analisi reflex entry-levelLa reflex dotata di pentaspecchio, nella moderna dizione completa DSLR (Digital Single-Lens Reflex), rappresenta tutt'oggi la fotocamera per antonomasia nonostante sia insidiata dalle fotocamere prive di questo specifico componente, le cosiddette mirrorless. Dopo avere esaminato nelle scorse puntate di questa rubrica le altre tipologie di fotocamere - le compatte nelle loro molteplici incarnazioni e appunto le mirrorless, o nell'acronimo oggi più in voga, CSC (Compact System Camera) - iniziamo ora l'analisi delle DSLR, che in considerazione della complessità dell'argomento e della molteplicità dei modelli in commercio richiederà ben quattro puntate, la prima delle quali è dedicata alla fascia entry-level, ovvero ai modelli più semplici, ma non per questo meno interessanti, pensati per chi si accosta per la prima volta al mondo delle fotocamere a ottica intercambiabile tradizionali.

Le tre puntate successive del nostro studio avranno come protagoniste le DSLR di fascia media e i modelli di fascia alta, per concludere con quelle che sono indubbiamente le regine delle fotocamere: le reflex full-frame. Questa analisi del mercato riguardante le reflex giunge sfortunatamente nel momento più buio, almeno finora, per il mercato della fotografia digitale in genere. In agosto infatti la CIPA, l'organizzazione che raggruppa i produttori fotografici giapponesi, ha diffuso i dati relativi all'andamento del mercato della fotografia digitale nei primi sei mesi del 2013 e il quadro che ne emerge non potrebbe essere più fosco. Le consegne di fotocamere nel periodo sono infatti crollate di quasi il 43% rispetto allo scorso anno. Se ciò non rappresenta purtroppo una novità per le fotocamere a ottica fissa, scese addirittura del 48%, per la prima volta in assoluto anche le consegne di reflex e mirrorless sono diminuite, in entrambi i casi del 18% circa. E le previsioni per la seconda parte dell'anno sono altrettanto pessimiste, tenuto conto del forte calo della produzione nel primo semestre (-23% le DSLR prodotte rispetto ai primi sei mesi del 2012, -29% le mirrorless, un deciso segnale del rallentamento della crescita del segmento, addirittura -49% per le compatte), chiara indicazione che i produttori si attendono un peggioramento della situazione e cercano di evitare di accumulare scorte eccessive di prodotti. Chiusa la parentesi delle cifre, veniamo all'argomento della nostra analisi.

Innanzitutto ci sembra opportuno identificare le caratteristiche generali delle reflex entry-level. Il sensore, generalmente del tipo CMOS, è sempre nel formato "base" APS-C (che in realtà, come vedremo, dal punto di vista dimensionale non è identico per tutti i produttori) per ragioni di costi e ingombri (sensori di dimensioni maggiori sono infatti più costosi e comportano corpi macchina e ottiche più ingombranti); il corpo macchina è generalmente in plastica di tipo semplificato, non tropicalizzato; le funzionalità infine sono complete ma non altrettanto ricche come nei modelli più avanzati. Volendo effettuare un paragone di tipo automobilistico, potremmo dire che tra una reflex entry-level e una di fascia superiore intercorrono differenze comparabili a quelle esistenti tra un'utilitaria e una berlina di fascia superiore. Ciò non toglie che, come esistono utilitarie di ottima qualità, così sono in commercio reflex entry-level dalle caratteristiche eccellenti.

Una prima considerazione di ordine generale che balza all'occhio trattando di reflex entry-level è il numero ridotto di produttori che propongono modelli di questa categoria e anche la varietà contenuta di proposte disponibili rispetto alle altre fasce del segmento. Considerato infatti che Olympus e Sigma propongono attualmente soltanto un modello high-level ciascuna, i produttori di reflex entry-level sono limitati a Canon, Nikon, Pentax e Sony. La ridotta varietà di modelli si spiega con gli stretti margini di manovra dei produttori: una reflex entry-level infatti deve avere ottime caratteristiche ma non tali da andare a intaccare il mercato delle DSLR di fascia superiore e deve avere un prezzo relativamente contenuto. Ne consegue che, dal punto di vista commerciale, per un produttore è logico proporre uno o al massimo due modelli entry-level.

