I filtri ricoprono un ruolo molto importante in fotografia giocando due ruoli distinti, sia creativo sia tecnico, al fine di ottenere il massimo da ogni esposizione. Per parlare diffusamente delle varie tipologie di filtri avremmo bisogno di molto più spazio e, per questo, torneremo sull'argomento nei prossimi numeri. Ora ci limiteremo a una descrizione generale del mondo che ruota intorno all'uso di questi accessori divenuti negli anni parte integrante del sistema fotografico.
I filtri ci aiutano a controllare il contrasto e il bilanciamento del colore, migliorano l'aspetto generale di una scena così che il nostro scatto risulti più affascinante della scena reale e servono ad aggiungere centinaia di effetti creativi alle nostre fotografie. I tipi di filtri più famosi sono quelli colorati, sfumati, i polarizzatori, gli skylight o i cosiddetti filtri creativi. La questione principale è certamente: quali filtri si devono comprare vista l'enorme offerta disponibile senza cadere in confusione o nell'imbarazzo della scelta? Anche quando la scelta sarà stata fatta si dovrà subito capire il ruolo che i filtri giocheranno nella nostra attività di tutti i giorni: resteranno perennemente avvitati ai nostri obiettivi oppure si ridurranno a prendere polvere nella borsa dell'attrezzatura?
Uno degli atteggiamenti che oggi si tende a registrare nel mondo delle fotocamere digitali è la scarsa considerazione di molti fotografi nei confronti dei filtri: si pensa che tutto possa essere ormai aggiunto o corretto in fase di ritocco. Se da un punto di vista prettamente ottico questo può risultare vero, nel senso che ogni oggetto interposto tra la lente e il soggetto ritratto potrebbe introdurre disturbo o rumore nello scatto riducendo la qualità dell'immagine, è altrettanto vero che utilizzando dei filtri per scopi tecnici invece che creativi si ridurrà probabilmente il tempo necessario a ritoccare e a editare sul computer le foto, una volta trasferite dalla macchina: cosa chee, nel caso di centinaia di file, si traduce in un reale risparmio di tempo.
La prima scelta da compiere è quali e quanti filtri acquistare. Talvolta è facile farsi prendere la mano e trovarsi con una serie infinita di filtri di tipo e dimensione diversa, di produttori differenti e, spesso, incompatibili tra loro: il primo passo è quello di fare una scelta ponderata sui sistemi presenti sul mercato, orientandosi su filtri che si possono utilizzare su tutte le ottiche che si possiedono.
Le tipologie di filtri sono due: rotondi, che si avvitano direttamente sull'obiettivo, oppure quadrati, che si inseriscono su un apposito portafiltri anch'esso avvitato all'ottica. Senza dubbio la seconda soluzione si rivela la più versatile poiché necessita solo di un adattatore per le varie lenti per poter utilizzare tutti i filtri posseduti mentre, per poter utilizzare allo stesso modo i filtri rotondi, si devono possedere obiettivi che abbiano la stessa dimensione frontale. Molto importante è anche la dimensione della cornice dei filtri rotondi che, spesso, permettono di utilizzarne anche più di uno contemporaneamente introducendo però il rischio di vignettatura, soprattutto nell'uso con lenti grandangolari.
Attenzione anche alle dimensioni dei filtri quando si acquistano: è importante essere sicuri che corrispondano alla grandezza effettiva dell'obiettivo su cui andranno montati. Se possibile, tra i filtri quadrati c'è ancora più varietà di dimensioni che in quelli circolari. La stessa Cokin, marchio divenuto sinonimo stesso dei filtri quadrati, prevede almeno quattro gamme diverse proprio a secondo della grandezza: se si sbaglia la dimensione ci si può trovare nei guai soprattutto se l'acquisto è fatto a ridosso di un'imminente partenza. Le dimensioni tipiche dei sistemi intercambiabili vanno dai 67mm fino ai 130mm.
Uno sguardo infine a una caratteristica dei filtri che riguarda l'esposizione. Molti di essi riducono effettivamente la quantità di luce che entra nell'obiettivo obbligandoci così a compensare l'esposizione affinché la nostra foto non risulti sottoesposta. Ogni filtro perciò possiede un valore, chiamato fattore del filtro – di solito indicato sulla sua confezione – che indica quante volte si dovrà moltiplicare il valore iniziale di esposizione perché la foto venga corretta utilizzando il filtro stesso. Un valore x2 sta a indicare che l'esposizione dovrà essere aumentata di un f/stop, x4 di due diaframmi, x8 di tre e così via. Fortunatamente oggi, con le moderne fotocamere che utilizzano il sistema di esposizione direttamente attraverso l'obiettivo (TTL), questo problema non esiste più: se ne dovrà tuttavia tenere conto qualora si utilizzasse un esposimetro esterno.
Tra i filtri che hanno un alto fattore ricordiamo il filtro Rosso (x8), il polarizzatore e il filtro Blu 80A (x4) e l'Arancione 85B (x3).