La gente e i personaggi celebri, lo sport e la guerra, food e fashion, beauty e cronaca, foto di gruppo e selfie, come si dice oggi, città e paesaggi: sono tantissime – e qui ne abbiamo citato solo alcune – le occasioni fotografiche. Come tantissimi sono coloro che prendono in mano una macchina fotografica - dalla reflex a una più semplice compatta, da una mirrorless a una action camera – per catturare delle immagini. Che poi avranno uno scopo di documentazione, ricordo, condivisione di emozioni e di considerazioni. Insomma, con la fotografia si può vivere ogni momento in modo differente. Ed è quanto ci ricordano le mostre fotografiche. Ancor di più un festival, che di queste mostre ne raccoglie molte, con caratteristiche differenti. Tanto dunque è logico aspettarsi dal Photofestival, la manifestazione che quest’anno caratterizzerà Milano rendendola protagonista nel mondo della fotografia dal 28 aprile al 16 giugno 2014.

Le mostre, come vi abbiamo preannunciato nello scorso numero di od, saranno molte, con temi, giustamente, differenti. Qui, però, vogliamo guidarvi in un tour virtuale per il mondo, attraverso le immagini che le varie mostre hanno dedicato a luoghi, nel senso di città, paesaggi, panorami, località, anche con un excursus temporale. Una scelta che è un preannuncio di estate e di relative vacanze: le immagini di autori famosi possono essere di ispirazione durante le vacanze, per realizzare delle foto diverse. O, semplicemente, possono rappresentare uno stimolo a fotografare quello che si vede intorno, anche senza riprendere amici o familiari di fronte al monumento famoso. Le varie località, belle o incuriosenti, possono essere un soggetto interessante.

Virgilio Carnisio: Milano, viale Monte Grappa 16 (1969)

Milano, anche in vista dell’Expo che, tra un anno, la renderà protagonista a livello mondiale – o almeno queste sono le ipotesi più accreditate – è la prima località da riscoprire attraverso una mostra da visitare nell’ambito del Photofestival. Ma è una Milano lontana nel tempo, tutta da riscoprire o incontrare per la prima volta, quella che Virgilio Carnisio propone con “Mi piace Milano” allo Spazio Cappellari, nella omonima via, dal 23 aprile al 10 maggio. Le foto in bianco e nero, tratte dall’Archivio storico Fondazione 3M, in questa mostra a cura di Roberto Mutti riportano alla ribalta la Milano delle case di ringhiera e dei cortili, delle botteghe artigianali, delle osterie con bocciofila, dei bar di periferia e delle latterie del centro storico dove si poteva mangiare con poche lire.

È invece una Milano del sogno quella che racconta Simone Durante, con immagini in cui il ricordo della Sicilia natia riaffiora nei colori. La mostra “Milano, città interna”, esposta nel suo studio PhotoArt 12 in via Col di Lana dall’8 al 22 maggio, raccoglie una serie di foto realizzate in analogico e successivamente rielaborate in camera oscura seguendo un procedimento complesso che ha permesso di alterare ed esaltare i colori di palazzi, strade, gente di Milano.

Un salto indietro nel tempo e nella realtà storica, alla scoperta della Russia zarista, è quanto propone “Ivan Bianchi: Visioni d’interni nella San Pietroburgo dell’800”. Esposta da RB contemporary in Foro Buonaparte, dal 9 maggio all’11 luglio, è la prima mostra personale interamente dedicata alle fotografie di interni di Ivan Bianchi in Russia.

Ci trasporta invece ai giorni nostri, sulla spiaggia d’estate, "Lido In & Out", esposta da My Loft, in via Ariberto, dal 30 maggio al 14 giugno. Angelo Cirrincione ha scattato sulla spiaggia di Mondello a Palermo nel pieno del periodo di vacanza, ma anche successivamente, quando le cabine sono ormai vuote e abbandonate, in attesa di una nuova stagione estiva.

Non solo la spiaggia: anche l’acqua può diventare protagonista. È la scelta fatta da Antonio di Canito e Romano Campalani che, rispettivamente in Norvegia e a Milano, hanno fotografato l'acqua scoprendone i dipinti che vi si nascondono. La mostra dal titolo "I dipinti dell'acqua" è esposta alla Galleria Spazioporpora, nella omonima via, dal 14 giugno.

