Libri

Libri per l'autunno 2021

Redazione

Ecco un'ennesima raccolta di proposte per una lettura fotografica molto interessante. Si parte con una bella raccolta di immagini dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) scattate dal nostro astronauta Paolo Nespoli; Legacy di Helmut Newton, fresco di stampa, continua la rassegna che si chiude con due proposte culturali di Scianna e Bate sui pilastri della fotografia.

PAOLO NESPOLI
ROLAND MILLER

INTERIOR SPACE. A VISUAL EXPLORATION OF THE
INTERNATIONAL SPACE STATION
31,0 X 29,0 CM
LINGUA INGLESE
192 PAGINE
121 FOTOGRAFIE
CARTONATO
DAMIANI
€ 50,00

Il 2 novembre la NASA festeggia un anniversario unico nella storia della scienza: l'ininterrotta presenza dell'uomo nello spazio per oltre vent'anni, resa possibile dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). 

Il 2 novembre 2021, si festeggia anche il primo anniversario di Interior Space. A Visual Exploration of the International Space Station, il libro di fotografie realizzate dall’astronauta e fotografo italiano Paolo Nespoli e dal fotografo americano Roland Miller dedicate agli spazi interni della Stazione Spaziale.

Alice Gorman e Justin P. Walsh, illustri studiosi di archeologia spaziale, scrivono nei loro saggi che la ISS racconta non solo chi siamo e saremo, ma anche chi eravamo. Nel 2024 la stazione chiuderà il suo ciclo vitale, e come una vera nave verrà abbandonata, e nel 2028 verrà in parte distrutta. Questo libro offre un racconto inquietante di ciò che rimarrà nello spazio dopo la nostra scomparsa.


LegacyHELMUT NEWTON
LEGACY

424 PAGINE
24,0 X 34,0 CM
298 FOTOGRAFIE
CARTONATO
TASCHEN
€ 80,00

Durato oltre cinque decadi, il lavoro di Helmut Newton (1920–2004) sfugge a ogni categorizzazione.
Il suo sguardo fotografico non solo si può definire unico ma non ha virtualmente parallelismi nel suo scopo: ha raggiunto milioni di lettori attraverso i maggiori periodici come Vogue e Elle.
Helmut Newton. Legacy riporta alla luce le immagini più famose e iconiche di alcuni delle più famose e pubblicate foto di corpi umani.
Le immagini di un vero visionario che ha influenzato moltissimo l'arte visuale fino a questi giorni.
 
 
"I'm a professional voyeur"
Helmut Newton
 
 
 
 

Scianna Cartier-Bresson

FERDINANDO SCIANNA
CARTIER-BRESSON
LIBRO DOPO LIBRO
94
PAGINE
15,0 X 21,0 CM
BROSSURA
CONTRASTO
€ 14,90

Contrasto pubblica Cartier-Bresson. Libro dopo libro, di Ferdinando Scianna con una introduzione di Stefano Bartezzaghi. Il secondo titolo della collana Lampi nasce dal legame che per anni ha unito Ferdinando Scianna e Henri Cartier-Bresson. Di quelli intensi, profondi, duraturi. Fatto di stima, rispetto e ammirazione e di tanti libri, per lo più di fo­tografia. Al maestro del fotografo siciliano, al suo insegnamento, alle sue imma­gini e ai suoi libri, è dedicato questo volume.
 
Un libro che non è un saggio erudito, né un trattato di filologia. Quel che Scianna propone è una conversazione molto persona­le incentrata, come scrive lui stesso, su due grandi passioni: “Quella per i libri, soprattutto i libri di fotografia, e quella, nello specifico, per i libri di Henri Cartier-Bresson che io con­sidero il maestro dei miei maestri e certo non solo io, visto che quattro generazioni di fotografi si sono rifatti a lui come al punto di riferimento più importante della fotografia mondiale del XX secolo. Almeno, di un certo tipo di fotografia. Mi interessano i suoi libri in modo particolare perché credo esistano alcuni paradossi e molte ragioni di interesse che ri­guardano il rapporto di Cartier-Bresson con i libri. E dei suoi libri con la mia vita”.
 
È un volume senza immagini questo che esce per Lampi perché, come sottolinea Bartezzaghi nel suo testo introduttivo, “se i libri di Cartier-Bresson possono fare a meno delle parole, questo libro di Scianna (che di quei libri parla) può fare a meno delle fotografie. Può farne a meno anche perché spesso quelle di cui parla sono fotografie notissime, studiate, commentate, sezionate, ammirate centinaia di migliaia di volte e che ai nostri tempi, per merito o per colpa di internet, possono essere richiamate con pochi tocchi di dita addirittura sul proprio telefono”.


