Mercati
Mirrorless 2020-2022 parte quinta: Sony
Stefano Tieghi
Riprendiamo l’esame delle mirrorless più recenti – l’unica tipologia di fotocamera ancora sviluppata attivamente dai produttori – analizzando le proposte del gigante nipponico Sony
Riprendiamo l’esame delle mirrorless più recenti – l’unica tipologia di fotocamera ancora sviluppata attivamente dai produttori – analizzando le proposte del gigante nipponico Sony
Dopo i primi quattro capitoli dedicati rispettivamente a 'Canon e Fujifilm’, ‘Leica e Nikon’‘, l’ormai ex ‘Olympus’ – da poco divenuta OM System e 'Panasonic', il nostro esame delle fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio sposta l’attenzione sul gigante dell’elettronica Sony, uno dei leader riconosciuti nel mercato delle mirrorless e da sempre attivissimo nel proporre nuovi prodotti, sebbene ormai con ritmi neppure lontanamente comparabili con quelli soltanto di pochi anni orsono.
Per comprendere meglio la posizione di Sony nel mercato mondiale della fotografia digitale un aiuto prezioso ci viene da uno studio sul settore della fotografia digitale rilasciato dalla pubblicazione finanziaria giapponese Nikkei. Sebbene riguardante il 2020, l’analisi ‘Major Product and Service Share Survey’ condotta da TSR (Techno System Research) – a differenza del dati pubblicati dalla CIPA (Camera & Imaging Products Association), l’associazione che riunisce i principali marchi nella fotografia digitale – riporta le quote di mercato dei cinque maggiori produttori in quell’anno, un aspetto questo di assoluto interesse per comprendere la situazione generale del mercato. generale del mercato.
Come risulta evidente dall’esame del grafico, Sony ha ormai ampiamente distanziato Nikon quale secondo produttore mondiale di fotocamere e, benché ancora lontano dal leader Canon, può contare su una leadership consolidata nelle mirrorless a pieno formato che soltanto negli ultimi anni Canon e Nikon stanno cercando con fatica di contrastare. Bisogna riconoscere che Sony ha visto giusto quando, dopo anni di inutili tentativi di spezzare il duopolio Canon/Nikon nel segmento delle reflex, ha preso la decisione di buttarsi a capofitto nelle mirrorless, snobbate con sufficienza dai due storici leader nelle DSLR. Ora che il mercato ha ormai sancito la fine delle fotocamere con pentaspecchio, gli anni di vantaggio accumulati da Sony nelle mirrorless full-frame le hanno consegnato una leadership mondiale che non sarà per nulla facile intaccare nonostante la bontà delle recenti proposte Canon EOS R e Nikon Z.
Con il 22,1% del mercato mondiale delle fotocamere digitali nel 2020, Sony è crescita dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Tale quota di mercato corrisponde a 1,96 milioni di fotocamere digitali consegnate, che come abbiamo visto recentemente (2021: “Digital photography will never die”) sono in larghissima parte mirrorless, considerato l’inesorabile e rapido declino delle fotocamere a ottica fissa e il fatto che come abbiamo visto Sony, dopo anni di tentativi infruttosi, ha abbandonato la produzione di DSLR.
Prima di addentrarci nell’analisi delle mirrorless più recenti targate Sony può essere utile una rapida panoramica di quanto il gigante giapponese propone attualmente sul mercato in tema di fotocamere digitali. Per quanto riguarda le fotocamere a ottica fissa, nonostante la crisi del relativo mercato, sono ancora davvero numerose le proposte Sony tuttora commercializzate direttamente in Italia o comunque facilmente reperibili online.