Un'altra tendenza che si sta diffondendo tra i produttori riguarda un sensibile allungamento della vita commerciale dei modelli rispetto al passato. Complice probabilmente la crisi economica globale, i 18-24 mesi che fino a qualche anno fa rappresentavano lo standard della vita commerciale di una DSLR oggi tendono ad aumentare, pertanto vediamo reflex entry-level con oltre 2 anni di vita alle spalle continuare a essere commercializzate senza che l'arrivo di un successore appaia imminente. Vediamo dunque cosa propone a metà 2013 il mercato all'appassionato che si accosta per la prima volta al mondo delle fotocamere tradizionali a ottica intercambiabile, procedendo in ordine rigorosamente alfabetico e come sempre rammentando al lettore che per un maggiore approfondimento delle caratteristiche dei singoli modelli è possibile consultare il database della nostra testata gemella Fotoguida.it.

logo Canon

 

Canon EOS 1100DErede della EOS 1000D annunciata a giugno 2008, la EOS 1100D rappresenta bene il concetto prima accennato  di vita commerciale prolungata, essendo stata presentata da Canon a febbraio 2011, sul mercato in Italia dal febbraio successivo e tuttora proposta entry-level standard di Canon, quindi dopo ben oltre 24 mesi dall'annuncio. Ciò nonostante la Canon 1100D rimane un'ottima DSLR al passo con i tempi, potendo contare su un valido sensore CMOS APS-C (22,3 x 14,9mm) da 12,2M di risoluzione, che si traduce in un fattore di crop (o moltiplicazione focale) di 1,6 (vale a dire che montando un obiettivo 50mm equivale a un 80mm nel formato 35mm), coadiuvato da un processore DIGIC 4. Dal punto di vista delle caratteristiche la EOS 1100D è perfettamente rappresentativa del concetto di DSLR entry-level: mirino ottico con copertura del 95%, display LCD fisso a bassa risoluzione di 2,7" da 230.000 punti, sistema autofocus a 9 punti AF, funzione LiveView, supporto Raw a 14 bit, sensibilità ISO 100-6400, raffica di 3fps, supporto video H.264 e MJPEG, velocità dell'otturatore compresa fra 30 - 1/4000 sec e connettività Wi-Fi opzionale. Queste caratteristiche, unitamente a controlli completi su modalità di scatto ed esposizione, fanno della EOS 1100D una reflex entry-level di ottimo livello, sebbene gli oltre due anni di vita commerciale alle spalle lascino ormai intravvedere i primi segni del tempo (ad esempio, il supporto video è limitato al livello HD 720p), fatto questo che ne lascia presagire la prossima sostituzione con un modello più al passo coi tempi. Il prezzo della EOS1100D è però particolarmente allettante per l'utente che desidera acquistare la sua prima reflex: nel secondo trimestre del 2013 il prezzo medio era infatti di 327 euro per il solo corpo e di soli 367 euro per il kit con zoom 18-55mm.

logo Nikon

 

Nikon D3100A differenza di Canon, Nikon propone attualmente due modelli di reflex entry-level: la D3100 e la D3200. Annunciata ad aprile 2012, la D3200 non si è però sostituita alla D3100 (presentata ad agosto 2010), bensì all'ancora precedente D3000 del giugno 2009. Caratterizzata da un sensore CMOS APS-C (23,1 x 15,4mm, come si vede dunque leggermente diverso dimensionalmente rispetto a Canon) da 14,2M di risoluzione, che si traduce in un fattore di crop di 1,5 (vale a dire che montando un obiettivo 50mm equivale a un 75mm nel formato 35mm) integrato da un processore d'immagine Expeed 2, la Nikon D3100 è, dal punto di vista delle caratteristiche ma soprattutto, temporale, la vera controparte Nikon della Canon 1100D: mirino ottico con copertura del 95%, display LCD fisso a bassa risoluzione di 3" da 230.000 punti, sistema autofocus a 11 punti AF, funzione LiveView, supporto Raw a 12bit, sensibilità ISO 100-3200 con estensione a 12800, raffica di 3fps, supporto video MPEG4 Full HD 1080p, velocità dell'otturatore compresa fra 30 - 1/4000 sec e connettività Wi-Fi opzionale. Come si può apprezzare dal confronto delle caratteristiche, la D3100 è quasi esattamente sovrapponibile alla Canon 1100D, anche nel prezzo: 321 euro per il solo corpo e 409 euro per il kit con zoom 18-55mm.

