Taccuino

Undici verbi per coniugare la fotografia

Valeria Prina

Abbiamo scelto undici verbi per raccontare come si sta vivendo la fotografia in questi mesi post lockdown, ma anche per suggerire la possibilità di riprendere a fotografare considerando il clima differente che si sta vivendo.

Dove eravamo rimasti? L’interrogativo è ormai un classico, particolarmente in tema in questi giorni, dopo un periodo dirompente, quando, come abbiamo scritto sul precedente numero di od, all’improvviso tutto è cambiato. Quasi tutti siamo rimasti chiusi in casa per tre mesi, mentre altri - a loro, ancora una volta, tutto il ringraziamento - cercavano di risolvere una situazione che solo un eufemismo può definire problematica. Sono stati mesi in cui la macchina fotografica è stata utilizzata al massimo per fotografare dalla finestra. Invece molto si è parlato di fotografia, con interviste, interventi, aste, annunci di mostre, che forse sarebbero state programmate nei mesi successivi. Ora la fotografia sembra riprendersi i propri spazi, pur altamente influenzata dagli eventi che stiamo vivendo. Così qui cerchiamo di coniugare alcuni verbi legandoli alla fotografia secondo differenti sfumature, animate da ottimismo, attenzione al presente, desiderio di ricominciare a raccontare una realtà che ci riguarda (o che vorremmo ci riguardasse) nella speranza di non essere traditi dal futuro. E, se il futuro sarà quello che tutti speriamo, il 2021 sarà un anno molto più che intenso, pieno di iniziative e appuntamenti.

Foto di Katerina Belkina, Coming, 2019, Photography, 75x100, ed. 8, courtesy Lilja Zakirova Gallery

1 Aspettare

Bisogna aspettare il 2021 per la prossima decima edizione di MIA Photo Fair. Annullata quella del 2020 la manifestazione, molto attesa nel mondo della fotografia, cambia casa e si trasferisce, dal 25 al 28 marzo 2021, nel quartiere Famagosta a Milano, in via Moncucco al Superstudio Maxi, «frutto di un avveniristico progetto di riconversione industriale, realizzato dal gruppo Superstudio. Questo passaggio è stato determinato dalla decisione della proprietà di The Mall, di cambiarne parzialmente la destinazione d’uso» spiega Fabio Castelli, ideatore di MIA Photo Fair, che con l’occasione smentisce ogni voce di passaggio societario al gruppo Superstudio, confermando che MIA Photo Fair rimane in mano a lui e alla figlia Lorenza.

È invece programmata una attesa meno lunga per il Photofestival: si annuncia dal 7 settembre all’11 novembre 2020 a Milano «con la promessa di una edizione bella e appassionante».

2 Celebrare

A Milano si sono aperte due mostre che hanno un valore di celebrazione per la caratura dei fotografi che ne sono protagonisti. Forma Meravigli omaggia Gianni Berengo Gardin nell’anno del suo novantesimo compleanno e nella sua città d’adozione, Milano, con “Come in uno specchio. Fotografie con testi d’autore ”. La mostra esposta fino al 2 agosto propone un percorso molto particolare, perché ventiquattro protagonisti dell’arte e della cultura hanno scelto e commentato una fotografia dell’immenso archivio fotografico di Gianni Berengo Gardin.

La fotografa austriaca Inge Morath è protagonista della mostra “La vita La fotografia” esposta al 19 giugno al 1° novembre 2020 al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano. Sono 150 immagini e documenti originali che ricostruiscono la vicenda umana e professionale della fotografa austriaca, prima donna a entrare nell’agenzia Magnum Photos. La mostra, come si racconta nella presentazione, «ripercorre il cammino umano e professionale di Inge Morath, dagli esordi al fianco di Ernst Haas ed Henri Cartier-Bresson fino alla collaborazione con prestigiose riviste, attraverso i suoi principali reportage di viaggio, che preparava con cura maniacale, studiando la lingua, le tradizioni e la cultura di ogni Paese dove si recava, fossero essi l’Italia, la Spagna, l’Iran, la Russia, la Cina, al punto che il marito, il celebre drammaturgo Arthur Miller, ebbe a ricordare che “Non appena vede una valigia, Inge comincia a prepararla”».

