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Mirrorless 2020 parte prima: Canon e Fujifilm
Stefano Tieghi
Torniamo a parlare di fotografia – anziché di Covid-19 e delle sue conseguenze – analizzando le nuove mirrorless rilasciate da Canon e Fujifilm nel 2020.
Torniamo a parlare di mirrorless a due anni esatti di distanza dall’ultima volta che ci siamo dedicati all’argomento dopo diverse analisi rivolte ai pesantissimi riflessi che la pandemia globale sta avendo, e continuerà ad avere, anche sul mondo della fotografia digitale. Lo facciamo perchè si tratta della dimostrazione più evidente da parte dei produttori della volontà di tentare di uscire dal baratro in cui il Covid-19 ha sprofondato tutto il mondo e ciò non poteva che avvenire nell’unico segmento di mercato che sembra offrire ancora prospettive commerciali significative: le mirrorless.
Se andiamo infatti a scorrere l’elenco delle nuove fotocamere uscite in commercio nel 2020, piuttosto poche per la verità come già avveniva anche negli anni pre-pandemia, scopriamo che la stragrande maggioranza sono proprio fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio, gli unici prodotti che sembrano ancora mantenere un forte appeal sul grande pubblico, come evidenziano i dati commerciali relativi allo scorso anno (‘2019: il declino continua‘, ‘2019: la fine di un’epoca‘) di cui ci siamo occupati approfonditamente.
Iniziamo la nostra disamina partendo da Canon, che nella seconda parte dell’anno ha rilasciato ben tre nuove fotocamere, la più recente delle quali è la EOS M50 Mark II. Annunciata poche settimane fa, l’erede della EOS M50 del 2018 si presenta come un aggiornamento di relativamernte modesta entità di una delle mirrorless più popolari in casa Canon. La M50 Mark II condivide con la progenitrice il sensore CMOS APS-C (22,3 x 14,9mm) da 24,2M e il processore d’immagini Digic 8, mentre il sistema autofocus Canon Dual Pixel AF a 143 punti AF a rilevamento di fase (a rilevamento contrasto e senza supporto Dual Pixel in modalità 4K) è presente nella sua incarnazione più recente. Le altre caratteristiche rimangono sostanzialmente invariate rispetto al predecessore: EVF OLED da 2,36M, display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.040.000 punti, sistema di stabilizzazione elettronica su 5 assi, controlli manuali completi, supporto Raw, sensibilità ISO nativa 100 – 25600 (estesa 100 – 51200), velocità di scatto continuo di 10fps (7,4fps con autofocus), capacità video 4K 2160p25 con audio stereo nei formati MPEG4, AVC/H.264 e MP4, flash incorporato, slitta a contatto caldo e connettività Wi-Fi e Bluetooth LE. La EOS M50 Mark II si presenta dunque come una mirrorless potente e versatile, ricca di funzionalità per il vlogging quali livestreaming YouTube, supporto per il formato video verticale e presa microfono integrata. Peccato che il supporto video nel formato video 4K sia limitato a 24p, l’autofocus sia soltanto a rilevamento contrasto e il crop sia ben di 1.5x. Nel complesso si tratta comunque di una fotocamera potente e capace, che dovrebbe essere disponibile a novembre a un prezzo solo corpo attorno ai 600 dollari.
Le principali novità in casa Canon riguardano però la gamma EOS R, che si arricchita di due nuove mirrorless full-frame: l’ammiraglia EOS R5 e la ‘sorella minore’ EOS R6. A due anni giusti di distanza dalla capostipite EOS R – sul mercato italiano da ottobre 2018 – e a un tempo ancora inferiore nel caso della midrange EOS RP, uscita a febbraio 2019, la linea delle mirrorless targate Canon viene rinnovata con due fotocamere che all’atto pratico si presentano come ciò che avrebbero dovuto essere i modelli originali, trattandosi della prima esperienza di Canon nelle fotocamere a ottica intercambiabile a pieno formato prive di pentaspecchio. Mentre le precedenti EOS R ed EOS RP sono mirrorless dalle eccellenti caratteristiche sotto diversi aspetti ma non pienamente riuscite, le due discendenti promettono di correggerne i difetti migliorandone ulteriormente i punti forti.
