analisi-lsc-superzoomFino a pochissimi anni fa il più serio limite delle fotocamere superzoom risiedeva nelle dimensioni ridotte del sensore, ma con l'uscita a fine 2013 della Sony Cyber-shot DSC-RX10 ha fatto la sua comparsa una nuova specie di fotocamera, la LSC superzoom, le cui potenzialità appaiono enormi e ancora tutte da scoprire. Che la strada intrapresa da Sony sia commercialmente valida lo testimonia il fatto che oggi altri produttori hanno in catalogo almeno un modello di questa interessantissima tipologia di fotocamera a ottica fissa. Scopriamo quali sono e per quali ragioni le LSC superzoom sono potenzialmente in grado di rivoluzionare il mercato delle fotocamere a ottica fissa nel medio periodo.

La ragion d'essere delle travelzoom, di cui abbiamo parlato recentemente ('Travelzoom: una rivoluzione tecnologica nel futuro?'), è quella di offrire una focale di ampia estensione (attualmente fino a 900mm) mantenendo comunque dimensioni tali da rimanere tascabile. Ciò significa ottiche necessariamente collassabili e sensori di piccole dimensioni (1/2,3"), con evidenti limitazioni prestazionali in fatto di piena fruibilità delle immagini catturate. Le classiche bridge superzoom, argomento dell'articolo del mese scorso ('Bridge superzoom con sensore piccolo al tramonto?'), che uniscono ottiche a grandissima estensione (fino a 2000mm) con sensori imprescindibilmente di piccole dimensioni (sempre il classico 1/2,3") per mantenere pesi e ingombri a livelli accettabili, soffrono delle medesime limitazioni. Viceversa le LSC (Large Sensor Compact), delle quali ci occuperemo prossimamente, beneficiano di un sensore più grande (generalmente 1'' ma sempre più spesso APS-C o anche full frame) che assicura performance nettamente superiori rispetto alle tipologie citate, ma fino a qualche anno fa incorporavano ottiche a focale fissa o di escursione contenuta, con evidenti limitazioni in fatto di flessibilità d'impiego.

I modelli di LSC superzoom attualmente in commercio non sono molti e di alcuni ci siamo già occupati in passato, ma le caratteristiche di queste fotocamere sono talmente interessanti da meritare un'analisi dedicata. Come abbiamo sottolineato più volte ('2015: Ennesima contrazione per il mercato mondiale delle fotocamere' e '2015: Le mirrorless avanzano ovunque'), infatti, il mercato delle fotocamere a ottica fissa è in declino ormai da anni. La LSC superzoom sembra però possedere le potenzialità per proporsi come un'alternativa realmente valida alla classica combinazione corpo macchina+grandangolo+teleobiettivo necessaria per coprire tutte le esigenze di scatto, senza sottostare a compromessi in fatto di qualità delle immagini e proprio queste potenzialità potrebbero consentirle di ridare linfa a un mercato languente. Rammentando come di consueto al lettore che i dati completi di tutte le fotocamere di cui parleremo sono consultabili nel comparatore di Fotoguida.it, esaminiamo quali sono attualmente le LSC superzoom in commercio.

Canon G3 XCanon si è mossa tempestivamente per arricchire la propria famiglia di LSC PowerShot Gx X con una sofisticata superzoom, introducendo ad agosto 2015 la PowerShot G3 X. Già descritta in 'Large Sensor Compact: all'avanguardia nella fotografia digitale' oltre che nella news relativa su Fotoguida, articoli cui rimandiamo per completezza di informazione, la G3 X si confronta efficacemente con le agguerrite rivali, rispetto alle quali presenta vantaggi e svantaggi. Il principale punto di forza, oltre al corpo tropicalizzato, è indubbiamente rappresentato dal potente e luminoso zoom 25x (24 – 600mm) f/2,8 – 5,6, eguagliato soltanto dalla più recente e molto più cara Sony Cyber-shot RX10 III, mentre la maggiore e forse unica pecca è costituita dall'assenza del mirino elettronico, disponibile solo come costosa opzione. Per quanto riguarda le altre caratteristiche e funzionalità la PowerShot G3 X ha poco da invidiare a una reflex entry-level/midrange, potendo offrire prestazioni e qualità dell'immagine notevolmente superiori a qualunque fotocamera equipaggiata di sensore di ridotte dimensioni. Naturalmente il vantaggio prestazionale rimane sempre appannaggio delle fotocamere a ottica intercambiabile dotate di sensore APS-C o MFT, che però per assicurare il medesimo livello di versatilità di scatto dell'ottica integrata sulla G3 X richiedono due-tre obiettivi separati, con tutti i problemi di pesi, ingombri e costi che ne conseguono. Nel secondo trimestre 2016 l'eccellente PowerShot G3 X aveva un prezzo medio di 787 euro, concorrenziale rispetto alle dirette rivali.

