MercatiNulla di meglio in una gelida giornata invernale che ritornare, anche se per un breve momento, al calore della stagione estiva: un periodo segnato da alte temperature anche per quanto riguarda il mercato della fotografia digitale. La disponibilità dei dati fino ad agosto 2009 ci consente di ricavare interessanti spunti di riflessione, oltre che come di consueto sul settore in generale, anche sulle gamme di prodotti e sulle strategie commerciali dei principali produttori. Seguendo rigorosamente l'ordine alfabetico, questo mese iniziamo con Canon.

Luglio-agosto: il mercato della fotografia digitale cresce ancora, nonostante qualche intoppo

L'estate è foriera di ottimismo: il bel tempo e le vacanze in arrivo inducono a guardare con fiducia al futuro in generale, e il mercato della fotografia si allinea con entusiasmo a questa tendenza. Luglio e agosto sono stati abbastanza positivi dal punto di vista delle vendite, nonostante qualche rallentamento anche brusco in linea però con i dati storici del periodo, lasciando presagire un mese di settembre in grande spolvero in vista della stagione degli acquisti. Mercati in crescita, dunque, con molte luci ma anche qualche ombra. Iniziamo l'analisi come d'abitudine dai corpi macchina.

Ad agosto riprende la crescita delle DSLR

Come si può apprezzare dal grafico a lato, dopo la battuta di arresto di luglio (abbastanza tradizionale, stando alle tendenze storiche), in agosto il mercato delle reflex ha ripreso quella marcia a ritmi sostenuti che in linea generale ha caratterizzato il 2009. Di particolare rilevanza è il fatto che in agosto le consegne sono cresciute nei confronti del mese precedente in maniera nettamente più marcata rispetto alla produzione (2,40% contro 17,47%), segno che il forte incremento della produzione registrato nel secondo trimestre era da intendersi in vista proprio della ripresa delle vendite di agosto (è necessario tenere conto infatti dei tempi "fisiologici" intercorrenti tra la produzione, la distribuzione e la consegna delle merci ai negozianti). In linea generale, in attesa della diffusione dei dati relativi a settembre, e del momento dunque di comporre il quadro relativo al terzo trimestre, appare chiara la tendenza alla crescita delle consegne dei corpi macchina, i cui valori ad agosto sono stati superiori di quasi l'8% rispetto al 2008, sebbene questo andamento registri un susseguirsi di picchi e flessioni (+8,31% ad aprile, +10,82% a giugno e +7,68% ad agosto; -7,72% a maggio e -4,85% a luglio). Settembre è però tradizionalmente uno dei mesi più positivi dell'anno per le vendite di corpi macchina, e questa tendenza storica non dovrebbe essere smentita neanche quest'anno.



Passando all'esame del mercato relativo alle reflex per singole aree geografiche, balza immediatamente all'occhio la crescita ad agosto dei tre mercati principali - Europa, Nordamerica e Asia - sulla base di ritmi comparabili, dopo la flessione generalizzata di luglio. Da rimarcare il sensibile incremento dell'Asia rispetto ad agosto 2008, passata dal 14,92% al 24,15% del mercato mondiale, quando nello stesso periodo l'Europa ha registrato una flessione moderata (1,5% circa), calo che diventa più sensibile per il Nordamerica (5% circa). Le posizioni di questi tre mercati appaiono comunque abbastanza consolidate, almeno nel breve periodo, mentre nei prossimi mesi - soprattutto con l'arrivo delle festività - sarà interessante osservare se il vantaggio di cui gode ancora il Nordamerica rispetto all'Asia, attualmente di poco superiore al 4%, si accentuerà oppure se il recupero di quest'ultima proseguirà.

Ottiche: calano produzione e consegne

Il grafico mostra la flessione sia della produzione che delle consegne di ottiche in agosto nei confronti di luglio, quest'anno più accentuata rispetto al periodo estivo degli anni passati. Nel corso del 2009 le vendite di obiettive hanno avuto un andamento piuttosto altalenante. Negli ultimi cinque mesi, infatti, il livello delle consegne è passato senza soluzione di continuità da un saldo positivo a un saldo negativo rispetto ai mesi corrispondenti dello scorso anno. Così, ad esempio, al +5,45% di aprile ha risposto il -1,37% di maggio, mentre al +9,76% di giugno ha fatto eco il -1,88% di agosto. Sembra dunque che, similmente ai corpi macchina, il segmento delle ottiche fatichi a mantenersi stabilmente al di sopra ai livelli dei mesi corrispondenti del 2008. Anche per le consegne di obiettivi, però, settembre è storicamente un mese positivo, dunque la tendenza alla ripresa dovrebbe consolidarsi. Degno di nota anche il fatto che ad agosto la produzione è diminuita in misura nettamente maggiore rispetto alle consegne - 7,27% contro 2,61%, segno anche in questo caso del rallentamento delle vendite previsto dai produttori. La volatilità del mercato degli obiettivi in questa frazione del 2009 sembra destinata a proseguire anche nella parte rimanente dell'anno, anche se l'approssimarsi delle festività e della stagione dei regali potrebbe restituire segnali più positivi che negativi.



