La nuova EOS 5D Mark II, full frame con sensore da 21,1 megapixel, è la prima reflex Canon capace di registrare anche filmati in formato video Full HD, degna erede della gloriosa e amatissima, da professionisti e amatori evoluti, 5D. Della sorella precedente mantiene alcune caratteristiche che l'hanno resa così popolare come la leggerezza e le dimensioni contenute del corpo oltre a migliorarne le capacità di resistere alle intemperie e alla polvere grazie alle guarnizioni dedicate su tutto il corpo anche se, sotto la pelle, sembra nascondere una 1Ds con alcune migliorie e un prezzo decisamente più abbordabile.
La Mark II ha un nuovo sensore CMOS proprietario, completamente riprogettato e in grado di espandere la sensibilità ISO fino a 25.600: cosa che, se non garantirà qualità eccelsa negli scatti effettuati, almeno sarà al passo con la concorrenza. Il processore impiegato sulla macchina è il "nuovo" DIGIC 4 che permette, grazie alle sue prestazioni eccellenti, oltre a una grande qualità di ripresa anche scatti continui fino a 3,9 fotogrammi al secondo. Scattando in RAW, significa gestire oltre 80 MP al secondo. Sottolineiamo "nuovo" perché sono già state definite le specifiche del DIGIC 5 che sarà montato sulle nuovissime fotocamere della serie professionale 1D e 1Ds, la cui presentazione al mercato è prevista entro l'anno, rendendo così questo già obsoleto.
Il processore DIGIC 4 offre, tuttavia, numerose migliorie rispetto ai processori delle genearazioni precedenti tra cui:
- Elaborazione dell'immagine a basso rumore
- Elaborazione dell'immagine più rapida (3,5 volte più veloce rispetto al modello 5D)
- Riduzione del rumore alle alte sensibilità ISO
- Auto Light Optimizer potenziato
- Correzione della vignettatura dell’obiettivo
- Modalità AF in Live View con Live Face Detection
- Gestione dell'uscita HDMI
- Compatibilità con schede UDMA
- Display LCD VGA
- sRAW (sRAW1 3267x2178 pixel/sRAW2 2376x1584 pixel)
Caratteristica del nuovo sensore è anche la possibilità di riprendere video in formato 16:9 con risoluzione Full HD fino alla velocità di 30 fps. L’aggiunta della possibilità di ripresa video HD in una fotocamera da 21 MP offre nuove opportunità soprattutto ai fotogiornalisti che, grazie anche alle caratteristiche di resistenza all'acqua (Canon la garantisce per resistere a 10mm di pioggia per tre minuti) offre la possibilità di scattare e girare anche in condizioni atmosferiche impossibili. Ricordiamo che la precedente 5D si limitava a garantire la tenuta stagna solo tra obiettivo e corpo macchina mentre la Mark II ha il corpo tropicalizzato, che è molto diverso.
Ma vediamo da vicino le novità che riguardano le specifiche tecniche della macchina.
Il sensore a pieno formato della 5D Mark II è stato interamente riprogettato per garantire una risoluzione di 21,1 MP con un range dinamico di sensibilità ISO compreso tra 100-6.400, espandibile attraverso una funzione software a 50, 12.800 e 25.600 (nella 5D e nella 1Ds MarkIII la gamma si poteva estendere solo fino a 3.200). I pixel sono stati modificati e ora misurano 6,4µ (come nella 1Ds, mentre nella 5D erano di 8,2µ), così come anche la distanza tra le microlenti è stata ridotta per catturare più luce e stabilire un migliore rapporto segnale/rumore nell’intera gamma ISO. Anche il mirino, più luminoso del precedente, offre una copertura quasi totale dell'immagine inquadrata (98%), quasi due punti percentuali in più rispetto alla 5D, e un miglior controllo della profondità di campo.
Il nuovo processore DIGIC 4, con un convertitore AD a 14 bit contro i 12 del precedente modello, genera toni di colore più omogenei e accurati, soprattutto nelle riprese di panorami e toni continui e garantisce una migliore riduzione del rumore, anche alle sensibilità ISO più alte, in virtù dei nuovi algoritmi di cui fa uso.
