Dopo aver affrontato il mese scorso l'andamento del mercato della fotografia digitale a livello globale, ora è il momento di analizzare quanto è accaduto nel 2009 dal punto di vista delle singole aree geografiche, concentrando l'attenzione - come è naturale - sui tre mercati principali: Europa, Nordamerica e Asia. Approfondiremo dunque l'evoluzione nel corso dell'anno passato dei singoli segmenti di mercato - reflex, compatte e obiettivi - a livello geografico, nell'intento come sempre di ricavare da quanto accaduto spunti utili per azzardare qualche previsione e introdurre alcune riflessioni.

DSLR, DSC, ottiche: l'analisi per aree geografiche

Come abbiamo illustrato con dovizia di particolari e di cifre nello scorso numero, il 2009 si è rivelato per la fotografia digitale un anno di luci (non molte per la verità) ma anche di ombre (forse meno di quanto era lecito attendersi). Spostando l'attenzione dal generale al particolare, è però interessante valutare se nel settore, che nell'anno passato si è venuto a trovare in mezzo al guado tra la crisi economica galoppante di fine 2008-inizio 2009 da un lato e i primi timidi segnali di ripresa dell'ultimo semestre dall'altro, siano state registrate differenze nei singoli comparti e nelle diverse aree geografiche. Le dinamiche di mercato e l'evoluzione dei segmenti costituiti da reflex, compatte e obiettivi, infatti, ben difficilmente seguono percorsi identici in Europa, Nordamerica e Asia quando il mercato "tira": vediamo dunque se ciò vale anche nei periodi meno rosei.

Reflex 2009: bene Europa e Asia, male il Nordamerica

Il segmento di mercato dei corpi macchina nel 2009 ha registrato un andamento altalenante nei singoli mercati geografici. Come avremo modo di vedere nel prosieguo della nostra analisi, si tratta di una tendenza predominante nei segmenti di DSLR, DSC e ottiche in tutte le cinque macro-aree (Europa, Nordamerica, Asia, Giappone e resto del mondo) e in tutti gli anni per i quali, grazie alla CIPA, disponiamo di dati omogenei (2006-2009).

Come si può apprezzare dal grafico soprastante, per quanto riguarda i corpi macchina il 2009 ha visto la crescita di Europa e Asia nei confronti del 2008 (+6,91% la prima, addirittura +23,53% la seconda), a cui ha fatto da contraltare il sensibile calo delle vendite in Nordamerica (-9,31%) e in misura ancora più accentuata in Giappone (-14,37%). Non tutte le aree geografiche, dunque, sembrano avere risentito in eguale misura della crisi economica globale. È anche interessante osservare quale è stato l'andamento nei tre mercati principali negli anni precedenti: Europa +30,60%, Nordamerica +22,59%, Asia addirittura +47,56% nel 2008; Europa +39,87%, Nordamerica +32,27%, Asia un eclatante +67,51% nel 2007. Il mercato delle reflex gode quindi di ottima salute, una condizione che nemmeno la drammatica crisi economica globale sembra avere intaccato. Appare anche evidente che l'Asia è il mercato da tenere d'occhio, essendo interessata da una crescita costante e marcata, ma anche l'Europa si è difesa bene lo scorso anno, recuperando nella seconda parte molto del terreno perduto nei primi mesi. Male hanno fatto invece gli Stati Uniti e ancora peggio il Giappone, aree dove la crisi si è avvertita più duramente e dove probabilmente la ripresa ha avuto e sta ancora avendo un ritmo più lento. Nel periodo 2006-2009 il segmento delle reflex è dunque stato in crescita costante nel vecchio continente e in Asia, mentre in Nordamerica si è registrato un progressivo declino. Questa tendenza risulta ancora più facilmente apprezzabile nel prossimo grafico, che illustra il valore medio percentuale del mercato dei corpi macchina nel periodo in oggetto.

Medie percentuali DSLRIl mercato europeo delle DSLR nel 2009 ha assommato a poco più del 40% del totale, con una crescita di quasi tre punti percentuali dopo la stasi del periodo 2007-2008, e ciò a dispetto della difficile situazione economica. Nel periodo 2006-2009 il Nordamerica invece è andato declinando progressivamente, perdendo oltre il 9%. Questo calo percentuale è andato integralmente a vantaggio dell'Asia, che nello stesso periodo ha fatto segnare un'identica crescita percentuale, arrivando a valere nel 2009 poco più del 22% del mercato complessivo, immediatamente a ridosso del Nordamerica sceso al 24% circa. La crescita dell'Asia è testimoniata dal fatto che, da quando sono disponibili dati CIPA omogenei, questo mercato ha compiuto una rincorsa spettacolare: nel 2006 valeva quasi il 39% del mercato nordamericano, poco più del 50% nel 2007, quasi il 61% nel 2008 e addirittura l'83% circa a fine 2009. Degno di nota anche il calo per il terzo anno consecutivo delle vendite in Giappone. Il mercato delle reflex ha dunque risentito della crisi in maniera assai differente nelle varie aree geografiche e per il 2010 è facile prevedere che anche la crescita registrerà ritmi diversi. Se da un lato il primato dell'Europa rimane certo, dall'altro non è facile ipotizzare se anche quest'anno si confermerà la tendenza che vede il Nordamerica in calo e l'Asia in crescita e, nel caso, se quest'ultima riuscirà a conquistare il secondo posto.

