Leica Q3 per osservatoriodigitale di luglio-settembre 2023 n.o 118

Test

Leica Q3

ODLab

Iniziata nel 2012 come una nuova linea nella casa di Wetzlar oggi è giunta alla sua terza evoluzione: la Leica Q3 rappresenta sempre un bel modo di intendere la fotografia in linea con la filosofia centenaria della casa produttrice.

Leica Q3 front e back three qarters view per osservatoriodigitale di luglio-settembre 2023 n.o 118Leica ha da pochissimo presentato e resa disponibile la nuova Q3, la più recente incarnazione della sua rangefinder a ottica fissa dotata di un sensore a pieno formato. L’ottica montata è la stessa dei due modelli precedenti, cioè l’ottimo 28mm f/1,7, ma quello che cambia è il sensore che ora è CMOS di tipo BSI da ben 60 megapixel. Un’altra grande novità (viene da ridere un po’ a pensarci bene ma non se si sta parlando di Leica, marchio ultra tradizionalista) è rappresentata dallo schermo LCD posteriore, sempre da 3”, che ora è del tipo orientabile: ridendo e scherzando è comunque la prima fotocamera Leica ad avere questa caratteristica.

Detto per inciso la nuova Q3 è anche in grado di girare video fino a una risoluzione di 8K a 30p, non una caratteristica che entusiasma la redazione di osservatoriodigitale, da sempre rivolta a un purismo fotografico avverso alle tendenze di mercato.

La Leica Q3 ora dispone della messa a fuoco basata sul rilevamento di fase, che crea una mappa più precisa della profondità di campo concentrando le aree a fuoco sul soggetto e lasciando sfuocato il resto, nel caso lo si desiderasse, con più facilità: non dimentichiamo che la macchina è pensata ed è ideale per la street photography quindi l’approccio di base è assolutamente apprezzabile.

A fianco di una Q2 passa quasi per la sorella gemella: l’ottica, la vista frontale e superiore sono identiche (cambia solo il pulsante di scatto che ora è di color argento e, vicino alla slitta multifunzione, c’è la scritta Leica Q3) mentre è dal retro che si notano i cambiamenti più evidenti: nonostante la dimensione sia la stessa, ora lo schermo LCD passa da 1,04 milioni di pixel a una risoluzione ben più godibile di 1,84 mega. Lo schermo può essere basculato di 90 gradi così da poter scattare guardando dall’alto e tenendo la fotocamera all’altezza della vita, quasi come fosse una medio formato, per intenderci.

Leica Q3 front e back view per osservatoriodigitale di luglio-settembre 2023 n.o 118

Quello che è cambiato davvero tanto è il sensore che ora, al di là dei suoi 60 mp che generano file immensi, è lo stesso che equipaggia l’ammiraglia di casa la M11 e che permette di scattare senza problemi fino a un valore ISO di 100.000: niente male. La grande capacità del sensore ora permette dei crop (tipici della serie Q sin dal primo modello) che ora può “tagliare” le foto come se si scattasse con un 35, un 50, un 75 e un 90 mm: quest’ultima possibilità non era presente sui due modelli precedenti.

Sempre come la M11 anche la Q3 permette di scattare a risoluzioni più basse:, laddove i 60 mp non fossero necessari si può optare per una risoluzione di 36 oppure 18 mp, mantenendo tuttavia la possibilità di ottenere file in formato RAW, JPEG o entrambe contemporaneamente.

Altre novità: le porte di comunicazione. Sul lato sinistro, sotto una mascherina di copertura, troviamo una porta USB-C e una Micro HDMI. La prima permette anche il caricamento della macchina, quando questa è spenta, oppure di trasferire velocemente i file su un computer collegato, a circa 10 gigabit al secondo. È prevista la possibilità anche di scattare in modalità connessa (tethering) attraverso l’uso di Adobe Lightroom o di Capture One Pro ma solo con un iPhone.

Il controllo remoto della fotocamera è anch’esso mutuato dalla M11 e offre la possibilità di remotare la Q3 da un iPhone, in modalità tether attraverso l’uso dell’app LeicaFoto. Chi vuole utilizzare invece telefoni con tecnologia Android può fare la stessa cosa attraverso le connessioni Bluetooth o wi-fi. È ovvio che la connessione fisica sia più veloce: Leica assicura che la velocità di trasferimento dei file è addirittura dieci volte superiore a quella garantita dal modello precedente. Via cavo è inoltre possibile scaricare sulla macchina i nuovi Leica Looks, una serie di filtri creativi che Leica ha promesso di aggiornare e ampliare periodicamente.

La porta HDMI serve, ovviamente, al collegamento con un monitor esterno o a un registratore esterno, senza la necessità di utilizzare una scheda SD. Tutte le porte così come la fotocamera sono resistenti all’acqua e alla polvere.

