Mercati
Gli effetti del Covid 19 sulla fotografia digitale nel 2020
Stefano Tieghi
Quanto ha inciso la pandemia di Covid 19 sul mercato mondiale della fotografia digitale nel 2020?
Quanto ha inciso la pandemia di Covid 19 sul mercato mondiale della fotografia digitale nel 2020?
Interrompiamo temporaneamente l’analisi delle mirrorless più recenti – che richiederà altre due puntate in aggiunta alle due già pubblicate per dare conto dell nuove uscite intervenute nel frattempo – perché ci è sembrato opportuno commentare i dati commerciali relativi al 2020 rilasciati dalla CIPA (Camera & Imaging Products Association) allo scopo di valutare quale sia stato il ‘peso’ della pandemia sulle vendite di fotocamere e ottiche. Quando a settembre ci siamo soffermati per l’ultima volta sui dati riguardanti la prima parte dell’anno (gennaio-giugno 2020), la situazione del settore si presentava a dir poco nera (si veda in proposito la relativa analisi ‘Il settore della fotografia digitale tenta il rilancio’). Come suggerisce il titolo, l’operazione rilancio dellla fotografia digitale avrà avuto successo? Vediamo come è andata.
Fotocamere
Come evidenziato dal grafico fornito dalla CIPA, nel 2020 le fotocamere (DSC – Digital Still Camera) vendute sono state 8.886.292 milioni, corrispondenti al 58,4% del 2019 come numero di pezzi ma al 71,8% in valore, una tendenza questa che ritroviamo ormai da diversi anni un po’ in tutti i segmenti della fotografia digitale. I motivi alla base di questo trend essenzialmente sono riconducibili al superiore appeal che hanno sugli appassionati i modelli di fotocamere più capaci e performanti e, conseguentemente, più costosi. Un altro aspetto comune a tutti i segmenti di prodotti e che vale certamente la pena di evidenziare riguarda le vendite nel periodo ottobre-dicembre, che sebbene inferiori mediamente del 20-30% rispetto al corrispondente periodo del 2019, si sono attestate quanto meno sui livelli di gennaio-febbraio, ovvero in epoca pre-Covid. Degno di nota però anche il fatto che a gennaio 2021 le fotocamere consegnate sono state poco più della metà rispetto a gennaio 2019.
Fotocamere a ottica intercambiabile – Reflex e mirrorless
Questa tipologia di fotocamere – ILC (Interchengeable Lens Camera) – lo scorso anno ha totalizzato 5.307.649 unità, equivalenti al 62,7% delle vendite anno su anno in termini numerici ma al 75,2% per valore. Al netto delle tendenze già evidenziate, si conferma ancora una volta la netta prevalenza delle fotocamere a ottica intercambiabile sulle fotocamere a ottica fissa. A proposito di prevalenza, nella suddivisione tra reflex e mirrorless, le seconde rafforzano ulteriromente il loro predominio anche in epoca Covid. Nel 2020 le DSLR e mirrorless consegnate sono state rispettivamente 2.374.569 e 2.993.080, valori che nel confronto anno su anno corrispondono numericamente al 52,7% per le prime ma al 74,1% per le seconde. Appare evidente dunque che le fotocamere a ottica intercambiabile senza pentaspecchio hanno avuto una performance migliore del 20% rispetto alle reflex, seppure con un calo comunque consistente. Ma la superiorità delle mirrorless balza ancora più all’occhio nel confronto in termini economici: le DSLR – infatti – si sono fermate al 55,4% del valore 2019 mentre le mirrorless hanno totalizzato ben l’87,5%. La tendenza rivolta alla ripresa del settore delle fotocamere a ottica intercambiabile, come si vede nel grafico CIPA, viene confermata anche dal dato relativo a gennaio 2021, praticamente in linea con il valore pre-covid di gennaio 2020.
Fotocamere a ottica fissa
Come ormai consuetudine consolidata, il tasto più dolente è rappresentato dalle fotocamere a ottica fissa, che lo scorso anno si sono attestate a 3.578.643 unità, corrispondenti al 53% del volume dell’anno precedente. La performance è stata di poco migliore in termini economici, con il 58,7% rispetto al 2019. L’incessante contrazione di questi mercato viene rimarcata dal dato di gennaio 2021, corrispondente al 61,6% anno su anno. Il vero punto interrogativo riguardante il settore delle fotocamere a ottica fissa sembra ormai essere se la soglia minima di sopravvivenza di un comparto sempre più sovrastato dagli smartphone sia stata raggiunta oppure se la discesa sia destinata a continuare.
Ottiche
Un breve sguardo al segmento delle ottiche per sottolineare i 9.024.460 pezzi venduti, equivalenti al 63,4% del volume dell’anno precedente in termini numerici e al 69% per valore economico. Questi dati confermano il buon andamento del comparto, che nonostante la crisi è riuscito a contenere le perdite, specialmente dal punto di vista economico, segno della predilezione degli appassionati per gli obiettivi di alto livello e valore. Questo trend prosegue con il dato di gennaio 2021, praticamente in linea con l’anno precedente.
Previsioni per il 2021
Se tutto andrà per il meglio a livello mondiale, ovvero se grazie ai vaccini la situazione pandemica tornerà quanto meno sotto controllo e se non interverranno altri eventi catastrofici – ricordiamo la recessione economica del 2008-2012, il grande terremoto che ha colpito il giappone nel 2011 e le inondazioni che hanno interessato la Thailandia lo stesso anno, tutti eventi che hanno avuto pesanti rispercussioni sulla produzione e soprattutto sulle vendite di fotocamere e ottiche – le previsioni per il 2021 diffuse dalla CIPA delineano un futuro timidamente roseo per il mercato della fotografia digitale.
Complessivamente le fotocamere digitali consegnate nell’anno ammonteranno a 9,53 milioni, con un aumento del 7,2% rispetto al 2020. Per quanto riguarda le fotocamere a ottica intercambiabile, le consegne dovrebbero raggiungere i 6,02 milioni di pezzi, in crescita del 13,4%. Come ormai consuetudine, il segmento delle fotocamere a ottica fissa vedrà un’ulteriore contrazione, però limitata al 2%, corrispondente a 3,51 milioni di unità. Bene invece il comparto ottiche, per il quale la CIPA indica una crescita dell’8% a 9,74 milioni di unità. Si riconferma dunque l’appeal degli obiettivi, le cui vendite si mantengono a un livello 1,7 volte circa superiore ai corpi macchina.
In conclusione
In passato la CIPA ha spesso sbagliato le proprie previsioni peccando di eccessivo ottimismo, ma questa volta sembrerebbero esserci le condizioni per una timida ripresa, magari sfruttando il traino di importanti eventi sportivi previsti quest’anno – come i Campionati Europei di calcio e le Olimpiadi, entrambi in programma nel 2020 e rimandati causa Covid – che tradizionalmente fanno da traino alle vendite di fotocamere, sebbene la presenza del pubblico sia ancora tutta da valutare per quanto riguarda i Campionati Europei, mentre per le Olimpiadi è già confermata l’assenza di spettatori provenienti da fuori il Giappone. Proiettando lo sguardo più lontano, invece, alla luce delle tendenze in atto appare sempre più probabile che fra qualche anno ci troveremo a parlare soltanto di mirrorless, considerando il fatto che già oggi le uscite di nuove reflex si contano sulle dita di una mano e per quanto riguarda le nuove fotocamere a ottica fissa le dita di una mano sono perfino troppe.
Data di pubblicazione: aprile-giugno 2021
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