Il panorama mensile del mercato delle reflex nel 2009 ha visto un andamento speculare nei diversi mercati geografici. È interessante in particolare osservare la ripresa del mercato nordamericano dal baratro in cui era sprofondato a inizio anno, sebbene a dicembre l'Asia fosse ancora al secondo posto dietro all'Europa. Difficile prevedere se questa situazione, che vede l'Asia scavalcare il Nordamerica, si confermerà anche nel corso del 2010 oppure se il mercato nordamericano riuscirà a riconquistare il secondo posto. Certo è che la crescita dell'Asia è un dato di fatto di cui i produttori di reflex dovranno tenere conto, effettuando aggiustamenti nel focus posto sui vari mercati.

Compatte: primeggia il Nordamerica

Il 2009 è stato un anno nero per le compatte in tutti i mercati geografici, anche se in misura differente e con prospettive diverse da una macro-regione all'altra. In linea generale il comparto si è confermato in sofferenza rispetto al 2008, almeno stando alle cifre; tuttavia è necessario analizzare la situazione nei suoi vari aspetti per apprezzare differenze tangibili ma non immediatamente percepibili.

Il grafico soprastante mostra il drastico calo registrato nel 2009 dal mercato delle compatte in tutte le aree geografiche rispetto al 2008: -17,65% per l'Europa, -12,38% per il Nordamerica e un moderato -4,3% per l'Asia. Questi valori risultano ancora più negativi se rapportati all'andamento negli anni precedenti: +18,09% nel 2007 e +15,34% nel 2008 per l'Europa; +32,08% nel 2007 e +18,49% nel 2008 per il Nordamerica; +28,69% nel 2007 e +18,41% nel 2008 per l'Asia. Come si vede, la crisi economica ha causato una brusca frenata delle vendite di fotocamere, però nel segmento dei prodotti dal costo più contenuto, come sono in generale le compatte, anziché nel comparto dei dispositivi più costosi, ovvero le reflex. È altresì da sottolineare l'entità del calo registrato in Europa: come vedremo, infatti, quello delle DSC è l'unico segmento della fotografia digitale in cui nel 2009 non soltanto il vecchio continente ha registrato un rallentamento, ma non è neanche il primo mercato mondiale. È anche da sottolineare la notevole differenza esistente nel segmento delle compatte tra Nordamerica e Asia rispetto agli altri due comparti, come possiamo capire meglio nel grafico seguente.

Il mercato asiatico nel 2009 valeva quasi il 55% di quello americano, in leggera salita rispetto al triennio precedente, quando si era mantenuto attorno al 50%. Appare evidente dunque che la crescita dell'Asia si concentra nel segmento più costoso dei corpi macchina anziché in quello delle compatte e la tendenza che vede l'Asia ormai a ridosso del Nordamerica si applica, come vedremo, anche al segmento delle ottiche. Dal grafico precedente si evince anche come il Nordamerica sia il primo mercato al mondo per volumi di DSC vendute dal 2008, quando è avvenuto il sorpasso sull'Europa. Nel vecchio continente si è assistito negli ultimi quattro anni al progressivo declino del mercato delle DSC e stando ai dati più recenti questa tendenza sembra destinata a proseguire. Difficile dire se in Europa e Asia la fotografia maggiormente evoluta riscuota effettivamente maggiore interesse rispetto al Nordamerica, oppure in quale misura questa tendenza discenda dalla crisi economica che ha colpito così pesantemente gli Stati Uniti. Sarà dunque particolarmente interessante osservare se il 2010 riproporrà questa tendenza: certo è che i produttori di reflex non possono ignorare il fatto che, per quanto riguarda corpi macchina e ottiche, l'Asia è ormai a ridosso del Nordamerica quale secondo mercato mondiale dietro all'Europa e ciò potrebbe richiedere nel medio periodo un aggiustamento delle strategie commerciali.

