Dopo aver analizzato nei mesi precedenti l'andamento del mercato della fotografia digitale durante il 2009, eccoci nuovamente a parlare dei prezzi dei corpi macchina, questa volta nella prima frazione dell'anno. In questo spazio fotograferemo dunque la situazione dei prezzi monitorata nei primi mesi del 2010, situazione che si presenta eccezionalmente povera di nuovi prodotti finalmente disponibili in commercio e invero piuttosto ricca di modelli che sono giunti o sono ormai prossimi alla fine della loro vita commerciale. L'esame delle gamme di prodotti e delle strategie commerciali dei produttori di reflex questo mese ci porta a parlare di Sony.

Obiettivo puntato sui prezzi dei corpi macchina nel primo trimestre del 2010

Secondo tradizione i primi mesi dell'anno sono particolarmente ricchi di novità ma il 2010, anno pari, è l'anno del Photokina, dunque le novità annunciate dai vari produttori durante i mesi scorsi sono state eccezionalmente scarse poiché tutti preferiscono tenere in serbo le migliori sorprese in vista del principale evento del settore in programma come sempre il prossimo settembre; oltretutto, di queste poche novità la maggior parte - pensiamo alle nuove Panasonic Lumix DMC-G2 e G10, Samsung NX10 e Sigma SD15 - non sono ancora disponibili in commercio. I nuovi prodotti rilevati per la prima volta dunque si possono contare sulle dita di una mano, in pratica soltanto la Olympus PEN E-PL1 e la Sony A450.

Proprio al riguardo di Sony, questo gigante giapponese è il protagonista della nostra analisi dedicata alle strategie e ai prodotti delle singole Case; torneremo a parlare dell'andamento del mercato il mese prossimo, quando avremo a disposizione i dati CIPA relativi al primo trimestre 2010.

I prezzi medi dei corpi macchina nella prima frazione dell'anno

Iniziamo dunque la disamina del valore medio dei corpi macchina nell'arco del primo trimestre di quest'anno sulla base dei prezzi per il mercato italiano, espressi in euro al netto di IVA, da noi rilevati mensilmente presso grossisti, negozianti e rivenditori Internet, escludendo promozioni od offerte speciali che falserebbero il calcolo del valore medio. Come sempre questo dato viene calcolato escludendo i valori estremi al fine di renderne più precisa l'espressione. Il rilevamento mensile dei prezzi dei corpi macchina si rivela prezioso sia per approfondire l'esame delle gamme dei singoli produttori, come abbiamo già avuto modo di fare per Canon e Nikon, sia per effettuare un raffronto dei modelli disponibili per fasce di prezzo, ciò non con l'obiettivo di fornire indicazioni finalizzate all'acquisto, per le quali rimandiamo a fonti a ciò dedicate, bensì per monitorarne l'andamento nel quadro dell'evoluzione del mercato traendo ulteriori argomenti di discussione per questa rubrica. Tale monitoraggio regolare ci consente inoltre di osservare i prodotti che entrano ed escono dal mercato o che magari passano a una fascia di prezzo contigua.

Prima di procedere è opportuna una puntualizzazione di ordine generale, che approfondiremo poi nel dettaglio esaminando le singole fasce di prezzo: l'assenza nei grafici di determinati prodotti. Quando non motivata dall'uscita dal mercato per la fine della vita commerciale, tale assenza si deve alla difficile reperibilità del modello come solo corpo macchina, che viene invece venduto tendenzialmente soltanto in kit insieme agli obiettivi. Questo fatto ovviamente rende impossibile una rilevazione omogenea dei prezzi, e da qui l'assenza di tali modelli nei grafici. Un'altra causa di assenza può essere ricercata anche nella difficile reperibilità di un determinato prodotto, che evidentemente per scelta commerciale dei rivenditori non viene proposto dalle fonti da noi rilevate. Iniziamo dunque l'analisi del posizionamento commerciale dei corpi macchina nella fascia di prezzo fino a 500 euro.

