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canon Canon annuncia i risultati dell'esercizio 2007.

In occasione di un incontro con i vertici dell'azienda e i maggiori investitori e azionisti, il 30 gennaio 2008 si è tenuto in Giappone il meeting annuale in cui vengono presentati i risultati dell'anno appena concluso. La presentazione, circa 130 slide piuttosto complesse, che è disponibile sul sito canon.jp (all'indirizzo: http://www.canon.com/ir/conf2007/index.html) è stata tenuta da Mr. Masahiro Osawa, Managing Director, Group Executive Finance & Accounting. Come sempre accade in questi casi, riportiamo solamente i dati relativi al settore della produzione di fotocamere e relativi accessori.

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I dati relativi al 2007 sono sempre due, dove il primo rappresenta il dato stimato all'inizio dell'anno (f) mentre il secondo è il dato effettivo (r). Tutte le cifre indicate sono in miliardi di Yen. (Alla data odierna il rapporto Yen/Euro è 153,88/1).

Nonostante il risultato sia inferiore alle aspettative, nell'ultimo trimestre 2007 (Q4) è stato realizzato un incremento delle vendite pari al 5,49% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ciò ha portato un incremento dello 0,7% del margine operativo che tuttavia, a causa della variazione del valore dello yen sui mercati internazionali, ha subito una lieve flessione passando dal 26,7% del Q406 al 25,5% del Q407.

Prendendo invece in considerazione l'intero esercizio i risultati producono valori diversi: il fatturato totale raggiunge 1.153 miliardi di Yen con una crescita del 10,6% rispetto al 2006 e un incremento totale del margine operativo del 14,4%. Il margine operativo del settore fotografico rispetto al totale dell'azienda fa un balzo in avanti con il suo 26,7% rispetto al 25,8% dello scorso anno.

 

Ricapitolando: le vendite e i profitti sono cresciuti nel corso dell'anno 2007 sia in modo relativo (ultimo trimestre) che in modo globale (intero esercizio). Il dato più interessante riportato da Mr. Osawa riguarda proprio la tendenza che interessa il mercato delle DSLR, aumentato dell'8,0% nel Q4 e dell'11,8% su base annua, erodendo in parte il mercato delle macchine digitali cosidette Compatte, che ha segnato comunque un +7,4% (Q4) e un ottimo +13,3 su base annua. Il rapporto tra DSLR e Compatte, in casa Canon, è aumentato di circa il 13% a favore delle prime, un dato interessante che conferma l'assoluta egemonia del settore Professionale da parte della casa di Tokio guidata da Mr Fujio Mitarai e Mr Tsuneji Uchida, che nel 2007 ha festeggiato i suoi 70 anni celebrando anche la produzione del trentesimo milione di corpi della serie EOS.

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Nikon comunica di aver reso disponibile l'aggiornamento alla release 1.02 per il firmware “A” delle proprie reflex D300. Con questo upgrade viene risolto un problema che può presentarsi con tempi di posa superiori agli 8 secondi producendo bande verticali nelle immagini.

I possessori di fotocamere con firmware “B” non sono interessati da questo upgrade. Per verificare la serie del proprio firmware è sufficiente consultare “Versione firmware” dal menu Impostazioni.

Firmware e relative istruzioni per utenti Macintosh e Windows sono reperibili sul sito dell'assistenza tecnica Nikon.

Sigma ha rilasciato la versione 1.06 del firmware per il proprio modello SD14. Dopo aver esteso la sensibilità dell'apparecchio a ISO 50 con il firmware 1.05, oggi Sigma migliora il bilanciamento custom del bianco e la qualità visiva dell'immagine sul display LCD della macchina; inoltre consente di disabilitare lo scatto in assenza di memory card.

Come sempre, il file contenente firmware e le istruzioni d'uso sono reperibili sul sito Sigma.

Il blog Photographybay.com ha pubblicato i dettagli relativi alla richiesta di brevetto che Canon ha depositato presso l'USPTO – l'Ufficio Brevetti statunitense – inerente un sistema destinato ad automatizzare l'applicazione di watermark (filigrane digitali) all'interno delle immagini sfruttando l'immagine dell'iride del fotografo. La soluzione prevede in pratica un lettore di iride all'interno del corpo macchina e la possibilità di predefinire una serie di acquisizioni biometriche per più utilizzatori del medesimo apparecchio. Una volta scattate le fotografie desiderate, l'applicazione del watermark appropriato consente di firmare digitalmente ogni scatto in maniera del tutto automatica: un'operazione che attualmente viene eseguita localmente su PC mediante applicazioni e plugin dedicati. In alternativa, il brevetto Canon prevede che i dati biometrici dell'iride possano essere aggiunti sotto forma di metadati al file generato dalla macchina fotografica in modo da essere più facilmente gestiti successivamente in corso di workflow.

