analisi Compact System Camera parte primaTornando a occuparci in maniera approfondita a distanza di alcuni anni di fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio, scopriamo che il mercato di questo tipo di fotocamere è cambiato tanto radicalmente che neppure il nome è più lo stesso di allora, essendo stata accantonata dagli esperti la corretta ma generica denominazione “mirrorless” in favore della più accurata definizione di CSC (Compact System Camera). Nel tempo intercorso dalla nostra prima disamina il segmento delle CSC si è evoluto sviluppandosi in maniera tale che quello che allora era un settore in ascesa ma pur sempre di nicchia è oggi un concorrente alla pari del più blasonato mercato delle reflex tradizionali.

Nella nostra precedente analisi del neonato mercato delle allora poco diffuse mirrorless ripercorrevamo la nascita e i primi passi del concetto di fotocamera a ottica intercambiabile senza pentaprisma e per l'appassionato desideroso di approfondire l'argomento può essere interessante ripercorrere le tappe di questa evoluzione (Fotocamere mirrorless. Prima e Seconda parte). Chi vorrà confrontare l'analisi di allora con l'attuale approfondimento della materia scoprirà quale crescita spettacolare ha conosciuto in questi ultimi due-tre anni il mercato delle CSC, tanto che per ragioni di spazio ci vediamo costretti a suddividere la trattazione della materia in ben quattro parti.

Nel rammentare al lettore che le caratteristiche complete delle fotocamere di cui parleremo sono come sempre disponibili nel comparatore di Fotoguida.it, iniziamo dunque l'analisi del ricco e variegato mercato delle CSC esaminando i prodotti, in ordine rigorosamente alfabetico, di Canon, Fujifilm, Hasselblad, Kodak e Leica.

logo canon

 

 

Canon EOS MNel segmento delle CSC il colosso giapponese gioca per decisione propria un ruolo marginale. Canon infatti propone un unico modello di mirrorless di ottime caratteristiche anche se non di concezione recente, evidentemente non ritenendo interessante puntare su questo mercato potendo contare su una vasta base di DSLR di successo. La Canon EOS M, incentrata sul sensore CMOS APS-C (22,3 x 14,9mm) da 18M della EOS 650D, è stata annunciata a luglio 2012 mentre il successore (dicembre 2013) Canon EOS M2 attualmente è commercializzata solamente in Giappone. Potenziata da un processore di penultima generazione DIGIC 5, la EOS M dispone di un attacco per gli obiettivi dedicati Canon EF-M, un corpo macchina resistente ad acqua e polvere, un luminoso display LCD touch fisso 3" da 1.040.000 punti e un sistema autofocus a 31 punti AF. Assente invece il mirino. La sensibilità ISO estesa 100 – 25600, la raffica di 4,3fps, il supporto video full HD 1080p30 nei formati H.264 e MPEG4 con audio stereo e il supporto GPS e Wi-Fi opzionali mantengono la EOS M al passo con le rivali più recenti. Con un peso equipaggiato di 298gr, la Canon EOS M è una CSC che si colloca a cavallo tra i segmenti entry-level e midrange e vanta un prezzo medio concorrenziale – solo 369 euro nel secondo trimestre per il kit con zoom standard 18-55mm – che ne fa un'opzione conveniente per il fotografo interessato a entrare nel mondo delle fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio.

logo fujifilm

 

 

Fujifilm X-M1La Fujifilm X-M1 è il modello più semplice e meno costoso, ma non certo meno completo e versatile, tra le CSC Fujifilm basate sulla sofisticata tecnologia dei sensori X-Trans. Annunciata a giugno 2013, la X-M1 è incentrata su un sensore X-Trans CMOS APS-C da 16,3 megapixel coadiuvato da un potente processore EXR II. Il display LCD inclinabile di 3'' da 920.000 punti, il sistema autofocus a 49 punti AF, la connettività Wi-Fi built-in e l'attacco per ottiche Fujifilm X sono integrati in un corpo macchina dal design vintage caratteristico delle fotocamere di questa serie. Caratterizzata da controlli manuali e funzionalità automatiche complete, la X-M1 offre sensibilità ISO estesa 100 – 25600, raffica di 3fps e supporto video full HD 1080p30 con audio stereo nel formato H.264. Come tutte le fotocamere basate sulla tecnologia X-Trans, questa mirrorless entry-level è in grado di produrre immagini di eccellente qualità. Con un peso equipaggiato di 330gr, la Fujifilm X-M1 aveva nel secondo trimestre di quest'anno un prezzo medio di 479 euro per il kit con zoom standard 16-50 mm.

