Oggigiorno sono sempre più numerosi coloro che pubblicano in proprio i loro libri: semplici scribacchini o futuri Nobel per la Letteratura? A questa domanda risponderà il tempo, che è sempre galantuomo. L’uso di auto-pubblicarsi non è comunque una novità dei giorni nostri: già in passato alcuni lo fecero e con splendidi risultati. Uno fra tutti? Marcel Proust, che per ripicca verso il suo amico editore André Gide – il quale gli aveva rifiutato il manoscritto – decise di pubblicarsi da solo la “Recherche”. Un altro grande esempio di auto-pubblicazione? Virginia Woolf: insieme a suo marito si stampava i libri in casa.

In verità ci sono altri illustri esempi ma non li riporterò tutti, anche perché potete trovarli da soli con una semplice ricerca su Google o su qualche altro motore di ricerca; infatti oggi, grazie a internet, le informazioni sono alla portata di un click. Rimanendo in tema: i computer fra le altre cose hanno rivoluzionato l’editoria. Se Gutenberg nel 1400 aveva reso i libri stampati disponibili non dico proprio alle masse ma sicuramente a un elevato numero di gente alfabetizzata, adesso il computer permette a chiunque di pubblicare il proprio libro.

Sempre grazie a internet è possibile non solo pubblicare il proprio lavoro ma anche far vedere al mondo intero cosa siamo in grado di fare e tutto questo bypassando un editore. È sicuramente una rivoluzione importante, non solo per gli scrittori ma anche per i fotografi, e qui arriviamo al punto.

Sia che vi interessi pubblicare solo alcune copie delle vostre migliori immagini per regalarle agli amici, sia che vogliate pubblicizzare il vostro lavoro a livello planetario, bastano un PC e un buon software e il gioco è fatto. O meglio, siete a buon punto; il resto dipende anche dalle vostre capacità di gestire autonomamente i vari processi di creazione, pubblicazione, produzione e distribuzione.

Detta così sembra complicato ma non lo è poi tanto, o comunque lo è sempre meno che trovare un editore disposto a pubblicarvi se siete ancora degli illustri sconosciuti. Perché ammettiamolo: si può anche avere valide capacità fotografiche ma, per come è messa l’editoria al giorno d’oggi, se non si è un grande nome e non si ha la giusta pedata nel deretano, non si batte chiodo. Questo vale per tutti, fotografi inclusi.

Se pensate di avere fra le mani un vostro lavoro che ritenete ottimo e volete valorizzarlo e farlo conoscere, gli eBook sono una buona opportunità; quindi, perché non sfruttarla?

Visto che stiamo parlando chiaro, ritengo necessario premettere che prima di buttarvi in questa impresa dovete fare un bell’esame di coscienza a voi e al vostro lavoro. Mi spiego meglio: le foto dei vostri figli, o del vostro beniamino a quattro zampe, per voi magari sono magnifiche e rappresentano momenti importanti della vostra vita, ma ragionate un attimo e prendete in considerazione anche l’eventualità che potrebbero non interessare ad un pubblico così vasto. Stesso discorso per i paesaggi immortalati negli scatti delle vostre vacanze.

Craft & VisionUna volta chiarito questo, se ancora siete convinti che nel vostro computer avete dei file che contengono scatti interessanti, originali, insomma degni di essere mostrati al mondo intero, allora potreste andare sul sito Craft&Vision, fondato dal fotografo David du Chemin. Vi consiglio questo sito perché è un punto di riferimento mondiale per gli eBooks fotografici.

È dedicato ai fotografi professionisti ma anche agli amatori (dove però per “amatori” non si intende i fotografi della domenica, questo è importante tenerlo presente).
Scegliere di pubblicare le proprie foto in un eBook permette di scavalcare i canali tradizionali e, come ho già detto, di evitare di dover rincorrere un editore che, poiché c’è molta competizione con gli altri fotografi, spesso non prende il rischio di scommettere su un esordiente. Inoltre con gli eBook avete la possibilità di mostrare quello che siete stati capaci di fare confezionandolo nella forma che volete voi.

Gli ostacoli del pubblicare in proprio sono esattamente gli stessi del lavoro autonomo. Quando si lavora in proprio occorre spesso essere dei factotum e per la pubblicazione vale lo stesso principio: bisogna essere autori, grafici, editori, pubblicitari e distributori. Certo non è cosa semplice, ma a questo mondo poche cose lo sono.

Il consiglio è di sviluppare un’idea, trasformarla in un progetto fotografico, magari sotto forma di reportage, poi di esercitarsi con i software: una buona regola è creare il layout in Adobe InDesign e poi esportarlo in formato PDF. All’inizio potete andare per tentativi, poi, con l’esperienza, diventerete sempre più bravi.

Il vantaggio degli eBook è che possono essere diffusi in tutto il mondo, magari attraverso il vostro sito (se siete fotografi professionisti sicuramente ne avete uno) e possono essere venduti a cifre basse, cosa che li rende accessibili ad un vasto numero di persone.

Auto-pubblicarsi, se si è bravi, può diventare un trampolino di lancio per future pubblicazioni cartacee. Le regole di base sono poche, semplici, ma ferree: occorre innanzitutto avere un’idea (il successo o il fallimento di qualunque progetto dipende dalla forza dell’idea iniziale), poi bisogna scegliere un design adatto, poi ancora occorre scegliere il sito giusto che si occupa di pubblicazioni (io ne ho indicato uno che ritengo estremamente valido, ma ne esistono diversi, basta cercarli in rete), infine l’ultimo step: la distribuzione, e qui inizia la parte difficile. Difficile ma non impossibile perché internet è democratico, o quanto meno è più democratico delle case editrici: quello che voglio dire è che se il vostro eBook funziona, se il vostro lavoro è valido, il passaparola, in rete, sarà un ottimo canale di distribuzione.

Beh? Siete ancora qui? Che aspettate? Mettete mano ai vostri file e… buona fortuna!

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