Libri
Letture di Natale
Redazione
Eccoci come di consueto con i consigli per le letture di Natale e dintorni. Due dei quattro titoli consigliati sono, udite udite, lavori di nostre conoscenze come Alberto Maccagno e Walter Meregalli che vanno ad aggiungersi ad altri due titoli dell'editore Contrasto. Un augurio quindi di buona lettura a tutti.
ALBERTO MACCAGNO
WORLD TALES
RACCONTI DAL MONDO
240 PAGINE
29,0 X 29,0 CM
220 FOTOGRAFIE A COLORI E B/N
RILEGATO
AME
€ 80,00
World Tales - Racconti dal mondo è un libro fotografico che non può mancare nella libreria di chi ama la fotografia.
quello che conta davvero è viaggiare con il cuore."
Ezio Rotamartir
WALTER MEREGALLI
CARTOLINE DA BOMBAY
65 PAGINE
21,0 X 15,0 CM
30 FOTOGRAFIE IN B/N
BROSSURA
APERTURE
€ 17,50
Benvenuti nella città dove tutto può accadere, la città pare sussurrarlo a tutti, da oltre due secoli.
“A Bombay ! La mia musa, la mia troia, la mia amata.”
sirena incantatrice, dispensatrice di ricchezze facili e ingannevole meretrice, divoratrice di esistenze.
Bombay è unica, a partire dalla sua nascita, simbolo della caparbietà dell'uomo nell'unire ciò che in natura altro non era che un arcipelago di sette isolette separate. Questo spirito, questa caparbietà, Bombay sembra mostrarlo anche quando indossa la sua maschera perdente. È come se la città sapesse sempre che, a un periodo d'oro, seguiranno anni bui, ma non si scoraggia, anzi, indulge nel perpetrare la sua seduzione, a sussurrare il suo richiamo: benvenuti nella città dove tutto può accadere. Una Grande Mela indiana, Bombay da sempre attira i sognatori di mezzo mondo e promette loro successo e buona sorte. Sorniona, sembra davvero accettare tutti: musulmani, ebrei, cristiani, sikh e induisti. Banchieri, avanguardie artistiche, attori e aspiranti tali, investitori, trafficanti d'armi e di droga, architetti, portuali, mendicanti e altro, altro, altro ancora.
Ogni giorno Bombay si sveglia e si ricorda di essere unica. Da Colaba, a Bandra, da Dongri, a Byculla, a Wolri, Bombay incarna l'India moderna, senza, al tempo stesso, nascondere quella più tradizionale. Per ogni nuovo grattacielo che si va ad aggiungere alle sagome dell'infinito profilo, per ogni nuovo film sfornato dagli studios di Film City, migliaia di kurta pajama e di salwer kameez vengono lavati e risciacquati sulle pietre del dhobi ghat, nemmeno il tempo si fosse arrestato al 1890.
“Cartoline da Bombay vuole essere un personalissimo diario per immagini, parziale e partigiano.”
CINZIA GHIGLIANO
LO SPECCHIO DI TINA
VITA E IMMAGINI DI TINA MODOTTI
64 PAGINE
21,0 X 28,5 CM
17 TAVOLE, 13 FOTOGRAFIE, 5 FOTOGRAMMI
CARTONATO
CONTRASTO
€ 19,90
Lo specchio di Tina racconta la storia di un’attrice, un’artista, una rivoluzionaria nata a Udine da un’umile famiglia nel 1896 ed emigrata negli Stati Uniti nel 1913. La vita culturale e artistica in fermento a San Francisco, Los Angeles, Hollywood e a Città del Messico le aprirono le porte prima del teatro e del cinema, poi della fotografia, trasformandola in un’artista a tutto tondo dal fascino straordinario.
Le tavole e le parole di Cinzia Ghigliano ricostruiscono la storia di questo personaggio, mostrando le molte sfaccettature di una donna istintiva e ribelle, sempre pronta a sperimentare e lanciarsi con coraggio in una nuova avventura, a cambiare strada per poter esprimere le proprie convinzioni, nella lotta politica come nella fotografia, cui si dedicò con passione per denunciare le condizioni di miseria e oppressione degli ultimi.e dal 2008 è rappresentato dalla galleria Michael Hoppen Gallery di Londra. Ha una grande passione per il volo e gli aerei. Con sua moglie Judith e la loro famiglia vivono tra Varese e New York.
