MercatiÈ ancora tempo di bilanci per la rubrica Mercati. Dopo avere esaminato nello scorso numero di od l'andamento dei prezzi delle fotocamere nell'arco del 2010, è giunto il momento delle analisi e delle riflessioni riguardanti produzione e vendita di fotocamere a ottica fissa e intercambiabile e obiettivi durante l'anno passato. La disponibilità dei dati relativi al 2010 forniti dalla CIPA, l'associazione che raggruppa i produttori fotografici giapponesi, ci permette di delineare il quadro del mercato e di azzardare qualche previsione sull'argomento. Spazio dunque a grafici e cifre, con l'avvertenza che per non appesantire eccessivamente l'analisi e la lettura rimandiamo al prossimo numero l'esame del settore per aree geografiche, ritagliando però uno spazio per interessanti spunti di riflessione riguardanti il mercato italiano della fotografia digitale che ci giungono dal PhotoShow di Milano da poco conclusosi.

Galoppa la produzione

Nel 2010 la produzione di corpi macchina è stata pari a 12,97 milioni di pezzi, in crescita di ben il 32,78% rispetto ai 9,77 milioni dell'anno precedente, quando era stato registrato un calo dello 0,76% rispetto al 2008. La produzione di compatte ha assommato a 108,79 milioni di unità, in decisa crescita nei confronti del 2009 (+16,64% rispetto ai 93,27 milioni, allora con un calo di ben il 12,28% nei confronti del 2008) ma pur sempre con un ritmo dimezzato rispetto alle fotocamere a ottica intercambiabile. La produzione di obiettivi è stata di 21,80 milioni di pezzi, con il tasso di crescita più marcato fra tutti e tre i segmenti: +36,96% rispetto ai 15,92 milioni del 2009, quando la crescita anno su anno era stata appena dello 0,25%, unico segno positivo sul versante industriale registrato lo scorso anno.

Come si può apprezzare da queste cifre, per quanto riguarda la produzione nel 2010 la ripresa economica si è indubbiamente avvertita, forse addirittura al di là delle previsioni, delineandosi più spiccatamente nelle ottiche e nei corpi macchina. Per l'anno in corso questa tendenza dovrebbe proseguire, anche se una certa cautela è d'obbligo in considerazione della situazione economica mondiale ancora traballante (per esempio, il terribile terremoto che ha colpito il Giappone non mancherà di ripercuotersi anche sulla produzione di fotocamere e obiettivi). Non saremmo dunque sorpresi se nel 2011 i tassi di crescita industriale fossero sì robusti ma a livelli inferiori rispetto al 2010. 

Vendite in ripresa

Nel 2010 le vendite sono cresciute al di là delle previsioni annunciate dalla CIPA a inizio anno e anche rispetto a quanto da noi calcolato sulla base dei dati storici raccolti dal 2006, almeno per quanto riguarda corpi macchina e ottiche. Come avremo modo di vedere, anche per il 2011 le previsioni CIPA sono piuttosto prudenti, a indicare forse una fiducia non troppo salda nella ripresa economica. Ma analizziamo la situazione nel dettaglio.

Consegne fotocamere

Il dato aggregato relativo alle vendite di fotocamere di ogni tipo durante il 2010 indica 121,46 milioni di unità, con un incremento del 14,74% rispetto al 2010 a fronte di una previsione CIPA di 109,9 milioni. Come si può vedere dal grafico, la crescita è stata notevolmente superiore alle più rosee previsioni, considerando il fatto che il settore proveniva dal -11,60% registrato nel 2009. Ciò nonostante la CIPA ha diffuso una previsione che indica per il 2011 una crescita pari soltanto alla metà circa (7,84%) del tasso registrato lo scorso anno, per un totale di 131 milioni di unità. Nonostante la persistente debolezza conseguente una crisi economica che appare destinata a proseguire anche per quest'anno e a dispetto di nuovi e imprevedibili fenomeni come il catastrofico terremoto avvenuto in Giappone, con le conseguenti pesanti ripercussioni economiche, le vendite di fotocamere nel 2011 dovrebbero mantenersi a un ritmo elevato, nella nostra opinione superiore a quanto stimato dalla CIPA. 