La richiesta di brevetto presenta esplicitamente questo sistema come una soluzione efficace al problema dell'attribuzione dei copyright, per quanto – come molti fotografi hanno scoperto a loro spese – sottoporre un'immagine a una determinata serie di trasformazioni e conversioni tramite software di fotoritocco può di fatto rimuovere un watermark; d'altra parte esiste una lunga casistica di azioni legali intentate e vinte da titolari di copyright senza alcun ricorso alle filigrane digitali. Può essere che il campo di applicazione più interessante per questa tecnologia sia quello delle agenzie fotografiche, che potranno rapidamente e automaticamente attribuire ciascuno scatto all'autore appropriato (e questo spiegherebbe anche la possibilità di disporre dei dati biometrici come metadati, al pari delle informazioni EXIF). E comunque ci viene il dubbio se non sia più facile ed economico acquisire i dati biometrici applicando un lettore di impronte digitali al pulsante di scatto della macchina. Sempre che l'idea non sia già stata brevettata...

Il testo di richiesta del brevetto è consultabile (in lingua inglese) sul sito dell'USPTO.

Apple ha rilasciato la nuova versione del proprio pacchetto software per l'editing e la gestione delle fotografie. Aperture 2 introduce oltre un centinaio di nuove funzionalità, un'interfaccia utente ottimizzata, un motore di elaborazione immagini completamente rinnovato e nuovi tool di imaging per il recupero delle alte luci, la brillantezza del colore, la definizione locale del contrasto, il ritocco smussato, vignetting e fine-tuning RAW. Con la nuova funzione di elaborazione RAW di Aperture 2 l'immagine presenta, secondo Apple, più dettagli visibili e un miglior rendering del colore rispetto a qualsiasi altro programma prima ancora che l'utente inizi ad apportare qualunque modifica.

Aperture 2 permette ora agli utenti di navigare fra le modalità "Viewer" e "Browser" con un solo tasto di comando sulla tastiera. Lo spazio disponibile su schermo è massimizzato per immagini con il cosiddetto "heads up", un pannello che ora racchiude tutte le funzionalità e che permette agli utenti di spostarsi fra la libreria, i metadati e i controlli per la correzione delle immagini in un unico tab "inspector". La vista "All Projects", creata sul modello della vista Eventi di iPhoto, fornisce una foto rappresentativa di facciata per ciascun progetto e offre la possibilità di scorrere velocemente in superficie attraverso le fotografie che vi sono contenute; il Browser iPhoto integrato offre un accesso diretto a tutti gli Eventi e alle immagini contenuti nella libreria iPhoto.

Rispetto alla versione precedente, Aperture 2 velocizza le fasi di importazione, navigazione e ricerca fra grandi volumi di immagini. Le anteprime integrate permettono ai fotografi di assegnare titoli, parole chiave e rating alle immagini quando vengono importate; inoltre è ora possibile continuare a lavorare mentre le immagini vengono esportate in formato JPEG, TIFF, PNG e PSD. Quick Preview permette agli utenti di navigare fra le immagini RAW in rapida successione senza dover aspettare che i file vengano caricati; il database della libreria Aperture è stato riprogettato per fornire la possibilità di cambiare velocemente da un progetto ad un altro e per fornire risultati della ricerca quasi istantanei, anche quando si lavora su librerie estremamente grandi con oltre 500.000 immagini o più.

Apple ha potenziato anche la dotazione di strumenti di imaging. La capacità di elaborazione di immagini RAW che costituisce il cuore di Aperture 2 è stata progettata all'insegna della qualità dell'immagine offrendo agli utenti la possibilità di definire con precisione i parametri del profilo immagine per ciascuna delle loro macchine fotografiche. Fra i nuovi strumenti per ottimizzare le immagini si segnalano: "Recovery", per ripristinare le alte luci; "Vibrancy", per incrementare selettivamente la saturazione senza influire negativamente sui toni della pelle; "Definition", che offre un contrasto locale per aggiungere chiarezza alle immagini; filtri "Vignette & Devignette" per fornire risultati di livello professionale; e un pennello "Repair and Retouch" morbido per rimuovere in modo rapido e facile imperfezioni, per pulire la polvere del sensore e rimuovere le aree con problemi.

Aperture 2 si integra con Mac OS X, iLife, iWork, .Mac e i servizi di stampa Apple, permettendo di accedere direttamente a qualsiasi immagine presente nella libreria Aperture da qualsiasi altra applicazione, come iMovie, Keynote, Pages e anche dall'applicazione Mail di Leopard. Grazie al supporto per la Web Gallery .Mac, gli utenti Aperture possono pubblicare ora le loro foto su Web, iPhone, iPod touch e Apple TV. Le Raccolte di Aperture 2 sono ora dotate di nuovi temi e layout, sovracoperte personalizzate (incluse pagine al vivo) e copertine stampate in rilievo.

Aperture 2 è in vendita a €199 (Iva inclusa) su Apple Store, nei negozi retail Apple e presso i rivenditori autorizzati Apple.

Apple: www.apple.it

Un sensore perfettamente pulito è un prerequisito per foto ineccepibili dal punto di vista della qualità tecnica. Come eseguire però questo genere di manutenzione? Approfondiamo l'argomento grazie al test di un prodotto specifico.