Osservando il grafico qui sopra, che mostra l'andamento mensile delle consegne nel segmento delle DSC, spicca l'evoluzione regolare nell'arco dei mesi registratasi negli ultimi due anni. Questo trend, assommato a tendenze già evidenziate,come il calo costante delle vendite in Europa, probabilmente il mercato più maturo, dà adito a supporre che quello delle compatte sia un mercato ormai prossimo alla saturazione, almeno nel vecchio continente. Questa valutazione è corroborata anche dalla presenza sul mercato di una miriade di modelli da parte di moltissimi produttori, alla stessa stregua di quanto avviene nel mercato dei cellulari. Per qualche produttore coraggioso potrebbe dunque essere il momento giusto per battere nuove strade nell'intento di ridare smalto a un settore che, eccettuate nicchie particolari, come le bridge o le fotocamere subacquee, sembra imprigionato in una spirale discendente. Vedremo se i dati di quest'anno smentiranno o meno questa sensazione.

Obiettivi: crescono Europa e Asia

Il segmento delle ottiche nel 2009 ha registrato un andamento legato a filo doppio a quello dei corpi macchina. Così come è accaduto per questi ultimi, nel 2009 sono cresciute l'Europa e l'Asia mentre il Nordamerica ha registrato un netto calo rispetto al 2008. Ma osserviamo più da vicino quanto è accaduto.

Se infatti il vecchio continente ha visto nel 2009 un aumento delle consegne del 10,95% rispetto al 2008 e l'Asia ha fatto ancora meglio con un +17,75%, il Nordamerica ha subito un calo dell'11,92%. Da sottolineare anche la frenata del Giappone, con un -4,18%. Come termine di paragone, nel 2008 l'Europa era cresciuta del 21,26%, il Nordamerica del 22,91% e l'Asia addirittura del 43,15%. Risultati ancora migliori erano stati registrati nel 2007: Europa +39,22%, Nordamerica +36,37%, Asia +67,04%. Il settore delle ottiche si è dunque confermato in buona salute anche nel 2009, nonostante gli inevitabili effetti della crisi economica ne abbiano rallentato considerevolmente la crescita anche nei mercati europeo e asiatico. Il mercato nordamericano è quello che ha accusato in maggiore misura la crisi globale, e le ottiche hanno subito una flessione leggermente più pronunciata rispetto ai corpi macchina. Come mostrano i dati CIPA, anche in questo comparto l'Asia si sta avvicinando a grandi passi al Nordamerica: nel 2006 il mercato asiatico delle ottiche valeva il 39% circa di quello nordamericano, nel 2007 il rapporto era salito a poco meno del 47%, ancora a oltre il 55% nel 2008 e infine a poco più del 74% lo scorso anno. E tutti i segnali indicano che questa progressione dovrebbe proseguire.

Restando in argomento, vediamo infatti dal grafico precedente come Nordamerica e Asia si siano avvicinati in termini di valore del mercato dal 2006 a oggi, con una brusca accelerazione proprio nel 2009. Da segnalare anche la crescita della quota di mercato dell'Europa dopo la leggera flessione del 2008 e l'allargamento del divario che separa quest'ultima dal Nordamerica, secondo mercato mondiale. Il mercato asiatico è dunque a ridosso di quello nordamericano e questa vicinanza può essere apprezzata ancora meglio osservando il grafico che mostra l'andamento mensile delle consegne.

A dicembre 2009, infatti, le quote di mercato di Nordamerica e Asia erano separate soltanto da poco più di due punti percentuali e questo margine risicato sembra destinato a ridursi ulteriormente. Si noti infatti che dall'aprile scorso le vendite in Asia stanno crescendo a ritmo pressoché costante, senza grandi picchi ma anche senza le flessioni pronunciate che caratterizzano invece Europa e Nordamerica in determinati periodi dell'anno. In linea generale è degno di nota il fatto che le consegne degli obiettivi procedono su livelli approssimativamente speculari alle vendite di corpi macchina, segno questo di un grado abbastanza elevato di maturità del mercato della fotografia digitale.

In conclusione non possiamo fare a meno di sottolineare le buone prospettive che il 2010 sembra lasciare intravvedere per la fotografia digitale. Il dinamismo dei produttori, che in questo primo trimestre dell'anno hanno introdotto in commercio diverse novità, anche se non di tipo "ortodosso" (ci riferiamo in particolare ai nuovi modelli "mirrorless" presentati da Olympus, Panasonic e Ricoh), testimonia la voglia di nuovo di un settore che si dimostra ricettivo. Guardiamo quindi a questo 2010 con ottimismo - anche se ammantato della dovuta cautela, considerato che la crisi economica è sì ormai alle spalle ma forse non tanto quanto sembra - in attesa che i dati relativi al primo trimestre inizino a delineare l'andamento del mercato per l'anno in corso.