Consegne fotocamere a ottica intercambiabile

Agli inizi del 2010 la CIPA aveva indicato una previsione di 11 milioni di unità vendute mentre noi ci eravamo sbilanciati stimando le consegne in 12 milioni. Le vendite dei corpi macchina nel 2010 hanno poi raggiunto la rispettabile cifra di quasi 12,89 milioni, con un incremento nei confronti del 2009 addirittura del 30% circa. Il grafico evidenzia chiaramente come dopo il brusco stop dello scorso anno, in cui le consegne erano cresciute appena del 2,31% a causa della crisi economica (un risultato pur sempre positivo alla luce della pesante riflessione registrata dalle compatte), il mercato dei corpi macchina nel 2010 sia cresciuto a un ritmo superiore anche se marginalmente rispetto al 2008 (29,71%), quasi a volere idealmente riallacciare un percorso bruscamente interrotto dalla crisi globale. In questa crescita un ruolo preponderante viene giocato dalle fotocamere compatte a ottiche intercambiabili o "mirrorless", che nelle loro molteplici accezioni e tipologie stanno riscuotendo un successo crescente in tutto il mondo (e come vedremo stanno iniziando a ritagliarsi un loro spazio anche in Italia). Per l'anno in corso la CIPA stima in 15,5 milioni il totale dei corpi macchina venduti, con un incremento del 20,2% rispetto al 2010. Riteniamo tuttavia che si tratti di una stima prudenziale (lo scorso anno CIPA prevedeva una crescita del comparto pari all'11,11%, rivelatasi inferiore di quasi due terzi rispetto alla realtà), e che considerando la ripresa economica in mercati tutto sommato emergenti per la fotografia digitale quali Brasile, Cina e Russia, la crescita possa raggiungere quest'anno il 25%, con 16 milioni di unità consegnate. 

Consegne fotocamere a ottica intercambiabile per trimestre

L'esame dell'andamento delle vendite per trimestre mostra l'estrema regolarità del mercato relativo alla fotocamere a ottica intercambiabile nel corso degli ultimi due anni, segno di un mercato maturo caratterizzato da una ciclicità prevedibile. Questa considerazione è confermata dal fatto che anche nell'anno della crisi, il 2008, la linea che traccia le vendite trimestrali ha mantenuto un andamento simile agli altri anni, seppure con picchi nettamente meno pronunciati. Ne consegue che con ogni probabilità anche nel 2011 la suddivisione delle vendite di corpi macchina, a meno di eventi catastrofici imprevedibili, manterrà un andamento in linea con quelle che sono le medie consolidate: 17,41% nel primo trimestre, 23,73% nella seconda frazione, 26,8% nel terzo trimestre e 32,06% nell'ultima frazione.

Consegne fotocamere a ottica fissa

Nello stilare le previsioni di vendita delle DSC per il 2010 tanto noi quanto la CIPA abbiamo peccato in maniera quasi speculare rispettivamente di eccessivo ottimismo (117 milioni) ed eccessiva cautela (98,9 milioni). In effetti nel 2010 le vendite di compatte si sono collocate quasi a metà tra questi due estremi toccando i 108,58 milioni di unità, con un incremento del 13,16% rispetto al 2009, un valore inferiore alla metà rispetto alle fotocamere a ottica intercambiabile, come del resto è sempre accaduto da quando disponiamo di dati omogenei forniti dalla CIPA, ovvero dal 2006. Si tratta in ogni caso di un risultato più che positivo, considerando che nel 2009 il comparto aveva registrato un pesante -12,83%. Relativamente al 2011, secondo la CIPA le vendite di fotocamere a ottica fissa dovrebbero attestarsi a 115,5 milioni, con un incremento del 6,4% nei confronti dell'anno passato. Come si vede, si tratta di un valore più che dimezzato rispetto al 2010, segno che la CIPA non crede in un miglioramento della congiuntura economica nell'anno in corso. Anche per quanto riguarda le compatte riteniamo però che la crescita possa essere più consistente, toccando il 10% nel 2011, per complessivi 119,4 milioni di unità consegnate. 

