Mercati

2019: l’anno delle mirrorless

Stefano Tieghi

L’anno che si sta per concludere, nel mondo della fotografia digitale sarà ricordato più che mai come l’anno delle mirrorless.

Questo articolo della rubrica mercati sarà un po’ diverso dal solito, poiché alle soglie ormai dell’anno nuovo ci sembra più interessante tracciare un quadro di quanto è accaduto nel 2019 e delle dinamiche in atto nel mondo della fotocamere a ottica intercambiabile.

Come recita il titolo, il 2019 rimarrà sicuramente negli annali come l’anno delle mirrorless e un dato su tutti è più che sufficiente a spiegare perché. Da quando ci siamo occupati l’ultima volta delle fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio, un’analisi in più parti che ci aveva tenuti occupati fino al tramonto del 2018 – quindi in un anno quasi esatto – le nuove mirrorless uscite in commercio sono state davvero numerose – ben 24 modelli, 27 contando quelle annunciate verso la fine del 2018 e che non avevamo potuto prendere in considerazione per una questione temporale: in pratica una media di due al mese! Sapete nello stesso arco di tempo quante reflex hanno visto la luce? Le dita di una mano sono più che sufficienti per contarle tutte, visto che solo Canon ha dato segni di vita, con la entry-level EOS 250D e la midrange EOS 90D. Sì, è vero, Canon ha anche annunciato pochi mesi fa la professionale EOS 1D X Mk III e Nikon ha fatto altrettanto con la D6, ma si tratta di fotocamere in corso di sviluppo che vedranno la luce nel 2020. Silenzio totale da Pentax e Sony, gli unici altri produttori di DSLR.

Ora, è evidente in quale direzione stia andando il mercato. Da anni le fotocamere digitali vendono sempre meno, in particolare le fotocamere a ottica fissa, ma anche le fotocamere a ottica intercambiabile stanno tutt’altro che brillando, in special modo le reflex. Soltanto le mirrorless sembrano resistere e tutti i produttori nel 2019 non hanno lesinato l’impegno. Compiamo un breve giro d’orizzonte su quanto accaduto nell’anno.

Canon EOS RPartiamo da Canon, che nel 2019 ha rilasciato la mirrorless entry-level EOS M200, la midrange EOS M6 Mark II e sopratutto le full-frame EOS RP ed EOS RB (nella foto), quest’ultima annunciata a fine 2018. Si tratta di ottime fotocamere, in particolare le EOS R/RP, che però non sembreano avere entusiasmato più di tanto il mercato, tanto è vero che è notizia recente che in Giappone Sony è balzata al primo posto nelle vendite di fotocamere a pieno formato e si tratta naturalmente delle mirrorless delle serie A7/A9, non certo della SLT A99 II del 2016. Nonostante l’impegno, dunque, Canon sembra seguire la strada tracciata da altri anzichè guidare il mercato delle mirrorless, proponendo soluzioni valide che per caratteristiche e capacità giungono però sul mercato con un sensibile ritardo rispetto alla concorrenza. É appunto il caso delle mirrorless full-frame, arrivate in un mercato già da alcuni anni monopolio di Sony.

Dal canto proprio Fujifilm è stata più intraprendente che mai e nell’anno ha praticamente rinnovato la propria gamma di prodotti. Partendo dalla X-A7, entry-level della linea X-A che si affianca alla pariclasse X-T100 del 2018, troviamo le altre esponenti della linea X-T, la midrange X-T30 e la top di gamma X-T3. Quest’apprezzata gamma di mirrorless è integrata nella gamma alta dalla X-Pro3, interessante esponente della linea dal look marcatamente vintage X-Pro. Per non farsi mancare nulla, Fujifilm ha arricchito il proprio 2019 anche con un nuovo componente della linea medio formato GFX, la GFX100 da 100 megapixel, che si affianca alla consorella GFX50R di fine 2018 con risoluzione dimezzata. Fujifilm propone dunque una gamma quanto mai variegata e articolata di mirrorless, trovandosi però a competere in un mercato altamente concorrenziale e caratterizzato da prospettive di crescita quantomeno incerte.

Novità per il 2019 anche da Hasselblad, con l’uscita della seconda iterazione della mirrorless medio formato da 50 megapixel X1D-50c – la X1D-50c II, che come la progenitrice si conferma con largo margine come la fotocamera più costosa della categoria.

Leica SL2Anche Leica, sempre molto attiva in questi ultimi anni, si è data da fare rilasciando la SL2 (nella foto), erede della SL del 2015. Naturalmente, come nel caso di tutti i prodotti Leica, anche questa mirrorless full-frame è una prodotto di altissima gamma dal prezzo molto elevato.

Nikon, come accennato, attraversa un periodo di grande difficoltà commerciale e finanziaria, che sta portando a una drastica contrazione di tutte le sue attività nel settore fotografico. Tale difficoltà si riscontra anche nel segmento mirorrless, dove l’unica novità annunciata è stata la Z50, ‘sorellina’ in formato APS-C delle full-frame Z6 e Z7 del 2018. Si tratta di una fotocamera dalle ottime caratteristiche, arrivata probabilmente con qualche anno di ritardo in un segmento ormai affollato da concorrenti agguerrite e sopratutto con una base ben consolidata alle spalle.

