Come preannunciato nello scorso numero di od, anche questa puntata della rubrica Mercati è dedicata a una panoramica delle fotocamere digitali. In questa seconda parte analizzeremo come anticipato le proposte dei vari produttori sul tema delle compatte a obiettivo intercambiabile: le cosiddette fotocamere "mirrorless", un segmento di mercato che sta attraversando un periodo di grande espansione accompagnato da un successo commerciale di notevoli proporzioni. Per ragioni di spazio abbiamo deciso di rimandare a un prossimo numero l'analisi delle compatte high-end o "di lusso" proposte dal mercato, in quanto meritevole di un discorso dedicato.

Ci sembra innanzitutto opportuno delimitare l'oggetto del presente articolo, ovvero le fotocamere compatte a obiettivo intercambiabile. In questa categoria rientrano tutti quegli apparecchi che - a differenza delle reflex - non dispongono di pentaprisma/pentaspecchio (da cui la generica indicazione di "mirroless"), sostituito dalla funzione LiveView caratteristica delle fotocamere compatte tout court, ma che diversamente da queste ultime permettono di sostituire l'ottica (da cui l'acronimo EVIL, Electronic Viewfinder Interchangeable Lens, con cui vengono definiti alcuni tipi di questi dispositivi dotati anche di un mirino elettronico integrato od opzionale). Circoscritto l'ambito della nostra analisi, andiamo dunque a esaminare quanto propone oggi il mercato procedendo in rigoroso ordine alfabetico.

logo CanonCanon attualmente non propone alcuna fotocamera compatta a ottica intercambiabile, sebbene proprio recentemente siano giunte le prime conferme alle voci che vogliono il gigante giapponese impegnato nello sviluppo di un tale tipo di apparecchio, che probabilmente vedrà la luce nel 2012. Poco o nulla è trapelato riguardo le caratteristiche della mirrorless Canon, se non che prevedibilmente la versione iniziale dovrebbe essere di fascia superiore incorporando un EVF (Electronic ViewFinder) integrato.

logo FujifilmCome abbiamo visto per Canon, anche Fujifilm attualmente non ha in catalogo alcun modello mirrorless. In una recente intervista, però, il "boss" di Fujifilm ha confermato che l'azienda è attivamente impegnata nello sviluppo della sua prima fotocamera compatta a obiettivo intercambiabile il cui prototipo, se non la versione definitiva, potrebbe essere presentato al Photokina 2012. Secondo alcune voci, addirittura potrebbe essere annunciato quest'anno l'ingresso di Fujifilm nel consorzio MFT al fianco di Olympus e Panasonic, con la conseguenza che la nuova mirrorless targata Fujifilm sarebbe basata sullo standard Micro Quattro Terzi.

logo Nikon

È notizia estremamente recente l'annuncio da parte di Nikon del sistema mirroless di nuova concezione Nikon One, incentrato sulla combinazione del processore EXPEED 3, capace di trattare ben 600 megapixel al secondo (a fronte dei 180 MP della full frame D3x) con un sensore CMOS da 10M in un formato, denominato "CX" da Nikon, caratterizzato da dimensioni di 13,2 x 8,8mm. Le dimensioni del nuovo sensore sono significativamente inferiori rispetto agli altri formati: a titolo di confronto, la nuova compatta high-end Nikon Coolpix P7100 ha un sensore da 7,49 x 5,52 mm e la bridge Nikon Coolpix P500 incorpora un sensore ancora più piccolo: 6,17 x 4,55 mm. Per contro, tutte le mirroless concorrenti, eccettuata la recente Pentax Q (avente anch'essa un sensore di dimensioni 6,17 x 4,55 mm), utilizzano sensori più grandi: 17,3 x 13 mm (formato FT) o addirittura 23,5 x 15,7 mm (formato APS-C). Ciò si traduce in un fattore di crop di 2,7x, vale a dire che lo zoom 10-30mm facente parte del kit base con cui saranno commercializzati i due modelli iniziali ha una focale equivalente nel formato 35mm a 27-81mm, che nella porzione inferiore (27mm) rappresenta con ogni probabilità il limite massimo nel campo grandangolare sotto il quale è impraticabile scendere. La scelta di Nikon di puntare su un sensore che, per quanto sensibilmente più piccolo rispetto alle rivali, è pur sempre di dimensioni quasi doppie rispetto alle proprie compatte e bridge high-end, è dettato sicuramente dalla necessità di offrire sul mercato un sistema in grado di scattare immagini di qualità comunque più elevata ad alti valori di ISO (la sensibilità è di 100-3200) rispetto a queste ultime pur mantenendo contenuti dimensioni e pesi.

