Si parla di filtri, si parla di Africa, si parla di obiettivi speciali come è normale su osservatorio digitale. Senza tregua la redazione scandaglia quotidianamente il mondo della fotografia per trovare sempre novità, spunti e notizie da proporre ai nostri lettori. Questo meraviglioso mondo, che solo un paio d'anni fa era dato per spacciato, sembra vivere una nuova giovinezza, l'ennesima.
Quando iniziammo questa avventura si parlò di Hasselblad, unico produttore capace di proporre un sistema fotografico digitale di medio formato: oggi sono di nuovo molti i protagonisti di quel settore, nuove proposte con tecnologie sempre più raffinate arrivano sul mercato, indicando un interesse più che teorico verso il mondo del digitale di dimensioni superiori. Sempre in quel tempo parlammo di Aproma come dell'ultimo arrivato tra i distributori del marchio danese (ehm, sì, per chi non lo sapesse ancora, la "svedese" Hasselblad fu acquisita insieme a Imacon da un signore danese che portò l'azienda nel suo Paese natale): dal mese scorso Aproma è divenuto l'unico distributore italiano e il miglior distributore europeo. Un grande onore ma anche una grande responsabilità. Le cose cambiano: spesso come nemmeno ci saremmo immaginati.
Per provare i nuovi obiettivi Tilt & Shift di Canon siamo andati nella magnifica Basilica di Sant'Ambrogio a Milano che ci ha fatto da involontario e prezioso luogo di prova e le sorprese non sono mancate. Girando qua e là abbiamo scoperto, o semplicemente ritrovato, luoghi che avevamo dimenticato, opere d'arte che stanno lì, nell'ombra e guardano passare il tempo mentre noi lo consumiamo irrimediabilmente: spesso i luoghi in cui viviamo sono i più carichi di emozioni e spunti fotografici di quanto possiamo pensare; solo che la nostra fantasia e la nostra cratività è più stimolata da un luogo remoto e sconosciuto così da spingerci, spesso, a intraprendere viaggi che ci deluderanno. L'esortazione, ancora una volta, è di smettere i panni di stanchi frequentatori di divani e teleschermi per vestire quelli di viaggiatori-esploratori della propria città: in men che non si dica vi ritroverete in macchina decine di fotografie sorprendenti, così come sarete sorpresi di quanti scorci avete ignorato così a lungo. Sento una voce dal fondo: "Ma chi non abita in città d'arte come fa?". Vi sembra una domanda seria? Anche chi vive lontano da ogni forma di struttura cittadina ha a disposizione forme d'arte naturali che si palesano davanti a noi quotidianamente ma che, ancora una volta, non riusciamo più a vedere oppressi dall'abitudine. Inoltre non scordiamoci mai che viviamo nel più bel Paese del mondo, dove risiede il 70% delle opere d'arte del pianeta: senza alcuna retorica l'Italia è sinonimo di arte e bellezza, uno spunto interessante lo si trova ovunque, basta guardare bene. Fatevi coraggio e seguite l'esempio di Beppe Raso che, agli inizi delle sua carriera, prendeva la bicicletta e si lanciava per borghi e campagne per fotografare: i risultati non tardarono a venire. Il consiglio è quello di tenere sempre a portata di mano una fotocamera, anche una semplice compatta senza pretese, da utilizzare come taccuino per gli appunti, così da prendere delle note visive di ciò che vi colpisce e poterci tornare, attrezzati, per fare gli scatti definitivi. È un ottimo divertimento e una panacea per la linea oltre che per l'umore: aspettiamo quindi i vostri scatti.
La foto di copertina è di Lino Olmo e ritrae un nuovo assembramento urbano di Brescia: forse come abitazioni sono un po' tristi, nonostante i colori vivaci, ma, senza dubbio, la fotografia è di grande impatto.