Test

Canon EOS 6D Mark II

OD Lab

Quando venne presentata la versione originale della Canon EOS 6D molti pensarono a un altro gioco di prestigio della casa giapponese per riempire un "buco" nell'offerta di fotocamere. Era la terza famiglia di macchine con il sensore a pieno formato, "quello che usano i professionisti" direbbe qualcuno, ma dall'aspetto e dalle dimensioni di una fotocamera da amatore evoluto.

Canon EOS 6D Mark II e EOS 6D osservatoriodigitale.it

Quando venne presentata la versione originale della Canon EOS 6D molti pensarono a un altro gioco di prestigio della casa giapponese per riempire un "buco" nell'offerta di fotocamere. Era la terza famiglia di macchine con il sensore a pieno formato, "quello che usano i professionisti" direbbe qualcuno, ma dall'aspetto e dalle dimensioni di una fotocamera da amatore evoluto. Chi avrebbe avuto bisogno di questo tipi di macchina e perché? A distanza di cinque anni esatti, quando alcune voci anche insistenti avevano dato la 6D come una linea di fotocamere morta ecco che Canon spiazza tutti presentandone una versione aggiornata e migliorata, la EOS 6D Mark II.

Mantenendo le dimensioni del modello originale, la nuova versione è stata completamente aggiornata ai livelli delle sorelle più nobili, 1 D X Mark II e 5D Mark IV, a livello di tecnologia e non solo: infatti sulla nuova 6D trovano spazio funzionalità come il Dual Pixel, il GPS integrato o il processore Digic 7, tanto per citarne alcuni, in un modello full frame che si attesta come prezzo alla metà dell'ammiraglia di casa.

canon_6dmkII_top_od81

Passata un po' sotto traccia, come direbbero quelli che la sanno lunga, la EOS 6D è stata una campionessa del mercato, al punto che Canon ha aspettato e aspettato ancora prima di sostituirla proprio grazie al successo riscontrato nel mondo. Personalmente avremmo detto il contrario e, invece, eccoci qui a decretare lunga vita alla nuova arrivata, pronta a offrire grandi soddisfazioni ai numerosissimi fan di questo modello. Ma vediamo nel dettaglio che cosa riserva agli appassionati questa nuova fotocamera. A livello estetico ricorda in tutto e per tutto la sorella originale tranne che per due piccoli particolari come la presa frontale del controllo remoto a filo e la scritta Mark II che ora, in linea con la nuova tendenza avviata con la 5D Mark IV, non sta più in basso a destra ma direttamente sotto il numero del modello.

La Canon 6D Mark II ha un sensore CMOS da 26,2 megapixel in grado di offrire un’elevata gamma dinamica e assicura un'ampia latitudine di posa, consentendo, ad esempio, riprese prima impensabili nella gamma delle alte luci. La gamma ISO, nativa fino a 40.000, è espandibile a 102.400 ISO così da permettere di catturare molti dettagli anche nelle situazioni più buie: un gran ruolo a questo proposito lo gioca anche il nuovissimo processore DIGIC 7 in grado di elaborare le immagini con una performance di altissimo livello.

Canon_6DmkII_side_od81

Nuovo punto di forza è anche il sistema autofocus, ora personalizzabile e con 45 punti tutti a croce, che permette una messa a fuoco più rapida e precisa, soprattutto con soggetti in rapido movimento. Anche qui, il processore DIGIC 7 permette alla fotocamera di prevedere il movimento del soggetto inquadrato e di rispondere prontamente così da poter scattare raffiche che raggiungono i 6,5 fotogrammi al secondo. Il nuovo autofocus della 6D Mark II è in grado di tenere la messa a fuoco sul soggetto anche in condizioni di scarsa illuminazione. A proposito di illuminazione anche questa fotocamera, come tutte le "Pro" di Canon non, ovviamente, ha il flash di riempimento integrato.

La tecnologia Dual Pixel AF, che già equipaggia le due top di gamma di casa Canon, 1 D X Mark II e 5D Mark IV, assicura elevate prestazioni di inseguimento del soggetto insieme a una messa a fuoco sempre fluida e rapida. Queste funzioni sono utilizzabili anche in Live View, sia per le riprese video sia per gli scatti fotografici. La nuova 6D Mark II è la prima fotocamera EOS full frame che prevede la stabilizzazione integrata a 5 assi, capace di ridurre le vibrazioni della fotocamera anche se, adesso, solo per le riprese video. Lo schermo posteriore LCD da 3” è orientabile e touch, anche questa una prima assoluta per una full frame, e permette di modificare la messa a fuoco toccando lo schermo e raggiungere i punti più difficili durante le riprese da prospettive insolite.

Tra le funzioni molto apprezzate della 6D Mark II troviamo l’intervallometro e la modalità video time-lapse per le riprese in 4K. Molti professionisti, tuttavia, apprezzeranno di più il sistema di geolocalizzazione integrato che tiene traccia della posizione per consentire di localizzare automaticamente il luogo in cui è stato realizzato lo scatto. Il sistema prevede l’impiego di due dei maggiori network satellitari, gli stessi di cui è dotata la 5D Mark IV e due dei tre a disposizione dell’ammiraglia 1 D X Mark II. Queste caratteristiche, insieme alla tropicalizzazione totale del corpo macchina, rendono davvero appetibile la 6D Mark II come la fotocamera ideale per gli amatori evoluti o come secondo corpo per i professionisti che si spingono in situazioni di scatto anche molto critiche.

canon_6dmkII_back_od81

Parlando di connettività, la nuova 6D Mark II migliora ancora rispetto alla sorella originale aggiungendo al Wi-Fi anche la tecnologia Bluetooth capace di assicurare una connessione continua. Questo garantisce una maggiore flessibilità nella trasmissione delle immagini e dei video ai dispositivi smart, consentendo agli utenti di condividere più facilmente il proprio lavoro e contare anche sul controllo remoto della fotocamera direttamente dal proprio smartphone, per scattare fotografie e riprendere video. La connessione tra smartphone e fotocamera è possibile attracerso l’uso della app Canon Camera Connect, disponoibile per iOS e Android.

La Canon EOS 6D Mark II è disponibile dalla fine del mese di luglio a un prezzo di listino di 2.190 Euro al pubblico, per il solo corpo macchina. In seguito verrà offerta anche in kit, con il 24–105 f/4L, e sarà disponibile il battery grip (BG–25) per due batterie in grado di provvedere una valida impugnatura della fotocamera anche per gli scatti in verticale.

 

Data di pubblicazione: luglio-agosto 2017
© riproduzione riservata

Cerca su Osservatorio Digitale