Kodak ha presentato il primo sensore CMOS a 1,4 micron da 5 megapixel di risoluzione, una soluzione che promette di rivoluzionare la qualità dell'immagine ottenibile dalle fotocamere consumer come quelle integrate nei telefoni cellulari. Il sensore KAC-05020 riduce la dimensione del pixel del 20% rispetto ai sensori CMOS tradizionali aggirando le limitazioni tipicamente associate a elementi così piccoli grazie a una riprogettazione integrale dell'architettura e del funzionamento del pixel CMOS. La soluzione sfrutta inoltre il nuovo pattern Kodak TRUESENSE presentato la scorsa estate (un sistema che, ricordiamo, estende il classico retino RGB del pattern Bayer sviluppato dalla stessa Kodak nel 1976 aggiungendovi sensel pancromatici e riducendo nel contempo la sensibilità al rosso), permettendo di migliorare la sensibilità luminosa di uno o due stop.

Con 5 MP di risoluzione e una sensibilità fino a 3200 ISO nel formato da 0,25”, il nuovo sensore Kodak compie un ulteriore passo avanti nella riduzione del gap esistente tra fotocamere integrate e macchine digitali compatte. Le prime dimostrazioni saranno tenute in occasione del GSMA Mobile World Congress di Barcellona (dall'11 al 14 febbraio), mentre la disponibilità iniziale dei campioni del sensore è prevista entro il secondo trimestre 2008.

Kodak: www.kodak.com

Il nuovo Tamron SP AF 10-24MM F/3.5-4.5 DI II LD Aspherical (IF), attualmente in corso di sviluppo, è progettato per sensori APS-C e Tamron afferma che le sue caratteristiche saranno superiori all'attuale 11-18mm f/4.5-5.6 pur con velocità e lunghezza focale superiori. Questo zoom grandangolare incorpora materiali avanzati ed elementi asferici per minimizzare le aberrazioni, mentre il design stesso dell'ottica è concepito in modo da avvicinarsi alla telecentricità. Questo zoom grandangolare compatto e leggero, offre una distanza minima di messa a fuoco di 0,24m sull'intera lunghezza focale.

Il nuovo zoom utilizza elementi in vetro HID (High Index/High Dispersion) e due elementi in vetro LD (Low Dispersion) che minimizzano le aberrazioni cromatiche assiali e laterali. Per esaltare ulteriormente le caratteristiche ottiche, questo obiettivo incorpora un sofisticato elemento asferico in vetro smerigliato e tre elementi asferici ibridi per correggere distorsioni e aberrazioni cromatiche e sferiche. L'obiettivo incorpora anche un rivestimento multistrato di nuova concezione e uno speciale rivestimento delle superfici interne. L'obiettivo è adatto per l'impiego con fotocamere Canon, Nikon, Pentax e Sony. (Le ottiche della serie Di - Digitally-Integrated design - sono realizzate esclusivamente per l'impiego su 35mm e DSLR con sensori di dimensioni massime di 24 x 16mm.)

Tamron ha introdotto anche lo zoom SP AF17-50mm F/2.8 XR Di-II LD Aspherical [IF] per attacco Pentax, che si aggiunge ora ai modelli con attacchi Nikon, Canon e Sony AF. Il design esclusivo per fotocamere DSLR dà vita a uno zoom che copre praticamente lo stesso campo di un obiettivo 26-78mm in formato 35mm mantenendo la compattezza e la leggerezza dell'originale obiettivo full frame. L'utilizzo innovativo di un vetro XR (Extra Refractive Index) ottimizza la distribuzione complessiva del potere ottico mentre due elementi asferici ibridi e un elemento in vetro LD (Low Dispersion) assicurano un'elevata qualità delle immagini ed eliminano efficacemente le aberrazioni cromatiche assiali e laterali.

Caratterizzato da una distanza di messa a fuoco minima di 0,27m sull'intera gamma focale, uno dei valori migliori tra gli zoom standard con apertura massima di f/2.8 per DSLR con sensore APS-C, questo zoom utilizza un sistema ottico progettato per limitare gli effetti dei cambiamenti nell'angolo di incidenza dei raggi luminosi che raggiungono il sensore, tenendo conto delle variazioni dovute all'ingrandimento. Rispetto alle ottiche per fotocamere a pellicola, l'illuminazione periferica rimane elevata, assicurando una brillantezza uniforme dal centro ai margini dell'immagine.

Grazie all'impiego di speciali rivestimenti multistrato sulle superfici incollate e di un rivestimento multistrato di nuova concezione sugli altri elementi, le immagini fantasma e i riflessi provocati dalla luce che penetra nell'elemento anteriore e dal sensore stesso sono ridotti al minimo.

Attraverso particolari accorgimenti meccanici è stato possibile incorporare in questo zoom complessi meccanismi pur mantenendo livelli elevati di compattezza e portabilità. La progettazione dell'obiettivo è stata inoltre completamente rivista con una generale riduzione dimensionale di tutte le componenti allo scopo di aumentare precisione e durata e consentire l'integrazione dei nuovi e complessi meccanismi.

Tamron ha annunciato anche lo sviluppo di tre zoom con motore integrato per attacco Nikon destinati a fotocamere prive di motore di messa a fuoco interno, come i modelli D40, D40x e D60: due zoom per fotocamere in formato APS-C - l'AF18-200mm F/3.5-6.3 XR Di II e l'SP AF17-50mm F/2.8 XR Di II - e uno zoom per fotocamere full-frame - l'AF 70-300MM F/4-5.6 Di LD Macro.

