Abituati ai rapidi e ininterrotti progressi che costellano il settore fotografico fin dal suo primo incontro con il digitale, proviamo una sensazione insolita di fronte a tecnologie ormai mature che sembravano ormai aver detto tutto, come nel caso delle tavolette grafiche, e che invece riescono ancora a proporre sostanziali – e soprattutto utili - novità: è il caso della nuova linea di pen tablet Wacom Intuos4.
Le tavolette grafiche per computer datano da ben prima che i fotografi abbandonassero pellicole, ingranditori e vaschette di sviluppo per attrezzarsi con potenti PC e software di fotoritocco: sono dispositivi apparsi sul mercato già agli albori della rivoluzione del personal computing e per anni sono stati pertinenza pressoché esclusiva di grafici e progettisti, per i quali la penna è lo strumento di interfaccia più naturale essendo abituati a utilizzarla per formazione. Più contrastato invece il rapporto tra pen tablet e fotografi, per i quali un buon mouse di precisione è spesso l'attrezzo più indicato e gradito. Tuttavia sappiamo bene come la tecnologia digitale abbia la tendenza a rendere indistinti i confini tra le discipline facilitando la contaminazione tra generi creativi e professionali differenti: oggi dunque che il PC non viene più usato solamente per la fase di "sviluppo digitale" dei file RAW e l'applicazione di effetti di fotoritocco standard, allargare il parco di strumenti a disposizione del fotografo può facilitare alcuni aspetti del workflow e soprattutto far scoprire possibilità operative e creative inaspettate al di là delle abitudini e delle preferenze dell'utente.
Da questa constatazione, e dal feedback espresso da una comunità di utenti professionali ormai consolidata, Wacom ha preso le mosse per rinnovare la propria gamma di tavolette professionali Intuos, arrivata ora alla quarta generazione dopo poco più di un decennio dal lancio del modello originale. Non che la serie Intuos3 fosse carente, tutt'altro; ma poiché un'azienda non può mai permettersi di rimanere ferma sul mercato, ecco che a un certo punto occorre riuscire a migliorare ulteriormente anche quanto è già considerato più che soddisfacente. Quanto ha fatto Wacom con le tavolette Intuos4 è un esempio che può essere raccolto da altri produttori di dispositivi "maturi" (pensiamo agli esposimetri, settore non certo noto per la frequenza delle sue novità); e in un periodo di stretta economica ciò può significare molto più di quanto superficialmente appaia.
Vediamo dunque le caratteristiche principali dei modelli Intuos4. Innanzitutto si può notare come i pulsanti della tavoletta siano stati razionalizzati raggruppandoli su un unico lato: questo ha permesso di dedicare più spazio a questa importante area di interfaccia, che ora propone in abbinamento ai tradizionali tasti ExpressKey anche un controller a rotazione denominato Touch Ring. Comodi display OLED - che coniugano bassi consumi elettrici a una superiore visibilità anche in ambienti illuminati - permettono finalmente di ricordare le associazioni tasto-funzione, un problema particolarmente sentito quando la tavoletta viene impiegata per controllare più applicazioni, ciascuna con il proprio corredo di impostazioni personalizzate. La tavoletta può essere ruotata per tenere i tasti sul lato sinistro o destro a seconda della mano prevalente dell'utilizzatore, e le indicazioni sui display possono essere conseguentemente capovolte. L'attenzione al design ambidestro è molto più sostanziale di un tempo, come suggerito dalle stime raccolte dalla stessa Wacom che parlano di una quota del 30%-40% di mancini: un segnale che andrebbe raccolto anche per la progettazione di numerosi altri prodotti a partire dalle stesse fotocamere.
Sempre in tema di personalizzazione occorre rilevare la crescente dipendenza di questo genere di dispositivi dal software di supporto fornito dalle case produttrici. Come già da tempo accade per accessori più tradizionali come mouse e tastiere specializzate, definire e richiamare parametri customizzati in base a ogni singola applicazione è un compito demandato al driver che correda la linea Intuos4. Oltre alle funzioni immediatamente attivabili mediante i tasti ExpressKey, l'introduzione del Touch Ring consente di lavorare con menu radiali che appaiono comodamente a video e che possono essere configurati con un massimo di 64 livelli di sottomenu. Particolarmente utile anche la possibilità di scegliere tra movimento assoluto (l'area attiva della tavoletta corrisponde precisamente all'area dello schermo) e relativo (il punto di origine di ogni spostamento è quello dove si trova il puntatore in quel momento).