L'analisi suddivisa per aree geografiche mostra, anche nel caso delle ottiche, un andamento simile ai corpi macchina, con un calo significativo del Nordamerica in agosto rispetto allo scorso anno (quasi il 5% in meno del mercato complessivo) e con il recupero dell'Asia (oltre il 6% nello stesso periodo), mentre l'Europa, pur con un lievissimo calo, si conferma saldamento come primo mercato mondiale con oltre il 30%. Anche per quanto riguarda gli obiettivi si assiste alla pressante rimonta dell'Asia nei confronti del Nordamerica: ad agosto 2008 la prima valeva quasi esattamente la metà del secondo, mentre un anno dopo il divario si è ridotto a poco più del 20%. Anche in questo caso sarà interessante osservare se nella parte rimanente del 2009 questa tendenza si accentuerà oppure registrerà un rallentamento.

Prosegue la faticosa ripresa delle compatte

Per quanto riguarda il segmento delle compatte, luglio e agosto sono stati altri due tasselli del faticoso processo di ripresa di un mercato che finalmente sembra essere avviato a tornare al di sopra dei livelli del corrispondente periodo del 2008. Relativamente alla produzione si è passati infatti dal -29,05% di gennaio al -8,15% di agosto, mentre le consegne sono cresciute dal -32,60% di gennaio al -1,51% di agosto. Come si può vedere, questo segmento di mercato è interessato da una ripresa costante seppure marcatamente più lenta rispetto alle reflex e agli obiettivi. Anche questi due segmenti, infatti, a inizio anno erano su livelli nettamente inferiori al mese corrispondente del 2008 (-52,31% per la produzione e -42,54% per le consegne di reflex, -45,67% per la produzione e -34,41% per le consegne di ottiche), tuttavia, seppure con un andamento altalenante come sottolineavamo precedentemente, tornavano entrambi sopra ai livelli del 2008 già ad aprile. Vedremo dunque se settembre segnerà il tanto sospirato ritorno in campo positivo anche per il segmento delle DSC.



Passando ad analizzare il segmento delle compatte nei vari mercati, osservando il grafico precedente si può apprezzare la lenta ma tutto sommato regolare ripresa delle consegne anche nelle singole aree geografiche. Da notare il fatto che in agosto l'incidenza dei vari mercati sia pressoché identica a un anno fa. Il segmento delle DSC è l'unico in cui l'Europa non è il primo mercato mondiale, sebbene il divario dal Nordamerica sia minimo. Degno di nota anche il fatto che in questo segmento la distanza che separa il Nordamerica dall'Asia sia nettamente più consistente rispetto ai corpi macchina e alle ottiche.

Prezzi e strategia commerciale: parliamo di Canon

Questo mese vogliamo riprendere il discorso relativo ai prezzi delle reflex, introdotto in una precedente occasione in questa stessa rubrica, illustrando le gamme prodotti dei vari produttori con l'obiettivo di evidenziare tendenze di marketing e politiche commerciali e - perché no - provando a ipotizzare se i vari "rumors" riguardanti il lancio, vero o presunto, di un nuovo modello piuttosto che un altro, trovino riscontro nella situazione del portafoglio prodotti corrente.

Prima di addentrarci nello specifico sono d'obbligo alcune precisazioni in merito ai grafici illustrati e alle informazioni in essi contenute. I prezzi, espressi in euro al netto di IVA, si riferiscono al mercato italiano e vengono rilevati mensilmente presso grossisti, negozianti e rivenditori Internet non con l'obiettivo di fornire una panoramica esaustiva finalizzata all'acquisto, per la quale rimandiamo a fonti a ciò dedicate, bensì per monitorarne l'andamento nel quadro dell'evoluzione del mercato traendo ulteriori argomenti di discussione per questa rubrica. I prezzi si riferiscono sempre al solo corpo macchina e non tengono conto di promozioni od offerte speciali, che falserebbero il calcolo del valore medio. Questo dato viene calcolato escludendo i valori estremi, al fine di renderne più precisa l'espressione. Un'ultima precisazione riguarda la linea dell'andamento di ogni singolo modello. Quando essa presenta un'interruzione può significare che si tratta di un modello la cui introduzione sul mercato è appena avvenuta oppure che per un dato mese, presso le fonti da noi monitorate, quella reflex non era disponibile per l'acquisto come solo corpo macchina, quindi per coerenza con la metodologia adottata non è stato possibile rilevarne il prezzo. La linea tratteggiata indica invece un modello recentemente uscito di produzione.



