analisi mercati geografici fotografia digitale 2015È questo il segnale più indicativo che emerge dall'analisi dei dati ripartiti geograficamente relativi al 2015 diffusi nel febbraio scorso dalla CIPA, l'associazione che riunisce i produttori fotografici giapponesi. Si tratta di una tendenza che prende vigore da un anno all'altro, seppure con intensità differente nei diversi mercati geografici, ma che suona sempre più come un campanello di allarme per le reflex tradizionali, che al contrario registrano ovunque una sensibile flessione.

Il lettore interessato alle considerazioni scaturite dai dati relativi al 2014 ('2014: nuova contrazione per il mercato mondiale') apprezzerà come le attuali tendenze nei vari segmenti che compongono il grande settore della fotografia digitale anche a livello locale, e non soltanto globalmente, affondino le loro radici in dinamiche tecnologiche e commerciali ormai in atto da alcuni anni. Se la prima parte della presente analisi, dedicata al mercato mondiale delle fotocamere digitali ('2015: Ennesima contrazione per il mercato mondiale delle fotocamere'), evidenziava chiaramente tra le fotocamere a ottica intercambiabile la progressiva contrazione del mercato delle DSLR a tutto vantaggio delle CSC (Compact System Camera), delle quali abbiamo parlato recentemente (Mirrorless update: parte prima e seconda), accompagnata dall'ormai inarrestabile declino delle fotocamere a ottica fissaSLC (Large Sensor Compact), bridge superzoom, travelzoom e compatte in generale – in questo secondo capitolo avremo modo di scoprire come le diversità locali agiscano in maniera determinante sull'evoluzione dei singoli segmenti di mercato nelle diverse aree geografiche nelle quali tradizionalmente viene suddiviso il mercato mondiale: Europa, Americhe, Asia, Giappone e resto del mondo.

Come accennato, anche il 2015 non è stato un anno da potersi definire fortunato per il mercato della fotografia digitale in genere, ma sorprendentemente il Vecchio continente è l'area geografica dove la crisi del settore è stata avvertita più lievemente. Lo scorso anno il totale delle fotocamere consegnate in Europa si è infatti attestato a 12 milioni, con un calo del 12% rispetto ai 13,7 milioni del 2014. Significativamente peggio hanno fatto Americhe e Asia: se le prime hanno totalizzato poco meno di 9 milioni di pezzi venduti, in discesa di quasi il 22% nei confronti dell'anno precedente (11,5 milioni), la seconda ha subito una flessione di oltre il 23%, con 8,6 milioni di unità consegnate (nel 2014 erano stati 11,2 milioni). Grazie a questo andamento l'Europa riconferma ancora una volta il proprio primato accrescendo anzi la propria quota al 34% del mercato mondiale delle fotocamere digitali (era il 31,5% nel 2014), staccando Asia e Americhe calate attorno al 25%. Il quadro però si ribalta completamente se ci soffermiamo sulle sole fotocamere a ottica intercambiabile.

Fotocamere a ottica intercambiabile e obiettivi

fotocamere a ottica intercambiabile - mercati geografici 2006-2015

Il grafico evidenzia chiaramente il migliore andamento delle Americhe rispetto a Europa e Asia. Mentre queste ultime hanno registrato un calo più accentuato (-6% per l'Europa, -7% per l'Asia), lo scorso anno le Americhe hanno arrestato la picchiata degli ultimi anni a -1,38%. Per via dei veri e propri crolli precedenti, -16% circa nel 2013, addirittura quasi -21% nel 2014, le Americhe occupano attualmente la terza piazza tra i mercati geografici con poco più di 3,1 milioni di fotocamere a ottica intercambiabile consegnate lo scorso anno, che equivalgono al 24% circa del totale. Le Americhe sono precedute dall'Europa, che con 3,5 milioni circa di pezzi controlla quasi il 27% del mercato, e dall'Asia, al primo posto con quasi il 35% del mercato globale grazie a oltre 4,5 milioni di unità consegnate. Ma quali sono le differenze, se ve ne sono, nell'andamento dei principali mercati se analizziamo i dati ripartiti nelle categorie delle DSLR e delle mirrorless?

dslr - mercati geografici 2012-2015

Per quanto riguarda le reflex, vediamo che dal 2012, anno in cui la CIPA ha iniziato a fornire dati separati per le due categorie, anche il 2015 ha visto un calo significativo in tutti i principali mercati – Europa -8%, Asia -11%, Giappone quasi -10% – mentre le Americhe hanno limitato la flessione a poco meno del 4%. Con 3,2 milioni di unità, l'Asia si riconferma dunque il primo mercato nelle vendite di DSLR, con il 33% circa del totale, sebbene in leggera flessione rispetto al 2014. L'Europa resiste in seconda posizione con oltre il 28%, un valore quasi invariato rispetto all'anno precedente, avvicinata però dalle Americhe che hanno migliorato sensibilmente la loro percentuale, salita quasi al 27% grazie ai 2,6 milioni di unità consegnate nel 2015 contro i 2,7 milioni circa del Vecchio Continente.