Ugualmente celebrative sono altre due mostre in altre località. A Senigallia a Palazzo del Duca è la mostra “Sguardi di Novecento. Giacomelli e il suo tempo”, in occasione dei venti anni dalla scomparsa di Mario Giacomelli. Esposta fino al 27 settembre 2020 ospita 20 fotografie di Giacomelli a confronto con circa 90 scatti di grandi fotografi della metà del Ventesimo secolo.

Piergiorgio Branzi è l’altro fotografo, celebrato fino al 6 settembre 2020 a Novara. Al Castello Visconteo Sforzesco è esposta la mostra “Il giro dell’occhio”, curata da Alessandra Mauro, che documenta oltre cinquant’anni di fotografie del famoso fotografo toscano.

3 Dialogare

Dodici mesi di dialogo tra la natura e l’ambiente urbano è quanto proposto con il calendario Epson 2020 "Eden in Urbe" firmato da Tancredi Mangano, che racconta di «aver fotografato gli alberi facendo in modo che fossero gli edifici ad apparire come intrusi». In questi mesi di lockdown la natura ha conquistato più che mai l’attenzione, come aspetto rasserenante, ma anche come voce a cui appare più che mai importante dare quell’ascolto che fino a quel momento era stato ignorato. Qui la foto che contraddistingue il mese di agosto.

La foto macro usata per dimostrare che cosa si può ottenere utilizzando una Nikon D3500 con un obiettivo macro come l’AF-S DX Micro Nikkor 40mm f/2.8G

4 Informare

Il lockdown ha stimolato un risveglio della natura: aria più pulita, animali che hanno recuperato degli spazi non previsti e possibilità di fotografare fiori o piccoli esseri viventi sul balcone, ma anche nelle uscite all’aperto, in ampi spazi che consentono il distanziamento fisico. Così per lanciare la Nikon D3500 e dimostrare i risultati che si possono ottenere con la reflex entry level di livello premium è stata scelta una foto macro. Si sottolinea la possibilità di ottenere risultati simili utilizzando la fotocamera con un obiettivo macro come l’AF-S DX Micro Nikkor 40mm f/2.8G.

5 Muoversi

Finito il lockdown ci si incomincia a muovere. Molto a piedi, tanto in bicicletta, ma iniziano ad apparire i monopattini e altri mezzi di locomozione individuale: sono i nuovi soggetti destinati a diventare protagonisti di street photography. E quelli che vi presentiamo qui, fotografati a Madrid, dove organizzano tour in segway? Avveniristici? Forse, certo facili preda di una fotocamera. Intanto però è stato annunciato che dal 15 luglio cessa la produzione del segway.

6 Pedalare

È l’invito rivolto agli abitanti di questo pianeta per disincentivare l’uso dell’auto. Ed è un invito da molti raccolto per evitare i mezzi pubblici, che qualcuno teme in questo periodo di fase 3, dopo il lungo lockdown. Nelle Filippine, ad esempio, si sono formate lunghe code davanti ai negozi che vendono biciclette. Intanto la bicicletta mantiene il suo fascino anche come elemento da esporre e, di conseguenza, da fotografare.

7 Ritrarre

È un modo di ritrarre il teatro quello scelto da Laila Pozzo, più che un modo di fotografare uno spettacolo. Ed è stato un modo per ricordare la forza del teatro e la sua capacità di emozionare, indurre a riflettere anche oltre la visione del momento. Ma all’improvviso tutto si è fermato: gli spettacoli non hanno più potuto conquistare il pubblico attraverso il palcoscenico, ma hanno imboccato un’altra strada, per continuare a mantenere un rapporto, seppure parziale e differente, con il pubblico. Gli spettacoli dal vivo sono diventati online, grazie alla modalità scelta da molti teatri per ricordare, ma anche per scoprire novità o parlarne e le foto hanno permesso di risvegliare quei ricordi o dare delle anticipazioni. Ora diversi teatri hanno riaperto, utilizzando gli spazi all’aperto e i cortili per proporre una stagione estiva o dimezzando la capienza del teatro all’interno.