Nikon One V1Cuore del nuovo sistema Nikon One è anche il velocissimo sistema autofocus ibrido che combina il rilevamento di fase e di contrasto per fornire la velocità di scatto continuo attualmente più elevata al mondo, 60fps con AF bloccato, oppure 10fps con AF continuo. Questa capacità di raffica rende sempre più evanescente il confine tra scatto fotografico e ripresa video – che sul sistema Nikon One prevede modalità HD come la 1920 x 1080/60i o slow-motion come 640 x 240/400fps o addirittura 320 x 120/1200fps - sinora mantenuti ben distinti dai produttori non per ragioni tecniche quanto di concezione dell'utilizzo dell'apparecchio da parte del consumatore. Questa impressione è ribadita dalla funzione Motion Snapshot per la registrazione automatica di brevi sequenze video immediatamente prima e dopo lo scatto vero e proprio (o acquisizione pre-post). Il modello high-end Nikon One V1 si distingue dalla "sorella minore" per il corpo in lega di magnesio, il mirino elettronico da 1,4M di risoluzione, lo schermo LCD TFT fisso da 3" e 921.000dpi di risoluzione e la porta integrata per collegare accessori esterni quali flash e GPS. La Nikon One J1, modello più compatto e meno costoso della gamma, si differenzia dalla precedente essenzialmente per il corpo in plastica, l'assenza della porta accessori, il display a risoluzione inferiore (460.000dpi) e la presenza di un flash integrato a scomparsa. Le due nuove mirroless Nikon saranno in vendita a partire dal 20 ottobre negli Stati Uniti al prezzo di 899,95 dollari (V1) e 649,95 dollari (J1) per il kit con lo zoom 10-30mm.

Le peculiarità del sistema Nikon One, che puntano a differenziarlo concettualmente in maniera netta dalle altre mirrorless in commercio, sono sicuramente dettate dalla volontà di Nikon di proporre sul mercato "qualcosa" di diverso per renderlo più appetibile commercialmente rispetto agli agguerriti concorrenti, ma anche dal dover scontare il fatto di essere uno degli ultimi produttori (l'ultimo come abbiamo visto sarà probabilmente Canon) ad entrare nel lucroso settore delle fotocamere compatte a ottica intercambiabile.

logo OlympusA fianco delle reflex in formato FT (Four Thirds) che abbiamo descritto nello scorso numero, Olympus propone anche una gamma articolata di fotocamere compatte a obiettivo intercambiabile nello standard MFT (Micro Four Thirds), che nel look riprendono lo stile della famosa gamma di fotocamere Olympus Pen degli anni '60 e '70. La EP-2, annunciata a novembre 2009, ha rappresentato un aggiornamento di modeste proporzioni del primo modello della linea, la EP-1, presentata nel giugno precedente e da poco fuori produzione. Entrambi i modelli dispongono di un sensore CMOS da 12M nel formato FT (17,3x13mm) (ricordiamo che lo standard MFT identifica il tipo di attacco delle ottiche, non il formato del sensore, che rimane del tipo FT), schermo LCD LiveView fisso da 3" e 230.000 dpi di risoluzione, sensibilità ISO 100-6400, velocità di scatto continuo di 3fps e supporto video nel formato MotionJPEG. La principale differenza tra i due modelli consiste nel supporto per un EVF esterno sulla EP-2, oltre a un generale miglioramento delle funzionalità complessive. Nonostante alcune perplessità iniziali relative alle caratteristiche generali, le Olympus EP si sono rivelate fotocamere in grado di produrre immagini di ottime qualità. Entrambi i modelli vengono proposti generalmente in kit, che a titolo di esempio nella versione con zoom 14-42mm hanno un prezzo medio in Italia di 573 euro per la EP-1 e di 867 euro per la EP-2 (quest'ultima è disponibile anche a 633 euro per il solo corpo macchina).