Con un'estrema libertà di personalizzare il funzionamento della tavoletta ci saremmo aspettati anche la possibilità di esportare e importare i profili di configurazione, essenziale per esempio nel passaggio da un computer all'altro o da una release principale di un'applicazione a quella successiva: ma per questo occorrerà attendere un futuro aggiornamento del software. Per quanto concerne la compatibilità con i sistemi operativi, Wacom produce direttamente i driver per Mac OS X e Windows, collaborando invece con terze parti alla messa a punto della versione per Linux.
Complemento indispensabile di ogni tavoletta è, ovviamente, la penna. Anzi, per molti utilizzatori la qualità di una tablet dipende essenzialmente proprio da questo strumento che dal punto di vista materiale rappresenta la vera interfaccia fisica tra uomo e macchina: e anche qui Wacom ha introdotto ulteriori miglioramenti a partire dal rivestimento integrale in gomma. Rimasto immutato il sistema a risonanza elettromagnetica inserito nella penna, che ne consente il funzionamento senza batterie né magneti, un nuovo sensore (Wacom Tip Sensor) ha ridotto a un solo grammo la pressione iniziale necessaria per attivare la penna e iniziare a lavorare, e ha raddoppiato i livelli di sensibilità portandoli da 1024 a 2048. La sensazione di utilizzo risulta dunque ancora più naturale, pur se occorre abituarsi al fatto che il movimento della penna viene riconosciuto e tracciato anche quando la punta non è perfettamente a contatto con la superficie della tavoletta: esiste infatti una tolleranza di pochi millimetri sufficiente tuttavia a richiedere un minimo di pratica specifica, per quanto con un pochino di allenamento si può persino sfruttare questa caratteristica a proprio vantaggio mantenendo la continuità del tratto anche quando la penna dovesse sollevarsi di poco durante lo spostamento della mano.
La tradizionale Grip Pen con cancellino sensibile alla pressione e doppio pulsante laterale programmabile è fornita con una dotazione di punte (cinque standard, tre dure in feltro, una a tratto e una flessibile) che ben si adeguano al tipo di materiale che si intende riprodurre nel lavoro grafico come pennarelli, gessetti, evidenziatori ecc. Nella sua nuova incarnazione, la Grip Pen che accompagna le tavolette Intuos4 è stata accorciata per facilitare l'impiego del cancellino, mentre il pulsante laterale è stato leggermente ingrandito. Un'impugnatura supplementare di maggiori dimensioni può essere aggiunta alla penna per adeguarsi a particolari esigenze ergonomiche, anche se in questo caso rimane inaccessibile il pulsante laterale. Completano la serie degli accessori la Classic Pen, l'Aerografo, la Art Pen (che riconosce la rotazione sul proprio asse consentendo effetti pennello naturali), la Inking Pen, un cursore con lente a crocino e un mouse Wacom funzionante senza cavi né batterie.
Come la tavoletta, anche le penne Intuos4 sono configurabili liberamente dall'utente e i relativi parametri vengono conservati all'interno di ogni singola penna - identificata univocamente da un chip contenente un numero di serie - in modo tale da mantenerne le caratteristiche anche nel passaggio da una tablet all'altra. Per aiutare a distinguere esteriormente le penne si possono usare appositi anelli colorati forniti a corredo, mentre il numero di serie interno può essere utilizzato dalle applicazioni software per aggiungere e vincolare le rispettive funzionalità in base alla specifica penna impiegata.
Quattro, infine, le dimensioni in cui viene offerta la tavoletta Intuos4: dalla versione A6 (Intuos4 S, 700 gr. di peso, 224,90 euro), pensata per un impiego portatile e quindi priva di indicatori OLED in modo da risparmiare più energia possibile, fino alla più imponente versione A3 (Intuos4 XL, 3500 gr. di peso, 799,90 euro) per grandi lavori grafici, porzionabile nella parte centrale dell'area attiva per simulare una tavoletta più piccola. Più adatte alle applicazioni fotografiche da studio le versioni intermedie Intuos4 M (formato A5, 1000 gr., 369,90 euro) e Intuos4 L (formato A4, 1800 gr., 479,90 euro). I prezzi indicati sono già comprensivi di IVA.