Tamron: www.tamron.com

Rodenstock Apo-Sironar digital 70mm f/5.6 offre una lunghezza focale standard (nel caso di un sensore da 37x49mm) oppure leggermente superiore (nel caso di sensore da 24x36mm a 32x43mm). Questa caratteristica ne fa un'ottica multi-impiego, ideale per scatti con prospettive naturali. Il nuovo 70mm Rodenstock è caratterizzato da un cerchio dell'immagine di 100 mm di diametro all'infinito, che offre ampi margini per il puntamento della fotocamera (decentramento e basculaggio) persino con i sensori di area maggiore. Il design dell'ottica, articolato su un complesso di 8 elementi in 7 gruppi, è stato progettato senza compromessi per garantire eccezionali livelli di nitidezza e contrasto e livelli di color fringe trascurabili anche con il massimo ingrandimento.

Per assicurare i massimi risultati possibili, nella progettazione di quest'obiettivo è stato tenuto conto persino delle proprietà ottiche del cover glass del sensore in modo da eliminare le aberrazioni create dal vetro. Per assicurare in ogni situazioni le prestazioni ottiche straordinarie offerte dal design dell'obiettivo sono indispensabili una produzione e un assemblaggio caratterizzati dal massimo livello di precisione. Per tale ragione il barilotto del gruppo di lenti posteriore in realtà è costituito da due barilotti, uno interno all'altro. Il barilotto interno viene centrato e allineato al gruppo di lenti anteriore mediante un dispositivo di centraggio laser in modo da assicurare la perfetta simmetria circolare, quindi viene fissato in tale posizione all'interno del barilotto esterno. Questa procedura elimina persino le minime tolleranze provocate da ogni singolo otturatore, tolleranze che non sono essere note a priori prima dell'assemblaggio dell'otturatore stesso.

Rodenstock: http://www.linos.com/pages/home/shop-optik/rodenstock-foto-objektive/

Annunciato il nuovo modello ALPA 12 MAX, integrato alla perfezione nella famiglia di fotocamere ALPA 12: tutti i modelli in commercio - TC, WA, SWA, METRIC, MAX, XY - utilizzano infatti esattamente gli identici modelli di ottiche, adattatori per dorsi, dorsi digitali e a pellicola, mirini, adattatori a slitta universali, adattatori macro, vetri smerigliati, ecc. La nuova ALPA 12 MAX è utilizzabile sia manualmente che su treppiede. L'uscita sul mercato è prevista nel corso del 2008.

Caratterizzata da un peso di 1 kg circa per il solo corpo e da dimensioni di 177 (L) x 31 (P) x 206 (A) mm, questa fotocamera offre la possibilità di decentrare e basculare simultaneamente l'ottica sui piani verticale e orizzontale, rispettivamente nella misura di 25 mm verso l'alto e 18 mm verso il basso (per complessivi 43 mm sul piano verticale) e di 18 mm verso destra e sinistra (per complessivi 36 mm sul piano orizzontale). L'ALPA 12 MAX offre anche la possibilità di ruotare il corpo macchina mantenendo l'ottica in posizione fissa: in questo modo è solo il dorso che si sposta all'interno del cerchio dell'immagine. Come tutti i modelli appartenenti alla famiglia di fotocamere ALPA 12, anche la nuova ALPA 12 MAX è compatibile con il nuovo adattatore d'inclinazione ALPA a regolazione continua da 0° a 6°, utilizzabile con tutti gli obiettivi Schneider-Kreuznach da 80mm e superiori nelle nuove versioni “short barrel”: 80, 90, 100, 120, 150, 180, 210 e 250mm; il nuovo adattatore per dorsi ALPA AFi/Hy6; e il nuovo ed esclusivo adattatore per dorsi a pellicola ALPA 6x9 (56 x 83 mm). Questi due nuovi prodotti saranno in vendita a partire dalla prossima primavera.

Alpa: www.alpa.ch

APO 200-500mm F2.8/400-1000mm F5.6 EX DGSigma ha annunciato l'imminente disponibilità dell'attesissima fotocamera digitale Sigma DP1. L'apparecchio, che incorpora un sensore di dimensioni comparabili alle DLSR di gamma alta, benché sia sostanzialmente diverso da queste ultime per quanto riguarda il design, punta a offrire la qualità dell'immagine e le caratteristiche di una DSLR in un apparecchio delle dimensioni di una compatta. La nuova DP1 incorpora il sensore direct-image da 14 megapixel Foveon X3 (2652 × 1768 × 3 layer) utilizzato nella DSLR Sigma SD14, che insieme ad altre caratteristiche - l'engine per l'elaborazione dell'immagine TRUE (Three-layer Responsive Ultimate Engine) progettato specificamente per il sensore Foveon, l'obiettivo F4 da 16,6mm, equivalente a un 28mm su una 35mm, e le numerosi opzioni di esposizione - ne fanno un apparecchio in grado di non sfigurare nei confronti di molte DSLR.