Fujifilm X-A1Presentata ad alcuni mesi di distanza dalla X-M1, la Fujifilm X-A1 è derivata direttamente da quest'ultima, dalla quale differisce essenzialmente per il sensore CMOS APS-C da 16,3 megapixel basato però su un tradizionale array di filtri colore tipo Bayer anziché sulla tecnologia X-Trans caratteristica delle fotocamere Fujifilm X. Mantenendo inalterate tutte le altre caratteristiche della X-M1, una CSC completa e sofisticata per la sua fascia di mercato, ma contraddistinta da un prezzo inferiore, 429 euro di media nel secondo trimestre di quest'anno, la Fujifilm X-A1 propone funzionalità e caratteristiche, come ad esempio la connettività Wi-Fi integrata, il luminoso display inclinabile e la slitta a contatto caldo integrata e i controlli manuali completi, che sotto certi aspetti sono superiori a quelle generalmente riscontrabili nelle mirrorless entry-level concorrenti e più tipici di modelli appartanenti alla fascia midrange. Nel complesso si tratta dunque di un'ottima Compact System Camera per caratteristiche e prestazioni, anche se la qualità dell'immagine assicurata dalla tecnologia X-Trans rimane superiore.

Fujifilm X-E2La Fujifilm X-E2 è sicuramente una delle CSC midrange più apprezzate. Erede dell'ottima X-E1 del 2012, è stata annunciata a ottobre 2013 quale perfezionamento di una delle migliori mirrorless di fascia media sul mercato. Basata su un sensore X-Trans CMOS II APS-C da 16,3 megapixel di seconda generazione, coadiuvato da un potente processore EXR II (sulla X-E1 sono presenti un sensore X-Trans CMOS di prima generazione e un processore EXR Pro), la Fujifilm X-E2 si differenzia dall'antenata per il più avanzato sistema di messa a fuoco ibrido intelligente a contrasto/rilevamento di fase a 49 punti AF (49 punti AF a contrasto sulla X-E1), il display LCD ad alta risoluzione di 3'' da 1.040.000 punti (2,8'' da 460.000 pixel), la velocità di scatto continuo leggermente superiore (7fps contro 6fps) e la connettività Wi-Fi integrata (opzionale sulla X-E1), mentre comuni ai due modelli sono l'EVF OLED ad alta risoluzione da 2.360.000 punti con copertura del 100%, i controlli manuali completi, la sensibilità ISO estesa 100 – 25600 e la capacità video full HD 1080p30 in formato H.264. Pesante 350gr in configurazione pronta all'uso in entrambe le versioni, la CSC midrange di Fujifilm è un'eccellente fotocamera già nella versione X-E1, che essendo da tempo in commercio aveva nel secondo trimestre di quest'anno un favorevolissimo prezzo medio di 484 euro per il solo corpo, mentre la più recente X-E2, prezzo medio nel periodo di 758 euro per il solo corpo, rappresenta un punto di riferimento in quanto a caratteristiche e qualità delle immagini, oltretutto a un prezzo inferiore rispetto a dirette rivali quali Olympus EP-5 e O-MD M5/M10, Panasonic GX7, Samsung NX30 e Sony NEX-7.

Fujifilm X-Pro1Annunciata a gennaio 2012, la Fujifilm X-Pro1 è la capostipite della fotocamere serie X di Fujifilm nonché la prima in assoluto a incorporare l'innovativa tecnologia dei sensori X-Trans. Basata su un sensore X-Trans CMOS di prima generazione e un processore EXR Pro, la Fujifilm X-Pro1 è una CSC di fascia alta che, benché inizi a risentire del peso degli anni, è ancora oggi una delle migliori della categoria. Caratterizzata da un sofisticato mirino ibrido ottico (copertura 90%)/elettronico (1.440.000 punti, copertura 100%), un display LCD ad alta risoluzione di 3'' da 1.230.000 punti, attacco per ottiche Fujifilm X, sistema di messa a fuoco a contrasto a 49 punti AF, raffica di 6fps, sensibilità ISO estesa 100 – 25600, capacità video full HD 1080p24 in formato H.264 e connettività Wi-Fi opzionale, la X-Pro1 ha introdotto il caratteristico look ''a telemetro'' che caratterizza le fotocamere Fujifilm X. Pesante pronta all'uso 450gr, la Fujifilm X-Pro1 inizialmente ha dovuto pagare lo scotto derivante dall'essere l'apripista di una tecnologia dei sensori del tutto nuova ma oggi, superati alcuni difetti iniziali legati alle performance nella messa a fuoco e nelle capacità video grazie agli aggiornamenti del firmware rilasciati successivamente, rimane un'eccellente mirrorless high-end, contraddistinta da un prezzo concorrenziale per la sua categoria (891 euro nel secondo trimestre 2014 per il solo corpo).

