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Musicare legalmente video e slideshow

Roberto Tomesani

Oltre alle classiche produzioni video (commerciali o di matrimonio), sempre più di frequente il fotografo professionista di trova a lavorare su progetti multimediali o filmati di presentazione che richiedono di essere corredati di una colonna sonora...

Oltre alle classiche produzioni video (commerciali o di matrimonio), sempre più di frequente il fotografo professionista di trova a lavorare su progetti multimediali o filmati di presentazione che richiedono di essere corredati di una colonna sonora.
In questo testo introduttivo si trovano – in forma riassuntiva - alcune indicazioni pratiche sulle possibili alternative per dotare di sottofondi musicali le produzioni video e multimediali in generale.
Un maggiore dettaglio per ciascuna soluzione si trova liberamente consultabile in rete alla pagina: www.documentazione.org/musica.php

Le strade possibili per musicare in modo pienamente legale le produzioni video sono sostanzialmente queste:

  1. Licenze CC - Gratuite, pur se a specifiche condizioni.
  2. Musiche di pubblico dominio - A volte gratuite, ma da verificare.
  3. Concesse su determinate piattaforme, ma con monetizzazione
  4. Royalty Free – Stock
  5. Musiche direttamente concesse dagli autori
  6. Amministrate da Siae


Vediamo ciascuna voce un po’ nel dettaglio.

1) Licenze CC - Gratuite, pur se a specifiche condizioni.

Il “diritto d’autore” non è l’unica forma di protezione applicabile alle proprie opere. Oltre alla soluzione del “copyright” – che di fatto parte dal presupposto: “tutti i diritti riservati”, esiste anche una soluzione intermedia, diffusa specialmente fra gli autori più giovani, che consiste nell’indicazione di “alcuni diritti riservati”, descritti dalle licenze Creative Commons.

Le musiche concesse dagli autori in libero utilizzo o in licenza CreativeCommons aperta, possono essere senza compensi, e non rappresentate da SIAE. L'utilizzo deve tuttavia avvenire a condizioni specifiche (la più basilare delle quali è la menzione dell'autore), comunque specificate dal genere di licenza Creative Commons (licenza CC)

Poiché la licenza Creative Commons è "componibile" con le differenti richieste, è sufficiente ricorrere a brani che siano stati rilasciati dai rispettivi Autori con licenza CC http://creativecommons.org/licenses/  ("attribution", o "attribution share alike"), il che significa che sarai libero di usare anche il brano, a patto che ne indichi apertamente l'autore, o che ne indichi l'autore e ti impegni a condividerla alle stesse condizioni e/o a non modificarla.

Ci sono due eccezioni all'uso libero, che possono riguardare l'impiego in video o slideshow:

  1. I brani che contengono espressamente nella licenza l'indicazione: "non-commercial" (che possono essere quindi usati per impieghi personali, ma non in un lavoro che venga venduto o che abbia utilità per fini commerciali, come anche la autopromozione di un’attività)
  2. I brani che abbiano nella licenza CC la clausola "non-derivative", cioè non per opere derivate; questo perché l'inclusione della musica in un video od uno slide show non rappresenta una condivisione dell'opera nella sua natura originaria (come invece lo sarebbe il brano musicale in sé e per sé, stand alone).

In tutti gli altri casi, la licenza CC permette l'utilizzo della musica in filmati realizzati anche professionalmente, con finalità di lucro o per autopromozione.
In rete si trova una fiumana di soluzioni LEGALI per ottenere musica con licenza CC utilizzabile anche commercialmente.

Riportiamo qui solo una minima selezione, indicando quelle che riteniamo essere le soluzioni più vicine all'esigenze di un professionista che faccia anche piccole produzioni video e/o multimediali.