Al momento della sua introduzione la 5D Mark II è stata la prima DSLR di Canon con funzionalità di registrazione di immagini video in movimento con risoluzione Full HD (1920x1080). Durante le riprese è possibile, tuttavia, continuare a scattare le foto in RAW anche se il filmato finale un po' ne risente, lasciando qualche leggera imperfezione in corrispondenza dello scatto effettuato. In modalità full HD la capacità di ripresa si ferma a 12 minuti per clip (1080p H.264) che raddoppia (24 minuti) per i filmati a risoluzione VGA (640x480). La fotocamera è dotata di ingressi e uscite audio e video e di una porta HDMI. Sulla nuova 5D è possibile anche registrare appunti vocali durante le fasi di scatto o ripresa per ascoltarle poi al momento dell'editing. Il tutto avviene attraverso un microfono sulla parte anteriore sinistra del corpo macchina (dietro a tre forellini sotto la scritta del modello) e un altrettanto minuscolo altoparlante sul retro, in prossimità dell'appoggio del pollice della mano destra (nascosto, questa volta, da quattro forellini).
Il nuovo display LCD da 3” a grande risoluzione (920.000 punti, quasi quattro volte rispetto al modello precedente) con un nuovo trattamento garantisce un angolo visivo di di 170º per una messa a fuoco precisa. Un sensore della luce ambiente controlla automaticamente la luminosità dello schermo così da adattarsi alle diverse situazioni di luce. Un nuovo pulsante, alla sinistra del mirino, serve ad attivare la modalità Live View per visualizzare in tempo reale le immagini sul monitor LCD: la funzione “Live View”, assente sul modello precedente, prevede tre opzioni per la messa a fuoco automatica: “Quick AF”, “LiveAF” e “Face Detection Live AF”, che ottimizza la messa a fuoco basandosi sulla capacità di riconoscere dei volti nell’inquadratura. Il sistema di messa a fuoco automatica a 9 punti è assistito da ulteriori 6 punti di assistenza AF invisibili. I tre punti AF centrali situati all’interno del cerchio di lettura spot sono sensibili a f/2,8 per ottimizzare l’inseguimento del soggetto in modalità AF AI Servo. Per precise letture dell’esposizione in condizioni di scarsa luminosità, il cerchio di misurazione spot è stato ridotto al solo 3,5% del fotogramma.
Una delle novità della 5D MarkII accolte con maggiore entusiasmo dal pubblico, anche se era prevedibile la sua implementazione su un corpo macchina di nuova generazione, è il sistema integrato di pulizia del sensore che, tra l'altro, prevede un nuovo trattamento al fluoro sul filtro Low Pass che aumenta la sicurezza della qualità dell’immagine poiché riduce e rimuove la polvere indesiderata sul sensore. Le particelle più resistenti possono essere rimosse automaticamente, nella fase di post-produzione, con la funzione Dust Delete Data utilizzando l'applicazione Digital Photo Professional in dotazione. La modalità di pulizia del sensore si può attivare a richiesta dell'utente oppure viene attivato il ciclo ad ogni accensione e spegnimento della fotocamera.
Nonostante il disegno globale della macchina sia lo stesso del precedente modello, l'interno della Mark II è stato rivisto a tal punto che tutta una serie di accessori (pressoché indispensabili) sono stati purtroppo cambiati, come ad esempio il grip verticale che fungeva anche da porta batterie (due): ora c'è il modello nuovo BG-E6 che di batterie, però, ne tiene una sola ma del modello nuovo, la LP-E6 al litio, ad alta capacità e da 1800 mAh. Al suo posto può essere montato un altro modello, il WFT-E4, che svolge la funzione di trasmettitore di file wireless per inviare immagini direttamente a computer o server FTP oltre che a far funzionare la fotocamera in modalità remota.
Tra le funzioni implementate nella nuova versione del sistema operativo della macchina, grazie anche, come dicevamo prima, alla potenza fornita dal processore principale, troviamo quella di correzione della vignettatura dell’obiettivo, in passato presente solo nel software DPP e adesso stata trasferita alla fotocamera. Ciò consente alle immagini JPEG di beneficiare in fase di scatto della correzione che normalmente è disponibile in post-produzione. Con la fotocamera vengono forniti i dati di correzione per 26 obiettivi ma è possibile caricarne altre secondo la propria dotazione, fino a un massimo di 40 - a nostro avviso più che sufficienti.
La funzione Auto Light Optimiser, disponibile con 3 tipi di intervento, viene registrata con il file RAW, come nel caso dei dati relativi alla riduzione del rumore, e permette di correggere il soggetto in controluce schiarendolo con un estrema facilità.
