Hasselblad X1D-50c - OD85

Test

Hasselblad X1C-50c

ODLab

C'è chi l'ha definita addirittura "la miglior fotocamera di tutti i tempi": in effetti c'è da dire che l'oggetto porta chi l'utilizza a innamorarsi di lei...

Hasselblad X1D-50c front - OD85

Il nome del produttore non è proprio uno degli ultimi e, su osservatoriodigitale, se ne parla sin dal secondo numero uscito, oltre undici anni fa: Hasselblad X1D-50c, è l'ultima incarnazione delle fotocamere del marchio svedese, sottoforma di una mirrorless con un sensore medio formato. L'ingombro è inferiore a quello della maggior parte delle reflex pro e semi-pro mentre la qualità delle immagini è, a dir poco, sbalorditiva. Anche il prezzo non è proprio per tutti ma c'è già chi sostiene che potrebbe essere l'investimento definitivo.

Il sogno di portarsi una medio formato in giro per strada e, quindi, fuori dalle mura di uno studio, per scattare come si fa normalmente, era già stato realizzato quando questo tipo di fotocamera era passata dai sensori CCD ai più performanti CMOS, capaci di ISO più elevati e in grado di sfruttare tempi di posa decisamente più veloci, che meglio si adattavano alla luce naturale. Restava tuttavia imbarazzante muoversi per strada con corpi voluminosi e ottiche altrettanto generose nelle forme; l'avvento delle mirrorless, una volta aggiustato il tiro su parecchie funzionalità, ha aperto una vera e propria rivoluzione nel rapporto portatilità/qualità delle fotocamere ma certo nessuno si aspettava che questo potesse applicarsi un giorno anche al "paludato" mondo del medio formato. Invece, all'inizio della scorsa primavera, con un blitz nelle maggiori città europee, Hasselblad presentava il prototipo della X1D, una compatta mirrorless da 50 milioni di pixel grande poco meno di una normale DSLR. Ricordo le prime sensazioni: un oggetto bellissimo e la lentezza estrema nell'accendersi (roba da oltre tre minuti). Ovviamente era un prototipo che voleva solo dimostrare quanto fossero stati abili gli ingegneri svedesi a dar vita al desiderio, che fu di Victor Hasselblad, nel realizzare tanta potenza di fuoco in qualcosa di così volumetricamente contenuto. Già qualche mese più tardi, in occasione del Photokina, la macchina era utilizzabile praticamente al 90%: oggi è un vero e proprio oggetto del desiderio.

Hasselblad X1D Top od85L'occasione è stata preziosa e abbiamo avuto l'opportunità di portarla in vacanza con noi addirittura con tutte le ottiche XCD disponibili, compreso il nuovissimo 120mm Macro, oltre al bellissimo 30mm, al 45mm e al 90mm; se quattro obiettivi vi sembrano pochi per un corredo che si rispetti sappiate che, con un agile adattatore (avevamo anche quello a disposizione) potrete utilizzare tutte le ottiche H così da sbizzarrirvi e alleggerire il vostro conto corrente in modo rapido.

Ma veniamo al dunque e entriamo nel vivo delle caratteristiche tecniche di questa mirrorless. Partiamo subito dalla sensibilità ISO che va da 100 a 25600, una gamma che permette appunto l'uso anche in strada, quando le luci non possono essere controllate; inoltre abbiamo addirittura la possibilità di girare dei video – udite udite, con una Hasselblad, in fullHD a 1080/25p. Oltre che dall'ottimo mirino (elettronico ma da 2,36 milioni di punti) si può controllare tutto dall'ampio display LCD, come abbiamo detto anche touch, da 920 mila punti e da 3" di diagonale.
Una curiosità: la slitta flash è compatibile con la gamma degli illuminatori Nikon ed è capace di una velocità di sync fino a 1/2000 di secondo, oltre a tutte le altre velocità di scatto disponibili.