Opsound
Iniziativa che raccoglie in forma molto lineare e pulita brani utilizzabili per tutto, liberamente - http://www.opsound.org/
I brani sono tutti in licenza CC by-attribution e/o share alike, ma tutti con la possibilità di sfruttamento commerciale. L'interfaccia è pulita, piacevole, essenziale, inizialmente abbastanza ben ricercabile.
Solo, arrivati al dettaglio delle musiche diventa decisamente scomoda la "preview", perché vanno aperti i brani - spesso con estensioni files diverse fra loro - che vengono richiamati da siti esterni (non sempre funzionanti)

Youtube audio Library
La soluzione piu' semplice e diffusa per video che debbano essere pubblicati su Youtube: https://www.youtube.com/audiolibrary/music
Attenzione, però: questi brani possono essere utilizzati liberamente sulla piattaforma di Youtube, ma non hai garanzia che non vengano intercettati come protetti su altre piattaforme (ad esempio Facebook). Si tratta quindi di una soluzione perfetta se la diffusione del video è solo su YouTube, ma potenzialmente imperfetta se la diffusione viene fatta anche altrove. Il sistema della Audilibrary di Youtube permette, inoltre, di sapere in anticipo se una musica può essere utilizzata in cambio di inserimenti pubblicitari (vedi apposita pagina)

CCmixter
Grande risorsa di brani, molti dei quali acquistabili in licenza royaty free, ed alcuni in licenza CC by attribution anche commerciali, da qui: http://dig.ccmixter.org/film?lic=open e da qui: http://dig.ccmixter.org/free

Freesound
per gli effetti sonori, di ogni genere: http://www.freesound.org/
Non favoloso il sistema di ricerca, basato su stringa libera, o su tags: http://www.freesound.org/browse/tags/

Archive - Netlabels
Netlabels, http://www.archive.org/details/netlabels , sottoprogetto dello sterminato progetto di condivisione di Archive.org; una quantità enorme di risorse, molte (ma non tutte) in licenza CC. Molto poco efficiente il sistema di ricerca, per le finalità del videomaker; ma risorsa curiosa.
A proposito, Archive ospita la spassosissima (ed utile) risorsa di WayBackMachine, per vedere lo "storico" dei siti web...


2) Musiche di pubblico dominio - A volte gratuite, ma da verificare.

Si tratta delle musiche cadute in pubblico dominio (cioè composte da più di settant'anni dalla morte dell'autore).
Attenzione, però: su questi brani esistono due distinti diritti: il diritto dell'autore (che ormai è prescritto, e quindi gratuito) ed i diritti connessi, come il diritto dell'esecutore (cioè di chi ha concretamente eseguito la registrazione), che potrebbe essere ancora attivo. Occorre quindi sincerarsi che tali brani siano stati eseguiti da musicisti che hanno concesso la libera utilizzabilità della loro esecuzione.

Musopen propone musica caduta in pubblico dominio, cioè composta da più di settant'anni dopo la morte dell'autore.
Ne consegue che il sito rappresenta una fonte riferita alla musica classica. L'iniziativa, comunque, va oltre alla semplice condivisione di brani classici, e raccoglie e distribuisce informazione, documentazione ed in genere cultura in campo musicale classico.
I brani sono catalogati per autore, per esecutore, per strumento utilizzato, per periodo storico e per genere musicale: https://musopen.org/


3) Concesse su determinate piattaforme, ma con monetizzazione

Gratuite per specifici usi e con pubblicità monetizzata dagli autori.
Le musiche - anche di artisti famosi e contemporanei - concesse in utilizzo subordinato alla "monetizzazione" a favore dei titolari dei diritti, sulla piattaforma che rende accessibile i contenuti (in pratica, Youtube).
Come ben tutti sappiamo, esiste una nutrita selezione di brani musicali utilizzabili nelle produzioni video destinate alla diffusione su youtube: https://www.youtube.com/audiolibrary/music con l'avvertenza che la liberatoria per l'utilizzo si riferisce - appunto - alla sola piattaforma di Youtube, e non necessariamente ad altri impieghi.
E questo è comprensibile: quando il video viene visualizzato su Youtube, l'accordo stretto fra Youtube e il titolare dei diritti prevede un (piccolo) compenso a favore di quest'ultimo, derivante dalla raccolta pubblicitaria. Va da sé che gli impieghi che avvengono al di fuori di questa possibilità di monetizzazione NON sono permessi perché non verrebbero compensati da alcuna spartizione dei proventi.
Quello che non tutti sanno, però, è che è possibile valutare in anticipo l'utilizzabilità o meno di brani di autori anche famosi, partendo da: https://www.youtube.com/music_policies
Da questa pagina è possibile digitare nella casella di ricerca in alto a destra il nome dell'Artista o del brano, per poi vedere nel dettaglio se l'uso sarebbe o meno tollerato (con inserimento di annunci pubblicitari i cui proventi vanno all'artista autore del brano).
Di fatto, viene quindi riconosciuta la paternità all'autore e/o alla casa discografica proprietaria dei diritti, che vengono indirettamente pagati stornando a loro i proventi delle pubblicità che verranno inserite nella visualizzazione del video.