Olympus O-MD E-M1XOlympus, come ribadito anche recentemente dal proprio management, continua a scommettere sul formato Quattro Terzi e nel 2019 ha rilasciato diverse novità. La linea entry-level Pen E-PL è stata rinnovata con la Pen E-PL10, mentre la linea SLR-like O-MD è stata ampliata con la midrange O-MD E-M5 III e soprattutto con la sports-oriented O-MD E-M1X (nella foto), una mirrorless professionale dalle caratteristiche molto avanzate. Anche Olympus propone una gamma ampia e articolata di mirrorless, che rispondo alle esigenze della base di utenti del formato Quattro Terzi creatasi nel corso degli anni, le cui prospettive di crescita non sembrano però entusiamanti.

Altro sostenitore del formato Quattro Terzi, Panasonic non è altrettanto integralista come Olympus riguardo al formato dei sensori e ha imboccato la strada del pieno formato prima con le Lumix DC-S1 e Lumix DC-S1R dell’inizio 2019, rispettivamente da 24M e 47M di risoluzione, cui ha fatto seguito la video-oriented Lumix DC-S1H, una video-mirrorless molto sofisticata e costosa. Come detto Panasonic rimane fedele al formato Quattro Terzi e nell’anno ha rilasciato nella linea top GX la midrange Lumix DC-GX880 mentre la gamma G si arricchita con la midrange Lumix DC-G90. Grazie a Olympus e Panasonic, dunque, la base di utenti fedele al formato Four Thirds può dunque continuare a sognare ma il mercato del formato FT difficilmente conoscerà una grande espansione.

Per quanto riguarda Pentax, ha abbandonato il mercato delle mirrorless dopo il fiasco della QS-1 del 2014 e delle precedenti mal concepite Pentax Q.

Persino Sigma, un produttore tutt’altro che prolifico per quanto riguarda le fotocamere, ha deciso di gettarsi nell’affollata arena delle fotocamere a ottica intercambiabile senza pentaspecchio rilasciando la full-frame Sigma fp, una mirrorless con attacco Leica L modulare arricchibile (quasi necessariamente) con numerosi accessori e componenti opzionali.

Sony A9 IICompletiamo questa breve panoramica con Sony, che nel 2019 ha da un lato completato il rinnovamento della linea mirrorless APS-C Alpha 6000 con la entry-level A6100, erede della capostipite A6000 del 2014; la midrange A6400, chiamata a sostituire nel tempo la A6300 del 2016; e la top di gamma A6600, destinata progressivamente a rimpiazzare la A6500 sempre del 2016. Passando alle full-frame, leader delle mirrorless a pieno formato, la linea Alpha 7, articolata nelle declinazioni video-oriented A7S da 12M, A7 da 24M e A7R a più alta risoluzione, conta oggi A7S e A7S II, modelli anzianotti rispettivamente del 2014 e del 2015 che avranno quasi certamente a breve un successore; A7 II (2014) e A7 III (2018), mirroless dalle eccellenti caratteristiche in relazione al prezzo; A7R II da 42M del 2015, A7R III sempre da 42M del 2017 e, dal 2019, la nuova A7R IV da ben 61M, tra le migliori fotocamere digitali in assoluto, in grado di rivaleggiare con le reflex professionali (anche nel prezzo, abbondantemente sopra i 3.000 euro). Completa la panoplia delle proposte Sony nella categoria la linea di altissima gamma Alpha 9, che alla capostipite A9 del 2017 ha visto aggiungersi nel 2019 la A9 II sempre da 24M. Queste mirrorless sports-oriented si collocano ai vertici della categoria oltre che tra le migliori fotocamere a ottica intercambiabile disponibili sul mercato. Il loro prezzo è in linea con quello delle fotocamere professionali, attorno ai 4.000 euro per la prima e oltre i 5.000 euro per la versione più recente. Come si vede, dunque, per quanto riguarda le fotocamere a ottica intercambiabile Sony ha concentrato tutta la propria potenza di fuoco sul settore delle mirrorless e ben difficilmente vederemo in futuro altre reflex della serie Alpha SLT.

E le reflex?

Come accennato, è presto detto. Per quanto riguarda le reflex, come detto Nikon ha sì annunciato la full-frame professionale D6 che vedrà la luce nel 2020, ma a parte questa l’ultima novità è stata la APS-C entry-level D3500 di agosto 2018, poi, il silenzio. In casa Pentax tutto tace e la full-frame K1 Mark II dell’inizio 2018 potrebbe essere stata l’ultima DSLR della casa a vedere la luce. Sony come accennato non sembra avere alcuna intenzione di proseguire sulla strada delle reflex e con tutta probabilità la A99 II sarà ricordata come il canto del cigno. Canon sembra continuare a scommettere sulle DSLR e le recenti entry-level EOS 250D e midrange EOS 90D, insieme all’annunciata full-frame professionale EOS 1D X Mk III che uscirà nel 2020, e alle low-midrange/high-entry-level 2000D e 4000D del 2018, confermano tale volontà.

In conclusione

Quello che emerge da questo quadro sembrerebbe essere la pressoché totale scomparsa delle SLR tradizionali e, in effetti, oggi come oggi, stante il livello prestazionale raggiunto dalle mirrorless, è difficile immaginare perché l’appassionato che desidera acquistare la sua prima fotocamera a ottica intercambiabile dovrebbe optare per una più pesante e ingombrante reflex quando il mercato è pieno di mirrorless dalle eccellenti caratteristiche, magari anche più leggere e compatte. In defintiva, non appare assurdo immaginare un futuro in cui resistano soltanto le reflex full-frame destinate a quei professionisti che non intendono rinunciare al pentaspecchio, che però potrebbero essere sempre più pochi.

Data di pubblicazione: dicembre 2019
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