App(c)licazioni

Gudak

Redazione

Gudak è l'app più "innovativa" tra quelle sul mercato: infatti fa rivivere le emozioni di un tempo, quando si aspettava per vedere le fotografie scattate.

La parola ‘Gudagdali’ è un vecchio idioma coreano che sta a indicare qualcosa di vecchio, di sorrpassato. Oggigiorno, nell'epoca digitale, dove c'è sempre a disposizione la funzione di "undo" che permette di ripristinare uno scritto o una modifica errata tornando alla versione precedente c'è qualcuno che ha pensato al brivido di un tempo, quando tutto ciò non era possibile, a partire dagli scatti fotografici. Tra lo scatto e la visione delle immagini potevano anche passare due o tre settimane (chi non ha mai provato a mandare a sviluppare le ottime pellicole Kodachrome 25?) prima che si potesse gioire o restare delusi per i risultati ottenuti. Al di là del "piacere dell'attesa" c'era sicuramente anche il desiderio di vedere su carta o su diapositiva se quello che si imparava si traduceva concretamente in risultati positivi. Allo stesso modo, quindi, con l'app Gudak si propone di ritornare a godere del momento in cui si scatta, senza la frenesia di avere immediatamente la foto da guardare e, se non va bene, scattarne un'altra.

Gudak, infatti, prende possesso del vostro smartphone e lo trasforma in una vecchia macchina fotografica a pellicola (una Eastman Kodak), con tanto di visore incorporato ma c'è di più perché le immagini ve le fa vedere solo dopo tre giorni, sì avete letto bene: tre giorni.


Lo scopo è quello di riportare le immagini scattate al loro valore originale, quello di ricordi, senza contare che la foto sia bella oppure no ma dare di nuovo valore al suo scopo principale, quello di oggetto per ricordare.

Disponibile da subito a 0,99 Euro si può scaricare dall'iTunes Store.

 

Data di pubblicazione: luglio-agosto 2017
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