La misurazione della messa a fuoco è automatica attraverso il rilevamento del contrasto, con la possibilità di intervenire istantaneamente anche in modo manuale, con l'aiuto della funzione di focus peaking.

Le dimensioni del corpo sono, come abbiamo già detto, contenute (150 x 98 x 71mm) al punto che, con la batteria inserita, pesa solo 725 grammi, oltre la metà di un normale corpo macchina a medio formato e, comunque, più leggero anche di una comune reflex professionale. Sul lato destro trovano posto i due slot per le schede di memoria, in formato SD. Sull'altro lato ci sono le porte mini HDMI e gli ingressi e uscite audio, oltre a un connettore USB 3 di tipo C. Sulla scheda madre dove trova posto il grande sensore da 50 megapixel (che misura 43,8x32,9mm ed è dotato di 8.272x6.200 pixel) c'è posto anche per le unità wi-fi (conforme algli standard 802.11 a, b, g, n e ac) e GPS integrate: soprattutto quest'ultima va usata con moderazione poiché tende a bersi la batteria con la leggerezza di uno spritz o due...
Se qualcuno pensa a che cosa possano servire due slot di memoria basterà sapere che i file RAW hanno dimensioni di 105Mb ciascuno e, su una scheda da 32Gb si possono salvare quasi 500 immagini.

L'utilizzo della Hasselblad X1D 50c è piacevole sin dal primo momento in cui si prende la camera in mano. Tutto risulta comodo e a portata di mano e le due ghiere di controllo (una davanti e una sul retro dell'impugnatura) permettono di controllare vari parametri al volo. Accessibili ma più scomodi i pulsanti di selezione ISO/Bilanciamento del bianco e AF/MF che si trovano sulla parte superiore del corpo, a volte difficili da raggiungere in fretta col dito. La macchina è facile da muovere e maneggiare ma, a volte, risulta lenta all'uso, soprattutto se paragonata a una comune DSLR. Le giornate nelle quali abbiamo realizzato il test non erano certo meravigliose dal punto di vista climatico, caratterizzate da un bel cielo plumbeo che rendeva belli piatti tutti i colori quindi anche le ottiche e il sensore avevano il loro bel da fare e la messa a fuoco non era delle più brillanti.

Il touch screen si è rivelato un ottimo compagno di lavoro, sempre brillante e luminoso capace di restituire immagini chiare e definite ma soprattutto utilissimo nella scelta dei punti di messa a fuoco anche durante la fase di composizione dell'immagine: ovviamente non essendo ribaltabile lo schermo, se si utilizza questa funzionalità mentre si guarda attraverso l'EVF, non sarà né facile né comodo essere proprio precisi nella scelta. Tuttavia, in modalità Live View si potrà disporre della selezione dei punti di messa a fuoco potendoli scegliere tra tre dimensioni differenti, una raffinatezza non da poco.

Anche dopo una giornata di scatto la X1D è sempre pronta e reattiva ma, soprattutto, le nostre mani e le spalle sono ancora in buono stato, pronte alla volta di domani, questo grazie all'estrema maneggevolezza del corpo anche quando si utilizza con le tre ottiche 30, 45 e 90mm. Discorso a parte lo merita il nuovissimo 120 Macro che, oltre a essere importante come ottica lo è anche nel peso: impensabile girare tutto il giorno con quest'ottica perché si perde in leggerezza e maneggevolezza ma, non è questo lo scopo per cui è stata creata e pensata. Durante le riprese macro la messa a fuoco è rapida e fin troppo precisa, al punto che, per aggiungere un po' di "corpo" all'immagine è facile dover ricorrere alla messa a fuoco manuale, prassi che gli amanti della specialità daranno per scontata.