Fotocamere a ottica fissa
Le serie WX, H e HX
Partendo dalla serie WX, troviamo ancora la ‘vecchissima’ Cyber-shot DSC-WX350 del 2014, compatta da 18M con zoom 25-500mm con un prezzo consigliato al pubblico di 280 euro, seguita dalla poco più recente (2015) Cyber-shot DSC-WX500 sempre da 18M ma zoom aumentato a 24-720mm (prezzo consigliato al pubblico di 400 euro). Le compatte della serie HX invece annoverano ancora l’altrettanto anziana (2014) Cyber-shot DSC-HX60 con sensore da 20,4 megapixel e zoom 24-720mm, con un prezzo consigliato al pubblico di 410 euro; la Cyber-shot DSC-HX80 del 2016, compatta da 18M con zoom 24-720mm, 450 euro; le Cyber-shot DSC-HX90/90V del 2015 (18M, zoom 24-720mm, 480/500 euro); la Cyber-shot DSC-HX95 del 2018 (18M, 24-720mm, prezzo consigliato al pubblico di 500 euro) e la coeva Cyber-shot DSC-HX99 (18M, 24-720mm, 520 euro). Tra le superzoom delle serie H/HX invece troviamo la Cyber-shot DSC-H300 del 2014 con sensore da 20,4 megapixel e zoom 25-875mm (prezzo consigliato al pubblico di 220 euro); la Cyber-shot DSC-HX350 del 2015 (20,4M, zoom 25-1000mm, 450 euro) e la Cyber-shot DSC-HX400 del 2014 (20,4M, zoom 24-1200mm, 520 euro).
La serie RX
Tra le compatte con sensore da 1’’ della serie RX troviamo ancora l’originale Cyber-shot DSC-RX100 del 2012 con sensore da 20,2M, zoom 28-100mm e prezzo consigliato al pubblico di 600 euro; la successiva Cyber-shot DSC-RX100 II del 2013 (20,2M, zoom 28-100mm, 750 euro); la Cyber-shot DSC-RX100 III del 2014, dotata di sensore rinnovato da 20,1M, zoom 24-70mm e prezzo consigliato al pubblico di 850 euro; la Cyber-shot DSC-RX100 IV del 2015 (20,1M, zoom 24-70mm, 950 euro); la Cyber-shot DSC-RX100 V/VA del 2016 (sensore da 20,1M, zoom 24-70mm, 1.050 euro) e la Cyber-shot DSC-RX100 VI del 2018 con sensore da 20,1M, zoom 24-200mm e prezzo consigliato al pubblico di 1.100 euro. L’esponente più recente, per ora, è la Cyber-shot DSC-RX100 VII del 2019, una sofisticata compatta dotata di sensore da 20,1M, zoom 24-200mm e un prezzo consigliato al pubblico di 1.300 euro.
Passando alle bridge superzoom con sensore da 1’’ sempre della serie RX troviamo l’originale Cyber-shot DSC-RX10 del 2013 con sensore da 20,2M, zoom 24-200mm e prezzo consigliato al pubblico di 1.000 euro; seguita dalla successiva (2015) Cyber-shot DSC-RX10 II (20,2M, zoom 24-200mm, 1.400 euro); dalla Cyber-shot DSC-RX10 III del 2016, dotata di sensore rinnovato da 20,1M, zoom 24-600mm e prezzo consigliato al pubblico di 1.600 euro e dalla più recente (2017) Cyber-shot DSC-RX10 IV con sensore da 20,1M, zoom 24-600mm e un prezzo consigliato al pubblico di 2.000 euro.
Le proposte in materia di fotocamere a ottica fissa targate Sony sono completate dalle all-weather/sportive Cyber-shot DSC-RX0/RX0 II, rispettivamente del 2017 e 2019, dotate di sensore di 1’’ da 15,3M, ottica fissa di 24mm e prezzo consigliato al pubblico di 600/800 euro; dalla vlogger-camera Cyber-shot Z-V1 del 2020, variante della RX100 VA dedicata al vlogging con sensore di 1’’ da 20,1M, zoom 24-70mm e prezzo consigliato al pubblico di 800 euro e dalla full-frame Cyber-shot DSC-RX1R del 2015, una compatta top di gamma con sensore da 42,4M, ottica fissa 35mm e lo stratosferico prezzo consigliato al pubblico di 4.200 euro.
Fotocamere a ottica intercambiabile
Le reflex
Detto delle fotocamere a ottica fissa passiamo ai corpi macchina, segmento dove – come detto – da diverso tempo Sony è ormai concentrata sulle mirrorless. Rimangono tuttavia in catalogo due DSLR della serie SLT con atattaco A: la SLT-A58 del 2013 (sensore da 20,2M, prezzo consigliato al pubblico di 554 euro) e l’ammiraglia SLT-A99V del 2016 – top di gamma e ultimo esponente in assoluto delle reflex targate Sony – dotata di sensore da 24,3 megapixel e un prezzo consigliato al pubblico di 2.100 euro.