4) Royalty Free - Stock - Diritti acquistati a prezzi abbordabili, non in esclusiva.

Le musiche acquistabili da stock, cioè soluzioni per cui gli autori decidono di mettere a disposizione le loro opere per cessione di diritti non esclusivi (possono essere venduti a più utenti anche contemporaneamente), a prezzi accessibili.
Si tratta attualmente della soluzione che rappresenta il miglior compromesso fra professionalità e costi.

Jamendo
Una risorsa storica nel suo genere, molto ben strutturata e con una scelta di qualità.
Il sito esiste anche in versione italiana, è consigliabile la registrazione gratuita per la personalizzazione delle ricerche. Merita anche se non ti serve musica per i tuoi filmati, ma solo per curiosità di ricerca musicale.
Inizialmente, una parte dei brani disponibili su Jamendo erano utilizzabili anche per impieghi commerciali, gratuitamente.
Attualmente, il diritto di utilizzare le opere viene venduto tramite il "catalogo", qui: https://licensing.jamendo.com/it/catalogo; gli importi dovuti sono di 4,99 euro per i progetti personali, 49 euro per la licenza standard (tutti usi online), 89 euro per tutti gli usi online e la maggior parte degli offline, 299 euro per la cessione di tutti i diritti.

Audiojungle
Parte della "galassia" Envato, specializzata nella diffusione di contenuti royalty free, https://audiojungle.net/ è uno dei canali più utilizzati, per via della scelta molto ampia, e del prezzo abbordabile (varia da 1 dollaro a 73 dollari per brano, a seconda della vendibilità; la media è attorno ai 15 dollari).
Il sistema di ricerca è molto efficiente, e permette di affinare la selezione non solo sulla base del genere musicale, ma anche usando tags, selezionando il range di prezzo, il numero di vendite già fatte, la durata del brano, la presenza ed il tipo di voci, il numero di battute al minuto, la struttura a loop o meno, la data di upload, ed altro ancora.

Musicbed
Scelto da molti colleghi per la completezza dell'offerta, www.musicbed.com offre una selezione accurata dei brani ed un approccio innovativo. Oltre 650 musicisti e gruppi, con un sistema di selezione ed affinamento della ricerca progressivo ed intuitivo. La tariffazione viene costruita sulla base della tipologia del progetto, la destinazione d'uso ed il numero di utilizzi (che è una limitazione solitamente non contemplata). Ad esempio, un brano utilizzato per un video matrimoniale costa 49 dollari, mentre una licenza per video commerciale, pubblicitario, destinato a web e streaming, senza acquisto di spazio media, costa 199 dollari. Il sistema di tariffazione per la licenza è fra i più completi e dettagliati esistenti.

Premiumbeat
Decisamente completa e versatile l'offerta di www.premiumbeat.com che, come non tutti fanno, per la maggioranza dei brani ha la possibilità di scegliere fra diverse versioni, lunghezze, e soluzioni di loop, semplificando di molto la vita in caso di video di breve durata. I brani hanno anche versioni diverse per durata e soluzioni "loopabili"; la licenza standard è di 49 dollari, quella premium di 199 dollari (vedi la semplice distinzione, qui)

Audionetwork
Dotato di una versione anche in italiano, lo strumento di Audionetwork è una selezione versatile nel panorama della stock music per sincronizzazione. Di tutti i brani esiste una categorizzazione dettagliata e dotata di numerose varianti (anche se un po' più disordinate rispetto all'approccio di Premiumbeat). I costi delle licenze standard sono proporzionati agli usi, e vanno dai classici 49 euro per la licenza web ai 595 euro dei diritti estesi per le campagne pubblicitarie televisive.