Osservando il grafico balzano immediatamente all'occhio presenze forse anche eccessive, stante la proliferazione di modelli nel caso di Sony, ma anche assenze, come per Pentax. Per quanto riguarda Sony rimandiamo il lettore alla sezione relativa più oltre, precisando qui unicamente come ai ben quattro modelli presenti, eguagliati soltanto da Olympus con le sue proposte nel formato MFT (Micro Four Third), faccia da contraltare l'assenza di Pentax, il cui modello K-m/K2000 nel periodo in oggetto praticamente non poteva essere acquistato come solo corpo macchina (prezzo medio lo scorso anno di 479 euro), come è il caso della K200D (prezzo medio nell'anno passato di 436 euro).

È da sottolineare la netta contrapposizione in termini di strategia commerciale che vede da un lato Olympus e Sony affollare questa fascia di prezzo, rispetto a Canon e Nikon le quali al contrario sono presenti rispettivamente con due e un modello (1000D e 450D nel caso di Canon, prezzo medio rispettivamente di 355 e 492 euro; D3000 per quanto riguarda Nikon, prezzo medio di 364 euro). Da questi punto di vista è interessante il fatto che la Nikon D60 - ormai fuori commercio - non abbia un sostituto diretto, dato che la D5000 si colloca nella fascia di prezzo superiore, sebbene molto vicina al limite più basso, quasi a volere indicare la volontà di Nikon di volere sostituire con un unico prodotto due modelli usciti di produzione, la citata D60 e la D80. Nel caso di Canon, invece, l'uscita dal mercato della 400D è compensata dalla discesa della 450D dalla fascia di prezzo superiore rispetto al 2009.

Analizzando in dettaglio il valore medio dei prezzi nel trimestre e raffrontandoli con la media relativa all'intero 2009 si nota come in linea generale i prezzi di tutti i modelli presenti in questa fascia siano diminuiti in qualche misura. È da sottolineare anche come i quattro modelli Olympus siano compressi in poco più di 60 euro (dai 287 euro di prezzo medio della E420 ai 352 euro della E520, passando per i 329 euro della E510 e i 334 euro della E450), mentre più ampio è lo spazio che racchiude le proposte di Sony (311 euro di prezzo medio per la A200, 397 euro per la A230, 458 per la A330 e 474 euro della A350). Per quanto riguarda Sony, si registra rispetto al 2009 l'uscita dal mercato della A300 e la discesa dalla fascia superiore di A330 e A350. Da rimarcare anche l'assenza di qualsiasi novità rispetto allo scorso anno, a causa da un lato dell'introduzione abbastanza recente di diversi modelli, dall'altro forse della forte concorrenza dal basso da parte delle fotocamere bridge, che induce i produttori di reflex a puntare su modelli di caratteristiche tali da collocarsi nella fascia di prezzo superiore, che andiamo ora ad analizzare.

La fascia di prezzo compresa tra 500 e 750 euro risulta essere la più affollata in assoluto, vedendo la presenza di ben 18 modelli generalmente reperibili in commercio contro gli 11 della fascia precedente. Oltre a essere la più folta, questa fascia è anche la più ricca di novità. Rispetto allo scorso anno, infatti, nel primo trimestre sono entrate - in ordine di prezzo - la Sony A450 (prezzo medio 525 euro), la nuova FMT Olympus E-PL1 (prezzo medio 574 euro) e la Canon 550D (prezzo medio 705 euro), mentre la Samsung GX20 è scesa dalla fascia superiore (prezzo medio nel primo trimestre di quest'anno di 676 euro contro i 793 euro del 2009). Anche questo segmento vede una presenza massiccia di Sony ancora con quattro modelli (A380, prezzo medio 520 euro; A500, 630 euro; e A550, 696 euro, oltre alla summenzionata A450), cui segue con tre modelli Olympus (la già citata E-PL1, la EP-1, prezzo medio 589 euro, e la E620, 559 euro).

Due modelli invece presenti per Canon (la 500D, 529 euro di prezzo medio e la sopracitata 550D), Nikon (D5000, 533 euro; e D90, 690 euro), e Pentax (K-x, prezzo medio 513 euro, e K20D, 691 euro), mentre importanti novità riguardano, o meglio riguarderanno, Panasonic e Sigma. La MFT Panasonic DMC GF1EG (prezzo medio di 508 euro), orfana in questa fascia della DMC G1 (prezzo medio l'anno scorso di 581 euro), difficilmente reperibile come solo corpo macchina, verrà presto affiancata dai nuovi modelli DMC-G2 e DMC-G10, dei quali però non si conoscono ancora né i prezzi né la disponibilità per l'Italia del solo corpo macchina. Per quanto riguarda invece Sigma, la SD14 (prezzo medio 547 euro) dovrebbe presto essere affiancata e quindi sostituita dalla nuova SD15 annunciata a febbraio, della quale però non è ancora noto il prezzo.

