Taccuino

10 mostre da vedere in vacanza + 1

Valeria Prina

Tante possibilità di vedere mostre fotografiche per chi nei mesi estivi ha deciso di andare in vacanza in una località italiana. Ma anche chi non si muoverà dalla propria regione o addirittura dalla propria casa potrà passare del tempo confrontandosi con i lavori di famosi fotografi.

Vacanze italiane: si annuncia così la scelta di una gran parte di italiani, con una percentuale intorno al 6% intenzionata invece ad andare all’estero. Ma molti connazionali, soprattutto oltre i cinquant’anni, ipotizzano di non spostarsi da casa, soprattutto bloccati da scarsa disponibilità economica e, in un numero minore di casi, da motivi legati al covid o a problemi di salute.

Pensando a queste intenzioni legate ai mesi estivi, fino a settembre, questa volta vi proponiamo delle mostre fotografiche che possono essere visitate in occasione delle vacanze o di semplici gite di breve durata. Senza dimenticare chi resterà a casa e dunque potrebbe essere interessato a vedere una mostra online, quella «+1» del titolo. In più, a orientare le scelte, è la considerazione che oltre l’80% raggiungerà il luogo di vacanza con un mezzo proprio. Così indichiamo anche delle località facilmente raggiungibili dalle mete più turistiche.

Intanto si annunciano le grandi occasioni fotografiche, da gustare al ritorno dalle vacanze, come la 16ª edizione di Photofestival, l’importante rassegna annuale dedicata alla fotografia d’autore, che dal 16 settembre al 31 ottobre 2021 animerà l’intera Città Metropolitana milanese e alcune province lombarde con un ricco palinsesto di eventi fotografici diffusi. In quest’ambito già si annuncia “L’occhio del milanese”, che celebra i 90 anni del Circolo Fotografico Milanese, caduti, per la precisione, il 3 aprile 2020. A cura di Roberto Mutti, è in programma dal 19 ottobre al 10 dicembre 2021 negli spazi della Galleria Credito Valtellinese a Milano, in corso Magenta 59. La mostra si propone di mettere in risalto i tanti interessi dei soci del circolo, affrontati e raccontati attraverso la macchina fotografica. Così, oltre ad attrezzature che hanno segnato il tempo in tutti questi anni, sono previste sette aree monotematiche in cui è stato suddiviso lo spazio, dove sono esposte le fotografie degli attuali soci: “Arte”, “Eventi”, “Osservazione urbana”, “Street”, “Sociale”, “Ricerca”, “Sport”. In attesa di questo percorriamo il nostro Paese, da nord a sud, attraverso alcune mostre fotografiche.

1 - Cinisello Balsamo, Milano, Lombardia. Abbiamo tifato per gli Azzurri. Con loro abbiamo gioito. Ora la vittoria, oltre a portare al centro dell’attenzione generale il nostro Paese, è considerata in grado di spingere la ripresa economica, in contrapposizione a quanto avvenuto con pandemia e lockdown. Appare dunque particolarmente attuale la mostra collettiva “Chi non salta. Calcio. Cultura. Identità” esposta al Museo di Fotografia Contemporanea a Cinisello Balsamo nell’hinterland milanese fino a domenica 24 ottobre 2021. Curata da Matteo Balduzzi, si propone come una riflessione sul gioco del calcio come espressione dell'identità individuale e collettiva. Attraverso i lavori di oltre trenta artisti di generazioni, discipline e linguaggi diversi, la mostra, come si legge nella presentazione, «indaga il ruolo del calcio nella cultura italiana presentando una panoramica per immagini della sua presenza nella società, nel paesaggio, nella memoria e nella cultura del nostro Paese». E’ suddivisa in due sezioni principali: il calcio guardato, come tifo e rappresentazione di un’identità collettiva e il calcio giocato, come pratica, momento di incontro e formazione.

