Through My Eyes

Le lunghe esposizioni

Erik Colombo

Quante volte siete andati sul campo pieno di ottime intenzioni e siete tornati, diciamo così, delusi? Ci sono tante piccole accortezze da prendere prima di premere il pulsante di scatto, ma andiamo con ordine. La lunga esposizione in questi anni è andata sempre migliorando e ha preso sempre più piede nella fotografia di paesaggio: ma come si realizza?

Bentornati! Oggi vorrei aiutarvi a realizzare delle lunghe esposizioni. Quante volte siete andati sul campo pieno di ottime intenzioni e siete tornati, diciamo così, delusi? Ci sono tante piccole accortezze da prendere prima di premere il pulsante di scatto, ma andiamo con ordine. La lunga esposizione in questi anni è andata sempre migliorando e ha preso sempre più piede nella fotografia di paesaggio: ma come si realizza? Sicuramente l'attrezzatura è fondamentale, così come la tecnica corretta, seguite i consigli che vi sto per dare e sicuramente otterrete delle immagini di cui andare fieri e non dimenticare di condividere con me i vostri risultati!

Lo studio delle condizioni
La pianificazione durante uno scatto di paesaggistica è tutto. Oggi ci sono tantissimi modi per capire e prevedere la perfetta condizione meteo per i nostri scatti. Prima di tutto di vi consiglio di scaricare PhotoPills: questa app fantastica permette non solo di pianificare lo scatto stando seduti tranquillamente alla scrivania ma permetterà anche di vedere l'orario di inizio della golden hour, a che ora sarà il tramonto, e in che momento terminerà al blue hour per gli scatti in Time Blending, ovviamente validi sia per l’alba che per il tramonto: io non posso farne a meno. Inoltre, tramite la mappa dinamica, vi permetterà anche di vedere l'inclinazione del sole e da dove sorgerà, in modo da capire la location migliore, studiare perfettamente la situazione e la composizione. Vorreste realizzare lo scatto perfetto col sole in quella determinata posizione ma non sapete di preciso a che ora? La app vi aiuterà a scoprirlo! Risparmierete tempo e fatica, specialmente se siamo in pieno inverno, non è una bella idea congelare nella neve per qualche ora per aver pianificato male il nostro spot non credete?

Through my eyes – fotografia 1 - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

Scouting
Nella fotografia di paesaggio non possiamo farci trovare impreparati, per due motivi: il primo è che le condizioni di luce a nostro favore per realizzare lo scatto che ci eravamo prefissati durano davvero pochi secondi e perché, di questi tempi, abbiamo tutti gli strumenti per affrontare anche i luoghi più sconosciuti. Il mio consiglio, se possibile, è sempre quello di fare del sano scouting prima della vostra sessione fotografica. Io personalmente vado sempre, o quasi, sul posto quando decido di volerlo fotografare. Ma come fare quando questo posto si trova a centinaia o di chilometri, se non migliaia? Facile, utilizziamo Google Earth (questo link vi porterà a un posto che amo particolarmente)! Pianificare un viaggio è importante tanto quanto la fase di scatto. Guardare e studiare i punti cardinali poi ci permette di capire quali posti di prestano meglio al tramonto e quali all'alba, e capire l'inclinazione e la posizione del nucleo della nostra via lattea. Quante volte avete immaginato quella cascata o montagna con dietro la via lattea e poi avete scoperto che vi cadeva alle spalle? Ecco, dopo questo consiglio non capiterà più.

Through my eyes ©Erik Colombo – fotografia 2 - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

Filtri fotografici
Esistono davvero tantissimi filtri fotografici che possiamo utilizzare durante le nostre lunghe esposizioni: ND, GND, polarizzatori e in alcuni casi anche il clear night. Ma che cos’è un filtro fotografico? È un semplice accessorio di cui non potete fare a meno se volete affacciarvi al mondo della paesaggistica. Serve a filtrare la quantità di luce che andrà a colpire il vostro sensore, il vantaggio? Allungare notevolmente il vostro tempo di scatto, in modo da ottenere una lunga esposizione anche in condizioni di luce piena. Prendiamo ad esempio un ND10 Stop Haida, comunemente chiamato Big Stopper, questo filtro ci permette di allungare il nostro tempo di scatto di 10 Stop.

Through my eyes – fotografia 3 - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

Messa a fuoco
Questo è un tema molto importante, semplice ma che spesso può creare confusione. Messa a fuoco automatica (AF) o manuale (MF)? La risposta è ancora più semplice: entrambe. Tentare di mettere a fuoco durante un tramonto in condizioni relativamente di scarsa luce con un filtro ND è impossibile, quindi come fare? Posizionate la vostra fotocamera sul cavalletto, decidete la composizione e come impostare le linee guida, mettete a fuoco il soggetto o i soggetti con la messa a fuoco automatica (AF), se volete realizzare un focus stacking, poi attivate il blocco del fuoco, ovvero impostate dal vostro obiettivo la messa a fuoco manuale (MF). Questo per evitare che la macchina fotografica al momento dell'inserimento della lastra o del filtro ND circolare tenti nuovamente di mettere a fuoco, rischiando di restituirti un'immagine sbagliata.

Through my eyes ©Erik Colombo – fotografia 4 - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

Realizzate uno scatto senza filtro
Calcolare i tempi di scatto con l'utilizzo di un filtro, specialmente se siete alle prime armi non è semplice ve lo garantisco, e dato che ti voglio bene e non voglio farti andare a tentativi, segui questo piccolo consiglio: realizza uno scatto senza filtro, e poi calcola il tempo in base al filtro che andrai a montare, ti faccio un esempio. Mettiamo caso che, con ISO 100 e un f/11 arrivi ad avere un t pari a 1/60 e vuoi montare un ND10 Stops, dovrai fare il seguente calcolo: 1/60= 0,016, ora moltiplicalo per 1000, il valore del tuo ND10 Stops, 0,016*1000= 16". Il tuo tempo di scatto corretto è approssimativamente 16". Dico approssimativamente perché magari stai facendo un HDR e vuoi recuperare più o meno luce nella tua scena. Semplice no? Tieni sempre sotto controllo il tuo istogramma, ci servirà per l'ultimo punto.

Through my eyes ©Erik Colombo – fotografia 5a - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104
Through my eyes ©Erik Colombo – fotografia 5b - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

Scatto remoto
È importante che al momento di scatto non ci siano interferenze che creino anche solo il più piccolo movimento per la nostra fotocamera, altrimenti avremo sprecato la nostra occasione. Utilizzate un telecomando di scatto remoto oppure, se non ne possedete uno, utilizzate il ritardo di scatto (modalità autoscatto) presente sulla vostra fotocamera, perché anche solo il dito che preme il pulsante di scatto crea una microvibrazione che potrebbe compromettere lo scatto. Quindi ricordate, cavalletto ben saldo a terra, testa ben stretta, filtro pulito e scatto remoto.

Through my eyes ©Erik Colombo – fotografia 6 - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

Istogramma
Vi ricordate che, qualche punto fa, vi avevo chiesto di ricordarvi dell’istogramma ottenuto durante lo scatto di prova? Bene, ora ci servirà. Confrontate l’istogramma ottenuto dalla lunga esposizione con quello dello scatto di prova, se sono simili allora complimenti, avete ottenuto la vostra prima lunga esposizione corretta!

Through my eyes ©Erik Colombo – fotografia 7 - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

 

Ciao e arrivederci al prossimo numero.

 

Data di pubblicazione: maggio-giugno 2020
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