Fotografia

DAVID BATE
FOTOGRAFIA
176
PAGINE
100 FOTOGRAFIE
14,0 X 21,5 CM
BROSSURA
24 ORE CULTURA
€ 14,90

La fotografia è stata definita un’arte democratica, perché è una tecnologia alla portata di tutti. Ma, al giorno d’oggi, avere una fotocamera a disposizione fa di ciascuno di noi un fotografo? Dal 21 ottobre è in libreria “Fotografia”, il nuovo volume della collana Art Essentials edito da 24 ORE Cultura che ripercorre la nascita e l’evoluzione del mezzo fotografico, dai primi dagherrotipi alle più recenti sperimentazioni digitali, rivelandone la natura eclettica, le molteplici forme e l’impatto sulla storia dell’arte e della cultura.

Attraverso l’analisi di alcune tra le migliori opere realizzate non solo dai grandi protagonisti della fotografia ma anche da autori poco conosciuti o addirittura dimenticati, David Bate - fotografo e saggista noto per i suoi scritti critici sul tema - ripercorre cronologicamente la storia di questo linguaggio artistico, soffermandosi sulle correnti stilistiche che si sono succedute dalla prima metà del XIX secolo ad oggi.

Il volume si apre con i primi esperimenti compiuti dai pionieri della fotografia, tra cui Joseph Nicéphore Niépce, Louis-Jacques-Mandé Daguerre e William Henry Fox Talbot: chimici che si cimentavano in complesse formule, calcolavano i tempi di esposizione, valutavano le condizioni della luce e la composizione delle immagini. Prosegue poi con il Pittorialismo, uno dei primi movimenti artistici legato alla fotografia; e con le continue sperimentazioni delle avanguardie dei primi decenni del Novecento, tra cui il Costruttivismo russo e il Surrealismo francese.

E poi ancora la fotografia “umanista” del dopoguerra di Henri Cartier-Bresson e la nascita della fotografia istantanea grazie all’avvento della Polaroid, fino ad arrivare al movimento concettualee postmoderno.

A chiudere il percorso, la fotografia contemporanea, che vede una molteplicità di approcci e tendenze, e nuove tecnologie che espandono il concetto tradizionale di immagine.

Insieme all’approfondimento di autori e fotografie, l’autore propone per ogni capitolo suggerimenti bibliografici essenziali per comprendere al meglio i principali argomenti trattati nel volume, nonché riferimenti ad importanti mostre che hanno segnato un cambiamento di prospettiva, valori e approccio nel mondo della fotografia e dell’arte in generale.

Nelle pagine del libro viene dato ampio spazio a fotografi che, con i loro scatti, hanno dato un volto a minoranze e comunità spesso emarginate. James Van Der Zee (1886-1983), ad esempio, è stato uno dei fotografi più importanti a operare all’inizio del XX secolo nel quartiere afroamericano newyorkese di Harlem. Le sue immagini sono una formidabile testimonianza della vita e degli amori della sua comunità. Claude Cahun (1894-1954) è stata, invece, una fotografa d’avanguardia vicina ai surrealisti, che preferì abbandonare il suo vero nome, Lucy, per adottarne uno di genere neutro: nelle sue opere si nota spesso una tendenza a smantellare le categorie di genere, evitandole o analizzandole. O ancora Nan Goldin (1954), riconosciuta come una maestra della fotografia a colori e icona per donne e artisti LGBTQ. Sempre provocatoria, Goldin nella sua opera più celebre, La ballata della dipendenza sessuale, documenta la vita di una cerchia di amici e familiari nel mondo della “sottocultura” newyorkese fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta.

Bate si discosta anche da un racconto di stampo euro-americano e include opere che hanno avuto un profondo impatto in ogni parte del mondo, come quelle di Tsuneko Sasamoto (1914), prima fotogiornalista del Giappone, dei coniugi Mu Chen e Shao Yinong (1961 e 1970) che fotografano spazi sociali in Cina risalenti all’epoca della Rivoluzione culturale degli anni Sessanta e di Farah Al Qasimi (1991) che documenta i nuovi scenari culturali dei Paesi arabi.

 

Data di pubblicazione: ottobre-dicembre 2021
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