Giorgio Di MaioDopo avere assistito dall’aereo all’alba di un nuovo giorno, con il sole che sorgeva sopra le nuvole, il mio Direttore e io siamo arrivati a Colonia.
Scendendo la scaletta che mi riportava a terra mi sono sentito indosso la divisa di osservatoriodigitale: ero lì perché mi era stato dato l'incarico di realizzare un servizio fotografico sul Photokina 2016, probabilmente la più grande fiera mondiale dedicata alla fotografia, dal punto di vista de l'armonia nascosta.
Il compito anche quello di dare dimostrazione pratica dell’applicazione pratica di quanto fino ad oggi scritto e pubblicato nella rubrica L’armonia nascosta della rivista online.

Sicuramente una bella sfida da affrontare in un ambiente non proprio congeniale, chiuso e ricolmo di gente indaffarata, ovunque in continuo e disordinato  movimento.
Il reportage non doveva fare una cronaca dell’evento, non documentare le centinaia, migliaia di visitatori che popolavano la fiera, attenti alla merce esposta, impegnati a provarla e a chiederne informazione. Folla fluttuante da un padiglione a un altro.
Piuttosto si doveva provare a raccontare, in non più di venti immagini, l’anima della manifestazione, ovvero riuscire a trasmettere l’emozione comune ai visitatori del Photokina perchè chi vedesse le foto proposte, riuscisse poi a coglierla anche senza esserci stato.
Quanto ora premesso potrebbe chiudere l’introduzione alla visione delle 20 foto prescelte e qui pubblicate: il racconto deve esplicarsi attraverso il linguaggio presente nelle immagini. E quando si parla di linguaggio si fa riferimento alla semantica, alla possibilità di comunicare attraverso i segni; per intenderci come nei gesti senza suoni adoperati tra i sordo-muti.
Il fotografo dell’armonia nascosta fotografa la realtà, non costruisce un set artefatto dell’immagine da proporre: quanto si vede nelle immagini di questo servizio sul Photokina 2016 a Colonia è stato in verità un attimo della fiera che io ho soltanto trovato e congelato, per darne memoria. Però, nel caso di un servizio fotografico su di un tema, la scelta e la sequenza delle foto proposte possono essere utilizzate per lanciare messaggi che non sono realtà, ma tensione verso una diversa realtà: una migliore realtà.
Partendo dall’armonia (reale) presente nel mondo perché il suo riconoscimento  porti ad un mondo migliore: questo è il vero senso di chi ha deciso di fotografare l’armonia nascosta, a prescindere dall’attività lavorativa e dall’eventuale valore artistico-economico che le foto scattate potrebbero raggiungere per la loro finale raffigurazione fotografica/pittorica così ottenuta.
Siamo in missione; vieni e vedi; è tempo di cambiare.
Giochiamo, divertiamoci, studiamo, riposiamoci e facciamo sesso senza inibizioni. Ma senza mai perdere d’occhio la bellezza!
Il fotografo può e deve darne testomonianza.

Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016 Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016 Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016

 

Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016

 

Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016 Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016

 

Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016

 

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Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016

 

Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016 Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016 Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016

 

Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016

 

Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016 Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016 Armonia nascosta al Photokina ©Giorgio Di Maio 2016

Data di pubblicazione: ottobre 2016
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