Nikon DL24-500Al contrario della storica rivale Canon, Nikon è l'ultimo produttore in ordine di tempo ad avere rilasciato una LSC superzoom nella forma di uno dei componenti della nuovissima famiglia Nikon DL. Incentrate su un sensore CMOS Nikon CX di 1'' (13,2 x 8,8mm) da 20,8M (si tratta del medesimo sensore che caratterizza la poco riuscita famiglia di CSC Nikon 1, eccessivamente piccolo per una mirrorless ma molto efficace per una fotocamera a ottica fissa), coadiuvato da un potente processore Expeed 6A, le LSC della famiglia Nikon DL si differenziano fra loro principalmente per l'ottica integrata. Infatti, mentre i modelli Nikon DL18-50 e DL24-85 montano come indicato dal nome focali a bassa escursione, la Nikon DL24-500 rientra a pieno titolo fra le LSC superzoom. Sul mercato da giugno 2016, la Nikon DL24-500, da noi già descritta su Fotoguida.it, al momento della presentazione, propone un sofisticato EVF da 2.359.000 punti con copertura del 97%, unico modello della serie a integrarlo, sistema autofocus avanzato di tipo ibrido a 171 punti a rilevamento di contrasto e 105 punti a rilevamento di fase, zoom ottico 21x (24 - 500mm) f/2,8 – 5,6, display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.037.000 punti, sensibilità ISO nativa 160 – 12800, velocità di scatto continuo di 20fps (che diventano ben 60 bloccando la messa a fuoco sul primo scatto), supporto Raw, capacità video 4K/UHD 2160p30 con audio stereo nei formati MP4 e H.264/MPEG-4, flash incorporato e connettività Wi-Fi e Bluetooth. Pesante pronta all'uso 780gr, la DL24-500 si presenta come una concorrente particolarmente agguerrita nei confronti delle rivali, in particolare della Canon G3 X, rispetto alla quale possiede un'escursione ottica inferiore ma offre l'EVF integrato, ma anche dell'altrettanto recente Sony Cyber-shot DSC-RX10 III, notevolmente più costosa. Il prezzo medio al lancio della DL24-500 era di 924 euro.

Panasonic Lumix DMC-FZ1000Seconda LSC superzoom a vedere la luce dopo la capostipite della categoria Sony Cyber-shot DSC-RX10, la Panasonic Lumix DMC-FZ1000 è sul mercato da luglio 2014. Questa eccellente LSC superzoom, annunciata su Fotoguida.it e descritta in 'Superzoom per fotografare incredibilmente lontano', articoli cui rimandiamo per una descrizione dettagliata, rimane una delle migliori esponenti di questa giovane categoria grazie alle avanzate caratteristiche e alle funzionalità offerte, in particolare l'ottimo zoom 16x Leica DC Vario-Elmarit 25-400mm f/2,8-4,0, meno potente ma più luminoso rispetto alle rivali più recenti, e al luminoso EVF integrato, disponibile soltanto in opzione sulla Canon G3 X. Fotocamera completa e avanzata, la Panasonic Lumix DMC-FZ1000 ha dalla propria anche un prezzo altamente concorrenziale rispetto alle rivali: 636 euro di media nel secondo trimestre 2016 mentre la versione marchiata Leica, la V-Lux (Typ 114), nello stesso periodo aveva un prezzo medio di ben 1.075 euro.