Lo specchio di Tina presenta anche un portfolio di immagini di Tina Modotti e un approfondimento sulla sua biografia.
Tina sposa prima il poeta e pittore Robo, e poi ha una relazione con il fotografo Edward Weston che la iniziò alla fotografia, mentre conosce molti degli artisti dell’epoca e fa innamorare molti uomini; frequenta Diego Rivera, è amica di Frida Kahlo, conosce Heminway e Robert Capa. Il suo fascino di donna libera e indipendente è aumentato ancor di più dall’attivismo politico. Si dedica alla causa rivoluzionaria in Messico, lavora per Soccorso rosso, combatte con le Brigate internazionali in Spagna. Muore in circostanze poco chiare nel 1942.
In questa occasione, Pablo Neruda le dedica una commovente poesia: «Verranno un giorno sulla tua piccola tomba/prima che le rose di ieri appassiscano,/passeranno per vedere quelli d’una volta, domani,/là dove sta ardendo il tuo silenzio».
FABIO E DAMIANO D'INNOCENZO
FARMACIA NOTTURNA
96 PAGINE
17,0 X 23,0 CM
73 FOTOGRAFIE A COLORI
CARTONATO TELATO
CONTRASTO
€ 24,90
Farmacia notturna è il primo libro fotografico dei registi Fabio e Damiano D’Innocenzo autori del film La terra dell’abbastanza Nastro D’argento 2018. Una conversazione intorno alla fotografia fatta di immagini e parole condivise fra i due autori, che confluisce in un libro che soddisfa la fame di vedere, il bisogno di esprimersi con diversi linguaggi.
Farmacia notturna ripercorre, come se si leggessero appunti scritti in precedenza, episodi d’infanzia condivisa o esperienze lontane nel tempo e nello spazio, in un continuo dialogo estremamente spontaneo e ironico fra i due giovani gemelli, che attraverso le pagine, svelano il loro concetto di fotografia, raccontandosi l’un l’altro e sottolineando tutte le loro differenze: «Io vorrei raccontare con queste foto qualcosa di misterioso… e di mio, qualcosa che può diventare anche tuo, ma ti deve andare di conoscermi…».
Le istantanee a colori che accompagnano la loro conversazione assumono diverse sfumature in base all’occhio di chi scatta, e sono pronte a cambiare significato in base alla sensibilità, allo stato d’animo di chi osserva. La fotografia, per i visionari fratelli D’Innocenzo, non è semplicemente il racconto di ciò che è accaduto, ma l’avvenimento stesso, che prende forma nel momento in cui si scatta: «Quando fotografi non rifai il mondo, lo fai accadere lì, unicamente, sta lì, il mondo è la foto, non il contrario, voglio dire…».
Sfogliando le pagine del libro vediamo i volti degli amici e delle ragazze, ma anche dei passanti oppure i paesaggi visti nel corso di viaggi, ma anche gli scorci di una tenera quotidianità familiare rievocata attraverso i ricordi. Tuttavia non si tratta di un racconto di ciò che è passato, o non soltanto: Fabio e Damiano D’Innocenzo guardano quello che succede attorno a loro, prendendo spunto da semplici dettagli per produrre altre immagini con quella stessa voracità famelica, giovane e spontanea. Ed è un dettaglio, una ragione sentimentale, a fornire così lo spunto per il titolo del libro: la luce verde della farmacia notturna, che racchiude affetto, apprensione e intimità, e la necessità di fotografare per raccontare e conoscere se stessi.
Le foto non devono essere belle… le foto ti devono cambiare… Io spesso fotografo una cosa e quando torno e mi rivedo le foto, mi conosco un po’ di più… mi chiedo perché ho scattato questo invece di questo, e questo e questo… quindi fotografo perché una cosa mi fa impressione o mi colpisce, ma non so bene perché.
Data di pubblicazione: dicembre 2019
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