Come si vede si tratta di una fascia di prezzo in cui la competizione è estremamente serrata e vede l'introduzione piuttosto ravvicinata di nuovi modelli. Anche qui la strategia commerciale seguita da Olympus (i cui tre modelli sono racchiusi nello spazio di appena una cinquantina di euro) e Sony, che punta sulla saturazione del segmento, si contrappone la scelta di Canon e Nikon di proporre soltanto due modelli. Tenuto conto del fatto che mediamente il ciclo di vita di una fotocamera è valutabile in 18 mesi, appare chiaro come  molti dei modelli citati siano destinati a trovare presto un successore. Vedremo dunque se e quali novità ci porterà in proposito la prossima edizione del Photokina.

Quasi a fare da contraltare all'area precedente, la fascia di prezzo compresa tra 750 e 1.000 euro è la più scarna in assoluto: appena cinque i modelli presenti, alcuni dei quali piuttosto vicini al termine della ciclo commerciale. Ci riferiamo in particolare alla Sony A700 (prezzo medio 929 euro), di cui dovrebbe presto essere annunciato il successore, alla Canon 50D (prezzo medio 819 euro), presentata nell'ormai lontano agosto 2008 e anch'essa in attesa di un sostituto, e alla poco più recente Olympus E30 (prezzo medio 910 euro). Ricordata la abbastanza nuova Pentax K-7 (prezzo medio 999 euro), l'unica novità in questa fascia è costituita dalla Olympus EP-2 (prezzo medio 830 euro) annunciata a novembre 2009. Scese nella fascia inferiore la Nikon D90 e la Samsung GX20 causa la riduzione del prezzo medio, e uscita la Panasonic DMC L10 ormai di difficile reperibilità, questo segmento è quello che prossimamente dovrebbe conoscere le maggiori novità. Impensabile infatti che Nikon non offra alcun prodotto in questa fascia di prezzo per contrastare l'ormai datata Canon 50D e il suo prevedibile successore: tra la D90 da 690 euro, anch'essa tutt'altro che recente, fino ai quasi 1.400 euro della D300s, Nikon attualmente non offre alcun corpo macchina, una situazione difficilmente destinata a durare. In questo senso il Photokina dovrebbe chiarire la situazione.

Passando ad esaminare la fascia delle reflex semi-professionali, anche qui troviamo una situazione caratterizzata dall'assenza di novità e dall'età commerciale piuttosto elevata di diversi modelli. Scesa nella fascia inferiore, anche se per un soffio, la Pentax K-7, annoverabile a pieno titolo tra i modelli semipro; ormai difficilmente reperibile la Fuji Finepix IS-Pro (prezzo medio lo scorso anno di 1.230 euro), e praticamente fuori commercio la Nikon D300 (prezzo medio 1.221 euro), in questa fascia rimangono la Canon 7D (1.546 euro), la Fuji Finepix S5-Pro (prezzo medio 1.338 euro, anch'essa comunque di difficile reperibilità), la Nikon D300s (1.392 euro), la Olympus E3 (1.204 euro), la Panasonic DMC GH1 (1.299 euro, difficilmente reperibile) e la Sony A850 (1.766 euro). Come si vede, si tratta dell'unica fascia di prezzo che vede presente un unico modello (considerando la stretta derivazione delle Nikon D300/D300s) da parte di quei produttori che offrono gamme di prodotti molto articolate. Esclusi i modelli difficilmente reperibili (probabilmente per lo scarso appeal sul mercato italiano), in questa fascia la scelta è essenzialmente ristretta a Canon, Nikon, Olympus Pentax e Sony. Si tratta in questo caso di modelli abbastanza recenti, eccettuata la Olympus E3 annunciata a ottobre 2007, la cui sostituzione non figura tra le principali priorità dei produttori. A meno di sorprese, difficile dunque che vi siano novità in questa fascia di prezzo, almeno per quest'anno.

