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La cassetta degli attrezzi che questa rubrica è andata pazientemente riempiendo nelle precedenti puntate ha già toccato elementi di natura tecnica come il tipo di fotocamera, gli obiettivi consigliati e le possibilità offerte dall'illuminazione naturale e artificiale. È giunto il momento di addentrarci nelle tematiche inerenti la produzione affrontando la prima decisione creativa che si pone di fronte al fotografo glamour: la location. Dalla scelta dell'ambiente del nostro shooting dipende infatti buona parte del carattere che verrà impresso al risultato finale influenzando la storia che decideremo di raccontare. Ecco perché ogni fotografo ha nella propria agenda un elenco di siti e ambienti capaci di suscitare le atmosfere più diverse; senza dimenticare che una location veramente buona saprà addirittura suggerire un racconto visivo e in qualche modo dirigere le riprese. Vediamo qualche suggerimento pratico per scegliere l'ambientazione di un servizio glamour.

In genere, quando si pensa a un non meglio specificato “set di ripresa”, la mente va istantaneamente a uno studio di posa: una location che non tutti ovviamente possiedono o possono/vogliono affittare, e che per fortuna non è nemmeno così necessaria per uno shooting glamour, anzi! Fotografare il glamour significa in ultima analisi restituire la sensazione del bello, e proprio da questo elemento si può iniziare la caccia a un set adatto.

Guardandosi intorno con attenzione si possono scoprire numerosi angoli della propria casa adatti alla necessità. Un divano illuminato da una luce soffusa o che riceve la luce da una finestra o anche il salotto, spostando tavolo e sedie per trovare lo spazio e l’atmosfera giusti. Non bisogna infatti riempire le inquadrature con troppi oggetti che finiscono col distogliere l'attenzione e restituire un senso di confusione e disordine. Questo in particolare è un punto importantissimo da tenere a mente quando si usa una abitazione come set, e non solamente per il glamour: l'ambiente deve essere più sgombro possibile da qualsiasi elemento decorativo o di uso quotidiano che non sia finalizzato alla narrazione visiva che si intende creare.

Una location classica - e decisamente sovrasfruttata - all'interno della casa è indubbiamente la camera da letto. Qui, più che altrove, è possibile giocare sui colori scegliendo lenzuola rigorosamente in tinta unita di una tonalità che ben si accompagni a quelle delle pareti, dei tendaggi e degli eventuali accessori come cuscini. Un letto a baldacchino offre numerosi spunti creativi, ma se non lo avete (come è decisamente probabile che sia) allora potete prendere in considerazione una semplice zanzariera in tulle che può essere applicata velocemente al soffitto con un piccolo tassello. L'effetto velato che ne deriva è molto interessante e può aiutare a rendere meno evidenti eventuali imperfezioni estetiche della vostra modella, specie se non professionista. L'ambiente si presta anche a un'illuminazione parziale, quindi può essere sufficiente un piccolo faretto o la luce proveniente dalla finestra anche se non particolarmente intensa.

Un discorso più complicato vale invece per un altro locale della casa gettonatissimo per servizi glamour come il bagno. Qui gli spazi sono spesso limitati, aggravati oltretutto dalla presenza di specchi che vincolano ulteriormente le possibilità di movimento da parte sia del fotografo che della modella. Un obiettivo grandangolare (ma non troppo, o si corre il rischio di spiacevoli deformazioni ottiche dell'immagine) e doti semiacrobatiche per potersi posizionare in caso di necessità in punti poco raggiungibili e dall'equilibrio precario sono due frequenti requisiti per chi non ha a disposizione sale da bagno molto grandi. D'altra parte questo spazio permette di sperimentare interessanti effetti con l'acqua: proviamo a illuminare la doccia da dietro per un effetto controluce, oppure applicare uno di quei soffioni cosiddetti “da cromoterapia” dotati di led colorati; mentre per la vasca hanno sempre il loro appeal accessori come la schiuma, i petali dei fiori o grandi quantità di candele tutto intorno. Una soluzione, quest'ultima, ideale quando l'ambiente è poco illuminato dall'esterno e impedisce l'uso di faretti o flash per il peculiare posizionamento degli specchi.