Per chi è alla ricerca di un teleobiettivo compatto con capacità di stabilizzazione dell'immagine, è disponibile il nuovo Sigma 18-125mm f/3.8-5.6 DC OS HSM. Utilizzabile con DSLR Sigma, Canon, Nikon, Pentax e Sony, questo tele incorpora l'originale funzione Sigma OS (Optical Stabilizer) (non utilizzabile però sulle digitali Pentax e Sony). L'ottica SLD (Special Low Dispersion), comprendente un elemento asferico in vetro e due elementi asferici ibridi, corregge efficacemente ogni tipo di aberrazioni mentre il rivestimento multistrato elimina riflessi e immagini fantasma. Questo obiettivo incorpora il sistema HSM (Hyper Sonic Motor) (con i corpi macchina Pentax che non lo supportano la funzione AF non è però disponibile), che assicura una messa a fuoco veloce e silenziosa.

Per i possessori di DSLR Sigma, Canon, Nikon, Pentax e Sony, Sigma presenta il nuovo teleobiettivo con stabilizzazione ottica Sigma APO 120-400mm F4.5-5.6 DG OS HSM. La designazione DG indica che questo obiettivo è utilizzabile anche su fotocamere 35mm o APS. Questo tele incorpora il sistema di stabilizzazione dell'immagine Sigma OS (Optical Stabilizer). I tre elementi in vetro SLD (Special Low Dispersion) correggono efficacemente ogni tipo di aberrazioni mentre il rivestimento multistrato elimina riflessi e immagini fantasma. Questo obiettivo incorpora il sistema HSM (Hyper Sonic Motor), che assicura una messa a fuoco veloce e silenziosa. L'uso dei moltiplicatori di focale ottica EX DG APO da 1.4x o 2x permette di dare vita a un teleobiettivo 168-560mm F6.3-8 MF o 240-800mm F9-11 MF.

Per i fotografi che per qualunque ragione non possono assolutamente permettersi di avvicinarsi al soggetto, Sigma propone il nuovo teleobiettivo Sigma APO 150-500mm f/5-6.3 DG OS HSM. Ricco di novità, come il il sistema HSM (Hyper Sonic Motor) e il sistema di stabilizzazione dell'immagine Sigma OS (Optical Stabilizer), cui si aggiungono tre elementi in vetro SLD (Special Low Dispersion) e il rivestimento multistrato per eliminare aberrazioni, riflessi e immagini fantasma, questo tele sarà disponibile per DSLR Sigma, Canon, Nikon, Pentax e Sony. L'uso dei moltiplicatori di focale ottica EX DG APO da 1.4x o 2x permette di dare vita a un teleobiettivo 210-700mm F7-9 MF o 300-1000mm F10-13 MF.

Sigma ha annunciato anche quello che può fregiarsi a ragione del titolo di ottica definitiva per il fotografo naturalista: il Sigma 200-500 f/2.8 EX DG. Questo enorme teleobiettivo, il primo al mondo caratterizzato da un'apertura di f/2.8 a 500mm di focale, è dotato di attacco per trasformarlo in un'ottica 400-1000mm f/5.6. Questo tele, che nell'aspetto ricorda un dispositivo militare, ha un peso di quasi 16 kg e incorpora una batteria al litio dedicata per lo zoom e la messa a fuoco, oltre a un pratico pannello LCD per verificare la lunghezza focale. L'ottica SLD (Special Low Dispersion) e i tre elementi in vetro ELD (Extraordinary Low Dispersion), a cui si aggiunge il rivestimento multistrato, eliminano efficacemente aberrazioni, riflessi e immagini fantasma. Il nuovo teleobiettivo sarà disponibile per DSLR Sigma, Canon e Nikon.

Al PMA Sigma presenta anche lo zoom Sigma 70-300mm f/4-5.6 HSM in versione standard e APO per le DSLR Nikon D40 e D60; gli zoom Sigma APO 70-200mm F2.8 II EX DG MACRO e Sigma APO 50-150mm F2.8 II EX DC HSM per fotocamere Pentax e Sony e le versioni per DSLR "Four Thirds" Leica, Panasonic e Olympus dei popolari obiettivi Sigma 10-20mm F4-5.6 e 70-200 F2.8: Sigma 10-20mm F4-5.6 EX DC HSM for Four Thirds e APO 70-200mm F2.8 II EX DG MACRO HSM for Four Thirds.

Concepito secondo la formula vincente del famoso obiettivo NIKKOR 24-120 mm VR, l'AF-S DX NIKKOR 16-85 mm f/3.5-5.6G ED VR è il primo obiettivo grandangolare da 16 mm dotato dell'esclusiva tecnologia per la riduzione delle vibrazioni Nikon VR II, che consente di scattare con tempi di posa fino a quattro stop più lunghi rispetto a quanto sarebbe altrimenti possibile, assicurando risultati nitidi e accurati anche in condizioni di illuminazione molto scarsa. Destinato agli utenti delle fotocamere reflex digitali Nikon, l'obiettivo AF-S DX NIKKOR 16-85 mm f/3.5-5.6G ED VR è caratterizzato da un ampio rapporto di zoom pari a 5,3x e da una messa a fuoco ravvicinata di soli 0,38 m per l'intera portata dello zoom. L'obiettivo AF-S DX NIKKOR 16-85 mm f/3.5-5.6G ED VR incorpora il trattamento Nikon Super Integrated Coating e lenti a bassa dispersione in Vetro ED (Extra-low Dispersion) con componenti asferici.