Nikon D3200Pur appartenendo alle reflex entry-level, la Nikon D3200 si colloca un gradino sopra in quanto a caratteristiche, non fosse altro per il trascorso tra l'uscita dei due modelli. Rispetto alla precedente, la D3200 si differenzia infatti per il sensore CMOS APS-C da ben 24,2M, un più potente processore d'immagini Expeed 3, il display LCD fisso HD di 3" da 921.000 punti, la sensibilità ISO portata a 100-6400 con estensione a 12800, la raffica aumentata ai 4fps, il supporto video MPEG4 e H.264 Full HD 1080p e il supporto GSP opzionale. Con un prezzo medio nel secondo trimestre 2013 di 412 euro per il solo corpo e di soli 446 euro per il kit con zoom 18-55mm, la D3200 punta a integrare verso l'alto la D3100 ampliando l'offerta entry-level di Nikon. Possiamo apprezzare dunque che la strategia di Nikon di proporre due modelli entry-level nettamente differenziati fra loro sia come prezzo che come caratteristiche è opposta all'approccio seguito da Canon, il cui modello superiore per caratteristiche (e già appartenente alla fascia delle DSLR mid-level), la 600D, ha un prezzo medio superiore di quasi 200 euro rispetto alla 1100D, lasciando dunque un ampio gap quantomeno di prezzo, se non di caratteristiche. Le due eccellenti DSLR entry-level targate Nikon, ben assortite fra loro sia come prezzo che come caratteristiche, sembrano dunque meglio attrezzate per rispondere alla domanda del mercato rispetto all'unico modello Canon.

logo Pentax

 

Pentax K-500La più recente fra le DSLR in esame è la nuovissima Pentax K-500, annunciata a giugno 2013 unitamente alla sorella maggiore K-50, e dalla quale si differenzia unicamente per il corpo non tropicalizzato. Con questo modello Pentax torna a competere nel mercato delle reflex entry-level con un modello molto avanzato, con cui si propone di raccogliere l'eredità della vecchia K-x (annuncio settembre 2009), posizionata nella porzione superiore del segmento, e dell'ancora più datata K-m (settembre 2008), situata alla base di questa fascia. La Pentax K-500 si contraddistingue per nuovo sensore APS-C (23,7 x 15,7mm, un formato teoricamente standard ma ancora leggermente differente dal punto di vista dimensionale rispetto a Canon e Nikon) da 16,3M di risoluzione, che si traduce in un fattore di crop di 1,56, integrato da un processore Prime M. La concezione più recente rispetto a tutte le concorrenti consente alla K-500 di avvalersi di mirino ottico con copertura del 100%, display LCD fisso HD di 3" da 921.000 punti, sistema autofocus a 11 punti AF, sensibilità ISO 100-51200, raffica di 6fps, supporto video AVC/H.264 e MPEG4 Full HD 1080p, velocità dell'otturatore compresa fra 30 - 1/6000 sec, supporto GSP e connettività Wi-Fi opzionali. Il vantaggio temporale sulle concorrenti più anziane, unitamente al fatto di essere a tutti gli effetti una DSLR mid-level priva unicamente della tropicalizzazione che caratterizza la K-50, pone la Pentax K-500 al vertice della propria categoria, anche in termini di prezzo. La nuova reflex entry-level targata Pentax infatti ha oggi un prezzo di circa 510 euro per il kit con zoom 18-55mm, nettamente più elevato delle concorrenti.

logo Sony

 

