Taccuino

Fotografia e altre possibilità

Valeria Prina

Le occasioni di vivere le immagini si stanno moltiplicando in questi mesi. Si possono vedere mostre di autori che hanno fatto la storia della fotografia. Si possono aspettare i due festival in programma in autunno. È anche possibile scoprire quanto le nuove tecnologie permettono già ora e consentiranno in futuro

Mostre, annunci di festival, nuove possibilità date dalla tecnologia. Quando si parla di immagini le occasioni sembrano moltiplicarsi. Con alcuni mesi di anticipo si annunciano i due più importanti festival che interessano la fotografia.

Il Photofestival è arrivato alla 18ª edizione e si è esteso anche oltre Milano, coinvolgendo più città. La prossima edizione si annuncia dal 15 settembre al 31 ottobre 2023. Oltre alle date è stato annunciato il tema: è “Aprirsi al mondo. La fotografia come impegno civile”. Così si legge nella presentazione: «Il titolo scelto per questa edizione del festival, vuole essere un invito a riflettere sul fatto che l'atto di fotografare, quello praticato con attenzione e rigore, non è solo legittima espressione della personale creatività. E' soprattutto il modo con cui osserviamo la realtà, ne cogliamo la bellezza e le contraddizioni, la interpretiamo secondo i nostri valori. Un fotografo sa che ogni suo scatto è destinato a essere osservato, analizzato, discusso e che quindi contribuisce a un più generale confronto».

Si annuncia anche il Festival della fotografia etica. Arrivato alla XIV edizione è in programma a Lodi dal 30 settembre al 29 ottobre 2023.

In attesa di queste occasioni di vivere l’immagine intensamente si sono viste o sono ancora esposte molte mostre di fotografia. In alcuni casi hanno per protagonisti degli autori universalmente conosciuti, che hanno fatto la storia della fotografia, come Helmut Newton a Milano, Eve Arnold a Camera Torino fino al 4 giugno, Inge Morath a Venezia fino al 4 giugno. E ancora, al Lac Lugano fino al 16 luglio Werner Bischof. Ugualmente una grande mostra si annuncia Amazonia di Sebastiao Salgado. A Milano alla Fabbrica del Vapore è in programma dal 12 maggio al 19 novembre 2023.

La fotografia è stata anche considerata come un modo per far conoscere dei luoghi con un alto appeal turistico. Così in occasione del Fuorisalone in concomitanza con il Salone del Mobile si è vista una selezione di 20 immagini sulla architettura in Spagna. La mostra fotografica era suddivisa nelle 4 sezioni musei, alloggi, spazi culturali e altri edifici. Per i visitatori è stata una occasione per scoprire attraverso la fotografia molti luoghi di architettura contemporanea, dal Museo Guggenheim a Bilbao alla Città delle Arti e delle Scienze di Valencia, dal Museo Nazionale Centro d’arte Reina Sofía a Madrid al terminal 4 dell’aeroporto Adolfo Suárez nella stessa capitale spagnola. E vari altri.

Queste sono immagini create con una fotocamera o al massimo con uno smartphone. Ma a Mia Fair 2023, a Milano al Superstudio Maxi dal 23 al 26 marzo, si è visto qualcosa che rappresenta una evoluzione. Da considerare in modo positivo o negativo, ma certo da valutare. Qui ve ne parliamo, anche prendendo in considerazione altri progetti innovativi.

Basato sull’intelligenza artificiale è il progetto Artificial Hell. Riccardo Boccuzzi ha raccontato la Divina Commedia di Dante a un motore di intelligenza artificiale. Ne sono risultate delle immagini sul tema dell’Inferno dantesco. Dalle tante realizzate ne sono state selezionate alcune che presentano degli effetti sorprendenti. A Mia Fair sono state viste su monitor e altre stampate con un risultato che all’autore piace maggiormente. E’ prevista anche l’esposizione delle immagini al Maxxi di Roma da luglio a ottobre 2023.

Se questo si può considerare un esperimento, già molto rilievo ha l’utilizzo della realtà virtuale. Al Fuorisalone a Milano si è visto il Virtual Pavilion curato da Superstudio, che ha permesso a un pubblico molto ampio di valutare le possibilità.

Questo ha rappresentato un modo per conoscere le potenzialità della realtà virtuale. Basato invece proprio sull’utilizzo della realtà virtuale è Inside Monet programmato a Milano. Indossando il visore ci si trova immersi nell’arte di Monet vivendo emozioni simili a quelle vissute dal grande pittore impressionista. L’esperienza di Virtual Reality è un tour con partenza dall’Arco della Pace in cinque tappe che corrispondono ad altrettanti quadri e relative atmosfere.

Completamente diverse sono altre due esperienze legate all’immagine. Entrambe richiedono una attenzione non solo momentanea. Una è stata una immersione audiovideo che ha avvolto sui tre lati gli spettatori al Meet Digital Culture Center a Milano. È Everything dello Studio turco Nohlab, che, si legge nella presentazione, «lavora tra video arte ambientale e design digitale creando un ponte tra la realtà digitale e quella fisica attraverso video-installazioni immersive, in cui il sound design si articola come ulteriore elemento narrativo». La sequenza audiovideo tripartita, in cui scienza, filosofia e metafisica convergono viene presentata con le parole «Attraverso l’osservazione di elementi familiari che costituiscono la routine della nostra vita quotidiana, il pubblico viene spinto a interrogarsi su come la complessità della nostra esistenza quotidiana lasci molte domande irrisolte».

Legata a una grande mostra è un’altra esperienza che richiede una attenzione prolungata. A uno sguardo superficiale sembra una mostra fotografica, ma appunto l’attenzione deve essere non momentanea. E allora si scopre che le immagini lentamente prendono vita. La mostra di Bill Viola a Milano a Palazzo Reale fino al 25 giugno 2023 prevede quindici momenti di videoarte da osservare con la massima attenzione per cogliere le evoluzioni previste rispetto alle immagini solo apparentemente statiche. «Ciò che conferisce uno spettacolare tasso di artisticità, visiva e contenutistica, alle opere di Viola - è il commento di Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale, dove è l’esposizione - è il sapiente uso dello slow motion, del rallentamento che induce lo spettatore a mettersi a disposizione della lentezza per assaporare un nuovo senso della vita».

E il futuro? Sicuramente tutto da creare, utilizzando tutte le potenzialità che la tecnologia sta mettendo a disposizione. Naturalmente non significa il superamento della fotografia. O il suo accantonamento. Sono invece strumenti differenti, che consentono di comunicare, far riflettere, trasmettere emozioni in modi diversi, e possono anche integrarsi.

Foto di apertura di Valeria Prina da "Everything" al Meet Digital Culture Center di Milano

Data di pubblicazione: aprile-giugno 2023
© riproduzione riservata

alt

Cerca su Osservatorio Digitale