E se questa mostra non ha nulla di convenzionale, ancor meno tradizionale è “cityLAB”, esposta presso la Galleria Centro Ceco, in via G.B. Morgagni 20, dal 14 maggio al 30 giugno. Il fotografo praghese Ji?í Turek ha fotografato le città cogliendone l’anima e raccontandoci così le sensazioni provate in quei luoghi: il risultato sono immagini magiche che trascendono la realtà.

E un invito ad andare oltre quanto si vede viene da Alessandro Imbriaco, che a New York ha  ritratto al crepuscolo diversi cortili privati, popolati solo dalle tracce dei loro abitanti. La mostra “Static Drama” è esposta dal 2 aprile al 23 maggio presso Montrasio Arte, Harlem Room, in via di Porta Tenaglia 1.

Non è invece un luogo il vero protagonista della mostra “Land-Grab: Indonesia”, esposta dal 12 al 26 maggio da LAB|Foto Design – Politecnico di Milano (Edificio B8, via Durando). Alessandro Rota ha ripreso la pratica del land-grab (espropriazione forzata del terreno), che viola basilari diritti umani di sopravvivenza nelle economie agricole, un fenomeno che è esploso in Indonesia in tutta la sua gravità e violenza.

Ancora un aspetto di rilevanza storica e sociale legato a un luogo è protagonista della mostra “Vive la Liberté. Dal D-Day alla liberazione di Parigi nelle immagini di Rue des Archives – Tips Images”. Aperta presso La Casa di Vetro, in via Luisa Sanfelice 3 dal 17 maggio fino al 28 giugno, curata da Alessandro Luigi Perna per il progetto History & Photography 2014 e prodotta in collaborazione con EFF&CI – Facciamo Cose, l’esposizione è composta di 54 foto che raccontano il D-Day, l’avanzata degli alleati e la battaglia nelle strade di Parigi tra le truppe naziste e i partigiani francesi. Un modo per scoprire il proprio passato, nel settantesimo anniversario dello sbarco in Normandia, anche per i tanti che quel lontano 6 giugno 1944 non erano ancora nati.

Barbie a Cuba © Enrico Pescantini

Dopo racconti fotografici di impegno storico e sociale può essere decisamente piacevole una mostra che propone il giro del mondo con accompagnatori d’eccezione. Sono Barbie e Ken i protagonisti del progetto fotografico “Barbie Around the World” nato da un'idea di Maria Giovanna Callea e realizzato da Enrico Pescantini. La mostra dall’8 maggio al 20 giugno è esposta presso Barbara Frigerio Gallery in via Ciovasso 3: come si legge nel catalogo « Dopo un viaggio in Israele, tra i tetti di Gerusalemme e le acque del mar Morto, ritroviamo i nostri protagonisti tra acque cristalline e scenari caraibici a Cuba, dove tutto è rimasto agli anni '50».

Se la Cuba di Barbie sembra ancorata a un tempo lontano, ancor più lo è Ghoramara. E qui siamo in piena realtà. La piccola isola nel Golfo del Bengala sta rapidamente scomparendo, a causa dell'erosione e dell'innalzamento del livello del mare. La si può ancora vedere, per quel che ne è rimasto, nella mostra di Daesung Lee, intitolata “Ghoramara… sulla riva di un’isola che svanisce”, aperta dal 29 aprile al 25 maggio presso la Galleria AMY D Arte Spazio in via Lovanio 6.

Ghoramara © Daesung Lee

Ma il giro del mondo fotografico può toccare altri luoghi e avere altri spunti, seguendo quanto proposte dalle varie mostre. Altri saranno poi i luoghi che ciascuno potrà catturare con i propri scatti, cogliendoli nella loro realtà, nel loro spirito, trasfigurandoli o puntando su particolari. Dietro casa o all’altro capo del mondo. La distanza è poco importante: conta invece l’animo con cui si fotografa, lo sguardo e la voglia di raccontare e raccontarsi attraverso le immagini.