L'Armonia Nascosta
In cammino
Giorgio Di Maio
In Cammino è il titolo che ho voluto dare al mio Portfolio per la partecipazione al Premio Afi 2017 tenutosi a marzo nella cornice della splendida Villa Pomini di Castellanza.
Sappiamo che oggi "En marche" è una espressione di successo...
In Cammino è il titolo che ho voluto dare al mio Portfolio per la partecipazione al Premio Afi 2017 tenutosi a marzo nella cornice della splendida Villa Pomini di Castellanza.
Sappiamo che oggi "En marche" è una espressione di successo grazie al movimento di Macron e alla sua vittoria alle Presidenziali di Francia. Anche in Italia sono stati aperti sul web vari siti dal titolo ‘In cammino’.
Però il mio portfolio era scevro da ogni ambizione politica. Il Cammino aveva tutt’altri riferimenti: il Tao è la Via; Gesù di Nazareth è la Via; sino ad arrivare all’esistenzialismo con Heidegger che parla di un cammino verso la Casa dell’Essere, ovvero il linguaggio. Il Verbo.
L’immagine di partenza per l’elaborazione del portfolio è stata una visione dell’Universo, del blu spazio infinito nel quale ruota il piccolissimo pianeta Terra. Sulla Terra l’agitarsi dei miliardi di uomini che la popolano restava invisibile. Il Mistero. Le più avanzate ricerche della fisica ai giorni nostri hanno ammesso l’esistenza di sottouniversi, così grandi da esistere uno affianco all’altro senza potere mai avere consapevolezza l’uno dell’altro.
Circa il tempo, la storia dell’uomo viene periodizzata a partire da varie migliaia di anni prima della nascita di Cristo sino a oggi, ovvero poco più di duemila anni dopo Cristo. La fisica ci dice che il sole finirà di essere quello che oggi siamo abituati a vedere tra alcuni miliardi di anni e che pertanto tra alcuni miliardi di anni la Terra non dovrebbe essere più. Miliardi di anni significa che future generazioni di uomini potranno distruggere le loro civiltà sino a scomparire ma che, probabilmente, altre generazioni di uomini potranno rinascere e costruire nuove civiltà.
Ecco che subentra una nuova immagine, quella del Cammino. Lo spazio è per noi infinito, perché esistono sottouniversi affianco del nostro di cui non sapremo mai nulla. Il tempo è come infinito, perché miliardi di anni di vita non possono rappresentare altro che un infinito rispetto alle nostre vite, anche se le volessimo di 150 anni e oltre ciascuna vissuta. E allora: che fare? Come muovere la nostra esistenza all’interno di questi infiniti? Siamo inevitabilmente in cammino.
La prima conseguenza di questa visione è l’accettazione del superamento. Ci fu un Gandhi? Ci sarà sicuramente chi andrà oltre Gandhi, partendo da lui. Ci fu Beethoven? Ci dovrà essere per forza chi sarà più grande di lui. Ci fu Einstein? Avremo chi esplorerà nuove cose grazie alle sue scoperte fisiche.
Concepire i miliardi di anni che abbiamo davanti come la possibilità di un continuo progresso, una strada nella quale si dovrà trovare l’equilibrio tra l’impazienza dettata dalla brevità di ogni singola esistenza e la pazienza che può scaturire dalla presa di coscienza di una vita infinita che continuerà ad evolversi indipendentemente dalle nostre scelte fosse anche, una di queste, la follia di fare uso di tutto l’arsenale nucleare oggi disponibile. Perché, se così dovesse accadere, tra milioni di anni la Terra si rigenererà. E avrà ancora miliardi di anni di vita davanti a sé.
Dalle due immagini di partenza, che hanno indotto le riflessioni successive, si è pensato di trarne un portfolio, composto di n. 12 foto selezionate tra quelle in archivio e poste in sequenza. L’obiettivo finale, attraverso una analogia con il cammino del fotografo alla ricerca dei suoi scatti, la comunicazione della percepita impossibilità di raggiungere la Verità, o di poterla dominare. Si intravedono percorsi, bivi dalle strade apparentemente uguali. Si avverte il senso di un eterno incorruttibile, pulito e astratto. Soltanto nella quieta, rassegnata accettazione dell’ineluttabilità del Mistero si riscopre il valore dell’Esser-ci, parte in un cammino individuale che aspira alla felicità e che, nell’universale, ha un tempo infinito per provare a costruirla per tutti.
Riporto infine il testo introduttivo al portfolio: "Camminare per i luoghi; camminare per le età. Provenendo dal buio al buio si ritorna; nel mezzo la Luce. Luce che rende visibile e che nasconde, con l’ombra. Ogni ombra è matematica. Camminare. Perché nulla è fermo. Immutabile però è il Mistero. Matematico il mistero, la scienza lo disvela. Ci sono nel mistero? Sorpreso: vedo, ascolto, odoro, tocco. Assaporo. Non esiste l’uguale, tutto è diverso. Matematico anche il diverso. Creo o riconosco? Cerco."
Data di pubblicazione: settembre 2017
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