Fuori Fuoco

Matera mon amour

Ezio Rotamartir

Matera, Lucania, capitale mondiale della cultura e della fotografia: un viaggio attraverso la bellezza e la storia di uno dei luoghi meno conosciuti del nostro meraviglioso Paese. Al pari di questa regione quasi dimenticata da tutti (si scherza molto sul Molise ma anche la Lucania vive lo stesso dramma) la sua città più famosa ha ospitato una serie di eventi dedicati alla fotografia.

Matera, Lucania, capitale mondiale della cultura e della fotografia: un viaggio attraverso la bellezza e la storia di uno dei luoghi meno conosciuti del nostro meraviglioso Paese. Al pari di questa regione quasi dimenticata da tutti (si scherza molto sul Molise ma anche la Lucania vive lo stesso dramma) la sua città più famosa ha ospitato una serie di eventi dedicati alla fotografia. Come accadde lo scorso anno a Perpignan, oggi Canon ci ha invitato a partecipare a una serie di eventi prorpio qui, nella città dei sassi.

In questo luogo sembra che il tempo si sia fermato. Strade strette e impervie per i poveri pullman che ci devono arrivare carichi di turisti. Treni e aerei, vabbè, lasciamo perdere. Eppure è una mèta ambitissima da tutto il mondo, sarà anche grazie alla sua enorme carica fotogenica. La città dei sassi viene sempre bene in foto, in qualunque modo la si ritragga. Per anni (o decenni) è stata il paradiso del bianco e nero che rendeva drammatiche tutte le sue rappresentazioni in immagine. Invece, anche per togliere di dosso quel senso di deja vu, di una tradizione iconica quasi ostile per i tempi che corrono, il colore ha cominciato a diffondersi fino a far tornare Matera una città colorata, variegata, impressionante a livello naturale, senza trucchi o postproduzioni strane, proprio perché i suoi cieli e la sua natura circostante, ovviamente sommata alla bellezza della città, sanno rendere ancora una volta giustizia alla meraviglia del Paese Italia.

Ci siamo sbizzarriti, non senza momenti di vero panico, tra le strette vie in saliscendi, tra le case, lastricate di pietre così belle ma soprattutto lucide da rendere quasi impossibili da percorrere a piedi con mocassini o scarpe dalle suole di cuoio. Ogni scorcio è così accattivante e ammiccante che si sono sprecate le schede di memoria. A un certo punto sono passate nel cielo le Frecce Tricolore, anche loro sempre affascinanti con le tipiche scie colorate. Era il giorno della commemorazione della liberazione americana della città nel 1943, e la città vecchia era davvero stata presa d'assalto da turisti, bande musicali, manifestazioni dell'Esercito con tanto di fanfara in corsa dei Bersaglieri. Incredibile l'atmosfera, soprattutto in questa città che sembra magica.

Una magia che si ferma alle mura esterne ella città vecchia, in netto contrasto con il brutto agglomerato urbano che la circonda: una sorta di contrappasso che obbliga la popolazione a confrontarsi ogni giorno con una brutta città moderna quasi come penitenza per avere a portata di mano (e di vista) una parte storica così meravigliosa.

 

©Ezio Rotamartir - Matera 2019 - OD100

Grandissima è stata l'affluenza nella sala principale di Palazzo Viceconte dove si è svolta la conferenza stampa di apertura della mostra, organizzata con l'aiuto di Canon e il patrocinio delle maggiori istituzioni locali e nazionali, nella quale un maestro e un allievo si sono cimentati nel riprendere Matera con occhi diversi da solito. Moltissime immagini che hanno regalato al mondo un aspetto nuovo della città, spesso sottolineato dall'idea di "ritratto" che le varie coppie hanno messo nelle proprie immagini. Caratteri ed emozioni si sono mescolate anche in base ai Paesi di origine dei fotografi e, quello che ancora è più increbile, è che i lavori dei tutor si sono confusi con quelli dei loro trainee, proprio a indicare che davanti alla bellezza, quando c'è la capacità e la sensibilità nell'uso del mezzo di ripresa, i risultati arrivano in fretta.

©Ezio Rotamartir - Matera 2 2019 - OD100

La mostra si estendeva nelle sale interne e interrate del Museo della Fotografia Pino Settani e l'affluenza è stata davvero notevole, al punto che, per realizzare qualche foto delle opere esposte era necessario a volte aspettare più di mezz'ora...

Mostra fotografica Matera 2019

L'immagine regina del concorso internazionale, con la foto che è visibile in copertina ma che ha avuto ormai una vetrina mondiale essendo divenuta simbolo della manifestazione stessa, è la donna con l'abito chiaro e il lungo velo azzurro che si affaccia su una vista di Matera, del fotografo Marco Longari, presente alla conferenza stampa e alla mostra, professionista schivo nei confronti del pubblico ma decisamente attento a cogliere lo spirito del momento che lo circonda.
Poi, tra le sale dedicate all'esposizione un incontro all'improvviso; tra i volti dele tante persone presenti, una faccia spunta all'orizzonte e si presenta nella sua massima espressione di benessere: Daniele Della Mattia, un vecchio amico e (ex) operatore del settore che a lungo è stato l'ufficio stampa di Canon e altri player del settore fotografico nazionale. Ora, in fuga dalla città da qualche anno, si è stabilito nella soleggiata Puglia per dedicarsi alla sua nuova avventura nell'ambito della ricettività turistica e alla sua passione di sempre: la macrofotografia.

 ©Ezio Rotamartir - Daniele Della Mattia - Matera 2019 - OD100

La Mostra fotografica con il materiale del contest Matera European Photography continuerà fino alla fine dell'anno e, come la città che la ospita, merita il viaggio: quindi non perdete l'occasione di andare, magari per un bellissimo fine settimana dove vi potrete far rapire da storia, cultura, bellezza e... buona tavola!

 

 

Data di pubblicazione: ottobre 2019
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