Arriviamo infine alla fascia delle reflex professionali, dove la lotta è come sempre ristretta a Canon e Nikon, con la parziale eccezione di Sony nella parte bassa della gamma. Qui si distinguono nettamente tre gruppi di prodotti. Nella parte bassa troviamo la Canon 5D Mark II (con un prezzo medio nel primo trimestre di 2.012 euro), la Nikon D700 (2.073 euro) e la Sony A900 (2.302 euro), cui segue la sotto-fascia comprendente le Canon 1D Mark III e Mark IV (rispettivamente 3.227 e 4.111 euro, anche se la prima sembra destinata a uscire di produzione) e le Nikon D3 e D3s (rispettivamente 4.039 e 4.549 euro, anche in questo caso con il modello D3 ormai giunto alla fine della vita commerciale). Il top di gamma è costituito ovviamente dalla Canon 1Ds Mark III, prezzo medio di 6.196 euro, e dalla Nikon D3x, 6.424 euro. Da notare che in questa fascia di prezzo si inseriscono anche prodotti sofisticati ma di nicchia come le telemetro digitali Leica M8 e M9, aventi un prezzo medio indicativo di 4.200 euro la prima e oltre 5.500 euro la seconda. Per quanto riguarda il futuro, considerato che la Canon 5D Mark II è stata annunciata ormai a settembre 2008, la Nikon D700 a luglio 2008 e la Sony A900 a settembre 2008, i tempi sono ormai maturi per il prossimo annuncio dei rispettivi successori. Come abbiamo potuto apprezzare negli scorsi mesi parlando di Canon e Nikon e come vedremo di seguito esaminando in dettaglio la gamma di Sony, c'è da scommettere che la prossima edizione del Photokina vedrà un'accesa battaglia in questa fascia di mercato.

Prezzi e strategie commerciali: parliamo di Sony

Dopo avere analizzato in profondità la gamma e la strategia commerciale che sembra essere alla base delle attività fotografiche di Canon e Nikon, è giunto il momento di occuparci di Sony. La principale differenza che contraddistingue Sony da Canon e Nikon è sicuramente il tentativo di saturare la porzione inferiore del mercato, ovvero quell'area di prodotti aventi un costo inferiore ai 1.000 euro, con numerosi modelli di reflex che spesso si differenziano marginalmente gli uni dagli altri. Al contrario, nella parte superiore della gamma, ovvero nell'area al di sopra dei 2.000 euro, Sony propone unicamente due modelli, di cui quello di punta è ormai abbastanza datato. Ma osserviamo più da vicino la situazione.

Come accennato, se osserviamo la parte inferiore del grafico troviamo che nella fascia di prezzo inferiore ai 1.000 euro Sony propone ben 8 modelli, in ordine decrescente di prezzo A700, A550, A500, A450, A380, A350, A330 e A230, cui si aggiungono i modelli A300 e A200 ancora reperibili in commercio fino a esaurimento scorte, essendo da tempo usciti di produzione. A titolo di paragone, a questa proliferazione di modelli al di sotto dei mille euro i due principali produttori, Canon e Nikon, contrappongono soltanto 5 modelli il primo e addirittura 3 il secondo. Come si spiega questo fatto?

La strategia commerciale seguita da Sony evidentemente sembra puntare a soddisfare la domanda di mercato con una molteplicità di modelli, spesso poco differenziati fra loro, secondo la filosofia applicata un po' da tutti i produttori ad esempio nel segmento delle compatte: se un modello non vende molto, moltiplicando il numero di modelli si raggiunge il volume di vendite desiderato. Canon e Nikon invece, produttori storici di reflex, contano evidentemente su un blasone che assicura loro volumi di vendite elevati con pochi modelli ben differenziati fra loro per caratteristiche. Sotto l'aspetto della tradizione e del blasone, infatti, Sony si trova in qualche difficoltà nel competere con Canon e Nikon, considerato che la prima reflex digitale Sony - il modello A100 - è stata annunciata soltanto quattro anni or sono (giugno 2006). Ma proviamo a riassumere brevemente l'evoluzione e le caratteristiche delle DSLR Sony di fascia bassa per cercare di comprendere meglio la strategia seguita.