Il nuovo obiettivo AF-S Micro NIKKOR 60 mm f/2.8G ED, che riprende e arricchisce le caratteristiche del precedente 60mm f/2.8D AF Micro-Nikkor che sostituisce, è dedicato alle riprese macro e ravvicinate, offrendo un rapporto di riproduzione 1:1 con una distanza minima di messa a fuoco di soli 0,185m. Compatto e maneggevole (misura soli 73 x 89 mm e pesa 425 grammi), l'obiettivo AF-S Micro NIKKOR 60 mm f/2.8G ED è progettato per essere utilizzato con la linea avanzata di fotocamere reflex digitali Nikon FX e DX, offrendo un'ottima alternativa al tradizionale obiettivo da 50 mm. Rispetto al modello 60mm f/2.8D AF Micro-Nikkor, il nuovo obiettivo si distingue per l'esclusivo rivestimento nano-crystal di Nikon; lenti a bassa dispersione in Vetro ED (Extra-low Dispersion) e componenti asferici; il motore Silent Wave (AF-S), che garantisce la silenziosità dell'autofocus durante la ripresa ravvicinata; il sistema di messa a fuoco interna (IF); e l'elemento anteriore senza rotazione per l'attacco del lampeggiatore.

Il nuovo obiettivo grandangolare PC-E NIKKOR 24 mm f/3.5D ED, con capacità di decentramento e basculaggio, è il primo componente della famiglia di ottiche Nikon che permettono lo spostamento degli elementi ottici interni rendendo possibile il controllo della prospettiva (Perspective Control, PC). Le ampie possibilità di basculaggio comprese tra +/- 8,5º e le estese opportunità di decentramento che vanno da + a -11,5 mm fanno di questo obiettivo uno dei campioni della sua categoria. Il PC-E NIKKOR 24 mm f/3.5D ED è compatibile con i telemetri elettronici di tutte le fotocamere reflex Nikon e consente il controllo dell'apertura automatica del diaframma con le fotocamere Nikon D3/D300. L'utilizzo combinato del rivestimento nano-crystal di Nikon, le 3 lenti in vetro ED e gli elementi asferici garantiscono una qualità ottica eccezionale, riducendo al minimo effetti indesiderati, riflessi parassiti e aberrazioni cromatiche. La sua uscita sul mercato è prevista in primavera ed entro l'estate dovrebbe essere affiancato da altri due obiettivi con capacità decentramento e basculaggio: il PC-E Micro NIKKOR 45mm f/2.8D ED ed il PC-E Micro NIKKOR 85mm f/2.8D ED.

Nikon: www.nital.it

Nikon D60Il 2008 si arricchisce di un'altra reflex digitale entry-level con l'annuncio della Nikon D60, un apparecchio da 10,8 MP (10,2 MP effettivi) con sensibilità da 100 a 1600 ISO per un peso solo corpo di poco inferiore al mezzo chilo. Sostituta del precedente modello D40, di cui riprende quasi fedelmente la struttura esterna del corpo, la nuova D60 aggiunge un sistema integrato per la pulizia del sensore – una funzione che pare essere ormai entrata nel novero delle caratteristiche base richieste a una dSLR entry-level – e un telemetro digitale che aiuta nella messa a fuoco manuale indicando la distanza dal soggetto. Migliorata l'assistenza all'esposizione con la funzione Active D-Lighting, che compensa le aree sottoesposte, la D60 introduce nell'area creativa due novità come la simulazione dei filtri ottici e la creazione di animazioni in stop-motion.

Il kit Nikon D60 più AF-S DX Nikkor 18-55mm f/3.5-5.6G VR sarà proposto a €699.

Nikon: www.nital.it

Alcuni obiettivi Sigma delle serie DC (per sensori APS-C) e DG (per sensori 35mm) non supportano la funzione “Auto DX Crop” quando montati sulle reflex Nikon D3. Per questo motivo Sigma ha messo a punto per i propri clienti un aggiornamento gratuito che consente di risolvere il problema.

Gli obiettivi interessati sono i seguenti:

30mm F1.4 EX DC HSM (numeri di serie inferiori a 2054001)
10-20mm F4-5.6 EX DC HSM (numeri di serie inferiori a 2160001)
APO 300mm F2.8 EX DG HSM (numeri di serie inferiori a 3013701)
APO 120-300mm F2.8 EX DG HSM (numeri di serie inferiori a 4022401)

Per maggiori informazioni Sigma consiglia di rivolgersi al proprio service center. Per l'Italia: Mamyia Trading, 02/57604435

olympus

 

 

Beauty Fashion Glamour & Fine Art

Workshop fotografico tenuto da Adolfo Favilla

Due giornate (10 e 18 febbraio a Querceta - LU) interamente dedicate alla fotografia di moda, uno dei mezzi di comunicazione privilegiati della cultura visiva contemporanea.

Per imparare le tecniche di ripresa fotografica applicate al patinato mondo del fashion che, mai come ora, ha il potere di generare le immagini e la comunicazione che dettano il passo dei nostri tempi.

Per sperimentare le modalità ed i processi produttivi della comunicazione professionale.

Per scoprire come olympus eventla bellezza si racconta con la luce, con l’inquadratura, con un modo personale ed unico di reinterpretare il soggetto.

