Test

I monitor (non) sono tutti uguali

ODLab

Abbandoniamo per una volta le vicende del nostro mago Visivig per tornare alla realtà di tutti i giorni. Ma i colori che vediamo, editiamo, condividiamo sono davvero quelli reali che abbiamo catturato con la nostra fotocamera e che, magari, andremo a stampare? Dopo le recenti puntate per capire spazi colore, gamut e altre amenità varie, andiamo a capire che cosa ci dice il nostro monitor.

 

Lo abbiamo sentito molte volte parlando con amici, amatori, esperti da bar o professionisti della bufala: i monitor sono tutti uguali, uno da 200 Euro funziona altrettanto bene di quello che costa quindici volte tanto.
Purtroppo non è così e non lo è per il vecchio buon adagio che dice "chi più spende meno spende", riferito alla qualità dei prodotti che – grazie anche a questa caratteristica, molto spesso non hanno problemi e garantiscono un loro utilizzo per molti anni a venire rispetto a prodotti di fascia supereconomica costruiti pensando più al risparmio che al loro utilizzo nel tempo. Lo diciamo perché, quando si parla di monitor come stiamo facendo ora, bastano due buoni occhi per rendersi conto delle grandi differenze che ci sono tra un tipo di schermo e un altro. I più distratti sicuramente ricorderanno almeno di aver notato grandi differenze della qualità dell'immagine osservando quelle grosse pareti di monitor televisivi che vengono esposti nei centri commerciali: per cattiveria commerciale o per pura mancanza di voglia degli addetti alle vendite, tutti i televisori esposti vengono "obbligati" a riprodurre lo stesso segnale mettendo in risalto immediatamente i modelli che riproducono immagini corrette e piacevoli da vedere contro quelli che, invece, rièproducono immagini sbiadite, con toni annacquati e colori irreali. Anche in quel caso la targhetta del prezzo è la prima a dichiarare a che livello ci stiamo muovendo. Qualora il vostro budget non vi permettesse di avvicinarvi ai modelli più piacevoli da vedere, l'esperto e preparato incaricato alle vendite vi "tranquillizzerà" dicendovi che anche il modello scelto da voi è capace di performance che non possono essere certo viste li, in quella sede, dove tutto è messo in vetrina così, senza un minimo di regolazione, senza essere stato opportunamente preparato e così via.


Balle. Belle e buone, e i primi a saperlo siete proprio voi che, invece di aspettare qualche mese ancora per poter comprare un prodotto di fascia superiore, vi lasciate prendere dalla voglia di avere quel super televisore in salotto a partire già da questa sera.
Lo stesso discorso si può applicare ai monitor davanti ai quali si sta per l'intera giornata e attraverso i quali, magari, ci si guadagna da vivere ma lo si potrebbe riportare anche ai condizionatori, alle lavatrici e ai ferri da stiro: è vero che i dipartimenti marketing delle aziende ne raccontano spesso una più di Bertoldo ma, talvolta, non è così e la qualità paga sempre e, purtroppo si paga.

Cominciamo allora con un semplice test che ci aiuterà a capire in maniera più approfondita quali sono i punti di forza e di debolezza del monitor che utilizziamo, aiutandoci a capire, eventualmente, che cosa non va e perché. C'è uno strumento prezioso, online, che ci permette di verificare fino a tredici funzionalità del display che abbiamo davanti agli occhi: e allora che cosa aspettiamo visto che tra l'altro è assolutamente gratis? Lo trovate QUI.
Fatto questo test vi consigliamo anche di dare un'occhiata a questo contenuto sulla gestione del colore e sulla calibrazione, davvero interessante.

Speriamo che questi "compitini" vi abbiano divertito e vi abbiano fatto conoscere meglio uno degli strumenti che più si utilizzano lavorando al computer: il vostro monitor. Saremo felici di ricevere i vostri commenti al riguardo perciò vi invitiamo a scriverci domande, dubbi e altri pensieri che saremo felici di discutere con gli esperti di EIZO.

Arrivederci alla prossima!

 

 

Data di pubblicazione: ottobre 2018
© riproduzione riservata

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