Olympus EP-3La EP-2 ha già un successore nella nuovissima E-P3, annunciata a giugno. La EP-3 mantiene lo stile caratteristico della famiglia PEN e una versione migliorata del sensore da 12M, ma per il resto presenta caratteristiche rinnovate sotto ogni punto di vista. Innanzitutto il nuovo sistema AF-S viene pubblicizzato come il più veloce al mondo, mentre lo schermo è un luminoso touch-screen OLED da 614.000 dpi. Il supporto video è ora HD 1080i60 in formato AVCHD ed è presente il flash integrato, assente sulle versioni precedenti. Anche la sensibilità ISO è migliorata, potendo arrivare a 12800. Della EP-3 tuttavia non si conoscono ancora né prezzo né data di rilascio. Per venire incontro ai desideri di coloro che preferiscono una fotocamera più semplice ed essenziale, Olympus ha realizzato anche la linea E-PL, il cui capostipite è la E-PL1 presentata a febbraio 2010. La E-PL1, essenzialmente una versione semplificata nell'interfaccia dei modelli della linea EP, ha un prezzo medio in Italia di 304 euro per il solo corpo e 362 euro per il kit con zoom 14-42mm. A questa ha fatto seguito a gennaio 2011 il modello E-PL2, che rispetto al predecessore propone uno schermo più luminoso da 460.000 dpi di risoluzione, un'ergonomia più raffinata e una versione rinnovata dello zoom 14-42mm che, insieme ad altre migliorie, segnano un deciso passo avanti rispetto alla prima versione. La E-PL2 ha un prezzo medio di 503 euro per il kit con lo zoom citato. Alla fine di giugno è stata annunciata anche la nuova E-PL3, una fotocamera che mantiene molte caratteristiche della "sorella maggiore" EP-3 integrandole in un corpo più compatto, dotato di schermo articolato, che richiama quello della compatta high-end Olympus XZ1. Proprio recentemente Olympus ha annunciato che la nuova E-PL3 sarà disponibile da settembre 2011 al prezzo indicativo di 549 sterline per il kit con lo zoom 14-42mm. Completa la gamma delle nuove compatte a ottica intercambiabile annunciate da Olympus il modello E-PM1, una versione ulteriormente semplificata, compatta e alleggerita della EP-3, della quale recentemente è stata annunciata la disponibilità negli Stati Uniti al prezzo di 499 dollari per il kit con il consueto zoom. Per il prossimo futuro da più parti giungono voci che Olympus sarebbe impegnata nello sviluppo di un modello "pro" per la sua linea di mirrorless, modello che dovrebbe incorporare un mirino elettronico ad alta risoluzione. Secondo alcuni "rumors" questa fotocamera, identificata come "PEN Pro" in maniera simile ai modelli PEN Lite (E-PL3) e PEN Mini (E-PM1), potrebbe essere annunciata già quest'anno.