A gennaio 2008 Sony annunciava tre modelli di DSLR che andavano a sostituire l'A100: si trattava della A200, invero non molto dissimile dalla precedente, equipaggiata con un sensore CCD Sony da 10,2M e caratterizzata da una sensibilità ISO 100-3200 e da una velocità di scatto massima di 3fps; dalla pressoché identica A300, che si distingue dalla precedente praticamente soltanto per la funzione Live View; e dalla A350 da 14,2M, leggermente più veloce (5fps) e dotata di mirino Live View. Queste tre reflex presentano un prezzo medio per il primo trimestre 2010 di 311 euro per il modello A200 (316 euro nel 2009), uscito nel frattempo di produzione (come evidenziato nel grafico dalla linea tratteggiata), e 474 euro per l'A350 (contro 507 euro nel 2009), mentre il modello A300 nel primo trimestre 2010 non era più reperibile in commercio (indicata anch'essa nel grafico dalla linea tratteggiata).

Nel maggio successivo, dunque a distanza di 14 mesi, Sony annunciava tre nuovi modelli in sostituzione dei precedenti, che ne riproponevano le differenze poco sostanziali: le nuove A230 e A330 da 10,2M, successori rispettivamente di A200 e A300, si distinguono dalle precedenti per l'ergonomia migliorata e l'interfaccia più intuitiva, mentre tra loro si differenziano soltanto per il Live View presente sulla seconda; la nuova A380 riprendeva invece il sensore più capace (14,2M). Le nuove DSLR presentano un prezzo medio nel primo trimestre del 2010 pari a 397 euro per l'A230 (era di 435 euro nel 2009), 458 euro per l'A330 (508 euro nel 2009) e 520 euro per l'A380 (645 euro nel 2009).

A questi tre modelli, tuttora in produzione, si sono affiancate due nuove proposte nell'agosto 2009: i modelli A500 e A550, caratterizzati da un nuovo sensore CMOS sempre di produzione Sony, da 12,3M sulla prima e da 14,2M sulla seconda. Diverse le novità rispetto ai modelli precedenti (sensibilità ISO 200-12800, display LCD orientabili e più luminosi, nuove funzioni autofocus, Live View sempre presente), i quali però, nonostante le caratteristiche sensibilmente inferiori, sono tuttora in commercio a più di due anni dall'annuncio, un tempo invero piuttosto lungo per prodotti situati nella parte bassa della gamma. Questi due modelli presentano un prezzo medio 2010 rispettivamente di 642 e 674 euro (630 e 696 euro nel 2009; nel caso della A500 si tratta dell'unico esempio in cui il prezzo medio da noi rilevato è aumentato anziché diminuire con il passare del tempo).

A complicare ulteriormente una situazione già abbastanza caotica dal punto di vista commerciale, almeno secondo molti osservatori, a gennaio 2010 Sony ha lanciato un ulteriore modello in questa fascia di prezzo, la nuova A450, che va a inserirsi tra A500 e A550, con l'identico sensore CMOS da 14.2 megapixel della più costosa A550 ma senza sistema Live View a rapida messa a fuoco e con schermo LCD fisso anziché orientabile. Il prezzo medio nel primo trimestre del 2010 della nuova A450 è stato di 525 euro.

Come ben evidenziato dal grafico, sarebbe logico attendersi l'uscita dal mercato almeno del modello A350 senza l'arrivo di un successore, lasciando l'A230 (questa sì bisognosa di un rimpiazzo) e l'A330 a presidiare la fascia di prezzo fino a 500 euro. Ben più confusa la situazione nel segmento compreso tra 500 e 750 euro, dove sono ben quattro le DSLR recenti, e francamente risulta difficile comprendere i motivi della decisione di introdurre un nuovo modello (l'A450) che si sovrappone all'A380 ancora in produzione. Essendo l'A450 più avanzata, non è facile capire perché un utente dovrebbe acquistare il modello più vecchio, che ha praticamente lo stesso prezzo di quello più recente ma caratteristiche inferiori. In ogni caso, almeno per quest'anno, non sembra che ci saranno novità nelle reflex al di sotto dei 1.000 euro, in quanto sembra davvero che Sony abbia deciso di fare concorrenza alle MFT Olympus e Panasonic proponendo due fotocamere mirrorless/EVIL, denominate "NEX3" e "NEX5" che le voci di corridoio dicono saranno annunciate a metà maggio circa.

