Test

Nikon Z50

ODLab

Dopo l'avvento nel mondo full frame da parte di Nikon con la Z6 e la Z7 ecco l'erede per chi desidera questo tipo di fotocamera e con un budget più contenuto non vuole rinunciare a funzioni e qualità d'immagine da fotocamera top class.

Nikon Z50 - osservatoriodigitale di marzo-aprile 2020 n.o 103

La Nikon Z50 è una mirrorless per amatori evoluti, con un sensore APS-C, nata per soddisfare un pubblico interessato al nuovo corso tecnologico di Nikon rivolto alle mirrorless ma senza i budget necessari per acquistare una Z6 o una Z7. Le funzionalità si avvicinano molto a quelle delle sorelle maggiori mentre il corpo macchina è stato ulteriormente ridotto in volume, pur continuando a mantenere un’ottima maneggevolezza anche per chi ha mani grandi. Insieme alla Z50 sono state presentate anche due ottiche che, volendo, possono essere acquistate in kit e sono due zoom per coprire tutte le focali necessarie alla maggior parte di fotografia si voglia frequentare: un 16–50 mm tipo pancake e un 50-250mm, niente di troppo sofisticato ma più che sufficiente per il target a cui si rivolgono.

Diciamo subito che due ottiche dedicate non rappresentano, di per sé, una grande gamma ma c’è da dire che Nikon rende disponibile, oltre alle ottiche lanciate con e in seguito alla serie Z forse un po’ troppo costose per essere considerate dall’acquirente tipo della Z50, un bell’adattatore FTZ che permette di usare tutte le decine e decine di ottiche F presenti sul mercato.

Appena presa in mano ci si rende conto della grande comodità e portatili di un corpo così: oltre a passare inosservata la Z50 sta comodamente in una tasca laterale di un giaccone, pronta all’uso in pochi secondi. Un’altra caratteristica è la grande qualità del materiale plastico del rivestimento che copre il corpo in magnesio e, al tatto, è davvero piacevole e offre una presa formidabile. L’autofocus è a dir poco formidabile se vogliamo toccare subito questo tasto, a livello delle sorelle maggiori col sensore a pieno formato.

Nikon Z50 mirrorless - osservatoriodigitale marzo-aprile 2020, n.o 103

Stiamo parlando di un corpo macchina che pesa meno di 400 grammi e le cui dimensioni sono di 12,7 x 9,3 x 6 centimetri, quindi davvero contenute senza essere minuscole come certe fotocamere che rasentano il ridicolo se davvero vogliamo parlare di uno strumento che si può davvero utilizzare, addirittura come secondo corpo per un professionista che ha già una Z6 o una Z7 come corpo principale.

A livello di performance la Z50 si posiziona vicino alle reflex D7500 e D500, quindi non stiamo parlando di modelli base ma capaci di soddisfare utenti evoluti e oltre: anzi, crediamo che Nikon voglia invogliare proprio gli utenti di quel tipo di reflex a considerare un upgrade e passare al mondo mirrorless attraverso questo modello.

Tecnicamente la Z50 si avvale di un sensore APS-C da 20,9 megapixel con 209 punti di messa a fuoco a contrasto di fase (la prima della sua classe), il nuovo processore d’immagine EXPEED 6 che permette di gestire raffiche di scatti fino a 11 al secondo, gestendo una gamma ISO tra 100 e 51200 ma espandibile a 204000. Il selettore del modo d’uso (con le solite modalità PASM oltre a una completamente automatica Sun paio a disposizione dell’utilizzatore) è stato spostato sulla parte superiore destra dove, nelle Z full frame si trova un display LCD che mostra le impostazioni di scatto correnti; il selettore rotante non ha il pulsante centrale di sicurezza che non permette di ruotarlo per errore, a differenza dei modelli Z6 e Z7. Di fianco si trova anche il tipico selettore Nikon per riprese fotografiche o video. Il selettore di accensione, invece, è rimasto allo stesso posto sempre intorno al tasto di scatto davanti al quale, integrata nel grip c’è la prima rotella di selezione dei valori.

Nikon Z50 mirrorless vista dall'alto - osservatoriodigitale marzo-aprile 2020, n.o 103

Guardando la Z50 dal lato frontale troviamo solo tre pulsanti. A destra dell’ottica il pulsante per lo sgancio degli obiettivi mentre a sinistra due tasti funzione programmabili a piacere dall’utente.

La fotocamera può essere gestita praticamente in toto dal lato dello schermo LCD dove c’è appunto il selettore a quattro direzioni con il tasto OK al centro e, subito sotto, i quattro tipici pulsanti per il menu rapido (tasto i), per il menu completo, per la visualizzazione dei file scattati o videoregistratori e, infine, il tasto Cestino. In alto, appena a lato del secondo “dial” c’è il pulsante per il blocco dell’esposizione AE e della messa a fuoco AF. Lo schermo è di tipo Touch e permette tutte le movenze alle quali siamo abituati ormai con il nostro smartphone (allargare, chiudere, selezionare le immagini e così via) il che rende davvero intuitivo l’uso della Z50 anche a chi è alle prime armi o, almeno, gli permette di usarla non appena tolta dalla scatola, prima di immergersi nella lettura (sempre altamente consigliata) dei manuali.