logo PanasonicPanasonic è stata la prima al mondo a introdurre sul mercato una compatta a ottica intercambiabile basata sullo standard MFT, con l'annuncio della Lumix DMC-G1 a settembre 2008. Questa fotocamera e la sua controparte con capacità video integrata (il modello Lumix DMC-GH1, annunciato a marzo 2009), oggi entrambe fuori produzione, sono state seguite dalla Lumix DMC-GF1, presentata all'epoca del rilascio (settembre 2009) come la più compatta e leggera fotocamera a ottica intercambiabile dotata di flash integrato. Caratterizzata da un corpo più sottile e compatto dei modelli precedenti, rispetto ai quali è del 35% più piccola, la GF1 è caratterizzata da sensore Live MOS da 12M in formato FT (17,3x13mm), capacità video HD 1080p30 in formato AVCHD Lite, schermo LCD fisso da 3" e 460.000 dpi di risoluzione, supporto per EVF esterno, sensibilità ISO 100-3200 e velocità di scatto continuo di 3fps. La qualità delle immagini in formato JPEG prodotte della GF1 non è eccezionale, ma nel formato RAW i risultati sono eccellenti. Quest'ottima mirrorless, ancora reperibile in Italia al prezzo medio di 499 euro per il solo corpo, è stata affiancata dalla Lumix DMC-GF2, che ne mantiene design e caratteristiche introducendo controlli riprogettati, uno schermo LCD touch-screen e un processore più potente che supporta capacità video HD 1080i60 in formato AVCHD. La sensibilità ISO cresce a 6400 e la velocità di scatto continuo a 3,2fps. La GF2, annunciata nel novembre scorso, ha un prezzo medio di 525 euro per il kit con zoom 14-42mm.

Panasonic GH2La G1 ha trovato quale erede la Lumix DMC-G2, annunciata a marzo 2010, un'eccellente mirroless dotata di un mirino elettronico ad alta risoluzione che ne fa un'interessante alternativa alle reflex entry-level. Mantenendo l'abituale sensore Live MOS da 12M, la G2 incorpora un potente processore Venus Engine HD II che supporta la ripresa di filmati HD 1080p60 (1080p50 nello standard PAL) in formato AVCHD Lite mentre le altre caratteristiche derivano dalla GF2, eccettuato il touch-screen orientabile. La G2, che ha un prezzo medio in Italia di 593 euro per il kit con zoom 14-42mm, è disponibile anche in una versione semplificata e alleggerita, denominata Lumix DMC-G10, che si differenzia essenzialmente per lo schermo LCD fisso e il mirino con risoluzione inferiore, oltre che ovviamente per il prezzo più basso, 499 euro per il kit con il consueto zoom. Il modello GH1 invece è stato sostituito dalla Lumix DMC-GH2, annunciata a settembre 2010. Questa sofisticata e costosa mirroless (ben 983 euro come prezzo medio in Italia per il kit con zoom 14-42mm) introduce un nuovo sensore CMOS multi-aspect da 18M in formato FT (18,89x14,48mm), capacità video HD 1920x1080 (24, 60fps), velocità di scatto continuo fino a 5fps e sensibilità ISO 160-12800. Le altre caratteristiche sono comuni alla GH2, compreso lo schermo touch-screen orientabile.

A giugno Panasonic ha annunciato la terza generazione della sue mirroless FT con i modelli G3 e GF3. La Lumix DMC-G3 è la fotocamera a ottica intercambiabile più compatta del mercato dotata di mirino elettronico integrato. Combinando le migliori caratteristiche della precedente G2 con un nuovo sensore CMOS da 15,8M in formato FT (17,3x13mm), presenta un'interfaccia che combina in maniera intuitiva controlli convenzionali e touch-screen. Questa fotocamera, che incorpora il velocissimo sistema autofocus dell'ammiraglia GH2, si caratterizza per schermo LCD orientabile da 460.000 dpi, sensibilità ISO 160-6400 e velocità di scatto continuo fino a 4fps. La G3 è offerta in Italia al prezzo di 687 euro per il kit con zoom 14-42mm. La Lumix DMC-GF3 è invece il frutto del continuo processo di semplificazione e razionalizzazione iniziato da Panasonic con la GF1 e proseguito con la GF2. Mantenendo il sensore da 12M di quest'ultima, la nuova GF3 incorpora il nuovo processore Venus Engine FHD guadagnando l'impressionante velocità di messa a fuoco di G3 e GH2. Facendo leva sullo schermo LCD touch-screen fisso della GF2, la GF3 sacrifica ulteriori controlli manuali sull'altare della semplificazione, così come la slitta per il flash esterno, la porta accessori e il microfono stereo (sostituito da un microfono mono). Per quanto riguarda il futuro, sono giunte conferme dell'intenzione di Panasonic di orientare parte della propria gamma di compatte verso il mercato professionale attraverso un primo modello specifico, indicato genericamente come "GF Pro", che dovrebbe essere annunciato quest'anno, mentre è attesa in tempi abbastanza brevi anche la nuova "GH3".