2 - Caldes, Val di Sole, Trentino. Il ciclismo è doppiamente protagonista in Val di Sole. Succede sul campo, con il Campionato del Mondo MTB specialità Cross Country, 4X, Downhill, XCC, E-MTB, ospitato dalla Val di Sole dal 25 al 29 agosto, e attraverso le immagini, grazie alla grande mostra, in prima mondiale, “Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli”, molto attenta alla dimensione umana del ciclismo.

L’esposizione dei maestri della celebre agenzia fotografica Magnum raccoglie una ottantina di immagini, molte delle quali mai prima esposte al pubblico ed è visitabile presso l’antico Castello di Caldes dal 1° luglio al 26 settembre 2021. In apertura è una serie, poco nota, di fotografie realizzate da Robert Capa nel 1939, quando venne incaricato dalla rivista “Match” di seguire il Tour de France di quell’anno. Il risultato sono fotografie dove l’attenzione si sposta prevalentemente sulla partecipazione del pubblico alla corsa, cogliendo sguardi ed equilibri compositivi. Un’altra serie raccoglie foto realizzate durante il Tour de France del 1954 da Guy Le Querrec, che allora aveva solo 13 anni e si trovava in Bretagna in vacanza proprio dove, in quell’edizione, passava la corsa ciclistica. Circa 30 anni dopo, nel 1985, il fotografo venne invitato a seguire la squadra ciclistica della Renault-Elf durante gli allenamenti invernali. In questa stagione scattò fotografie del campione Laurent Fignon e seguì il campionato di ciclocross.

3 - Bolzano, Alto Adige. 100 anni di CAI Bolzano: per celebrarli viene presentata presso il Museo Civico di Bolzano fino al 18 ottobre 2021 la mostra “AlpiMagia: riti, leggende e misteri dei popoli alpini”, progetto fotografico di Stefano Torrione. Sono 78 fotografie di grande formato che raccontano oltre settanta eventi, tra Liguria e Friuli, documentati dall’autore nei cinque anni di lavoro dedicati al progetto.

Il CAI Club Alpino Italiano, si legge nella presentazione, «fonda la sua nascita sulla conoscenza, l’amore, il rispetto e la preservazione della montagna, tutti concetti si cui si basa la cultura della montagna soprattutto, ma non solo, per chi ci vive e opera. Gli scatti del fotografo valdostano Stefano Torrione sono il miglior modo per celebrarla, ripercorrendo le tappe di un anno solare nelle Alpi, per documentare, attraverso le immagini, riti, leggende e tradizioni popolari delle genti alpine, tra passato e presente».

4 - Modena, Emilia-Romagna. I segreti sono al centro della mostra “Broken Secrets“ esposta presso Palazzo Santa Margherita a Modena, promossa da FMAV Fondazione Modena Arti Visive. Fino al 22 agosto il pubblico può vedere le opere di 4 giovani artisti: Georgs Avetisjans (1985), Yuxin Jiang (1987), George Selley (1993), Negar Yaghmaian (1984). «Attraverso fotografie, audio e video – si legge nella presentazione - i quattro giovani artisti coinvolti esplorano le modalità con cui i segreti vengono confidati e mantenuti, e cosa si sprigiona in noi (o si frantuma) quando la verità viene rivelata. Broken Secrets indaga la sfera personale, ma anche questioni più ampie come militarismo, migrazione e oppressione, dove le realtà venute a galla portano a riesaminare i confini delle rappresentazioni storico-politiche».

5 - Senigallia, Marche. Continua l’attenzione alla fotografia della città marchigiana, che intende sempre più proporsi come Città della fotografia. In occasione della XXI edizione del Summer Jamboree, in programma a Senigallia dal 30 luglio all’8 agosto, Palazzetto Baviera, dal 17 giugno al 26 settembre, ospita la mostra fotografica “Women” di Milton H. Greene, che rientra nel palinsesto di Senigallia Città della Fotografia.

