Cinderela House HDR ©Trey Ratcliff per osservatoriodigitale di maggio-giugno 2008, n.o 6

Liscia, elaborata o HDR?

La fotografia, arte e oggetto di culto, senza di lei che vita sarebbe? Da quando sono apparsi i primi dagherrotipi l'uomo ne è rimasto affascinato e mai, come in questo periodo storico, ne ha ottenuto il controllo quasi totale. Oggi un soggetto può essere ripreso con ogni mezzo lecito e illecito, dalle fotocamere più evolute in uno studio oppure di sfuggita con un telefonino o, ancora, da qualche webcam posizionata quà e là nel mondo. Il risultato non è sempre ottimale e, se non soddisfa a pieno, si può ricorrerre alla post-elaborazione, con vari programmi: Adobe Photoshop docet.

Ma, a nostro avviso, qui la magia finisce, finisce il territorio della fotografia pura, si entra in un'altra arte, quella del fotoritocco, della post-produzione o, addirittura, della creazione sintetica di immagini: ecco perché in apertura abbiamo definito "quasi totale" la capacità di riprendere una scena perfetta. Chi di professione scatta quotidianamente ha l'occhio allenato a capire al volo la luce che illumina la scena e sa come intervenire e correggere i problemi prima di scattare. Tutti gli altri si fidano del proprio mezzo di ripresa, delle impostazioni automatiche, dei valori suggeriti e, a casa, partono con il ritocco. Non è vietato per legge quindi avanti tutta con trucchi e filtri digitali per stupire amici e parenti: ma il trucco migliore rimane quello di imparare a fotografare meglio, magari iscrivendosi a un corso specialistico o, meglio di niente, anche ai corsi del proprio fotoclub. Le soddisfazioni non tarderanno a venire e si avrà un po' più tempo per godersi gli scatti risparmiandosi intere serate al computer per rimaneggiare e ricostruire gli scatti sbagliati.

Quando si raggiunge una padronanza molto elevata delle tecniche di ripresa, allora si può pensare di stupire, se stessi e gli altri, attraverso un nuovo modo di valorizzare i contenuti cromatici delle fotografie chiamato HDR, High Dynamic Range, di cui Trey Ratcliff, autore dello scatto di copertina, è un maestro indiscusso. Sul suo sito (www.stuckincustoms.com), oltre a moltissimi esempi, c'è un vero e proprio tutorial su come realizzare questo tipo di immagine partendo da almeno tre scatti in RAW. Provare per capire e per credere.

In questo numero, doppio, nel senso che copre i due mesi pre-estivi, si parla di Adriano Bernacchi, grande direttore della fotografia nel cinema, nel teatro e nella televisione, che da anni continua a sperimentare e a cercare di imparare sempre cose nuove anche se di acqua sotto i ponti ne ha vista passare. L'Immaginatore torna con una puntata dedicata ai livelli e al modo in cui si può operare con essi: troverete anche i file necessari per provare a esercitarvi con le dritte suggerite da Dardanoni. L'ineffabile Steed Kulka ha in serbo una vera chicca per tutti gli utenti di fotocamere compatte a cui dare nuova linfa vitale.

Come al solito non mi resta che augurarvi buona lettura!

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