logo PentaxAnche Pentax ha deciso in tempi recenti di cimentarsi con una compatta a ottica intercambiabile e a giugno di quest'anno ha annunciato la Pentax Q, la prima fotocamera a incorporare l'attacco proprietario Q per le ottiche.

Pentax QCaratterizzata da un sensore CMOS retroilluminato da 12,4M con dimensioni di soli 6,17x4,55 mm, la Pentax Q presenta un corpo in lega di magnesio estremamente compatto che richiama il design delle fotocamere a telemetro d'epoca. Tra le caratteristiche salienti di questa nuova mirrorless si segnalano lo schermo LCD fisso da 3" e 460.000 dpi di risoluzione con funzione LiveView (sarà presto disponibile un EVF esterno opzionale), la sensibilità ISO 125-6400, il supporto video HD 1920x1080 (30 fps) con audio mono e la velocità di scatto continuo fino a 5fps. L'uscita sul mercato di questo modello è prevista per l'autunno 2011 con un prezzo indicativo per gli Stati Uniti di 800 dollari circa per il kit con ottica fissa di 47mm equivalente. Trattandosi del primo tentativo di cimentarsi nel settore delle fotocamere prive di pentaspecchio tradizionale, è difficile dire se si tratterà di un esempio isolato oppure se anche Pentax deciderà di confrontarsi stabilmente con gli altri produttori che già competono accesamente in questo segmento di mercato.

logo RicohRicoh propone una compatta a ottica intercambiabile di tipo molto particolare, in quanto a poter essere sostituito non è soltanto l'obiettivo ma anche il sensore, che è incorporato insieme all'ottica in un modulo integrato.

Ricoh GXRLa Ricoh GXR è infatti una vera e propria fotocamera modulare che combina sensore, processore e ottica di tipo differente per ogni esigenza di scatto. Sono disponibili attualmente il modulo A12 50mm Macro, che unisce un sensore CMOS APS-C di 23,6x15,7mm e un'ottica 50mm equivalente, offrendo sensibilità ISO 200-3200, velocità di scatto continuo di 3fps e supporto video 1280x720 (24 fps) in formato MotionJPEG; il modulo S10, che combina un sensore CCD di 7,49x5,52mm e uno zoom 24-72mm ed è caratterizzato da sensibilità ISO 100-3200, velocità di scatto continuo di 1,6fps e supporto video 640 x 480 (30 fps) in formato MotionJPEG; il modulo P10, comprendente un sensore BSI-CMOS di 6,17x4,55mm e uno zoom 28-300mm, offrendo sensibilità ISO 100-3200, velocità di scatto continuo di 5fps e supporto video 1280x720 (24 fps) in formato MotionJPEG; il modulo A12 28mm, che unisce un sensore CMOS APS-C di 23,6x15,7mm da 12MP e un'ottica 28mm equivalente, per una sensibilità ISO 200-3200, una velocità di scatto continuo di 5fps e il supporto video 1280x720 (24 fps) in formato MPEG4; e il modulo GXR Mount A12, in pratica una versione del precedente dotata di attacco Leica M che consente di utilizzare questo tipo di ottiche. Il corpo macchina incorpora un luminoso schermo LCD fisso da 3" e 920.00 dpi di risoluzione e offre il supporto per un mirino elettronico esterno opzionale. Questo peculiare e per molti versi innovativo concetto di fotocamera compatta a ottica intercambiabile, che non sembra però avere riscosso un grande successo commerciale, è disponibile in Italia a un prezzo medio di 300 euro per il solo corpo macchina e, a titolo di esempio, di 487 euro per il kit comprendente il modulo P10.