8 Ritrovarsi

Tre mesi senza vedersi, se non grazie a videochiamate, intervallate da lunghe giornate di silenzio passate in casa. Così la riapertura dei Bagni misteriosi, parte integrante del Teatro Franco Parenti a Milano, è stata accolta da molti con piacere, come del resto tutti gli spazi all’aperto. I Bagni Misteriosi sono dunque diventati anche un appetibile soggetto fotografico, grazie alle tante particolarità dello spazio, luogo di nuotate, di spettacoli, di aperitivi e con un lato che costeggia il Teatro.

9 Spedire

Alla moda raccontata da quattro famosi fotografi sono dedicati altrettanti francobolli emessi in Australia. L'emissione di francobolli Fashion Focus Mid-century è disponibile dal 16 giugno 2020 anche online su auspost.com.au/stamps. I fotografi scelti sono australiani per nascita o adozione. A immortalare la moda anni ’40 è Athol Shmith (1914-1990), uno dei principali fotografi australiani di ritratti, di moda e commerciali. Il secondo francobollo presenta la modella Jane Wakely fotografata da Helmut Newton (1920–2004), il nome che aveva assunto (e con cui è diventato famoso) Helmut Neustaedter, arrivato in Australia dalla Germania nel 1940, da cui poi era ripartito nel 1957. Ugualmente arrivato in Australia nel 1942 è Henry Talbot (1920–99), che nel 1956 aprì con Newton uno studio fotografico a Melbourne, lavorando quasi esclusivamente su moda e pubblicità. Considerato miglior fotografo di moda, in particolare durante gli anni '60, ha visto il suo lavoro regolarmente pubblicato su Vogue e Vanity Fair. Assistente di Henry Talbot, prima di fondare il suo studio fotografico di moda, è il quarto fotografo, Bruno Benini (1925–2001), che ha fotografato la moda per cinque decenni, dagli anni '50.

10 Specializzarsi

I corsi, causa Covid, sono diventati online, dunque fruibili anche da località lontane da quelle che generalmente ospitano corsi importanti. È il caso della prossima edizione del Corso per Curatore di Archivi d’Artista, che propone un programma di studio interdisciplinare di temi e materie umanistico/storiche, giuridiche, tecniche, informatiche. Le iscrizioni sono aperte fino al 6 luglio 2020 sul sito www.aitart.it. Organizzato da AitArt - Associazione Italiana Archivi d’Artista e diretto da Alessandra Donati, è in programma sulla piattaforma Google Meet nelle date 13-14-15-20-21 luglio 2020, dalle ore 9.00 alle 13.00. «Quali i criteri per organizzare la struttura logica, giuridica e funzionale dell’archivio? Come predisporre il modello di certificato di autenticità? Quali diritti ha l’artista e quali gli aventi causa? Quali i modelli di contratto per il prestito delle opere? Quali le cautele assicurative per archivio, esperto e opere?» sono tra le domande a cui si propone di rispondere.

11 Visualizzare

Si può lasciare la propria abitazione e, finalmente, anche la propria regione, raggiungendo località di vacanza. Così è particolarmente in tema con il momento la foto utilizzata per dimostrare le potenzialità della Fujifilm GFX 50R come strumento adatto per il paesaggista, che pur con un apparecchio dal corpo leggero, pari a circa 775g, può sfruttare i vantaggi offerti dal largo formato con sensore di immagine da 51,4 Mp, circa 1,7 volte più grande di un sensore 35mm full frame.

Simone Sbaraglia ha fotografato i paesaggi italiani sottolineandone l’incanto esaltato dalla possibilità di evidenziare tutti i dettagli. «Da una fotocamera – dice - cerco qualità senza compromessi, nella foto di paesaggio non è tollerabile la minima imperfezione. Oltre a ciò reputo necessario avvalersi di strumento di notevole portabilità e compatibile con una gamma di ottiche versatili e di altissima qualità».

(Foto dei francobolli australiani per gentile concessione di Fabio Bonacina, direttore di vaccarinews)

Data di pubblicazione: luglio-agosto 2020
© riproduzione riservata

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