L'Armonia Nascosta

OD e l'Armonia Nascosta

Giorgio Di Maio

Tempo fa scrivevo che ogni volta che vado a Milano la mia partenza è preceduta da due giornate di profonda depressione: oggi, a distanza di tempo, vado e vengo continuamente dal capoluogo lombardo che ormai percepisco come la mia seconda casa, fatta di lavoro, contatti e molti amici...

L'armonia nascosta è sempre tra noi - ©Giorgio Di Maio 2019 - OD100

Ho accolto con entusiasmo l'invito del Direttore di osservatoriodigitale a scrivere un articolo per il numero 100 della rivista. È da un po' di tempo che non scrivo e mi scuso con i lettori ma la mia attività di ricerca sta raccogliendo sempre maggiori consensi e, negli ultimi mesi, sono stati tanti gli impegni che mi hanno tenuto occupato e distante da questa testata giornalistica cui devo molto.
Il Direttore di od è una persona che si dedica alla fotografia con disinibita passione così che quando gli capitò di vedere alcune mie foto dei paesaggi lucani non esitò a chiamare l'Osservatrice Romana alias Monica Cillario per chiederle di intervistarmi pubblicando uno dei primi articoli che mi furono dedicati on-line: “La triade vitruviana in uno scatto”.

Quando nel 2013 decisi di stravolgere la mia vita, mentre abbandonavo progressivamente la mia attività di fotografo per dedicarmi solo alla fotografia, Ezio fu perciò la prima persona che chiamai e incontrai a Milano, proprio nella sede di osservatoriodigitale ove conobbi anche l'editore Steed Kulka. Nacque subito con loro una sincera amicizia.
Io e Ezio iniziammo a frequentarci con più assiduità costituendo una strana coppia: lui grande di statura, milanese esuberante e chiacchierone. Io piccolo di corporatura, napoletano più chiuso e riflessivo. Quasi che assieme volessimo smentire la teoria dei due clima di Madame de Stael.

Negli anni successivi studiai con tutte le mie forze e, mentre approfondivo la mia ricerca filosofica, fotografavo Milano. Nacque cosi L'Armonia nascosta: Ezio ne fu subito entusiasta e mi chiese di partecipare con una rubrica dedicata sulla sua testata giornalistica, appunto osservatoriodigitale. “Puoi scrivere quello che vuoi!” e subito mi convinse ad accettare la allettante proposta.
Direi l'assoluto falso se negassi quanto importanza hanno avuto Ezio, Steed e Osservatorio Digitale nella crescita della mia formazione. Ringrazio la vita che mi ha fatto incontrare sempre persone che hanno creduto in me, mi hanno dato fiducia e anche, sovente, aiutato.
Su od ho iniziato a scrivere balbettando, acquisendo però nel tempo una maggiore sicurezza nello scrivere articoli a mano a mano sempre più complessi. Soprattutto, ho stabilito all'interno della mia rubrica i punti cardini dell'Armonia nascosta: il Mistero; l'Equilibrio; il Gioco che è la Vita; il Valore Etico dell'Attività artistica; la Fede in un Progresso Spirituale.
Da questa ricerca è nata poi il mio sito (www.giorgiodimaio.it) e il lungo paragrafo chiamato Philosophy, sicuramente troppo lungo per la veloce fruizione on-line. Ma che ho voluto mettere e che ancora lascio lì proprio per attribuire alla vetrina della mia ricerca un carattere oltre che fotografico anche filosofico. E i nomi delle 8 Gallerie delle foto hanno come titolo i temi trattati su Osservatorio Digitale.
Mi sento sempre in debito con chi mi ha dato: voglio fare entrare Ezio nella Storia!

Già, perchè un artista può essere una persona modesta, nel senso vituoso del termine. Ma non può non essere enormemente ambizioso negli obiettivi che anzi costituiscono lo stimolo, il pane della sua attività creativa. Diceva Gauguin: “L'Arte è o plagio o rivoluzione”.

Pochi mesi fa il Prof. Guido Ferraro, Ordinario di Semiotica e Teoria della Narrazione all'Università degli Studi di Torino ha pubblicato un importante testo accademico dal titolo 'Semiotica 3.0' (edizione Aracne). Nel capitolo dedicato alla fotografia il mio nome viene accostato a quello dei tre grandi maestri della fotografia italiana: Franco Fontana, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli.

Anche nel passato c'è stato chi fece accostamenti di questo tipo, tuttavia ho la certezza che il Prof. Ferraro, studioso dei segni, abbia più di altri compreso la valenza semantica delle mio fotografare. Non ho mai sentito affinità con il grande Franco Fontana, credo che la mia ricerca gli sia molto distante anche se il suo sito cita il rendere visibile l'invisibile. Molto più vicino sento invece Luigi Ghirri cui ho dedicato un articolo proprio qui su osservatoriodigitale.
Questo perchè se a un occhio superficiale le mie immagini possono apparire una sorta di imitazione del lavoro già svolto da Fontana, in realtà io ricerco l'armonia, l'equilibrio immutabile nel continuo divenire. In altre parole quell'infinito che si proponeva di fotografare Ghirri, con una ampiezza più paesaggista.

A breve partiranno miei primi workshop, mi lancio in questa nuova esperienza! Il 26 e 27 ottobre a Milano; il 9 e 10 novembre a Roma. Ma per il 2020 sono previsti viaggi in Oman, Spagna, Marocco e chissà ove altro. Le mie foto trovano i primi acquirenti che possono profittare di quotazioni che mi auguro salgano sempre di più!

Per tutto questo: Osservatorio Digitale, grazie di esistere!

 

Data di pubblicazione: ottobre 2019
© riproduzione riservata

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