logo SamsungAnche Samsung propone una gamma abbastanza articolata di fotocamere mirrorless, il cui capostipite è stata la NX10 presentata a gennaio 2010. Quest'ottima fotocamera è caratterizzata da un sensore CMOS APS-C (23,4x15,6 mm) da 14,6 megapixel, un mirino elettronico ad alta risoluzione, un nitido e luminoso schermo AMOLED fisso da 3" e 614.000 dpi di risoluzione, sensibilità ISO 10-3200, supporto video HD 1280x720 (30 fps) in formato H.264 e velocità di scatto continuo di 3fps.

Samsung NX11A questo modello si è affiancata il giugno successivo la NX5, essenzialmente una versione più economica della precedente (409 euro di prezzo medio in Italia per il kit con zoom 18-55mm contro i 508 euro della NX10) con un più tradizionale schermo LCD da 230.000 dpi. Nel settembre successivo Samsung ha annunciato la NX100, che mantiene le principali caratteristiche della "sorella maggiore" (l'audio è però mono anziché stereo) incorporandole in un corpo macchina più leggero e meno ingombrante, in stile "compatta" anziché di tipo DSLR come nella NX10. Questa compatta ha un prezzo medio sul mercato italiano di 447 euro per il solo corpo macchina. A dicembre 2010 infine, è stata presentata la NX11, essenzialmente una versione della NX10 aggiornata con il supporto della funzione i-Function introdotta nella linea omonima di obiettivi dedicati, che similmente alla NX100 consente di utilizzare la ghiera di messa a fuoco dell'ottica per controllare varie impostazioni della fotocamera. Samsung, che ricordiamo essere stato il primo produttore a introdurre sul mercato una fotocamera mirrorless al di fuori del consorzio MFT Olympus/Panasonic, ha in serbo delle novità nel breve periodo e infatti è di questi giorni l'annuncio della nuova NX200, una mirroless dal look in stile fotocamera e telemetro oggi assai di moda, che incorpora un sensore CMOS APS-C da 20,3M di nuova concezione in un corpo in metallo, offrendo supporto video HD 1080p30, sensibilità ISO 100-12800 e velocità di scatto continuo massima di 7fps. La nuova NX200 andrà prendere il posto della NX100, a quanto pare già fuori produzione, e a breve è atteso l'annuncio della "sorella maggiore"NX20", destinata a sostituire la NX10, e che secondo alcune voci dovrebbe incorporare un EVF OLED ad alta risoluzione.

logo SonySony è entrata da poco nel settore delle compatte a ottica intercambiabile ma, come sua abitudine, si sta rivelando particolarmente prolifica anche in questo segmento. Dopo avere affrontato il tema delle reflex compatte con la linea SLT, Sony ha deciso di cimentarsi anche nel segmento delle mirrorless annunciando a maggio 2010 i modelli NEX-5 e NEX-3. Caratterizzati da un capace sensore CMOS Exmor APS HD da 14,6 megapixel in formato APS-C (23,4x15,6 mm) e dal nuovo attacco tipo E, i due modelli condividono un luminoso schermo orientabile ad alta risoluzione (920.000 dpi) da 3", sensibilità ISO 200-12800, alta velocità di scatto continuo (fino a 7fps) e capacità video HD (in formato 1080i AVCHD sulla NEX-5 e 720p MPEG4 sulla NEX-3). Questi due apparecchi, peraltro quasi identici come funzionalità e caratteristiche, si differenziano fra loro per il corpo macchina in plastica leggermente più ingombrante della NEX-3 invece che in lega di magnesio come sulla NEX-5. Queste ottime mirrorless, in grado di produrre immagini di eccellente qualità, hanno un prezzo medio in Italia di 378 euro per la NEX-3 e di 529 euro per la NEX-5, in entrambi i casi per il kit con zoom 18-55mm.

