©Fabio Nosotti per osservatoriodigitale di settembre-ottobre 2009, n.o 15

Eccoci all'inizio dell'autunno, pronti a cogliere tutti i colori caldi che la stagione ci propone e che fanno fare bella figura alle nostre fotografie. Il momento è interessante vista la grande euforia che caratterizza i mercati. Nuovi corpi macchina dalle maggiori case, con nuove ed entusiasmanti caratteristiche che, ogni volta, fanno gridare al miracolo. L'obsolescenza dei prodotti presentati solo qualche mese fa ha dell'incredibile: sembra che il trend che fu un tempo del mondo informatico oggi abbia preso valore a tutti gli effetti anche nel mondo della fotografia. E pensare che i princìpi restano sempre gli stessi: un'ottica, un corpo macchina e un sensore al posto della vecchia pellicola.

La differenza la fanno gli "accessori", il software, le caratteristiche particolari che, all'acquisto, ci fanno preferire un modello a un altro. La buona vecchia pellicola (anche se in realtà di vecchio non ha più nulla perché le emulsioni e il supporto sono completamente cambiati rispetto a quelli che furono anche solo dieci anni fa) piace sempre molto al nostro profilo del mese: Fabio Nosotti. «Certo, il digitale è potente e immediato – ci ha detto più volte – ma per certi lavori è ancora preferibile lavorare in pellicola; per questo mantengo entrambe le soluzioni di ripresa».

La notizia che ci ferisce e colpisce duramente tutto il mondo della fotografia è la decisione presa dalla famiglia e dal consiglio di amministrazione di mettere in liquidazione, quindi di portare alla chiusura, la grande agenzia fotografica Grazia Neri a causa del calo delle richieste da parte della stampa che, ultimamente, strizza l'occhio alle offerte di agenzie internazionali più grandi e potenti. Contiamo di tornare al più presto sulla notizia annunciata a sorpresa il 19 di settembre.

Anche questo mese osservatoriodigitale vi propone novità interessanti nella sezione dei libri e delle mostrementre, sempre puntuale, la nostra esclusiva rubrica sui mercati offre una bussola per orientarsi tra i grandi numeri della produzione internazionale.

Come sempre, dunque, buona lettura!

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