Mercati
Mirrorless 2018: Canon
Stefano Tieghi
I produttori stanno affilando sempre più le armi nel settore delle mirrorless, un mercato in continua crescita e dove la concorrenza si fa di giorno in giorno più spietata. Iniziamo il lungo viaggio che ci porterà alla scoperta delle numerosissime novità.
E davvero di un lungo viaggio si tratterà, poiché le novità da scoprire sono davvero tante. Da quando ci siamo occupati dell’argomento – eravamo agli inizi del 2016 – sono infatti oltre una ventina i nuovi modelli usciti sul mercato, a testimoniare la vitalità di un settore che, come abbiamo visto nelle recenti analisi dei dati rilasciati dalla CIPA riguardo l’andamento del mercato della fotografia digitale nel 2017 (‘2017, timidi segnali di ripresa’ e ‘2017: male le reflex in tutto il mondo’), è oggi la vera forza trainante del settore della fotografia digitale.
Dopo esserci occupati nell’arco degli ultimi dodici mesi di LSC (Large Sensor Compact) e LSC superzoom (si veda in proposito l’articolo ‘LSC: update 2017’), bridge superzoom (‘Bridge superzoom con sensore piccolo al tramonto?’), travelzoom (‘Travelzoom: una rivoluzione tecnologica nel futuro?’), fotocamere all-weather (‘All-weather: update 2018’) e reflex ('DSLR update: Canon', 'Nikon', 'Pentax e Sony'), con la presente serie di approfondimenti concludiamo il più recente giro d’orizzonte sul mercato delle fotocamere digitali.
Essendo davvero numerose le fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio uscite sul mercato nell’anno e mezzo trascorso dalla nostra ultima analisi del settore, è gioco forza suddividere lo studio in più puntate concentrate su uno o due produttori, iniziando alfabeticamente da Canon. Prima di addentrarci nel mondo delle CSC (Compact System Camera) targate Canon, raccomandiamo al lettore interessato ad avere un quadro completo dei modelli ancora attuali ma meno recenti di fare riferimento agli ultimi articoli sull’argomento (‘Mirrorless: lo stato dell'arte. Parte prima’ e ‘seconda’) e all’ancora precedente panoramica sulla materia ('Il mercato delle Compact System Camera. Prima parte' (Canon, Fujifilm, Hasselblad, Kodak e Leica), 'Il mercato delle Compact System Camera. Seconda parte' (Nikon e Olympus), 'Il mercato delle Compact System Camera. Terza parte' (Panasonic e Ricoh-Pentax), 'Il mercato delle Compact System Camera. Quarta parte' (Samsung e Sony). Rammentiamo inoltre che come sempre i dati completi di tutte le fotocamere che andremo ad analizzare, così come di quelle precedentemente esaminate, sono consultabili nel comparatore di Fotoguida.it.
Canon è stato l’ultimo dei grandi produttori a entrare nel settore delle mirrorless e con scarsa convinzione, quanto meno agli inizi. La EOS M del 2012, infatti, non si può considerare una mirrorless pienamente riuscita e anche le successive M2 (2013) e le più recenti midrange M3 ed entry-level M10, entrambe del 2015, non erano totalmente all’altezza delle rivali. Le cose sono – almeno parzialmente – cambiate con la EOS M5 del 2016 – l’attuale ammiraglia della linea mirrorless Canon – che presenta caratteristiche decisamente superiori e pienamente all’altezza dell’agguerrita concorrenza. Nel primo trimestre del 2018 EOS M10, EOS M3 e EOS M5 avevano un prezzo medio rispettivamente di 336 euro per il kit con zoom 15-45mm, 515 euro per il kit con lo stesso obiettivo e 818 euro solo corpo.
A ottobre 2017 a esse si è unita la nuova entry-level EOS M100, che introduce importanti novità rispetto alla M10. Incentrata su un sensore CMOS APS-C (22,3 x 14,9mm) da 24,2M integrato da un potente processore DIGIC 7, questa CSC propone il sistema autofocus con tecnologia a 49 punti AF, Dual Pixel in Live View dei modelli di fascia superiore per una velocità di messa a fuoco ottimale, display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.040.000 punti, attacco obiettivo Canon EF-M, controlli manuali essenziali, supporto Raw, sensibilità ISO nativa 100 – 25600, velocità di scatto continuo di 6,1fps, capacità video full HD 1080p60 con audio stereo nei formati MPEG4, AVC/H.264 e MP4, flash incorporato e connettività Wi-Fi con NFC e Bluetooth LE. Pesante pronta all'uso 302gr, il valore più basso di sempre tra le mirrorless Canon, la EOS M100 è criticabile sotto alcuni aspetti, quali le capacità video, la velocità di scatto continuo e i controlli manuali ridotti al minimo, ma nel complesso si può considerare superiore alle dirette rivali Fujifilm X-A10, Olympus E-PL8, Panasonic DMC-GX800 e Sony A5100. Il prezzo medio nel primo trimestre 2018 era di 493 euro per il kit con zoom 15-45mm.