Sul set Aldolfo Favilla, fotografo viareggino di esperienza trentennale, con il suo team di lavoro professionale (le modelle, il truccatore, lo stylist) e le reflex professionali OLYMPUS E-3, perfette per gli scatti da angolazioni impossibili, per la ripresa personalizzata e creativa, per la produzione di file spettacolari, ricchi, adatti alle elaborazioni più spericolate.


 

Info: Segreteria di Seravezza Fotografia – 0584.757443 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Come anticipato nel numero di Dicembre 2007, Canon ha introdotto due nuove ottiche professionali della serie EF: i modelli EF200mm f/2L IS USM e EF800mm f/5.6L IS USM. Mutuando costruzione e lenti della serie L, questi due teleobiettivi incorporano il nuovo stabilizzatore di immagine 4-stop Canon, elementi ottici alla fluorite e in vetro ultradispersivo (UD), che contribuiscono ad assicurare prestazioni e caratteristiche d'impiego ai vertici della categoria.

EF200 f/2 IS USM Caratterizzato da un'apertura massima di f/2, l'obiettivo EF200mm f/2L IS USM entusiasmerà i professionisti che ricercano un'ottica particolarmente luminosa per ritrattistica e fotografia sportiva. Rispetto al precedente modello EF200mm f/1.8L USM, il nuovo obiettivo si contraddistingue per la presenza di elementi ottici in fluorite che eliminano più efficacemente le aberrazioni cromatiche, per il diaframma ad apertura circolare, e per un design sensibilmente più leggero e compatto.

Il nuovo EF800mm f/5.6L IS USM si pone al vertice della gamma dei supertele Canon con la maggior lunghezza focale di qualunque ottica EF disponibile sul mercato. Sufficientemente leggero da consentire lo scatto senza appoggio, questo teleobiettivo diverrà sicuramente molto popolare fra reporter di cronaca, sportivi o naturalistici.

Riepilogando, ecco le principali caratteristiche e i prezzi:

Stabilizzatore d’immagine a 4 stop con 2 modalità
EF 200mm f/2L IS USM: 1 elemento ottico alla fluorite e 2 elementi UD
EF 800mm f/5.6L IS USM: 2 elementi ottici alla fluorite, 1 elemento UD e 1 super UD EF800 f/5.6 IS USM

Messa a fuoco automatica USM ad anello con prevalenza manuale

Diaframma ad apertura circolare per una piacevole sfocatura dello sfondo
Rivestimenti Super Spectra per ridurre i bagliori e l’effetto fantasma
Corpo in lega di magnesio
Peso: 2,52 kg (EF200mm f/2L IS USM) e 4,5 kg (EF800mm f/5.6L IS USM)
Guarnizioni che proteggono da polvere, pioggia e umidità.

Disponibilità e prezzi: EF 200 f/2L IS USM marzo 2008 a € 6.712,00; EF 800 f/5.6L IS USM giugno 2008 a € 13.940,00. I prezzi sono suggeriti al pubblico e comprensivi di IVA.

Canon: www.canon.it

EOS 450DLa famiglia di digitali Canon EOS si amplia con il modello 450D, apparecchio dotato di sensore DIGIC III da 12,2 Megapixel con sistema di pulizia integrato e un più ampio display LCD da 3” utilizzabile anche per la funzione Live View, che permette di comporre lo scatto non più solo nel mirino ma anche sul display o, in remoto, su un PC collegato alla fotocamera.

Simile per aspetto e dimensioni al precedente modello EOS 400D, la nuova nata di casa Canon si alleggerisce ulteriormente scendendo a 475 grammi di peso. Rinnovati anche l'autofocus a 9 punti e il sistema dei menu per il controllo delle funzioni, che si ispira ora a quello degli apparecchi di fascia semi-professionale impiegati sulla 40D.

Il prezzo del solo corpo macchina sarà di 750 euro circa (800 dollari negli Stati Uniti, dove l'apparecchio assumerà la denominazione Rebel Digital xSI) e la disponiblità sarà a èartire dal prossimo mese di marzo. EOS 450D Dorso

Credits immagine: courtesy Canon

Canon: www.canon.it

Finepix S100FS - fronteFujiFilm ha presentato FinePix S100FS (Film Simulation), nuovo modello top-di-gamma nella sua linea di semicompatte digitali a obiettivo fisso che, nella forma e nella gamma di controlli offerti, si propongono come soluzione intermedia tra gli apparecchi compatti e le reflex digitali prosumer.

La FinePix S100FS monta uno zoom manuale Fujinon particolarmente esteso – da 28 a 400 mm equivalenti per f/2,8-11 in modalità grandangolo e f/5,3-11 in modalità tele – con stabilizzazione dell'immagine abbinato a un sensore FujiFilm Super CCD da 11 MP. La sensibilità arriva a ISO 6400 in risoluzione 6 MP e addirittura a ISO 10000 in risoluzione 3 MP. FujiFilm promette anche una dinamica paragonabile a quella della pellicola per ridurre o eliminare i casi di sovra- e sottoesposizione. Particolarmente interessanti il multibracketing, la simulazione di pellicola (Provia, Velvia e Soft), la presenza di una slitta per flash esterno e la capacità di salvare le immagini in formato RAW, che completano la ricca gamma di funzionalità automatiche e programmate tipiche delle macchine compatte.