Sony Cyber-shot DSC-RX10 IIConcludiamo questa panoramica con Sony, a cui va ascritto il merito di avere combinato per prima un sensore da 1'' con uno zoom di escursione importante quando, a ottobre 2013, annunciava la Cyber-shot DSC-RX10. Fino a quel momento, infatti, mai nessuna LSC aveva incorporato un'ottica che raggiungeva i 200mm: non ancora una superzoom, evidentemente, ma comunque un primo e fondamentale passo in quella direzione. A essa si affiancava nel luglio 2015 la Cyber-shot DSC-RX10 II o Cyber-shot DSC-RX10M2, che mantenendo lo zoom 8,3x (24 – 200mm) ne migliorava caratteristiche e funzionalità. Queste due LSC, descritte in 'Large Sensor Compact: all'avanguardia nella fotografia digitale', articolo a cui rimandiamo per una descrizione approfondita, oltre alle eccellenti caratteristiche hanno il pregio di avere dato vita a una nuova tipologia di fotocamera che sembra riscuotere sempre maggiore interesse fra gli appassionati. A conferma della validità della strada intrapresa, nell'aprile 2016 Sony dava alla luce il terzo modello di questa fortunata serie, che incarna al meglio il concetto di LSC superzoom.

Sony Cyber-shot DSC-RX10 IIILa Cyber-shot DSC-RX10 III o Cyber-shot DSC-RX10M3, infatti, sposa la potente combinazione costituita dal sensore CMOS Exmor RS di 1'' (13,2 x 8,8mm) da 20,1M e dal processore Bionz X con un potente e luminoso zoom 25x (24 – 600mm) f/2,4 – 4,0, integrandola con un sofisticato EVF da 2.359.000 punti con copertura del 100%, sistema autofocus avanzato a rilevamento di contrasto, display LCD inclinabile di 2,95'' da 1.228.800 punti, controlli manuali completi, sistema di stabilizzazione avanzato SteadyShot, sensibilità ISO nativa 100 – 12800 (64 – 25600 estesa), velocità di scatto continuo di 14fps, supporto Raw, capacità video 4K/UHD 2160p30 con audio stereo nei formati XAVC S, AVCHD e MP4, flash incorporato e connettività Wi-Fi con NFC. Pesante pronta all'uso ben 1.095gr, il record per la categoria, in virtù anche del robusto corpo resistente alla pioggia e alla polvere, la Cyber-shot DSC-RX10 III si colloca ai vertici della categoria non soltanto per caratteristiche e prestazioni ma anche per il prezzo davvero elevato: 1.525 euro di media al lancio. Elevati anche i prezzi medi nel secondo trimestre 2016 dei modelli precedenti, soprattutto nei confronti delle concorrenti: 1.258 euro per la Cyber-shot DSC-RX10 II e 793 euro per la capostipite Cyber-shot DSC-RX10.

In conclusione

Come abbiamo visto, la LSC superzoom non è esattamente una fotocamera economica, ma le caratteristiche e le funzionalità offerte rappresentano il top tra le fotocamere a ottica fissa e d'altra parte non è che una DSLR o una CSC di fascia entry-level completa dei due-tre obiettivi per coprire tutte le esigenze di scatto abbia un costo propriamente contenuto. Certo, in alcuni casi, come per la Sony Cyber-shot DSC-RX10 III, il prezzo sembra francamente eccessivo, però bisogna considerare che una LSC superzoom è realmente l'unico tipo di fotocamera in grado di soddisfare ogni esigenza di scatto dell'appassionato, escludendo la fotografia subacquea. Chiaramente si tratta di fotocamere pesanti e ingombranti, ma non più di un corpo macchina con un paio di ottiche al seguito. Il prossimo passo nell'evoluzione di questa nuova specie potrebbe/dovrebbe essere rappresentato da una nuova crescita nelle dimensioni del sensore.

Il produttore che per primo riuscirà a coniugare uno zoom potente e luminoso come quello della RX10 III (25x, 24 – 600mm f/2,4 – 4,0) con un sensore MFT, APS-C o addirittura full frame, senza sacrificare nessuna delle caratteristiche avanzate tipiche delle LSC (prime su tutte l'EVF integrato e il display inclinabile) e mantenendo pesi e ingombri a livelli accettabili, con ogni probabilità si avvicinerebbe molto a realizzare il più grande sogno del mondo della fotografia digitale: la fotocamera perfetta. Dal punto di vista tecnologico non sembra più essere un'impresa irrealizzabile e siamo convinti che nel medio se non nel breve periodo ci sarà un produttore abbastanza coraggioso da imbarcarsi in un simile progetto. Nel frattempo le attuali LSC, superzoom e non, continuano a incarnare al più alto livello quanto di meglio la tecnologia attuale è in grado di offrire in materia di fotocamere a ottica fissa.

Data di pubblicazione: settembre 2016
© riproduzione riservata

alt

Cerca su Osservatorio Digitale