L’esposizione comprende una vasta gamma di foto, tra cui preziosi scatti a Marilyn Monroe e altre celebrities come Audrey Hepburn, Marlene Dietrich, Geraldine Chaplin, Kim Novak, Shirley MacLaine, Lucia Bosé, Susan Sarandon, ma anche attori come Cary Grant e Sir Lawrence Olivier. Si potranno inoltre ammirare polaroid originali, provini e documenti che raccontano dall’interno il processo di lavoro seguito da Milton Greene. «In questi materiali - si legge nella presentazione - l’artista rivela infatti il modo particolarissimo con cui colloca il soggetto all’interno del mirino della sua Rolleiflex, avvicinandosi, cambiando la distanza tra loro, giocando con la luce e lo spazio per dare visibilità al soggetto reale dell’immagine».

6 – Jesi, Marche. Il lato oscuro di Istanbul emerge con la serie fotografica Blackout – The dark side of Istanbul realizzata dal fotografo turco Coşkun Aşar ed esposta a Jesi, a Palazzo Bisaccioni fino al 30 novembre 2021. Il fotografo, come si legge nella presentazione della mostra «dedica questi scatti ai sobborghi di Istanbul, un reportage fotografico che non racconta soltanto vite al limite, ma si concentra sul cambiamento sociale e fisico della città e sui processi di trasformazione e gentrificazione della stessa. Questa serie racconta tante storie, compresa quella di Aşar che negli ultimi vent’anni ha seguito e osservato le persone e i tipi umani che popolano Beyoglu, un quartiere storico nel cuore di Istanbul che è anche il luogo in cui viveva. È diventato amico dei bambini di strada, dei membri delle gang, delle prostitute e dei papponi, insieme ai componenti della comunità transgender. Aşar lo chiama il lato oscuro di Istanbul, un’area della città che diventa viva di notte, pur essendo i suoi abitanti socialmente esclusi e isolati di giorno».

La mostra è il risultato di un accordo siglato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi con il Comune di Senigallia: un protocollo d’intesa per cui Senigallia Città della Fotografia per i prossimi cinque anni darà in deposito temporaneo alla Fondazione alcuni nuclei di opere fotografiche appartenenti alla Civica Raccolta.

7 - Trevi, Umbria. Con Pepi Merisio si gioca. Si intitola proprio così, “Pepi Merisio. Gioco!” la mostra proposta a Trevi, a pochi mesi dalla scomparsa del fotografo. Oltre che una celebrazione è anche l’occasione per capire come il gioco possa essere parte della vita di tutti e pone l’osservatore davanti alla domanda su che cosa sia gioco e come possa diventarlo anche ciò che a qualcun altro tale non appare. La mostra, ospitata nella cinquecentesca cornice di Villa Fabri dal 24 giugno al 3 ottobre 2021, raccoglie cinquanta foto in bianco e nero e a colori, che ripercorrono il tema del gioco nella quotidianità attraverso scatti poetici e immediati, realizzati dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, percorrendo l’intero territorio italiano.

8 - Todi, Umbria. Paesaggi tutti da scoprire con la mostra di Richard de Tscharner “Il canto della terra: un poema fotografico” esposta fino al 22 agosto 2021 a Todi (PG), nelle tre sedi della Sala delle Pietre e del Museo Pinacoteca in Palazzo del Popolo, e del Torcularium nel Complesso delle Lucrezie. Si tratta di 59 immagini dell’artista svizzero, tra i più apprezzati esponenti della fotografia di paesaggio, scattate in 22 Paesi di tutto il mondo, dall’India all’Algeria, dall’Islanda al Perù, dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Cambogia alla Francia. «Il suo approccio fotografico – si legge nella presentazione - è squisitamente filosofico e meditativo. Richard de Tscharner ha particolare interesse per gli effetti che le trasformazioni geologiche hanno avuto sull’ecosistema, ovvero per la traccia lasciata dalle forze geologiche, come il fenomeno dell’erosione sulle rocce o quello del vento sulla sabbia dei deserti, che nel tempo hanno dato al nostro pianeta superfici così diverse e magiche».