Il prezzo di 800 dollari, equivalente a quello del corpo macchina della nuova Canon 450D, la mette tuttavia in competizione con le dSLR entry-level, e sarà interessante osservare quali saranno le preferenze del mercato. La FinePix S100FS sarà disponibile sul mercato statunitense dal mese di febbraio.

FujiFilm: www.fujifilm.com

hasselblad careHasselblad annuncia un piano di manutenzione programmata per le proprie apparecchiature professionali rivolto a tutti i clienti e utilizzatori anche dei modelli fuori produzione di tutta la serie H. Pagando una quota, fino al 2011 si potrà far riparare, aggiornare oppure sottoporre a una revisione completa la propria Hasselblad; considerato il valore d'acquisto dei prodotti della casa danese sembra una proposta molto valida e il produttore tende a sottolinearlo già dal pay off della campagna pubblicitaria: "E voi che pensavate di aver comprato solo una macchina fotografica eccezionale".

Si inaugura mercoledì 13 febbraio 2008, alle 19.00 presso Forma, Centro Internazionale di Fotografia, la mostra Richard Avedon. Fotografie 1946-2004. Il percorso del grande fotografo – dagli esordi fino agli ultimi anni – sarà celebrato nella più ampia retrospettiva mai dedicata al suo sguardo, al suo stile, al suo modo di fotografare.

Richard Avedon (1923-2004) è considerato uno dei più grandi fotografi americani: senza il suo lavoro sarebbe impossibile scrivere la storia della fotografia. È stato il primo ad infrangere le barriere tra la cosiddetta fotografia impegnata e quella disimpegnata. Per oltre 50 anni è stato uno dei nomi più importanti del mondo della moda ed è sulle sue fotografie di moda che nel 1962 viene organizzata la prima retrospettiva dedicata all’autore, allo Smithsonian Institution di Washington.

Sin da questa prima importante esposizione risultò subito evidente, anche ai più prudenti critici, che si trattava di uomo con un’opera ed un progetto non scindibili dalla storia dell’arte. Ispirato da Martin Munkacsi, Avedon aveva scoperto un nuovo modo per dare espressività alle modelle che nelle sue fotografie non apparivano più come “appendiabiti” ma come persone reali, dei personaggi, aveva trasformato la monotona foto di moda in qualcosa di vivo e reale.

Anche nel ritratto, a cui l’autore si è dedicato contemporaneamente alle foto di moda, lo stile di Avedon si è imposto per la sua intensità, emotivamente denso e permeato di atmosfere cupe. Ritratti di uomini di stato, artisti, attori ed attrici laddove comunemente ci si aspetterebbe un’immagine fissa, rigida di una persona, la sua fotografia scardina l’icona della foto da cartolina. Che si tratti di star del cinema come Katherine Hepburn, Humphrey Bogart, Brigitte Bardot, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe o ancora Buster Keaton e Charles Chaplin, o personalità del calibro di Karen Blixen, Truman Capote, Henry Kissinger, Dwight D. Eisenhower, Edward Kennedy, The Beatles, Andy Warhol e Francis Bacon, ogni ritratto si imprime nella memoria in modo indelebile e ci restituisce di ognuno, l’idea e l’immagine del personaggio pubblico e privato.

La mostra Richard Avedon. Fotografie 1946–2004 è composta da più di 250 indimenticabili immagini, che raccontano il percorso del grande fotografo dagli esordi fino agli ultimi anni: dalle prime fotografie del 1946, quando Avedon, appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, si recò a Roma e in Sicilia, passando perle immagini che documentano un’epoca, come quelle realizzate durante il capodanno del 1989 alla Porta di Brandeburgo a Berlino, appena due mesi dopo la caduta del muro. Fino all’ultima immagine scattata alla cantante Björk, appena 4 mesi prima che Avedon morisse improvvisamente, mentre stava lavorando su incarico del New Yorker. Foto che hanno fatto la storia della fotografia e che continuano ancora, per la loro forza e per la loro intensità, ad essere vere icone, irresistibili e affascinanti, del nostro tempo.

Richard Avedon. Fotografie 1946 – 2004 è presentata in eccezionale esclusiva per l’Italia a Forma – Centro Internazionale di Fotografia di Milano, accompagnata da un volume omonimo edito da Contrasto. La mostra, curata da Helle Crenzien, è stata concepita e organizzata da Forma e dal Louisiana Museum of Modern Art in stretta collaborazione con The Avedon Foundation; dopo la unica tappa italiana a FORMA sarà a Parigi presso il Museo Jeu de Paume, a Berlino al Martin-Gropius-Bau, ad Amsterdam al FOAM_Fotografiemuseum e al SFMOMA di San Francisco.

Durante il periodo della mostra saranno organizzati alcuni incontri di approfondimento sulla figura e sull’opera di Richard Avedon. Il primo di questi sarà una conferenza di Norma Stevens, direttrice della Fondazione Avedon, il 14 febbraio alle ore 18,30.

 

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Tutto pronto per l'edizione 2008 della mostra PMA dedicata al mercato fotografico, primo evento importante dell'anno che si terrà a Las Vegas, Nevada, dal 31 gennaio al 3 febbraio. Osservatorio digitale seguirà tutto l'evento e riporterà in tempo (quasi) reale tutto ciò che di nuovo verrà annunciato.

 

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