Consegne fotocamere a ottica fissa per trimestre

Le vendite di fotocamere a ottica fissa suddivise per trimestre mostrano un andamento più contrastato rispetto alle fotocamere a ottica intercambiabile. Innanzitutto risulta evidente il calo delle vendite registrato nel 2009, tanto più sensibile se si considera che, nonostante la crescita che ha caratterizzato tutto lo scorso anno, le unità consegnate non hanno ancora raggiunto il picco registrato nel quarto trimestre del 2009 (30,58 milioni contro 30,75). Rispetto ai corpi macchina, le vendite di compatte suddivise per trimestre presentano valori generalmente più elevati nelle prime tre frazioni dell'anno per poi scendere regolarmente più in basso nell'ultima frazione. Le medie trimestrali indicano infatti 18,88% nel primo trimestre (contro 17,41%), 24,44% nel secondo (rispetto a 23,73%), 27,17% nel terzo (contro 26,8%) e 29,62% nel quarto, quando i corpi macchina raggiungono il 32,06%. Confrontando queste percentuali appare evidente che nell'arco dell'anno le vendite di fotocamere a ottica intercambiabile aumentano progressivamente da un trimestre all'altro a scapito delle compatte con una regolarità molto pronunciata. Ciò si verifica fin da quando sono disponibili i dati pubblicati dalla CIPA e non sembrano esserci ragioni perché questa tendenza non debba proseguire anche nel 2011.

Consegne ottiche

Come è accaduto per i corpi macchina, anche per le ottiche siamo stati eccessivamente prudenti nello stilare le previsioni per il 2010, indicando le vendite in 20 milioni di pezzi. Ancora più severa era stata CIPA, stimando le consegne in "soli" 18 milioni. Nella realtà gli obiettivi venduti lo scorso anno sono stati ben 21,69 milioni, con una crescita del 34,79% rispetto all'anno precedente. Similmente ai corpi macchina, dunque, anche le vendite di ottiche dopo il brusco rallentamento del 2009, in cui la crescita era stata soltanto del 2,81% rispetto al 2008, hanno ripreso a galoppare. Nonostante queste premesse, nell'indicare la previsione per il 2011 la CIPA ha mantenuto un atteggiamento fortemente prudenziale, stimando le consegne in 26,4 milioni, in crescita del 21,7% rispetto al 2010. A nostro parere le vendite potrebbero invece mantenersi su ritmi più elevati, anche se non tanto quanto il 2010, crescendo del 30% per complessivi 28,2 milioni di unità. 

Consegne ottiche per trimestre

Osservando il grafico relativo alle consegne di obiettivi suddivise per trimestre, si può apprezzare come negli ultimi due anni l'andamento sia stato sostanzialmente identico a quello dei corpi macchina, chiaro segno di un mercato maturo che ricerca un parco ottiche sempre più completo e articolato. Anche in questa tendenza non è ovviamente estraneo il successo che stanno riscuotendo le fotocamere mirroless, le cui vendite alimentano naturalmente quelle degli obiettivi loro dedicati. Confrontando le medie trimestrali di vendita di corpi macchina e ottiche - 17,41% contro 18,71% nella prima frazione, 23,73% contro 24,13% nella seconda, 26,80% rispetto a 29,92% nella terza parte e 32,06% contro 30,78% nell'ultimo trimestre - si evince come nell'ultima frazione le consegne dei corpi macchina superino regolarmente quelle degli obiettivi, un dato che testimonia come nell'ultima parte dell'anno siano le fotocamere a ottica intercambiabile a farla da padrone nelle preferenze di acquisto dei consumatori.