Leica Q3 right e left view per osservatoriodigitale di luglio-settembre 2023 n.o 118

Ancora, anche la Q3 dispone di una funzione recentemente aggiunta alla M11 chiamata Perspective Control che permette di analizzare la scena e determinare le linee verticali convergenti o divergenti così da poterle correggere al volo attraverso un rettangolo che appare sul display così da ottenere una scena precisa e ortogonalmente corretta. Di certo sarà felice chi fa foto di architettura ma anche chi scatta paesaggi urbani avrà modo di beneficiarne parecchio. Quando si scatta la Q3 propone un’immagine corretta ma quel che è interessante è che i dati relativi alle correzioni apportate durante l’elaborazione vengono scritti all’interno del file DNG così da poter essere rilevati da Camera RAW o dal convertitore RAW che si sta utilizzando.

Parliamo ora di un nuovo accessorio: il grip che permette di caricare la fotocamera in modalità touch. Il grip come è detto è opzionale e il suo prezzo è 210 Euro ma certo non ci aspettavamo nulla in regalo da un’azienda che mette a disposizione il paraluce a oltre 239 euro per quello nero, a salire per gli altri colori… Comunque c’è una specie di tappetino a induzione (190 Euro) sopra il quale appoggiare la Q3 con il grip installato per avere una ricarica completa in poco più di tre ore.

Per avere un’idea dei prezzi degli accessori Leica possiamo dire che la plastichina che copre la slitta multifunzione costa 50 Euro, il tappo copriobiettivo (è opzionale!) 60 Euro, la barretta di plastica indicata come supporto per il pollice 245 Euro, le unghie a partire a 150 Euro e così via. Se volete potrete aggiungere un piccolo tasto di scatto aggiuntivo alla modica cifra di 85 Euro…

Aspetto

La Leica Q3, l’abbiamo detto in precedenza, è costruita intorno alla stessa ottica 28 millimetri f/1,7 delle versioni precedenti che, a detta del costruttore, va oltre le capacità ottiche di acquisizione del grande sensore, perciò non è stato pensato a un cambio. Come tutte le ottiche Leica anche questa è eccellente e muoversi tra i modi di ripresa automatica e manuale è davvero semplice; c’è una piccola levetta per passare alla messa a fuoco manuale che, innestata, fa ruotare liberamente l’anello di messa a fuoco. Per attivare la modalità Macro, che imposta la messa a fuoco tra i 17 e i 30 centimetri, c’è da far scorrere un anello verso il corpo macchina mentre l’ottica dev’essere posizionata sulla lunghezza focale di 28mm.

Il diaframma può essere impostato semplicemente ruotando l’apposito anello (che meraviglia!) che prevede anch’esso una posizione per l’utilizzo in automatico. Sul retro, oltre al già citato schermo orientabile troviamo ora due tasti, Play e Menu, rispettivamente sopra e sotto il controller Dial. I controlli sono ora più rapidi e intuitivi rispetto alla Q2, dove trovavano posto alla sinistra dello schermo LCD. Unico neo è il tempo che trascorre tra il momento in cui si premono i tasti e quello in cui accade qualcosa: chissà magari è solo un problema di firmware che verrà presto corretto.

Ora i tasti configurabili dall’utente sono diventati quattro, uno più che in precedenza: la versione del software rende la configurazione semplice cosa che spingerà gli utenti a impiegare davvero questi tasti rapidi, al contrario di quanto avviene di solito che, la maggior parte delle volte, restano sentati sulle impostazioni di base che arrivano dalla casa. Tra le opzioni da scegliere ci sono focus peaking, modalità di messa a fuoco, modalità di ripresa video, filtri creativi e altro ancora.

Il mirino elettronico OLED della Q3 ha una risoluzione di 5,76 milioni di piexel, un grande passo in avanti rispetto a quello della Q2 che era di (soli) 3,68 mega. Non c’è ritardo durante la visione e, come in precedenza, è disponibile un correttore diottrico.

Leica Q3 bottom e top view per osservatoriodigitale di luglio-settembre 2023 n.o 118

Conclusioni

L’ultima prova di questo modello era stata la Leica Q, il modello originale, e già allora la fotocamera era parso valesse il prezzo del cartellino. Siamo di fronte a qualcosa di realizzato in Germania, cioè nel nostro continente, e costruito a mano, da mani esperte che fanno questo da molti decenni. Ora siamo abituati a corpi in materiale plastico più o meno di qualità ma qui ritratta di tutta un’altra sensazione.

I miglioramenti rispetto al modello originale sono moltissimi e quello che ci lascia perplessi è la continua volontà della casa di voler marginare in modo esorbitante su tutto ciò che va oltre la fotocamera stessa. La nota dolente riguarda sempre e solo gli accessori che costano in modo indecente, soprattutto quando si parla di cinghie o di paraluce: oggetti che non hanno bisogno certo di manifatture di precisione.

È una fotocamera decisamente piacevole da utilizzare e da avere con sé in ogni momento. Sta in una tasca o comodamente al collo senza provocare danni cervicali. Per gente come noi che amano le fotocamere ispirate al mondo analogico, cioè con i controlli a portata di mano e tutto reso facile senza dover ricorrere sempre al menu di impostazione, la Leica Q3 sembra un sogno divenuto realtà. Un oggetto davvero bello e desiderabile anche se a listino ci vogliono 5.980 Euro per portarsela a casa.

 

Data di pubblicazione: ottobre-dicembre 2023
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