Ottiche Hasselblad XCD od85

Le altre tre ottiche "native" si comportano sempre in modo eccellente, sia come risposta alla messa a fuoco sia come resa cromatica. Forse il 30mm è troppo vicino al 45mm e c'è ancora un piccolo gap tra queste ottiche e il 90mm, ottimo e utilizzabile quasi come un'ottica normale. Ovviamente parliamo di obiettivi complessi e costosi ma, si sa, la qualità si paga, soprattutto se si parla di ottiche capaci di risolvere immagini a queste risoluzioni.

Non essendoci lo specchio non c'è nemmeno il caratteristico "clack" quando si scatta, sostituito da un più discreto e simpatico suono elettronico che, a volte, però può risultare lo stesso fastidioso: probabilmente tra i vari menu ci sarà l'opzione per zittirlo anche se noi non l'abbiamo trovata. Anche il ritardo nello scatto, a volte capita, può rendere nervosa una fase di ripresa ma, ancora una volta, con la pratica e la conoscenza approfondita della fotocamera, probabilmente sono problemi che si risolvono facilmente. Ottima, in stile Leica, la protezione alla rimozione della batteria che ne evita la fuoriuscita accidentale dal suo alloggiamento nell'impugnatura.

Hasselblad X1D con le ottiche XCD od85
Hasselblad X1D con le ottiche XCD (od85)

La X1D viene proposta solo corpo a 7.900 Euro (IVA esclusa) ma ci sono offerte che prevedono il bundle con alcune ottiche fino a un kit completo (presente sul sito ufficiale) con doppia batteria e tre ottiche oltre a una preziosa borsa rigida resistente a urti e impermeabile all'acqua; i prezzi variano molto ma, diciamo, che se desiderate avere il top e dotarvi di tutte le quattro ottiche XCD disponibili, l'adattatore per le ottiche H e una seconda batteria dovrete prepararvi a spendere tra i 20 e i 25 mila euro, un prezzo comunque in linea con la qualità dei prodotti che si vanno ad acquistare ma inferiore rispetto a un qualsasi altro corredo medio formato. Se qualcuno poi la preferisse tutta nera, la X1D è disponibile anche nella versione 4116 (commemorativa per i 75 anni della casa svedese 1941–2016), probabilmente con un costo leggermente più alto.

Hasselblad X1D e Hasselblad 500C/N od85
Hasselblad X1D e Hasselblad 500C/N: l'ultima e la prima nata di casa (od85)

Alcuni giorni dopo il nostro test è stato rilasciato un aggiornamento firmware (1.20) che prevede alcune nuove funzionalità come la possibilità di scorrere le immagini scattate direttamente attraverso il mirino, la possibilità di utilizzare le ottiche XPan e nuovi rapporti di crop delle immagini tra i quali XPan Ratio (65:24), 1:1, 7:6, 5:4, 3:2, 16:9, 2:1, A4 e Lettera USA. È stata estesa anche la compatibilità autofocus con molte ottiche HC, da utilizzare con l'adattatore XH, come HCD 4/28mm, 
HC 3,5/35mm
, HC 3,5/50mm, 
HC 3,5/50mm II
, HC 2,8/80mm e 
HC 2,2/100mm

Con la X1D Hasselblad entra pesantemente nel nuovo millennio e in una nuova era della fotografia digitale; pur mantenendo in vita le sue medio formato tradizionali come la H6D, con questo nuovo progetto landia le basi per un futuro di fotografia altissima con un paradigma completamente nuovo per il mercato: anche le direttte e possibili concorrenti dovrano fare i conti con una macchina davvero piccola ma potentissima che, probabilmente in un futuro, si avvarrà di sensori da 100 e più megapixel, racchiusi in un corpo da fare invidia. Con il 45mm montato si può tranquillamente pensare di passare una giornata in città scattando come si fa normalmente con uno smartphone o una piccola fotocamera: al ritorno a casa, però, ci si ritrova con immagini e dettagli che sarebbero altrimenti inimmaginabili. Effettivamente è facile innamorarsi della X1D...

Un particolare grazie a Gianluca Parodi.

 Data di pubblicazione: gennaio 2018
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