La scelta della location nella fotografia glamour

Una ulteriore location ben sfruttabile sono le scale. In questo caso il fotografo sarà sempre più in basso rispetto alla modella e dovrà pertanto tenere conto delle distorsioni prospettiche che possono entrare in gioco, con effetti soprattutto sulle gambe, e delle regole fotografiche che suggeriscono di inquadrare i volti dal basso con sempre maggiore attenzione tanto più cresce l'età del soggetto.

Se vogliamo ambientare le nostre foto su uno sfondo più deciso, ecco che possiamo allora prendere in considerazione solai e cantine, o addirittura cercare cascine o vecchie fabbriche abbandonate che magari ci permettano anche di lavorare in luce naturale. Il consiglio in questo caso è quello di scegliere con attenzione evitando ambienti che, anziché suggerire una storia o fungere da contrasto, con il loro senso di abbandono si impossessino del carattere dell'immagine rendendola triste, struggente o persino squallida - a meno che, è ovvio, non sia esattamente quello il vostro intento.Nella bella stagione diventano accessibili anche location in esterni come spiagge, piscine all'aperto, fiumi e torrenti. Anche qui per trasmettere un carattere di intimità occorre fare attenzione che lo sfondo non comprenda elementi di distrazione o fuori tema come persone o case in lontananza, per esempio; per quanto riguarda l'illuminazione è sempre meglio lavorare nel tardo pomeriggio quando il sole è meno forte, le ombre sono più lunghe e la luce più calda e morbida. In occasioni come queste un piccolo pannello riflettente può aiutare davvero molto.

Per chi viceversa si sentisse di fare le cose in grande stile c'è poi la possibilità di affittare la suite di qualche grande albergo o hotel di charme, si tratta di una soluzione che semplifica molto il lavoro del fotografo mettendogli a disposizione un ambiente pronto all'uso, ordinato e pulito. Per l'illuminazione si possono utilizzare dei piccoli monotorcia o anche normali flash a slitta, meglio se manuali, da installare su treppiedi a parte abbinati a servocellule (se non a telecomandi veri e propri) per farli scattare in modo sincronizzato. Se avete intenzione di pubblicare le vostre fotografie sarà meglio che evitiate di inquadrare elementi come loghi o scritte che possano identificare l'hotel, dato che in quel caso dovreste procurarvi una liberatoria dalla direzione dell'albergo.

Infine, la scelta dello studio. Oggi trovare uno studio attrezzato è facile, ce ne sono parecchi che si fanno pubblicità sul Web o con inserzioni su riviste e siti specializzati, e risolvono brillantemente molte problematiche legate all'attrezzatura di ripresa a partire dall'illuminazione; alcuni hanno anche contatti diretti con modelle, truccatrici e parrucchieri, per non parlare di guardaroba e accessori a disposizione. Tuttavia la foto di studio richiede forse più di altri contesti una direzione creativa puntuale e precisa da parte del fotografo senza spazio per le indecisioni; dunque può essere una strada che merita di essere esplorata solo dopo un certo rodaggio e avendo ben chiare dall'inizio delle riprese il tipo di risultato che si intende ottenere, dato che riuscire a creare atmosfera all'interno di uno studio non è semplicissimo.

In genere la ricerca della location è meno semplice di quel che sembra proprio perché la notevole influenza che può esercitare sul carattere dello shooting rischia di sovrapporsi alla visione creativa propria del fotografo; inoltre richiede attenzione anche da parte della modella, che deve essere capace di interpretare il ruolo che l'ambiente in qualche modo le suggerisce a partire dalla scelta degli abiti, dell'intimo e degli accessori.

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