Procedendo in rigoroso ordine alfabetico, iniziamo la nostra analisi da Canon. Osservando le linee di andamento dei prezzi, in merito a quanto precisato poco prima vediamo che la Canon 500D è presente nel grafico a partire da aprile, primo mese di disponibilità presso i rivenditori monitorati. Secondo la medesima logica, la nuova Canon 7D presenta evidenziato il prezzo in quanto si tratta della prima rilevazione effettuata. Dopo queste precisazioni utili, osservando il diagramma il primo aspetto che balza immediatamente all'occhio è l'andamento fortemente irregolare dei prezzi medi delle reflex di fascia più elevata, andamento che progressivamente si fa più regolare con il diminuire del prezzo. Il secondo aspetto è costituito dall'affollamento di modelli nella fascia di prezzo fino a 1.000 euro circa. Queste due tendenze, riscontrabili non soltanto per Canon ma anche per gli altri produttori principali, indicano un andamento dei prezzi che nel caso dei modelli di fascia alta, proprio perché più costosi, permette margini più ampi e dunque una maggiore variabilità a seconda di aspetti quali l'andamento dei cambi, la politica commerciale corrente per un dato modello da parte sia del produttore che del rivenditore, ecc. Nella fascia bassa invece, tali considerazioni non possono applicarsi, in quanto variazioni di prezzo di una certa entità giustificano la presenza di molteplici modelli per poter competere al meglio a tutti i livelli del segmento. Cerchiamo di spiegare meglio questi due concetti.

La Canon 1Ds Mark III ha visto il prezzo medio calare da gennaio a settembre di quasi 400 euro, da 6.921 a 6.526 euro (prezzo medio nel periodo 6.778 euro), e ciò senza andare minimamente a intaccare la fascia di prezzo del modello successivo in ordine di costo, la Canon 1D Mark III, che nello stesso periodo è stata caratterizzata da un prezzo medio di 3.532 euro, cosa che avrebbe comportato il rischio di cannibalizzarne le vendite. Anche con l'introduzione della nuova Canon 1D Mark IV (che dovrebbe essere venduta a circa 5.000 euro), la fascia di prezzo della Canon 1Ds Mark III rimane comunque diversa indipendentemente da qualunque variazione. Lo stesso non può dirsi per i modelli della fascia più bassa, in cui per esempio nel periodo gennaio-settembre il modello entry-level Canon 1000D ha avuto un prezzo medio di 359 euro, la Canon 450D di 516 euro, la Canon 500D di 726 euro e la Canon 50D di 986 euro. Nello spazio di poco più di 600 euro, dunque, sono presenti quattro modelli di reflex con margini di manovra molto ristretti per variazioni di prezzo poco più che lievi. Qualunque oscillazione consistente, infatti, rischierebbe di andare a intaccare il modello inferiore o superiore.

Esaminato questo aspetto di carattere generale, analizziamo in dettaglio la situazione di Canon dal punto di vista commerciale. Come detto, la nuova Canon 1D Mark IV dovrebbe avere un prezzo di circa 5.000 euro, ed essendo una APS-H c'è spazio al top della gamma per un'ipotetica full-frame "Canon 1Ds Mark II" che andrebbe a sostituire il modello precedente. Tenendo poi conto che la Canon 1D Mark III verrà presto sostituita dalla versione Mark IV, nella parte alta della gamma Canon c'è effettivamente spazio per la fantomatica "Canon 3D" di cui sente parlare all'avvicinarsi di ogni nuovo lancio, che dovrebbe andarsi a inserire come prezzo appunto tra la Canon 1D Mark IV e la Canon 5D Mark II, che nel periodo in esame ha avuto un prezzo medio di 2.296 euro. Come si vede, dunque, esiste uno spazio di circa 2.700 euro tra questi due modelli in cui è lecito attendersi prima o poi l'introduzione di una nuova DSLR, magari equipaggiata come si mormora con il nuovo sensore APS-H messo a punto per la Canon 1D Mark IV.

Scendendo nella gamma Canon incontriamo la nuova 7D, caratterizzata da un prezzo medio al lancio di 1.638 euro, alla quale fa seguito un "buco" fino alla Canon 50D. Proprio quest'ultima, stando a molte indiscrezioni, sarebbe la candidata a una prossima sostituzione, a causa delle vendite - si dice - tutt'altro che entusiasmanti. Per quella che viene indicata da più parti come "Canon 60D" vengono ipotizzate le seguenti caratteristiche: sensore APS-H da 12,1M, sistema autofocus mutuato dalla 1D, velocità di 6fps e un prezzo che, come abbiamo visto, non dovrebbe essere di molto superiore ai 1.000 euro per non andare a ostacolare le vendite della 7D. L'altra candidata alla sostituzione in tempi brevi è, secondo alcune voci, la Canon 1000D. Il nuovo modello, che dovrebbe chiamarsi "Canon 1500D", in base alle indiscrezioni dovrebbe esser caratterizzato da un sensore APS-C da 12M, processore DIGIC IV, capacità di registrazione video fino a risoluzione HD 1080 a 30fps, schermo LCD fisso da 460.000 punti, velocità di 3,5fps e un prezzo comparabile a quello dell'attuale 1000D.

Come si può vedere, confrontando i numerosi "rumors" presenti all'interno di forum di appassionati, blog e siti con un grafico aggiornato dei prezzi medi, è possibile trarre indicazioni utili per ipotizzare in quale fascia della gamma di un produttore si potrebbero collocare nuovi modelli di corpi macchina oppure quali DSLR siano candidate alla sostituzione in tempi brevi, ed è proprio quello che ci ripromettiamo di fare anche per gli altri produttori nei prossimi numeri di questa rubrica.

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