Mercati

LSC: update 2019 parte prima

Stefano Tieghi

Le fotocamere compatte con sensore di grandi dimensioni continuano a entusiasmare per capacità e innovazione tecnologica nonostante la crisi commerciale che attanaglia il mercato della fotografia digitale.

Come abbiamo avuto modo di vedere recentemente (‘2018: profondo rosso’ e ‘2018: male Europa e Asia, meglio le Americhe’), il mercato della fotografia digitale gode di pessima salute, in particolare il comparto delle fotocamere a ottica fissa. Non che il comparto delle fotocamere a ottica intercambiabile se la passi molto meglio ma se non altro la situazione appare meno grave. Se persino reflex (‘DSLR update: Canon’, ‘Nikon’, ‘Pentax e Sony’) e mirrorless (‘Mirroless 2018: Canon’, ‘Fujifilm’, ‘Leica e Nikon’, ‘Olympus e Panasonic’, ‘Sony e gli altri’) perdono terreno, LSC (Large Sensor Compact) e LSC superzoom – delle quali iniziamo ora un’approfondita analisi in tre parti – bridge superzoom (‘Bridge superzoom 2018-2019: le ultime novità’), travelzoom (‘Travelzoom 2018: il punto della situazione’), fotocamere all-weather (‘All-weather: update 2018’) e le ormai quasi estinte ‘compattine’, vivono una vera e propria crisi esistenziale. Eppure, come vedremo in questo primo capitolo, al crepuscolo commerciale i produttori rispondono con il rilascio di nuovi modelli sempre più capaci, performanti (e costosi, bisogna dire) con l’obiettivo – per ora ben lontano dal successo – di ridare slancio a un mercato languente.

La vitalità dei produttori di fotocamere compatte con sensore di grandi dimensioni è dimostrata dal fatto che da gennaio 2018 quando ci siamo occupati per l’ultima volta dell’argomento (‘LSC: update 2017’), le uscite sul mercato di nuove LSC e LSC superzoom sono state copiose e interessanti. La nostra disamina come di consueto è dedicata alle novità più recenti, ma stante la lunga vita commerciale delle moderne fotocamere digitali, suggeriamo al lettore interessato di consultare anche le analisi precedenti su questa materia (‘Large Sensor Compact: sempre più all'avanguardia’ e ‘LSC superzoom: l'ascesa di una nuova specie’) per farsi un quadro completo della situazione generale, rammentando come sempre che i dati completi di tutte le fotocamere sono consultabili nel comparatore di Fotoguida.it.

logo canon

Canon vanta un ricco portafoglio di compatte con sensore grande ma nessuna novità recente, essendo il modello meno anziano – la LSC PowerShot G1X Mark III – risalente a novembre 2017. A quest’ottima compatta, che nel primo trimestre 2019 aveva un prezzo medio di 939 euro, si affianca ancora la precedente (maggio 2014) PowerShot G1X Mark II (566 euro), descritta in ‘Large Sensor Compact: compatte da sogno’. Il portafoglio di Large Sensor Compact targate Canon comprende inoltre PowerShot G5X (ottobre 2015, 637 euro di media), PowerShot G7X Mark II (marzo 2016, 547 euro) e PowerShot G9X Mark II (febbraio 2017, 383 euro). Completa il quadro la LSC superzoom (25x, 24 – 600mm) PowerShot G3X dell’agosto 2015, che nel periodo in esame aveva un prezzo medio di 849 euro. Come si vede, si tratta di un mix variegato di modelli abbastanza recenti e un più datati, cui non guasterebbe un ringiovanimento.

logo dxo

Ancora sul mercato, la 'camera unit' la DxO One del luglio 2015 si collega alla porta USB di smartphone e tablet trasformandoli in vere e proprie LSC. Descritta in ‘Large Sensor Compact: all’avanguardia nella fotografia digitale’, questo particolare dispositivo nel primo trimestre 2019 aveva un prezzo medio molto interessante, soltanto 247 euro, ma non è più diffusamente commercializzato.