Sony SLT-A37Come sovente accade quando si tratta di Sony, anche per quanto riguarda le DSLR entry-level il ventaglio di proposte è in realtà meno chiaro di quanto appaia a prima vista. Le DSLR Sony sono oggi integralmente basate sulla linea SLT Alpha, dove la sigla SLT (Single-Lens Translucent) indica l'assenza del pentaspecchio mobile tradizionale, sostituito da uno specchio ultrasottile semitrasparente fisso. Il primo modello di DSLR entry-level di concezione recente che troviamo è la SLT-A37, annunciata a maggio 2012. Disponibile sul mercato italiano da luglio 2012, la A37 è la versione aggiornata della A35 presentata a giugno 2011, succeduta a sua volta alla A33 originale annunciata ad agosto 2010. Contraddistinta da un sensore CMOS APS-C (23,5 x 15,6mm) da 16,1M di risoluzione, che si traduce in un fattore di crop (o moltiplicazione focale) di 1,5 (vale a dire che montando un obiettivo 50mm equivale a un 75mm nel formato 35mm), coadiuvato da un processore di immagini Bionz, la SLT-A37 è una DSLR al passo coi tempi: mirino elettronico ad alta risoluzione da 1.440.000 punti, display LCD inclinabile a bassa risoluzione di 2,7" da 230.400 punti, sistema autofocus a 15 punti AF, funzione LiveView, supporto Raw, sensibilità ISO 100-25600, raffica di 7fps, supporto video AVC/H.264 e MPEG4 Full HD 1080p, velocità dell'otturatore compresa fra 30 - 1/4000 sec e connettività Wi-Fi opzionale. Queste caratteristiche, integrate da controlli completi su modalità di scatto ed esposizione, fanno della SLT-A37 un'ottima DSLR che nel secondo trimestre del 2013 aveva un prezzo medio di 431 euro per il kit con zoom standard 18-55mm e di circa 395 euro per il solo corpo (questa versione è però difficilmente reperibile).

Sony SLT-A58Ciò nonostante, questa eccellente DSLR entry-level sembrerebbe avere già un successore nella SLT-A58 annunciata a febbraio di quest'anno e della quale ci siamo occupati in un precedente test della rubrica OD Lab, al quale rimandiamo per maggiori dettagli. L'aspetto poco chiaro cui accennavamo all'inizio riguarda il fatto che la A58 dovrebbe sostituire anche la A57, che però si colloca nella fascia delle DSLR mid-level. E in effetti, il prezzo medio della A58 (472 euro per il kit con zoom 18-55mm, unica variante proposta) è in linea con questo segmento di mercato, non con la fascia superiore. Disponibile da aprile 2013, la nuova A58 incorpora un sensore CMOS APS-C da ben 20,1M, il secondo per risoluzione nella categoria, e si contraddistingue per mirino elettronico ad alta risoluzione da 1.440.000 punti, display LCD inclinabile a bassa risoluzione di 2,7" da 460.800 punti, sistema autofocus a 15 punti AF, funzione LiveView, supporto Raw, sensibilità ISO 100-16000, raffica di 8fps, supporto video H.264 Full HD 1080p, velocità dell'otturatore compresa fra 30 - 1/4000 sec, connettività Wi-Fi e supporto GSP assenti. Alla luce di quanto visto, sembrerebbe logica la coesistenza sul mercato di queste due ottime DSLR, considerato il fatto che oltretutto la SLT-A37 è piuttosto recente e che le caratteristiche sono sufficientemente diverse tra i due modelli da giustificare la permanenza in commercio anche del modello meno recente. Ciononostante la A37 vede ridursi velocemente la propria diffusione non soltanto in Italia ma anche all'estero e sembra destinata a uscire presto di produzione, a conferma che in Sony il ricambio generazionale è molto più accelerato rispetto ad altri produttori di DSLR entry-level. D'altro canto quest'atteggiamento è dimostrato anche dai circa 12 mesi di distanza tra gli annunci di A33, A35 e A37.

In conclusione

Le DSLR entry-level di concezione recente disponibili in commercio sono limitate praticamente a sei modelli di quattro produttori, una situazione che come vedremo contrasta nettamente con la fascia superiore, quella delle reflex mid-level, dove l'offerta è quasi tripla. Ciò nondimeno le fotocamere di questa categoria presentano caratteristiche di notevole interesse, ideali per il fotografo che desidera compiere il grande passo dalle fotocamere a ottica fissa alle fotocamere a ottica intercambiabile dotate di pentaspecchio. Nella prossima parte della nostra analisi scopriremo quali aspetti, oltre naturalmente a prezzi superiori a 500 euro, differenziano le DSLR mid-level dalle fotocamere qui esaminate.

(data di pubblicazione: settembre 2013)

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