Uno sguardo al mercato italiano

In occasione della recente edizione del PhotoShow di Milano da poco conclusasi la AIF (Associazione Italiana Foto & Digital Imaging) ha reso noti alcuni dati relativi alle vendite del settore nel mercato italiano e ci è dunque sembrato opportuno trattare "a caldo" l'argomento in questo numero della rubrica, nonostante a rigor di termini sarebbe stato più logico rimandare la discussione al prossimo numero, quando come accennato all'inizio analizzeremo il settore per aree geografiche.

I dati diffusi dalla AIF non sono esaustivi come sarebbe stato auspicabile, tuttavia il loro raffronto con i dati CIPA riguardanti le vendite in Europa fornisce interessanti spunti di riflessione. Secondo la AIF le fotocamere consegnate in Italia nel 2010 sono state 3.604.351 contro 3.216.267 del 2009, con un incremento del 12%. Secondo i dati CIPA, le fotocamere consegnate in Europa nel 2010 sono state 37.045.314 così suddivise: 4.394.914 milioni di fotocamere a ottica intercambiabile e 32.650.400 milioni di fotocamere a ottica fissa. Nel 2009 sono stati venduti 3.841.896 milioni di corpi macchina e 28.244.194 milioni di compatte, per un totale di 32.086.090 milioni di unità. La crescita nel mercato europeo dal 2009 al 2010 è stata dunque pari al 13,46%, a un livello dunque leggermente superiore a quello italiano. Considerando che nel 2010 il mercato europeo valeva il 30,5% del mercato mondiale (contro il 30,84% del 2009), possiamo vedere che l'Italia lo scorso anno ha rappresentato il 9,73% del mercato europeo, in lieve calo rispetto al 9,85% del 2009.

Relativamente al mercato italiano purtroppo la AIF non indica i valori delle fotocamere a ottica intercambiabile e fissa consegnate, ma unicamente le percentuali di crescita nel 2010 rispetto al 2009: 26% per i corpi macchina e 10,9% per le compatte. A titolo di paragone, la crescita a livello mondiale è stata del 30,03% per le fotocamere a ottica intercambiabile e del 13,16% per le DSC, mentre l'intero mercato europeo ha registrato valori rispettivamente del 14,39% e 15,6%. Dal raffronto di queste cifre emerge un dato interessante: mentre a livello europeo le vendite di fotocamere a ottica fissa sono aumentate in misura leggermente maggiore rispetto alle fotocamere a ottica intercambiabile, in Italia è accaduto il contrario e in misura nettamente maggiore, con ritmi più in linea con i valori mondiali anziché europei. Purtroppo la AIF nulla dice in proposito alle vendite di obiettivi.

Rimandando al sito della AIF (www.aifoto.it) per altre interessanti informazioni riguardanti il mercato italiano dell'imaging digitale, concludiamo con la considerazione che l'Italia, pur non essendo ai primissimi posti in Europa per numero di fotocamere consegnate, si dimostra tuttavia un mercato vivace e in crescita che quest'anno dovrebbe conoscere una nuova fase di sviluppo, in particolare considerando il fatto che anche da noi le fotocamere mirrorless stanno incontrando il crescente favore degli appassionati. Secondo un'indagine sulle tendenze del photo-imaging in Italia condotta via Web da Ipsos per conto della AIF su un campione di 1019 utenti, infatti, solo il 12% conosce già le fotocamere mirrorless ma di questi uno su due si è detto "certamente" o "probabilmente" intenzionato ad acquistarne una nei prossimi sei mesi, avvicinando così la quota di mercato di questi apparecchi in Italia al livello già raggiunto nei mercati asiatici, notoriamente più sensibili all'innovazione tecnologica.

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