Fujifilm X-T1Ultima componente della CSC serie X a vedere la luce (l'annuncio risale a gennaio 2014), la Fujifilm X-T1 è una top di gamma che migliora ulteriormente le già eccellenti caratteristiche della X-Pro1. Una delle principali differenze rispetto a quest'ultima è costituita dal corpo tropicalizzato in lega di magnesio, a corredo del quale Fujifilm ha introdotto una serie di ottiche di eguali specifiche ambientali. Incentrata su un sensore X-Trans CMOS II APS-C da 16,3 megapixel di seconda generazione coadiuvato da un potente processore EXR II, la X-T1 vanta caratteristiche di valore assoluto: sistema di messa a fuoco ibrido intelligente a contrasto/rilevamento di fase a 49 punti AF, EVF OLED ad alta risoluzione da 2.360.000 punti con copertura del 100%, display LCD inclinabile ad alta risoluzione di 3'' da 1.040.000 punti, velocità di scatto continuo di 8fps, sensibilità ISO estesa 100 – 51200, capacità video full HD 1080p30 in formato H.264 e connettività Wi-Fi integrata. Naturalmente la X-T1 presenta controlli manuali completi come si conviene a una fotocamera che si rivolge ai fotografi più esigenti. Pesante 440gr in configurazione pronta all'uso, la Fujifilm X-T1 è l'esempio lampante di come oggi una CSC non abbia nulla da invidiare alle migliori DSLR sul mercato, purtroppo neppure il prezzo: 1.183 euro di media nel secondo trimestre 2014 per il solo corpo.

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Hasselblad LunarSul mercato da giugno 2013, la Hasselblad Lunar è un prodotto di lusso di livello assoluto e come tale va considerato. Si tratta infatti di una rielaborazione completamente rivista nella costruzione e nei materiali della CSC Sony NEX-7, annunciata nel lontano agosto 2011. Impreziosita dalle qualità costruttive di vertice della casa tedesca e da un'ampia scelta di materiali pregiati per l'impugnatura, dal punto di vista delle caratteristiche tecniche la Lunar ricalca le orme dell'eccellente mirrorless Sony. Basata sul sensore APS-C da 24,3M e sul processore Bionz della NEX-7, la Hasselblad Lunar mantiene l'attacco per ottiche Sony E, l'EVF da 2.359.000 punti, il display LCD inclinabile di 3'' da 921.600 pixel, il sistema autofocus a 25 punti AF, la sensibilità ISO nativa 100 – 1600, la capacità video full HD 1080p24 nei formati H.264, MPEG4 e AVCHD, la raffica di 10fps e la connettività Wi-Fi opzionale. Con un peso pronto all'uso nettamente più elevato rispetto all'originale a causa dei materiali utilizzati (570gr contro 350gr), la Hasselblad Lunar è un prodotto di nicchia, come dimostra il prezzo medio 2014 di 6.100 euro per il kit con zoom standard 18-55mm, che si rivolge essenzialmente ai fotografi Hasselblad che necessitano di una fotocamera di uso più immediato rispetto a una medio formato.

logo kodak

 

 

Kodak Pixpro S-1Lo storico marchio Kodak, acquistato su licenza a fine 2011 dalla cinese JK Imaging Ltd, fa la sua ricomparsa su una fotocamera a ottica intercambiabile su questa interessante CSC entry-level, annunciata a gennaio 2012 ma ancora assente sul mercato italiano. Basata su un sensore CMOS retroilluminato in formato Quattro Terzi (17,3 x 13 mm) da 16 megapixel di risoluzione, la Kodak Pixpro S-1 propone display LCD inclinabile 3" da 920.000 punti, sistema autofocus a rilevamento contrasto, attacco per ottiche Micro 4:3, supporto video full HD 1080p30 in formato H.264 con audio stereo, sensibilità ISO nativa 100 – 12800, raffica di 5fps, connettività Wi-Fi integrata e flash esterno fornito in bundle. Pesante pronta all'uso soltanto 290gr, la Kodak Pixpro S-1 si presenta come una valida mirrorless entry-level dalle interessanti caratteristiche e dal prezzo concorrenziale, meno di 500 dollari negli Stati Uniti per il kit con zoom 12-45mm, che però non sembra poter trovare facilmente distribuzione sul mercato italiano.

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Leica TLa Leica T è una CSC di gamma alta di concezione recente, essendo stata annunciata soltanto ad aprile 2014. Facendo leva sul blasone della storica casa tedesca, la Leica T incorpora un sensore da 16,3 megapixel nel formato APS-C (23,6 x 15,7mm) che rappresenta ormai una sorta di standard per le fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio in contrapposizione al formato 4/3. Questa mirrorless avanzata dispone di un attacco per obiettivi Leica T, un robusto ma leggero corpo macchina interamente in alluminio, un ampio e luminoso display LCD touch fisso di 3,7" da 1.300.000 punti e un sofisticato sistema autofocus a rilevamento contrasto. In opzione è disponibile il mirino elettronico oltre a una vasta gamma di accessori, tra cui anche un'unità GPS. La sensibilità ISO estesa 100 – 12500, la raffica di 5fps, il supporto video full HD 1080p30 in formato MP4 con audio stereo e la connettività Wi-Fi integrata completano le caratteristiche di quest'ottima CSC. Con un peso equipaggiato di 384gr, la Leica T è tra le CSC più costose in commercio, avendo un prezzo medio di nel secondo trimestre di quest'anno 1.541 euro per il solo corpo.

Nella seconda parte dell'analisi del vasto e variegato mercato delle CSC ci occuperemo dei numerosi modelli proposti da Nikon e Olympus.

(data di pubblicazione: ottobre 2014)

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