Le mirrorless APS-C
Prima di procedere con l’esame delle novità Sony più recenti, rammentiamo al lettore che per maggiori informazioni sulle mirrorless Sony più datate può consultare gli articoli ‘2019: l’anno delle mirrorless’, ‘Mirrorless 2018: Sony e gli altri’, ‘Mirrorless: lo stato dell'arte. Parte seconda’ e ‘Mirrorless update: parte seconda’.
Iniziamo la nostra analisi dalle mirrorless con attacco E in formato APS-C, area nella quale sono presenti diversi modelli tutti piuttosto datati: A5100 (sul mercato da settembre 2014, prezzo consigliato al pubblico di 700 euro per il kit Corpo + Obiettivo Power Zoom 16-50 mm), A6000 (aprile 2014, 750 euro solo corpo), A6100 (settembre 2019, 900 euro solo corpo), A6400 (gennaio 2019, 1.050 euro solo corpo) e A6600 (settembre 2019, 1.600 euro solo corpo) sono ottime fotocamere che si trovano a competere però con l’agguerritissima concorrenza delle rivali Canon, Fujifilm, Nikon,OM/Olympus e Panasonic. La proposta Sony più recente nel formato APS-C è però costituita dalla Vlog camera ZV-E10.
La ZV-E10, annunciata a luglio 2021, è una mirrorless APS-C con sensore CMOS Exmor da 24,2M derivata dalle APS-C della serie Alpha, pensata specificamente per i creatori di contenuti video, come dimostrano il sofisticato microfono integrato, il display totalmente articolato, prese per cuffie e microfono esterni e connessione Wi-Fi UVC/UAC per lo streaming video. Si tratta in generale di una mirrorless dalle ottime caratteristiche complessive, tra cui un ottimo sistema autofocus e una raffica di 11fps con AF continuo. Sfortunatamente i video 4K presentano spesso un fastidioso “jello effect” in caso di soggetti in movimento rapido. Anche l’assenza di un EVF può risultare una lacuna per diversi utenti. Con un prezzo consigliato al pubblico di 750 euro per il solo corpo, la Sony ZV-E10 si propone comunque come un’agguerrita concorrente per le dirette rivali quali la Nikon Z30.
Le mirrorless full-frame
Guardando alle mirrorless full-frame, il catalogo Sony si presenta quanto mai ricco di proposte atte a soddisfare qualunque esigenza operativa e di budget. Iniziando l’esame dalla linea base A7, troviamo la A7 originaria del 2013 con sensore da 24,3M, ancora in commercio al prezzo consigliato al pubblico di 1.200 euro. Allo stesso prezzo, è disponibile anche la successiva (2014) A7 II, sempre con sensore da 24,3M. Nel 2018 è uscito in commercio il modello A7 III, equipaggiato di un nuovo senroe CMOS Exmor R da 24,2M, proposto al prezzo consigliato al pubblico di 2.300 euro. Ultima nata della serie è per ora la A7 IV (nela foto), annunciata a ottobre 2021. Si tratta di una delle migliori mirrorless a pieno formato attualmente sul mercato per quanto attiene alle capacità fotografiche e video, caratterizzata da un sensore full-frame retroilluminato CMOS Exmor R da 33 megapixel integrato da un potente processore di nuova generazione BIONZ XR, che insieme consentono una raffica fino a 10fps in modalità "Hi+" continua, registrazione video 4K 60p, supporto della codifica immagini HEIF (High Efficiency Image File) oltre ai formati RAW e JPEG, stabilizzazione ottica delle immagini a 5 assi per compensazione fino a 5,5 stop, sistema Fast Hybrid AF con velocità e precisione di tracking migliorati, Real Time Eye AF e Real Time Tracking basati su IA, visualizzazione della profondità di campo durante le riprese con Focus Map e molte altre funzionalità di controllo avanzate. Combinate con un ampio monitor LCD touch da 1.030.000 punti da 3", un mirino OLED Quad-VGA ad alta definizione da 3.680.000 punti, un doppio slot per schede di memoria compatibile anche con schede CFexpress di tipo A e il corpo in lega di magnesio tropicalizzato, tutte queste caratteristiche fanno della Sony A7 IV una delle più capaci e performanti mirrorless a pieno formato attualmente disponibili in commercio. Ovviamente tutto ciò ha un costo è il prezzo consigliato al pubblico della A7 IV non fa eccezione: 2.800 euro per il solo corpo.