Di poco antecedente alla M100, la midrange EOS M6 è chiamata a succedere alla M3 sopperendo alle sue lacune mutuando molte delle caratteristiche dell’ammiraglia M5. Impostata sul consueto sensore CMOS APS-C da 24,2M integrato dal processore DIGIC 7, la EOS M6 offre il sofisticato sistema autofocus Dual Pixel AF a 49 punti, display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.040.000 punti, sistema di stabilizzazione elettronica su 5 assi – una prima assoluta per Canon – attacco obiettivo Canon EF-M, EVF opzionale, ricchi controlli manuali, supporto Raw, sensibilità ISO nativa 100 – 25600, velocità di scatto continuo di 7fps, capacità video full HD 1080p60 con audio stereo nei formati MPEG4, AVC/H.264 e MP4, flash incorporato, slitta a contatto caldo e connettività Wi-Fi con NFC e Bluetooth LE. Pesante pronta all'uso 390gr, in linea con le concorrenti, la EOS M6 è un’ottima mirrorless di fascia intermedia, criticabile per l’assenza del supporto video 4K offerto da alcune concorrenti, ma che nel complesso si confronta ad armi pari con le dirette rivali Fujifilm X-A5, Olympus OM-D E-M10 III, Panasonic DMC-GX80 e Sony A6000. Il prezzo medio nel primo trimestre 2018 era di 579 euro per il solo corpo.
Ultima arrivata nella famiglia delle mirrorless Canon – l’uscita sul mercato risale ad aprile 2018 – la EOS M50 si presenta come una sorta di ‘sorella minore’ dell’ammiraglia M5. Mantenendo il sensore CMOS APS-C (22,3 x 14,9mm) da 24,2M che potenzia molte delle nuove fotocamere Canon, integrato dal processore di nuova generazione DIGIC 8, la EOS M50 introduce la seconda generazione del sofisticato sistema autofocus Dual Pixel AF con 143 punti AF a rilevamento di fase (a rilevamento contrasto e senza supporto Dual Pixel in modalità 4K), display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.040.000 punti, sistema di stabilizzazione elettronica su 5 assi, attacco obiettivo Canon EF-M, mirino elettronico integrato da 2.360.000 punti come sulla EOS M5, controlli manuali completi, supporto Raw, sensibilità ISO nativa 100 – 25600 (estesa 100 – 51200), velocità di scatto continuo di 10fps (7,4fps con autofocus), capacità video 4K 2160p25 con audio stereo nei formati MPEG4, AVC/H.264 e MP4, flash incorporato, slitta a contatto caldo e connettività Wi-Fi con NFC e Bluetooth LE. Con un peso equipaggiato di 390gr come la meno potente EOS M6 nonostante la presenza dell’EVF integrato, la EOS M50, nonostante alcuni punti deboli (video 4K con un fattore di crop molto penalizzante e senza supporto Dual Pixel AF) e una durata della batteria non esaltante, si propone come una rivale estremamente agguerrita per dirette concorrenti quali Fujifilm X-T20, Olympus OM-D E-M5 II, Panasonic DMC-GX9 e DMC-G80 e Sony A6300. Dalla sua può vantare inoltre un prezzo piuttosto interessante – 628 euro di media per il solo corpo nel secondo trimestre 2018 – che la rendono estremamente appetibile quale secondo corpo per i possessori di ottiche Canon EF oppure per chi si accosta per la prima volta al mondo delle mirrorless.
In conclusione
Per Canon, almeno fino a tempi recenti, le mirrorless non sono mai state una priorità, quanto piuttosto l’affermazione della volontà di voler comunque presidiare un segmento di mercato in espansione. La continua ascesa delle CSC nel corso degli ultimi anni deve però aver convinto anche Canon dell’importanza commerciale di questo mercato e i modelli più recenti – EOS M100, EOS M6, EOS M50 e la precedente top di gamma M5 – dimostrano il rinnovato impegno del gigante giapponese nei confronti delle fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio. Se si può muovere un appunto a Canon è sicuramente il fatto che nessuna delle sue mirrorless è tanto performante da essere diventata un punto di riferimento per la fascia di appartenenza: in altri termini, si tratta di ottimi prodotti ma non di fuoriclasse. Manca inoltre – e tanto – una mirrorless full frame per competere con le regine delle CSC: le pieno formato Sony della serie A7 e la recentissima A9. Vedremo in futuro se questa pesante assenza, e lo stimolo delle voci sempre più insistenti della volontà della storica rivale Nikon di lanciare in tempi brevi una mirrorless full frame, spingeranno anche Canon a intraprendere questa strada.
Data di pubblicazione: giugno 2018
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