csc - mercati geografici 2012-2015

Alla flessione delle reflex in tutti i principali mercati si contrappone la crescita delle CSC, con l'eclatante eccezione del Giappone. Queste due tendenze – aumento delle vendite di mirrorless, diminuzione delle consegne di reflex – che da alcuni anni caratterizza l'andamento del mercato globale delle fotocamere a ottica intercambiabile, si rivela però altalenante a livello geografico, come si evince dal grafico precedente. Mentre nel 2013 tutti i principali mercati, Giappone escluso, erano in rosso, nel 2014 Europa (+8%) e Americhe (+18%) riguadagnavano il segno più mentre l'Asia in misura lieve e il Giappone in maniera significativa (addirittura oltre -18%) si fermavano in territorio negativo. Nel 2015 eccettuato come detto il Giappone, patria delle mirrorless, rimasto fortemente negativo con una perdita di oltre il 10%, Europa, Asia e Americhe in particolare hanno registrato crescite importanti, in virtù delle quali l'Asia si riconferma primo mercato mondiale con quasi il 40% del totale, seguita a notevole distanza dall'Europa (22%) e ancora più da lontano dalle Americhe con il 16% circa. Da segnalare il fatto che il Giappone, che nel 2013 era saldamente al secondo posto dietro l'Asia con quasi il 27% del mercato delle CSC (in quell'anno le mirrorless vendute nel paese del Sol Levante erano state più del doppio rispetto alle Americhe), a causa delle notevoli perdite registrate negli ultimi due anni è sceso nel 2015 in terza posizione dietro l'Europa. Infatti, mentre nel 2014 le vendite di mirrorless erano state praticamente uguali, 724.000 circa, nel 2015 il Vecchio continente è salito a 739.000 mentre il Giappone è calato sotto le 650.000.

ottiche - mercati geografici 2006-2015

Naturalmente l'andamento altalenante registrato negli anni recenti nel comparto delle fotocamere a ottica intercambiabile, caratterizzato come abbiamo visto da un calo delle vendite di DSLR soltanto parzialmente controbilanciato dalla crescita delle mirrorless, non poteva non avere ripercussioni significative anche nel settore degli obiettivi. Dal 2013 infatti, quando le vendite di corpi macchina sono diminuite per la prima volta in assoluto, anche le ottiche hanno registrato una nuova frenata, sebbene di proporzioni inferiori. Nel 2015 è stata l'Asia ha subire la flessione più importante, -9,39% sul 2014, con poco meno di 6,3 milioni di ottiche vendute, rimanendo tuttavia il primo mercato mondiale con il 29%. Americhe ed Europa seguono appaiate approssimativamente al 27% con poco più di 5,8 milioni di pezzi consegnati, con un calo rispettivamente del 3% e 5% circa. È interessante notare che la flessione delle consegne di obiettivi in atto dal 2013, significativamente più pronunciata in Europa (-23% circa nel 2014, -21% nel 2013) rispetto alle Americhe (-16% circa nel 2014, -9% nel 2013), ha permesso all'Asia di scalare nell'arco di tre anni da terzo a primo mercato mondiale nonostante la brusca battuta d'arresto dello scorso anno.

Fotocamere a ottica fissa

fotocamere a ottica fissa - mercati geografici 2006-2015

Come è ormai divenuta consuetudine dal 2011 a questa parte, ci ritroviamo a commentare l'ennesima contrazione delle fotocamere a ottica fissa in tutti i principali mercati, anche se ancora una volta l'andamento nelle diverse aree geografiche riserva qualche sorpresa. Nel 2015 le consegne in Europa sono sì diminuite ma in misura meno significativa rispetto agli altri mercati. Con una flessione di poco superiore al 14% a quota 8,5 milioni circa, infatti, il Vecchio Continente rimane saldamente al primo posto con oltre il 38% del totale, rafforzando anzi sensibilmente il proprio predominio. Si tratta di un risultato non disprezzabile dopo il calo di quasi il 33% delle consegne registrato nel 2014, addirittura -42% circa nel 2013. La performance peggiore è appannaggio dell'Asia, che lo scorso hanno ha subito una flessione delle vendite di compatte di quasi il 36%, un dato perfino peggiore del 2014. Interessante notare come oggi il mercato asiatico delle fotocamere a ottica fissa, con poco più di 4 milioni di unità, valga meno della metà del mercato europeo e poco più di quello giapponese (3,3 milioni), rappresentando soltanto il 18% del totale. Si tratta di un dato particolarmente significativo, considerato il fatto che nel mercato delle fotocamere a ottica intercambiabile l'Asia rappresenta quasi il doppio del totale (35%). Con una quota del 26% le Americhe occupano la seconda piazza con 5,8 milioni di unità consegnate nel 2015, in calo di quasi il 30% anno su anno. Si tratta di una pessima performance ma paradossalmente migliore del -43% circa registrato nel 2014.

In conclusione

Tutte queste cifre, che a prima vista possono facilmente confondere, evidenziano però delle tendenze di cui i produttori di fotocamere digitali sono ben consci. Assodata la progressiva contrazione del mercato mondiale delle fotocamere digitali, in Europa per esempio le CSC benché in crescita rispetto alle reflex stentano a prendere piede (il Vecchio Continente vale quasi il 29% del mercato delle DSLR ma soltanto il 22% di quello delle mirrorless), mentre le fotocamere a ottica fissa resistono (35% del totale). Le fotocamere a ottica intercambiabile 'tirano' significativamente in Asia (35% del totale, addirittura 39% considerando le sole CSC) mentre le fotocamere a ottica fissa rappresentano soltanto il 18%. Le Americhe appaiono il mercato più equilibrato, con una quota attuale attorno al 25% per entrambi i segmenti ma con una tendenza fortemente al ribasso nelle fotocamere a ottica fissa. Queste sono dunque le tendenze a livello geografico che il 2016 appare intenzionato a non smentire e che tra un anno probabilmente ci troveremo a commentare.

(data di pubblicazione: aprile 2016)
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