Completa la serie A7 la compatta A7C, annunciata a settembre 2020. Questa fotocamera ambisce al titolo di mirrorless full-frame più compatta al mondo, e per fare ciò, sacrifica qualcosa in fatto di capacità video (4K/30p ma con crop 1.2x) e dimensioni e risoluzione di EVF (2,36M) e display LCD (921.600 punti), pur mantenendo la maggior parte delle caratteristiche che ritroviamo nella ‘sorella maggiore’ A7 IV. Le capacità video e fotografiche di alto livello, unitamente al peso ai vertici della categoria – solo 509 grammi con batteria e scheda di memoria incluse – fanno della Sony A7C una delle soluzioni ideali per i viaggiatori che non sono disposti a rinunciare alla qualità del pieno formato e delle ottiche intercambiabili. Il peso sul portafoglio di questo gioiello non è però esattamente leggero: 2.100 euro di prezzo consigliato al pubblico per il solo corpo.
Passando alle mirrorless con sensore ad alta risoluzione della serie A7R, il modello più anziano tuttora in catalogo in Italia è la A7R II del 2015 con sensore da 42 megapixel, caratterizzata da un prezzo consigliato al pubblico di 2.100 euro. La successiva A7R III del 2017 e la versione aggiornata A7R IIIA del 2021 (analoga alla precedente ma con un EVF da 2,36M di risoluzione invece che 1,44M), sempre con sensore full-frame CMOS Exmor R da 42,4 MP, sono commercializzate a 2.800 euro, mentre la più recente (2019) A7R IV con nuovo sensore a pieno formato da ben 61 megapixel ha un prezzo consigliato al pubblico di ben 4.000 euro. Nel 2021 è stata la volta di una versione aggiornata, denominata A7R IVA. La Sony A7R IVA (nela foto) mantiene dunque il sensore full-frame ad alta risoluzione BSI-CMOS Exmor R da 61M integrato da un processore di nuova generazione Bionz X, un eccezionale EVF UXGA OLED Tru-Finder a 5.760.000 punti e un nuovo display LCD da 2,36M rispetto agli 1,44 megapixel del modello originale. Nonostante l’elevatissima risoluzione, la Sony A7 IVA è in grado di scattare fino a 10 fotogrammi al secondo con messa a fuoco continua. Le caratteristiche video e fotografiche sono di assoluta eccellenza, comparabili ai modelli top di gamma A9 e A1, contribuendo a fare di questa mirrorless una delle migliori fotocamere a pieno formato attualmente disponibili in commercio, ideale per ogni esigenza al top con la parziale eccezione della fotografia di azione/sportiva, area nella quale si possono trovare soluzioni più perfomanti. Il prezzo consigliato al pubblico di questa meraviglia rimane di 4.000 euro per il solo corpo.
Le versioni ‘video-oriented’ della linea Sony A7, incentrate sulla serie A7S, vedono attualmente in catalogo la A7S II del 2015, proposta al prezzo consigliato al pubblico di 2.200 euro, e la più recente A7S III del 2020. La A7S III (nella foto) è una mirrorless che si colloca ai vertici delle fotocamere‘video-focused’: incentrata su un sensore BSI CMOS Exmor R da 12M coadiuvato da un nuovissimo chip Bionz XR, la Sony A7S III vanta una gamma ISO standard di 80-102400 espandibile a 40-409600 (80-409600 per i video), una gamma dinamica di 15 stop, output Raw a 16 bit su registratore esterno, sistema Fast Hybrid AF a 759 punti a rilevamento di fase/425 punti a rilevamento di contrasto, sistema di stabilizzazione ottica dell'immagine SteadyShot in modalità attiva per un guadagno fino a 5,5 stop, display LCD da 3’’ da 1.440.000 punti, raffica di 10fps con AF continuo, mirino elettronico da ben 9.440.000 punti, la risoluzione attualmente più elevata della categoria, doppio slot per schede compatibile anche con supporti CFexpress tipo A, porte USB 3.1/3.2 Type 1 e micro USB, capacità video al top, con regsitrazione UHD 4K120p senza pixel binning o Full HD240p, compressione Long GOP e All-Intra con bit rate massimo di 600Mbps e molto altro. Naturalmente, data la risoluzione di ‘soli’ 12 megapixel ottimizzata per le riprese video, la parte fotografica risulta penalizzata rispetto ad altre concorrenti ma per quanto riguarda le capacità video la A7S III non teme rivali. Il prezzo consigliato al pubblico di questa meraviglia è però di ben 4.200 euro per il solo corpo.
