Mentre il mese di marzo si chiudeva con il PhotoShow di Roma, di cui diamo un ampio resoconto nella sezione Profili, aprile si apre con un tempo, meteorologicamente parlando, che rientra finalmente nei canoni della primavera. Fresco al mattino, pioggia leggera seguita dal sole e temporale serale. Insomma tutti elementi che aiutano a creare una luce perfetta per uscire a fotografare.
Solitamente si guarda svogliati il cielo che volge al plumbeo e si tende a rimandare quando, invece, sarebbe il caso di vincere la pigrizia che ci rende restii all'azione e cercare di cogliere l'opportunità: sono infinite le occasioni che una giornata primaverile ci offre per scattare delle foto diverse, ricche di colori e particolari che altrimenti non potremmo cogliere. L'acqua sospesa nell'aria, le gocce che si rifugiano tra le foglie dei fiori, il contrasto tra il cielo terso che si fa largo tra le nuvole scure che si allontanano: bastano solo un paio di scarpe e una giacca impermeabili per regalarci una giornata divertente e proficua. Per chi resta in città le opportunità sono ancora maggiori poiché le asperità e le irregolarità delle strade e dei marciapiedi si trasformano in tanti specchi naturali che ribaltano il punto di vista anche degli oggetti più banali. La vita in generale ci offre un'enorme quantità di spunti fotografici e soggetti estemporanei: il difficile non è solo coglierli ma abituarsi a farlo, allenare l'occhio a vedere al di là del solito, del banale di ciò che spesso guardiamo senza in realtà vedere.
Oggetto della luce è anche l'argomento della rubrica ABC dove si parla di misurazione della luce, con i tre modi caratterizzati di simboli universali che troviamo su tutte le fotocamere e che, spesso, ci confondono perché non sappiamo dar loro un vero significato. Da Roma, ultimamente luogo di grande attività per quanto riguarda od, un interessante resoconto dell'incontro con Achille Bonito Oliva, critico d'arte di chiara fama che ci parla del ruolo della critica nel mondo della fotografia. Fuori Fuoco, questo mese, è un giovane regista, Giuseppe Carrieri, che ci parla delle sue esperienze in Africa dove, camera in spalla, si è cimentato nella produzione di un documentario molto interessante.
Questo mese, infine, come dimenticare i centoventi anni di produzione di ottiche fotografiche da parte di Zeiss, il colosso tedesco di Jena le cui lenti sono tra le più ambite di sempre nel mondo della fotografia e del cinema, oltre che a essere state le prime e uniche ottiche impiegate nelle missioni spaziali. La foto di copertina, che riporta il campo visivo dell'intera gamma Zeiss, ci è sembrata un doveroso omaggio all'ultracentenaria ricorrenza.