9 - Bari, Puglia. Secondo alcuni dati statistici questi due lunghi lockdown hanno stimolato la voglia di leggere: molti hanno scoperto la possibilità di evadere, fuggire in mondi lontani o riflettere su temi importanti grazie alla lettura. Così non stupisce vedere come i protagonisti delle foto di Steve McCurry leggano anche nelle situazioni meno probabili. Lo si scopre con la mostra “Steve McCurry. Leggere”, curata da Biba Giacchetti con le scenografie di Peter Bottazzi e visitabile a Bari presso il Teatro Margherita fino al 25 agosto 2021 con orario 14-22. Attraverso una settantina di immagini, realizzate in quasi quarant'anni di viaggi ci permette di cogliere, oltre a uno spaccato di vita, anche il modo di raccontare attraverso l’obiettivo scelto da uno dei fotografi universalmente più conosciuti. Particolare attenzione è stata dedicata anche, come si legge nella presentazione, «all’allestimento inedito, progettato appositamente da Peter Bottazzi per accompagnare il visitatore nella lettura di McCurry e stabilire un dialogo con gli ambienti monumentali del teatro Margherita, primo edificio realizzato a Bari in cemento armato e unico in Europa per la particolare costruzione su palafitte».

10 - Mogoro, Sardegna. Si torna a sorridere. La 11ª edizione del Bifoto a Mogoro ha caratteristiche molto diverse dalle precedenti: quest’anno è stato chiesto ai cittadini di farsi ritrarre e loro hanno scelto di sorridere davanti all’obiettivo. I primi 40 ritratti realizzati sono ora esposti all’interno di altrettante finestre nel palazzo al centro della piazza che un tempo ospitava le scuole medie. Le finestre di grandi dimensioni (2,50 metri di altezza e 1,20 di larghezza) permettono una ottimale visione dal basso. Secondo il progetto “Tutti liberi” di Vittorio Cannas e Stefano Pia, i ritratti diventano un augurio di tornare a sorridere in tutti i suoi significati, dopo un anno e mezzo di sorrisi negati dalle mascherine. Visibili da quasi tutte le case di Mogoro, anche di notte, le due pareti con ciascun ritratto illuminato diventano un grande punto di attrazione. E proprio questo vuole essere Bifoto, che si propone di combattere lo spopolamento dei paesi, facendo rifiorire il turismo, come hanno raccontato i due organizzatori durante la diretta di FPtalk, studiata e curata da Sandro Iovine. Ormai molti visitatori vengono a Mogoro a vedere l’istallazione destinata a rimanere almeno per 5-6 mesi. Oltre a diverse mostre fotografiche nelle strade, eredità delle precedenti edizioni, trovano anche molte attività di artigianato artistico, tessile e lavorazione del legno, 27 nuraghi nella zona archeologica e del buonissimo vino e una birra di produzione locale molto apprezzata.

+1 - Online, ovunque. Con Martin Parr si rivive l’atmosfera della spiaggia, che questo lungo periodo ha profondamente trasformato. Succede attraverso una mostra da godere online, in alternativa o in aggiunta alle vacanze. Infatti Photology torna a rendere omaggio alle spiagge di Martin Parr (col quale collabora dal 1996) con la mostra “Back to the Beach”, curata da Davide Faccioli e fruibile in modalità virtuale fino al 31 agosto 2021 su Photology Online Gallery. Qui si possono vedere una trentina di foto realizzate dagli anni ’90 in avanti.
Dopo oltre 350 mostre organizzate in tutto il mondo in 28 anni di attività Photology dal 2020 ha scelto di presentare le mostre solo online. La piattaforma 3D è disponibile con un sistema di navigazione semplice e intuitivo, che permette agli utenti di muoversi all’interno di uno spazio virtuale, ma allo stesso tempo del tutto realistico, dove i lavori esposti possono essere ingranditi, guardati nei dettagli e visti da varie angolazioni.

In apertura: Tant que l’eau coulera, Sudan, 2010, foto di Richard de Tscharner. Dalla mostra a Todi

Data di pubblicazione: luglio-settembre 2021
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