Sony NEX-C3La NEX-3 ha già trovato una erede nella nuova NEX-C3 presentata agli inizi di giugno. Questa seconda generazione delle mirrorless Sony incorpora un sensore CMOS Exmor APS HD in formato APS-C la cui risoluzione è stata portata a 16,2M, identico a quello dell'altrettanto nuova SLT A35, che promette di migliorare i consumi delle batterie e le prestazioni termiche. Le caratteristiche rimangono pressoché identiche alla NEX-3, eccettuata la velocità di scatto continuo leggermente inferiore (fino a 5,5fps). La NEX-C3 è già disponibile in commercio in kit con ottica 16mm, proposto in Italia a 651 euro. Anche la NEX-5 ha da pochissimo una erede: la nuovissima NEX-5N, annunciata in questi giorni. Benché esternamente molto simile, si tratta di una fotocamera assai diversa dalla precedente, caratterizzata da un nuovo processore CMOS APS-C da 16MP, schermo orientabile da 3" e 920.000 dpi di risoluzione con interfaccia touch-screen, supporto video HD 1080p60 nel nuovo formato AVCHD 2.0, sensibilità ISO 100-25600 e velocità di scatto continuo di ben 10fps, il tutto incorporato in un compatto, sottile e leggero corpo in lega di magnesio. Questa sofisticata mirroless dovrebbe essere disponibile da settembre al prezzo per gli Stati Uniti di circa 700 dollari per il kit con zoom 18-55mm e circa 600 dollari per il solo corpo.

La novità più eclatante annunciata da Sony in questi giorni è però rappresentata dalla NEX-7, una mirrorless molto sofisticata che dispone dello stesso nuovo sensore CMOS APS-C da ben 24M che equipaggia la nuovissima SLT semi-pro A77. Tra le altre particolarità della nuova NEX-7 maggiormente degne di nota vi sono l'EVF OLED da ben 2,4 milioni di dpi di risoluzione, la velocità di scatto continuo fino a 12fps e la sensibilità ISO 100-16000, mentre le altre caratteristiche sono simili alla NEX-5N. Questo gioiello ha però un prezzo allineato alle sue caratteristiche avanzate: 1.200 dollari circa per il solo corpo e 1.400 dollari per il kit con zoom 18-55mm, cifre comunque non troppo elevate per quella che promette di essere una fotocamera realmente all'avanguardia ma in evidente concorrenza con il costo delle DSLR classiche di media fascia. Sony dunque riconferma la decisione di puntare decisamente sulle fotocamere mirroless anche per quanto riguarda i modelli di alta gamma, dunque è facile immaginare che il prossimo anno la famiglia delle EVIL Sony sia destinata ad ampliarsi ulteriormente.

Conclusioni

Come abbiamo visto, il settore delle fotocamere compatte con ottica intercambiabile sta conoscendo una notevole espansione alimentata da un successo commerciale che appare destinato ad accentuarsi. Ciò spiega perché produttori che da qualche anno avevano abbandonato lo sviluppo di fotocamere con obiettivo intercambiabile siano ritornati sui propri passi, come Fujifilm, e altri che, come Canon, Nikon e Pentax, che fino allo scorso anno affermavano con decisione di non essere interessati a sviluppare questo tipo di fotocamere, si siano convinti della necessità di non lasciare campo libero a chi, come Olympus, Panasonic, Samsung e Sony, sta raccogliendo da tempo i frutti di scelte che si stanno rivelando sempre più paganti.