Editoriale

Marzo 2019, Anno XIII, Numero 3

Ezio Rotamartir

Come preannunciato lo scorso mese, ci aspettavamo moltissimo dal CP+ di Yokohama, la prima vera fiera dedicata al mondo della fotografia e dei prodotti mentre invece è stata un'edizione quasi sottotono, con qualche annuncio sì ma niente di sconvolgente. Anzi le notizie che arrivano dal mercato (mondiale) segnano una brusca frenata nelle vendite delle maggiori categorie (DSLR e Mirrorless) nel mese di gennaio...

Aurora Boreale – ©W. Meregalli 2019 – OD96

Come preannunciato lo scorso mese, ci aspettavamo moltissimo dal CP+ di Yokohama, la prima vera fiera dedicata al mondo della fotografia e dei prodotti mentre invece è stata un'edizione quasi sottotono, con qualche annuncio sì ma niente di sconvolgente. Anzi le notizie che arrivano dal mercato (mondiale) segnano una brusca frenata nelle vendite delle maggiori categorie (DSLR e Mirrorless) nel mese di gennaio. Ci sono stati annunci interessanti come la Canon EOS RP, seconda nata della novella galassia EOS R, un po' meno performante della sorella maggiore ma con un rapporto qualità prezzo molto favorevole, oppure come la Leica Q2, erede della fortunata compatta mirrorless full frame della casa di Wetzlar, con un sensore da quasi 50 mp, sempre con ottica fissa da 28mm, ma che permette di avere ora anche un crop a 75mm oltre ai precedenti 35 e 50 del modello Q originale.

Mentre scatta l'entusiasmo per l'arrivo sul mercato della nuova e potente Olympus M1X dedicata ai professionisti che amano il formato Micro 4:3, giungono voci nefaste sul futuro della compagnia nipponica: sembra infatti che uno dei fondi che controlla il marchio voglia dismettere addirittura l'attività nel settore fotografico, probabilmente sottolineando ancora una volta la poca lungimiranza di chi si occupa solo ed esclusivamente di materia finanziaria.

Altra considerazione che viene spontanea è a proposito dei software di post produzione che permettono di aggiungere tutta una serie di "effetti naturali" che altri programmi, in passato, hanno promesso di rimuovere. Infatti Anthropics con il suo nuovo Landscape Pro 3 consente di cambiare non solo l'aspetto del cielo nelle vostre fotografie ma anche di aggiungervi nebbia e pioggia, eventi atmosferici che software come Photoshop o Lightroom promettevano di togliere dagli scatti a partire solo da un paio di anni fa. Come comportarci davanti a queste situazioni di schizofrenia digitale?

Certo non si è lasciato travolgere dagli effetti speciali il nostro Walter Meregalli che dalla Norvegia ci ha portato la foto di copertina con una splendida aurora boreale (altre le potete vedere bel suo articolo di questo mese): scatto nudo e crudo, nella notte polare di Tromsø sfidando il freddo e mettendo a dura prova l'attrezzatura. Vediamo che cosa ci consiglia qualora volessimo emularlo in qualche modo.

Con la primaversa alle porte non mi resta che augurare buona luce a tutti e un arrivederci ad aprile.

Cerca su Osservatorio Digitale