logo fujifilm
Fujifilm XF10A differenza di Canon, Fujifilm propone una gamma ristretta di compatte con sensore di grandi dimensioni, comprendente soltanto la top di gamma X100F del febbraio 2017 – e la precedente versione X100T (novembre 2014) – e la più recente XF10. In commercio in Italia da ottobre 2018, la XF10 ha preso il posto della X70 del febbraio 2016, prematuramente uscita di scena. LSC compatta dalle linee classiche, la XF10 dispone di un sensore CMOS APS-C (23,5 x 15,7 mm) da 24,3M basato sulla tradizionale tecnologia dei sensori Bayer anziché sulla peculiare tecnologia X-Trans sviluppata da Fujifilm, sistema autofocus ibrido a rilevamento contrasto/di fase, display touch LCD fisso di 3'' da 1.040.000 punti, luminosa ottica 28mm f/2,0, controlli manuali piuttosto basici, sensibilità ISO nativa 200 – 12800 (100 – 51200 estesa), velocità di scatto continuo di 6fps, supporto Raw, capacità video 4K UHD 2160p15 con audio stereo nei formati MOV e H.264, flash incorporato e connettività Wi-Fi e Bluetooth LE. Pesante pronta all'uso solamente 279gr, la XF10 presenta diverse luci (immagini di eccellente qualità, ottica luminosa) e parecchie ombre (EVF assente, supporto video 4K ‘inutile’ essendo limitato a 15fps, sistema autofocus carente, scarsa reattività operativa), che ne penalizzano le performance complessive. Nel primo trimestre 2019 la XF10 aveva inoltre un prezzo medio piuttosto elevato rapportato alle performance complessive: 467 euro. Più congrui i prezzi delle altre due LSC – X100F e X100T – ben più capaci e performanti: rispettivamente 1.099 euro e 973 euro.

logo leica

Similmente a Canon, Leica vanta un ricco portafoglio di LSC – sebbene molto più snello rispetto al passato – ma, a differenza del gigante giapponese, ha provveduto recentemente ad aggiornarlo con nuovi modelli tra i più perfomarmanti (e, manco a dirlo, costosi) dell’intera categoria. Due di essi sono versioni ‘Leica rebranded’ di modelli Panasonic, secondo una politica già seguita spesso in passato. Infatti, Leica C-Lux e Leica D-Lux 7 non sono altro, rispettivamente, che Panasonic Lumix DC-TZ200 e Panasonic Lumix DC-LX100 II. Come tali, ne parleremo diffusamente nella prossima puntata nel capitolo dedicato a Panasonic, qui basti dire che nel periodo in esame avevano un prezzo medio rispettivamente di 978 euro e 1.162 euro, in linea di massima all’incirca doppio rispetto alle progenitrici, ‘colpa’ del blasone del bollino rosso! La più anziana esponente della categoria ancora senza un sostituto ma tuttoggi abbastanza facilmente reperibile è Leica V-Lux (Typ 114) del 2014, una capace LSC superzoom che nel primo trimestre 2019 aveva un prezzo medio di 1.094 euro.

Leica Q-PLe novità più recenti riguardano entrambe la sostituzione dell’ormai anziana Leica Q (Typ 116), sul mercato dal giugno 2015. A novembre 2018 vedeva la luce la Leica Q-P, versione leggermente modificata della progenitrice che, come su altri modelli Leica recenti, abbandona la veste con il caratteristico bollino rosso. Il sensore rimane il CMOS full frame (24,0 x 36,0mm) da 24,2M, così come il corpo in alluminio lavorato dal pieno, l’eccellente ottica 28mm f/1,7, il sofisticato EVF da 3.680.000 punti, il sistema autofocus avanzato a rilevamento contrasto a 49 punti AF, il display LCD touch fisso di 3'' da 1.040.000 punti, i controlli manuali completi, la sensibilità ISO nativa 100 – 50000, la velocità di scatto continuo di 10fps, il supporto Raw, la capacità video full HD 1080p60 in formato MP4 con audio stereo tramite microfono con filtro antivento integrato e la connettività Wi-Fi e NFC. Assente il lampeggiatore integrato come sulla Leica Q, essendo utilizzabile un flash esterno grazie alla slitta a contatto caldo. Pesante pronta all'uso 640gr, per caratteristiche e prestazioni al top la Leica Q-P conquista la palma di regina delle LSC in coabitazione con le Sony Cyber-shot DSC-RX1R ma purtroppo svetta in assoluto per il prezzo: 4.418 euro di media nel periodo. La precedente Leica Q (Typ 116) invece era ancora acquistabile mediamente per 4.037 euro.

