e rappresentazione, testimonianza e memoria storica, artigianalità o artisticità, etica ed estetica. Ma in questa parte Scianna affronta anche temi minori, non certo trascurabili, quali la moda, la costruzione di una star, la rivisitazione di un topos fotografico o la ritualità della fotografia di massa. In Piccole polemiche sui massimi sistemi troviamo anche excursus sulle malefatte della fotografia, strumentalizzata dai vari poteri, e sulle responsabilità dei suoi operatori. La seconda sezione, La fotografia è i fotografi, è costituita da una ricca antologia di approfondimenti su singoli personaggi più o meno grandi (da August Sander a Richard Avedon, da Henri Cartier-Bresson a Francesco Cito, Francesca Woodman, Oliviero Toscani, Gianni Berengo Gardin e molti altri ancora) il cui lavoro è raccontato spesso con entusiasmo, e talora con riserve non troppo velate.
Jack London
Le strade dell'uomo
16,0 x 22,4 cm
196 pagine
70 fotografie
cartonato con dorso telato
contrasto
€ 19,90
“per la prima volta in Italia, a un secolo da quando i lettori italiani hanno imparato ad amarlo, arriva un’opera di Jack London che cambierà la percezione pubblica di questo artista.” Davide Sapienza
Jack London è stato lo scrittore leggendario di inizio Novecento: il famoso, prolifico, discusso, rivoluzionario Jack London, una delle figure più affascinanti emerse dalle vene dell’America. Ma non solo. Nella sua vita, Jack London è stato anche un fotografo (chiamava le sue immagini documenti umani) e la macchina fotografica è stata la compagna inseparabile di avventure e reportage in tutto il mondo.
Le strade dell’uomo, a cura di Alessia Tagliaventi, presenta un’ampia selezione delle sue fotografie, accompagnate da brani tratti da alcuni dei suoi capolavori di narrativa e giornalismo: tappe fondamentali in cui Jack London diventa testimone di grandi eventi del suo tempo, vicende i cui contorni si ampliano e fanno capolino dai documenti umani de Il popolo dell’abisso di Londra, della guerra russo-giapponese, del terremoto di San Francisco e dell’incredibile viaggio dello Snark. London è dunque autore anche delle fotografie di questo libro, che presenta per la prima volta in Italia un'ampia selezione delle sue straordinarie immagini.
I testi proposti nel volume sono estratti da diversi scritti dell’autore: Il popolo degli abissi (1903), lucido e impeccabile reportage sociologico sulle classi emarginate dell’East End londinese di cui viene proposto il primo capitolo e altri estratti; La guerra russo-giapponese (1904), con due articoli del San Francisco Examinier per cui era corrispondente di guerra; Terremoto San Francisco (1906), con l’articolo del Collier’s Weekly dal celeberrimo incipit “San Francisco is gone. Nothing remains of it but memories”; La crociera dello Snark, il diario della traversata del Pacifico compiuta a vela, di cui nel libro si riporta il capitolo introduttivo e altri estratti.
Tutte le immagini che accompagnano i testi permettono al lettore di immergersi ancora più a fondo nella prosa dello scrittore e ne rivelano uno sguardo consapevole e attento tipico del fotogiornalista.
piers Bizony
the making of stanley kubrick's
2001 a space odissey
(in inglese)
16,9 x 37,8 cm
562 pagine
440 fotografie
cartonato con dorso telato
taschen
€ 59,90
Chi non ha amato il capolavoro di Kubrick 2001 Odissea nello spazio? Oltre la storia narrata in modo magistrale dal regista inglese, se ne ricordano le atmosfere e la magnifica trasposizione scenica della storia di Arthur C. clarke. Oggi, grazie a questo volume di Taschen, abbiamo la possibilità di guardare che cosa è avvenuto dietro le quinte, sui set e, soprattutto, come questi sono stati costruiti per dare vita a quell'enorme finzione scenica che si è trasformata in film. Questo film ha letteralmente rivoluzionato il modo di fare cinema e di interpretare la fantascienza, al punto che ancora oggi lo si guarda con estremo piacere e il pathos resta sempre alto, inalterato per lo spettatore. Nel libro sono presenti centinaia di foto e illustrazioni insieme agli appunti personali di Kubrick, recuperati proprio dai suoi archivi. L'enorme lavoro di ricerca da parte di Piers Bizony, giornalista e scrittore che si occupa di tecnologia, rendono quest'opera un vero e proprio compendio dedicato a un capolavoro della cultura del ventesimo secolo.
Paul Duncan
The James Bond Archives
(in Inglese)
41,1 x 30,0 cm
600 pagine
480 fotografie
copertina rigida
taschen
€ 150,00
"La Bible des Bondiens existe. Elle est en anglais, mais c'est sans importance". Le Figaro Magazine, Paris
"Il mio nome è Bond, James Bond." Da quando Sean Connery pronunciò queste parole nel 1962 rendedole immortali, la storie del più famoso agente segreto è andata crescendo di volta in volta, di film in film. E pensare che il suo creatore, Ian Fleming, ha scritto solo quattro libri dai quali sono stati tratti gli inumerevoli racconti che nel tempo si sono trasformati in film. A riportarne alla memoria le immagini più significative ecco questo maestoso volume di Taschen, curato da Pail Duncan, storico del cinema, ricco di fotografie di scena, di immagini dei backstage e di illustrazioni che svelano moltissimi retroscena delle attività svolte in pellicola dai vari attori che hanno interpretato 007. Per celebrare i 50 anni dalla prima pellicola, la EON Productions proprietaria dei diritti cinematografici ha aperto i suoi archivi permettendo la realizzazione di questo magnifico volume. Il risultato è l'opera più completa che copre tutte le produzioni dei film di James Bond da Dr. No (1962) fino a Skyfall (2012). Il libro è disponibile solo in lingua inglese ma, come riportato nella frase di apertura dal settimanale del giornale francese Le Figaro, non ha davvero alcuna importanza.
Data di pubblicazione: dicembre 2015
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