Secondo le indiscrezioni dovrebbe trattarsi di apparecchi più compatti rispetto alla nuova Olympus E-PL1, avendo il sistema di stabilizzazione incorporato nell'obiettivo anziché nel corpo macchina, ed equipaggiate con un sensore CMOS Sony ExmorHD da 14,2M, mirino elettronico (mirino ottico opzionale) e costruzione in plastica (parzialmente in metallo sul modello NEX5, che è anche più veloce). A quanto pare i prezzi dovrebbero essere più competitivi rispetto alla Olympus E-PL1 (che ricordiamo ha un prezzo medio 2010 di 574 euro). Per quanto riguarda le reflex tradizionali, la "A260" di cui si sente parlare di quando in quando, una A230 rivisitata e aggiornata con sensore da 14/16 megapixel e capacità video, difficilmente verrà annunciata quest'anno.

Nella parte superiore della fascia di prezzo fino ai 1.000 euro troviamo unicamente la A700, il modello più vecchio tra le DSLR Sony in commercio, essendo stato annunciato nel settembre 2007 e oramai non sempre facilmente reperibile, come indica l'interruzione della linea relativa all'interno del grafico. Con caratteristiche abbastanza datate per una reflex che presenta comunque un prezzo medio nel primo trimestre 2010 di 929 euro (erano 832 nel 2009, quando il prodotto era diffusamente disponibile), pur con caratteristiche comparabili alle A500/A550 di costo nettamente inferiore, la A700 è da tempo candidata alla sostituzione con un nuovo modello, di volta in volta indicato come "A730", "A750" o "A800". Qualunque sia il nome, la presentazione del sostituto della A700 è stata più volte annunciata come imminente per essere poi rimandata. Ora le ultime indiscrezioni la vorrebbero presentata al prossimo Photokina, con uscita sul mercato nel 2011. La ridda di voci e smentite succedutesi nell'arco dei mesi ha confuso talmente le acque, tanto da rendere impossibile prevedere le caratteristiche del nuovo modello, ma sicuramente il prezzo dovrebbe superiore ai 1.000 euro.

Passando alle DSLR in questo segmento di prezzo, contrariamente a Canon e Nikon che propongono una gamma diversificata di modelli (in pratica 5 ciascuna), Sony offre soltanto due reflex: la nuova A850 (prezzo medio 2010 di 1.766 euro, contro i 1.856 del 2009) e la più datata "ammiraglia" A900 (prezzo medio nel primo trimestre del 2010 di 2.302 euro rispetto ai 2.352 del 2009). Annunciata ad agosto 2009, la A850 è una full frame equipaggiata con lo stesso sensore CMOS da 24,6M della A900, rispetto alla quale offre un mirino con copertura inferiore (98% contro 100%) e una minore velocità di scatto continuo, ma tutte le migliorie a livello di funzionalità, interfaccia ed ergonomia intervenute nei 12 mesi circa che la separano dalla sorella maggiore. La A900 risale infatti a a settembre 2008 e appare ormai pronta per lasciare spazio a un successore. I bene informati ci parlano di una "A950" che dovrebbe avere una risoluzione di 30 megapixel ma, piuttosto stranamente, priva di capacità video. Comunque sia, se veramente al prossimo Photokina vedremo il successore della A700, appare difficile che nella stessa occasione venga annunciato anche il sostituto della A900.

Come abbiamo avuto modo di sottolineare, Sony sembra perseguire una strategia differente da Canon e Nikon, almeno nella porzione del mercato inferiore ai 1.000 euro di prezzo, e in effetti la decisione di puntare per il 2010 su una nuova linea di prodotti EVIL anziché su nuovi modelli di reflex "tradizionali" lascia trapelare l'intenzione di fare concorrenza a Olympus e Panasonic e allo loro MFT piuttosto che di intensificare la competizione con i due produttori di riferimento. Nella parte alta della gamma, come abbiamo visto, urgono una nuova ammiraglia e soprattutto un successore della A700, ma per poter vedere sul mercato simili prodotti bisognerà attendere sicuramente almeno il 2011.