Partendo dalla top di gamma, la EOS R5 vanta un nuovissimo sensore CMOS da 45MP con stabilizzazione integrata dell’immagine in grado di assicurare un guadagno fino a 8 stop. Il sistema autofocus avanzato a 1053 punti con tecnologia Dual Pixel AF II utilizza la tecnologia Deep Learning per il tracking preciso di persone e animali. L’EVF OLED offre ben 5,76M di risoluzione e ingrandimento di 0,76x mentre il display LCD touch articolato da 3’’ vanta 2,1 milioni di punti di risoluzione. La raffica presenta eccellenti valori di 20 fps con diaframma elettronico e 12 fps con diframma meccanico, in entrambi i caso con messa a fuoco continua. Le capacità video prevedonosupporto 8K 30p/24p in formato Raw o H.265 con estensione fino a 120p con oversampling. Presenti un doppio slot di memoria (1 SD e 1 CFexpress) e supporto Wi-Fi dual-band, il tutto contenuto in un robusto corpo macchina resistente ad acqua e polvere. Si tratta dunque di una mirrorless full-frame che finalmente sembra all’altezza delle rivali già affermate, segnatamente targate Sony, con la parziale eccezione delle capacità video non ancora al top. Ovviamente una fotocamera al top come la EOS R5 non può che avere un prezzo altrettanto top, nell’ordine dei 4.300 euro naturalmente solo corpo.
La EOS R6 è una mirrorless full frame di fascia medio-alta, che all’atto pratico si presenta come una versione semplificata – ma non troppo – dell’ammiraglia EOS R5. Incentrata sulllo stesso sensore CMOS a pieno formato (24 x 36mm) da 20,1M che equipaggia la DSLR EOS 1D X Mark III – con stabilizzazione integrata dell’immagine in grado di assicurare un guadagno fino a 8 stop – la EOS R6 incorpora il sistema autofocus avanzato a 1053 punti con tecnologia Dual Pixel AF II, mirino OLED da 3,69M e fattore di ingrandimento di 0,76x, display LCD touchda 3" orientabile da 1,62M, doppio slot di memoria SD e connettività Wi-Fi e Bluetooth. Come sulla EOS R5 la raffica è di 20 fps con diaframma elettronico e 12 fps con diframma meccanico, in entrambi i caso con messa a fuoco continua. Il supporto video prevede gli standard UHD e DCI 4K fino a 60p nei formati Raw e H.265. Il corpo macchina è resistente ad acqua e polvere. La EOS R6 si presenta dunque come una sotra di EOS-1D X III in formato mirrorless, quindi con livelli altissimi di qualità e la sola lacuna identificata in una certa tendenza al surriscaldamento nell’acquisizione contemporanea di video e immagini. Ciò detto, si tratta di un’eccellente fotocamera che ha però un prezzo non esattamente abbordabile, attorno ai 2.500 euro solo corpo.
Passando a Fujifilm, è di poche settimane fa l’annuncio della X-S10, una capace mirrorless incentrata su un sensore BSI-CMOS X-Trans da 26MP in formato APS-C (23,5 x 15,6mm). A differenza delle altre fotocamere X-series, la X-S10 presenta una disposizione dei controlli più tradizionale e una generosa impugnatura. Il cuore della fotocamera è rappresentato dal medesimo sensore, processore e sistema AF dell’ammiraglia X-T4, cui si accompagna un sistema di stabilizzazione immagine su 5 assi, miniaturizzato e meno efficace di 0,5 stop. Completano le caratteristiche principali un EVF OLED da 2,36M con ingrandimento di 0,62x, un display LCD touch orientabile da 3’’ di 1.040.000 pixel, microfono e flash integrati, possibilità di alimentazione via USB, controlli manuali completi, slitta a contatto caldo, raffica di 30fps con crop/20fps senza crop con diaframma elettronico oppure 8fps con diaframma meccanico, supporto video 4K (DCI e UHD) a 30p fino a 30 minuti nei formati MPEG-4 e H.264 e possibilità di arrivare fino a 240fps con risoluzione Full HD. Come si può vedere, si tratta di una mirrorless dalle ottime caratteristiche, che dovrebbe avere un prezzo al lancio attorno ai 1.000 euro solo corpo.
Nella seconda parte della nostra disamina delle novità riguardanti il mondo mirrorless ci oppuperemo dei nuovi modelli Nikon e Olympus.
Data di pubblicazione: novembre 2020
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