Le mirrorless a pieno formato ‘sport-oriented’ sono incarnate dalla serie A9, rappresentata dall’originale omonima del 2017, un’eccellente mirrorless full-frame ancora commercializzata al prezzo consigliato al pubblico di ben 3.900 euro (solo corpo), e dalla successiva A9 II del 2019. Quest’altrettanto eccellente mirrorless ‘sport-oriented’ riprende – migliorandole ulteriormente – le capacità fotografiche al vertice della progenitrice, proponendosi come una delle regine della categoria. Il prezzo consigliato al pubblico è – naturalmente – all’altezza di una mirrorless professionale: 5.400 euro per il solo corpo.
Se i 24,2M e la gamma dinamica della A9 II possono essere ritenuti insufficienti per determinate applicazioni professionali, quali landscape e studio photography, Sony propone la A1, annunciata a gennaio 2021, a oggi la migliore mirrorless full-frame high-end mai realizzata dal gigante giapponese e una delle migliori esponenti della categoria, se non la migliore in assoluto. Incentrata su un sensore Stacked CMOS Exmor RS da 50,1 megapixel con con processore BIONZ XR di nuova generazione, la A1 offre quanto di meglio si possa desiderare: stabilizzazione ottica delle immagini a 5 assi per una velocità maggiorata dell'otturatore di 5,5 step, EVF OLED da ben 9,44M e velocità di rinfresco di 240 fps, corpo in lega di magnesio completamente tropicalizzato, doppio slot per schede SDXC/SDHC UHS-I e UHS-II, nonché le nuove schede CFexpress tipo A, sistema AF con 759 punti di messa a fuoco a rilevamento di fase/425 punti a rilevamento contrasto con tracking continuo in tempo reale basato su AI, Real Time Eye AF per persone e animali, raffica di 30fps con ottutarore elettronico (silenzioso e privo di vibrazioni)/10fps con otturatore meccanico, output Raw a 16 bit su registratori esterni, modalità multi-shooting con Pixel Shift che combina 16 esposizioni in un’unica immagine da 199 megapixel, connessione Wi-Fi a doppia banda e USB/Ethernet, acquisizione video oversampled a 8K/30p (bit rate 400Mbps) o 4K/120 fps a 4:2:2 10 bit nei formati S-Cinetone, S-Log2/3 e HLG Log e molto altro ancora. Si tratta naturalmente di una mirrorless rivolta a un pubblico prettamente professionale, date le caratteristiche al vertice in tutte le aree, che può permettersi di investire i 7.300 euro per il solo corpo richiesti.
In conclusione
Da questa rapida analisi dell’articolata e per certi versi sterminata – almeno per i tempi odierni – gamma delle fotocamere Sony emerge chiaramente la volontà del gigante giapponese di mantenere e, se possibile, consolidare ulteriormente il proprio primato nel segmento delle mirrorless, derivante da lunghi anni d’impegno e ingenti investimenti. Il fatto che l’ultima mirrorless APS-C – la A6600 – risalga a tre anni fa (tralasciando la Vlog camera ZV-E10 destinata a soddisfare la moda di nicchia del V-logging), lascia presagire l’intenzione di Sony di concentrare l’attenzione sul più redditizio segmento delle mirrorless a pieno formato, nonostante – o, forse, proprio per questo – l’offensiva scatenata da Canon e Nikon nel tentativo di recuperare il (lungo) tempo perduto, ora che il settore delle reflex dove primeggiano da decenni sembra destinato a scomparire.
Con le fotocamere a ottica fissa che sembrano destinate a ridursi a un mercato di nicchia, sempre più soverchiate dagli smartphone, e le DSLR che hanno imboccato il viale del tramonto, le mirrorless rappresentano incontrovertibilmente il futuro della fotografia digitale e in questo campo il leader è indubbiamente Sony, almeno per quanto riguarda il pieno formato. Vedremo se a Canon e Nikon riuscirà di scalzare Sony dal trono al contrario del fallimento di quest’ultima nel settore delle reflex nonostante anni e anni di tentativi.
Data di pubblicazione: luglio-settembre 2022
© riproduzione riservata