Due parole su mirino elettronico (da 230 mila punti e sopra il quale è incorporato il flash a scomparsa) e schermo LCD touch (da oltre 1 milione di punti). Il primo è davvero di ottima qualità, senza ritardi percettibili mentre il secondo è davvero pratico con tutte le sue caratteristiche, una delle quali assolutamente inedita ed è quella di aver riportato tre funzionalità (zoom avanti, zoom indietro e scorrimento tra i modi del display) sempre disponibili sulla parte destra del display stesso, qualcosa che avvicina ancora di più l’utilizzo della Z50 a quella di uno smartphone. Infatti le caratteristiche comuni non finisco qui ma sfociano anche nei modi di ripresa che comprendono Time-lapse, intervallometro e Slow Motion, ormai immancabili su ogni smartphone. Visto che non c’è il joystick per spostare il punto di messa a fuoco (ma lo si può fare utilizzando il pad a quattro direzioni) non è nemmeno possibile selezionarlo toccando lo schermo come accade su molte concorrenti ma, se ci consola, non è possibile neanche sulle Z6 e Z7 e, comunque, è facile farsene una ragione…

Nikon Z50 mirrorless con schermo LCD ribaltato - osservatoriodigitale marzo-aprile 2020, n.o 103

Per chiarezza diciamo che le due ghiere rotanti servono nella maggior parte dei casi a controllare i valori di tempi e diaframmi, eredità della tradizione dei corpi macchina Nikon, ma anche il valore ISO se si utilizzano in combinazione con il pulsante ISO, che si trova in prossimità del pulsante di scatto, affiancato dal pulsante della compensazione dell’esposizione e dal tasto di registrazione video. E, giusto per la cronaca a proposito di video, ricordiamo che la Z50 è in grado di registrare filmati fino a una risoluzione di 4K UHD a 30p senza applicare alcun ritaglio all’immagine catturata dal sensore, non male per una fotocamera di questo livello. Anche lo schermo ribaltabile rende più semplici i selfie così come le riprese per i videoblogger.

La scrittura dei file avviene su una normale scheda SD, il cui slot trova posto nello stesso scomparto della batteria. Questa, un nuovo modello EN-EL25, ha una durata, dati CIPA, molto vicina a quella della Z6, e va oltre i 350 scatti e può essere caricata attraverso la porta Micro USB o con il caricatore opzionale (sul quale consigliamo vivamente di investire).

Grazie alle funzioni Snapbridge, bluetooth e Wifi (queste ultime due fpensate principalmente proprio per essere usate con l’app Snapseed, app che è migliorata decisamente rispetto a quando venne lanciata) è possibile trasferire le immagini al proprio smartphone o condividerle sui social.

Nikon Z50 mirrorless in kit - osservatoriodigitale marzo-aprile 2020, n.o 103

Conclusioni

Durante l'uso abbiamo riscontrato che la messa a fuoco è sempre stata ottimale anche se la macchina lavora meglio nei modi Single-Point AF o Wide-Area AF. Certo le ottiche dedicate, NIKKOR Z DX 16-50mm f/3.5-6.3 VR e NIKKOR Z DX 50-250mm f/4.5-6.3 VR, entrambe stabilizzate, non sono certo campioni di luminosità e, da questo deriva una certa difficoltà della Z50 a mettere a fuoco le scene con illuminazione scarsa. L’aspetto “plasticoso” non invoglierebbe certo ad acquistarle se le si trovasse sul mercato ma, invece, si comportano molto bene durante l’uso. Entrambi gli obiettivi hanno un blocco che mettono non permettono alla Z50 di scattare erroneamente. Altro grande pregio è lo scatto totalmente silenzioso che si rivela prezioso in tante occasioni dove non sarebbe possibile fotografare con una macchina "normale", come a teatro, per esempio.

Il corpo macchina ha  una resistenza agli agenti atmosferici che non è una vera e propria tropicalizzazione come sulla Z6 e Z7 ma sufficiente a garantire il funzionamento della Z50 nella maggior parte dei casi in cui si troveranno i suoi utenti.

Nikon Z50 mirrorless presa di ricarica - osservatoriodigitale marzo-aprile 2020, n.o 103

La Nikon Z50 è una nuova e importante concorrente per le altre mirrorless sul mercato (Canon EOS M e Sony alpha 6xxx). Il kit più completo costa intorno a 1.600 Euro (corpo, due ottiche e adattatore FTZ) mentre il corpo intorno ai 1000 Euro: parliamo sempre di un prezzo di listino relativo solo ai prodotti che arrivano in Italia attraverso l’importatore ufficiale Nital, non da canali paralleli. L’utilizzo dell’adattatore FTZ può essere un motivo in più per chi ha già un corredo di ottiche Nikkor per passare a questa fotocamera davvero sorprendente.

Data di pubblicazione: marzo-aprile 2020
© riproduzione riservata

alt

Cerca su Osservatorio Digitale