I gargoyle di un'imponente cattedrale e la trasformazione transmediale di una fortezza del Cinquecento si uniscono in questo numero di od come espressioni dello spirito fantastico che alberga nell'animo umano, come racconta questo mese la nostra corrispondente Valeria Prina che si è divisa tra Firenze, dove è stata presentata una manifestazione che a metà primavera proporrà una coinvolgente fusione tra tecnologia e fantasia, e Milano con una iniziativa finalizzata al restauro delle guglie del Duomo che propone, tra l'altro, una interessante mostra fotografica sugli aspetti meno conosciuti di quella costante presenza cittadina che è, appunto, "la fabbrica del Duomo".

FLORENCE FANTASTIC
Il Festival della creatività a Firenze

Florence Fantastic FestivalLa fantasia, il fantastico, la creatività saranno protagonisti a Firenze a primavera. Dal 10 al 12 maggio 2013 nel capoluogo toscano è in programma la prima edizione del Florence Fantastic Festival, definito una «finestra sul fantastico, pensata per la generazione dell’interazione digitale e per i tecno-curiosi». A ospitarlo sarà la Fortezza da Basso, con un bel contrasto tra una struttura classica del 1534 – ma ben collaudata come sede espositiva – e la tecnologia. Un contrasto che ben corrisponde allo spirito transmediale dell’evento, che si annuncia come «pensato per i nativi digitali e gli amanti del Fantastico». Non si propone come un modo per informare su quanto offre il mercato, funzione cui già adempie Internet, ma come un modo per coinvolgere il pubblico offrendogli una esperienza a 360° con la possibilità di vivere delle emozioni.

Avvicinarsi al mondo della fantasia, del fantastico, della creatività indagandone le origini, scoprendo le diverse possibilità odierne è quanto potrà vivere il visitatore, considerato al centro dell’evento. Molte saranno le aree tematiche proposte come serie TV, home video, videogiochi e gioco tradizionale, collezionismo vintage, video on-demand e mobile, spaziando fino all’editoria classica, alla gadgettistica, senza dimenticare l’elettronica di consumo e le nuove tecnologie. Un’altra area denominata “Garage” permetterà di conoscere i linguaggi contemporanei dando ampio spazio a blogger, independent media, sviluppatori e film maker indipendenti, che potranno anche entrare in contatto con le aziende presenti alla manifestazione.

L’uscita al cinema di un film – a volte ispirato a un precedente libro o, all’opposto, seguito da un libro che amplia la storia – genera spesso videogiochi su quello stesso tema, gadget, prodotti sponsorizzati, CD con la musica del film, foto, figurine da collezione e, successivamente, DVD e serie TV. Così il pubblico potrà vivere una esperienza totalizzante, divertendosi a scoprire anche quegli aspetti che, magari, fino a quel momento aveva ignorato. E potrà anche scoprire quanto in questi anni è cambiato, grazie alle nuove tecnologie.

Anche Firenze sarà totalmente coinvolta grazie ai numerosi eventi satellite che vedranno coinvolti cinema, piazze, aree pubbliche e locali in un fine settimana che, tradizionalmente, conta oltre 200 mila visitatori. Di questi, oltre 100 mila negli anni scorsi hanno partecipano agli eventi della Notte Blu, nella cui cornice è inserita la Notte Fantastica (tra sabato 11 e domenica 12 maggio). Ma il coinvolgimento varcherà anche i confini cittadini, perché mercoledì 7 e giovedì 8 maggio, in 65 cinema digitali sparsi sul territorio toscano, saranno organizzate due maratone tematiche (a tema fantastico e fantascientifico).