Leica Q2La Leica Q2, sul mercato da marzo, si presenta come una sorta di ‘sorella maggiore’ della Leica Q-P, mantenendone alcune caratteristiche integrate però da numerose novità, su tutte il nuovo sensore CMOS full frame da ben 47,3 milioni di pixel, tanto per dare l’idea del livello top delle performance. Completano le caratteristiche di questo gioiello il corpo in alluminio lavorato dal pieno completamnete resistente ad acqua e polvere, l’eccellente ottica 35mm f/1,7, il sofisticato EVF da 3.680.000 punti, qui con tecnologia OLED, il sistema autofocus avanzato a rilevamento contrasto, il display LCD touch fisso di 3'' da 1.040.000 punti, il sistema di stabilizzazione ottica integrato, i controlli manuali completi e razionalizzati, la slitta a contatto caldo per flash esterno, la sensibilità ISO nativa 50 – 50000, la velocità di scatto continuo di 10fps, il supporto Raw, la capacità video UHD 2160p30 in formato MP4 con audio stereo tramite microfono con filtro antivento integrato e la connettività Wi-Fi e Bluetooth LE. Assente anche in questo caso il lampeggiatore integrato. Pesante pronta all'uso 734gr, la Leica Q2 si colloca al vertice tra le LSC, per caratteristiche, prestazioni e – naturalmente – prezzo: 4.870 euro di media al lancio.

 

 logo zeiss

Zeiss ZX1Per concludere questo primo capitolo della nostra analisi dobbiamo parlare di una LSC, non ancora in commercio, le cui caratteristiche promettono di farne una pericolosa concorrente per le migliori esponenti della categoria. Ci riferiamo alla Zeiss ZX1, una LSC full frame che beneficia dell’ottica al top del famoso produttore tedesco. Descritta su Fotoguida.it, la caratteristica della ZX1 che balza immediatamente all’occhio è il fatto che sposa il concetto di fotocamera dalle caratteristiche di vertice con la filosofia di utilizzo degli smartphone: dunque enorme touchscreen da 4,34 pollici con risoluzione di 1280x720 pixel per aumentare le possibilità di controllo fisico, sistema operativo Android per una gestione ottimale di applicazini e aggiornamenti software tramite connessione Wi-Fi e integrazione di Adobe Photoshop Lightroom CC per l’elaborazione delle immagini direttamente ‘in camera’. Dal punto di vista prettamente fotografico, la Zeiss ZX1 è incentrata su un sensore full frame (24,0 x 36,0mm) da 37,4M, ottica Distagon 35mm f/2,0, EVF da 2.073.600 punti, touchscreen fisso di 4,34'' da 921.600 punti, sensibilità ISO nativa 80 – 51200, velocità di scatto continuo di 3fps, supporto Raw, supporto video 4K 2160p30 in formato MP4 con audio stereo e connettività Wi-Fi, USB-C e Bluetooth 4.1 LE. Assente il flash integrato, montabile tramite slitta a contatto caldo, e anche lo slot per schede di memoria (la fotocamera dispone infatti di memoria interna di 512GB). Pesante pronta all'uso 800gr, non certo pochi per una compatta, la Zeiss ZX1 promette di offrire caratteristiche fotografiche al top fruibili come detto con un concetto d’impiego in stile smartphone, il tutto però con un prezzo anch’esso al top, tra i 3.500 e 4.000 euro.

Nella seconda e ultima parte dell’analisi riguardante il ricco e variegato mondo delle LSC e LSC superzoom esamineremo le fotocamere più recenti proposte da altri produttori, tra cui Panasonic e Sony.

Data di pubblicazione: giugno 2019
© riproduzione riservata

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