La dotazione software a corredo della 5D Mark II è davvero interessante e prevede le seguenti applicazioni (per Mac e per Windows):
- EOS Utility 2.5
- Digital Photo Professional 3.5
- Picture Style Editor 1.4
- ZoomBrowser EX 6.2
- ImageBrowser 6.2
- PhotoStitch 3.1/3.2
- Memory Card Utility 1.2
- WFT Utility 3.2
- Original Data Security Tools 1.5
- Win 2000 driver
Digital Photo Professional (la cui versione aggiornata 3.6.2 è scaricabile dal sito Canon) è un'applicazione molto potente che permette un’elaborazione rapida e di alta qualità delle immagini RAW e consente all'utilizzatore la visualizzazione in tempo reale delle modifiche alle immagini, oltre al controllo delle variabili come il bilanciamento del bianco, la gamma dinamica, la compensazione dell’esposizione e la tonalità del colore. Le immagini possono essere salvate nella fotocamera con spazio colore sRGB o Adobe RGB. DPP supporta gli spazi colore sRGB, Adobe RGB, ColorMatch RGB, Apple RGB e Wide Gamut RGB. Alle immagini TIFF o JPEG convertite dal formato RAW possono essere applicati profili ICC (International Colour Consortium) così da garantire una riproduzione fedele dei colori con i software che supportano i profili ICC, come Adobe Photoshop. Tra le novità della versione più recente di Digital Photo Professional ricordiamo le anteprime tre volte più rapide, la rinnovata funzione Noise Reduction e l’elaborazione simultanea a gruppi delle immagini TIFF e JPEG. DPP è fornito gratuitamente insieme con la fotocamera.
Le immagini, durante la fase di scatto possono essere registrate in svariati modi diversi tra i quali anche il RAW e il JPEG (anche contemporaneamente ma con impostazioni separate e differenziate). Ora sono presenti anche i formati sRAW (1 e 2 a 10 e 5 MP rispettivamente) assenti sul modello precedente.
Parlando con alcuni felicissimi possessori del modello precedente, diventato per alcuni di loro il principale strumento di lavoro, tutti inizialmente sostenevano che non ci fosse la necessità di cambiare la "vecchia" 5D con la Mark II perché, in fondo, non credevano ci fossero davvero molte caratteristiche diverse e così importanti da prendere in considerazione l'upgrade. Tuttavia, durante la nostra prova, molti hanno avuto l'occasione di collaudare sul campo la macchina e valutarne a caldo alcune caratteristiche come la grande risoluzione del sensore, il software di gestione decisamente migliorato e integrato con nuove funzioni, il display LCD molto più preciso, definito e luminoso, la gestione della vignettatura su ogni tipo di obiettivo e la velocità di risposta, solo per citarne alcune. Quello che però fa sobbalzare e sospirare tutti i possessori di 5D è il sistema di autopulizia del sensore: il modello precedente, infatti, sembrava avere una speciale capacità di attirare a sè tutto lo sporco presente nell'aria affinché si depositasse sul sensore, rivelandosi una vera e propria ossessione per chi la macchina la usava per lavoro, obbligando a sottoporla a sessioni di pulizia molto, troppo frequenti. La 5D Mark II incorpora il sistema di riduzione della polvere a microvibrazioni, già impiegato sulla top di gamma 1Ds Mark III e su quasi tutte le nuove fotocamere prodotte in casa Canon. A nostro avviso questo potrebbe essere già da solo un motivo determinante per l'acquisto immediato del nuovo modello. All'uscita sul mercato, per correttezza di informazione, la macchina presentava qualche problema con alcune funzioni anche importanti che hanno rischiato di comprometterne la fama e il conseguente possibile successo di vendite: tutto è stato corretto, prima con interventi hardware a livello di produzione poi con il rilasco del nuovo firmware (la versione corrente è la 1.1.0) eventualmente scaricabile da tutti i siti Canon.
Se proprio dobbiamo trovare non un difetto ma una nota fuori registro a questa splendida fotocamera questa va alla funzione di scatto silenzioso, tanto comoda in situazioni particolari dove ogni rumore è mal tollerato, che è molto meno efficace rispetto al sistema montato sui modelli della serie 1D ma sono solo particolari.
La EOS 5D Mark II è stata resa disponibile sul mercato in modo costante solo dalla scorsa primavera, nonostante il lancio risalga a novembre 2008, e lo street price medio si aggira intorno ai 2.500 Euro, compresa l'IVA di legge.