La fantasia si propone dunque di catturare (e travolgere) chi arriverà a Firenze in quei giorni e varcherà la soglia della Fortezza da Basso. E sarà una fantasia che spazierà dal fantastico alla creatività. E che cosa c’è di più creativo di una foto? Esaminata nel suo momento di ripresa, quando l’occhio di chi scatta decide il soggetto, l’inquadratura, bada alle luci, sceglie il momento ideale, ma anche in una fase successiva, quando l’utilizzo della tecnologia e dei programmi appositi consente di giocare: non di rendere bella una foto sbagliata – l’occhio di cui parlavamo prima rimane fondamentale – ma di accentuarne la crudezza o conferirle un alone di mistero e di poesia. Anche questo è fantasia. È creatività, come ormai ben sanno i fotografi: un modo per incantare, colpire, far sognare, far riflettere, indnare, trasmettere emozioni, informazioni, rendere partecipe chi guarda.


CRONACA DI UN CANTIERE
Fotografia e tecnologia per il Duomo di Milano

Marco Anelli, Duomo di MilanoAnche la fotografia aiuta ad amare e salvare il Duomo di Milano. Sono passati 625 anni da quando Gian Galeazzo Visconti, allora duca della città, istituì la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano con lo scopo di progettare, costruire e valorizzare la cattedrale grazie all’aiuto di tutti i milanesi. Da allora la Fabbrica è sempre stata attiva, tanto da entrare in una espressione milanese per indicare qualcosa sempre in lavorazione. I tempi cambiano: le necessità rimangono invariate, ma i modi per provvedere seguono i tempi. Così nelle settimane scorse si sono viste su un po’ tutti i media le foto delle chiocciole azzurre tra le guglie del Duomo. E anche chi è salito sul Duomo nella prima metà di ottobre ha potuto fotografarle, cogliendole in una ambientazione davvero unica. L’iniziativa era stata studiata per raccogliere i fondi, grazie alla vendita dei multipli, per restaurare e mettere in sicurezza la guglia centrale del Duomo, quella che sostiene la Madonnina e quella che i milanesi (e quei 35 mila visitatori settimanali del Duomo) possono vedere attualmente ingabbiata per il restauro. E naturalmente, tra gli scopi, ridare alla guglia il suo colore rosa con venature grigie che caratterizza il marmo di Candoglia con cui è costruito il Duomo.

Ma le guglie sono 135: una nuova iniziativa le coinvolge tutte. Intitolata “Adotta una guglia” offre ai milanesi la possibilità di incidere il proprio nome su una di esse in cambio di una donazione. Per sensibilizzare i milanesi ecco che vengono in soccorso fotografia e nuove tecnologie. “Adotta una guglia” con sottotitolo “Cronaca di un cantiere” è anche una mostra esposta ai lati nord e sud del Duomo di Milano fino al 23 novembre.

Sulle pareti del cantiere del Duomo che si affaccia su Palazzo Reale si possono vedere le foto storiche del cantiere del Duomo dal dopoguerra a oggi. Ci sono le immagini di Gabriele Basilico e quelle di Marco Anelli (nella foto). Per sette anni il fotografo romano ha osservato il Duomo dal ponteggio installato per restaurare la facciata, scoprendone un volto e degli aspetti ben poco conosciuti. E facendolo conoscere, grazie alle sue foto con cui ha immortalato, riprendendole da vicino, figure fantastiche che si affacciano tra le guglie e che dal basso nessuno immagina. E, insieme, fotografando Milano e il suo monumento più famoso da angolature altrimenti impossibili, come si può vedere nelle foto in bianco e nero di Marco qui pubblicate.

Anche la tecnologia, dicevamo, è stata coinvolta a favore del Duomo. Il lato nord ospita infatti una sezione interattiva con monitor che proiettano filmati dei recenti cantieri della Guglia Maggiore. Grazie a questi è possibile vedere il lavoro di ristrutturazione e l’attuale stato di conservazione delle guglie. I visitatori sono accolti dai Volontari del Touring Club Italiano per il Patrimonio Culturale. All’interno dell’allestimento è possibile anche conoscere il nuovo sistema di donazioni tramite Web App e Social Network, nonché lasciare direttamente un proprio contributo per salvare le guglie.

Il Duomo, dunque, si fa osservare, scoprire (e amare) anche grazie alla fotografia, raggiungendo anche tutti coloro che, per vari motivi, non sono mai saliti sulle sue terrazze. E sulle sue impalcature: questi sono sicuramente ancora più numerosi.