Trendaudio
Giocando in Italia, la soluzione di Trendaudio (sito www.scaricare-musica.it) risulta più lineare e facile da utilizzare per chi non si è ancora... allineato con il mondo web, e si sente maggiormente a suo agio su siti italiani.
Va segnalato che Trendaudio ha sezioni esplicative e faq molto chiare ed attente, dettagliate anche nelle definizioni collegate al settore. I brani esistono spesso in alcune varianti, e sono acquistabili a prezzi di licenza contenuti; tralasciando le licenze per uso privato (pochi euro), le licenze più frequenti sono la smart (usi web: 19 euro, ivati), la business (usi pubblicitari locali, 60 euro ivati), e la full business (pubblicità nazionale, su preventivo, da 99 euro in su).

Audiomicro
http://it.audiomicro.com/
è un sito di audio stock (sia musica che effetti sonori) ben categorizzato, e che si differenzia per un servizio piuttosto raro: la maggior parte dei brani ha una scheda descrittiva dettagliata, che non si limita solo a fornire dati tecnici e tags di mood e genere, ma proprio descrive, raccontato in linguaggio discorsivo, il brano. Unica pecca: la versione italiana del sito è tradotta da un algoritmo automatico, e la traduzione discorsiva tradotta in italiano ha a volte un effetto un po' ridicolo (alla Google Translator, per intenderci).
Capendo l'inglese, la versione originaria http://www.audiomicro.com è preferibile rispetto a http://it.audiomicro.com/

Gettyimages Music
Gettyimages Music
(che ha acquisito gli archivi e la gestione di iStock Audio) ha un taglio "classico" da stock Getty e consente di ottenere, oltre alla licenza royalty free (40 dollari, standard), anche licenze in "right managed", cioè con costo proporzionato all'uso e con parziali esclusive. Un po' meno "attuale" di altri l'approccio nel suo complesso.

Neosound
Soluzione royalty free non solo ben categorizzata, (www.neosounds.com) ma anche ricchissima di varianti per molti dei brani disponibili.
Le varianti (diversi focus, diverse durate, i loop) generano costi per i diritti differenziati (ad esempio: il brano standard da 2'30"costa 34,95 dollari; una versione ridotta di 1'00" costa 24,95, da 30 secondi costa 17,95 ed un loop da 11 secondi costa 9,95 dollari.


5) Musiche direttamente concesse dagli autori – Diritti di costo variabile

Le musiche non rappresentate da SIAE, ma concesse in utilizzo direttamente dall'autore, senza intermediari.
Una soluzione percorsa solo da pochi - perché meno immediata - ma da considerare, in quanto socialmente collaborativa, è quella di tèssere dei rapporti diretti con musicisti, con i quali accordarsi per la cessione diretta dei diritti, su misura.
Questo non consente di contare su prezzi "standard", ma genera un rapporto di collaborazione e di sinergia fra i due creativi (fotografo - musicista) che diversamente non esisterebbe.
Solitamente adotta questa strada chi - per suoi interessi personali - ha già nel suo vissuto quotidiano dei contatti con un entourage di musicisti.
In assenza di questo, è possibile fare delle ricerche per far nascere i primi contatti personali attraverso strumenti come:

Villaggiomusicale
Villaggiomusicale
è un database molto variegato di operatori professionali (e semi-professionali) in campo musicale. Permette di fare ricerche di operatori per genere musicale, località di residenza, ed età.
Un punto di partenza.

Musiqua
Il canale www.musiqua.it nasce, in realtà, per trovare band disponibili a suonare dal vivo nelle diverse occasioni (tipo matrimoni, feste, presentazioni commerciali, eccetera), ma rappresenta un canale per entrare in contatto con professionisti della musica.


6) Amministrate da Siae

Diritti specifici "pro rata temporis" (a durata) o forfaittari
La richiesta esplicita di concessione alla SIAE di diritti per brani specifici tratti dalle "Production Music" o con contratti "forfaittari" appositi per i video matrimoniali.
Nonostante il sito di SIAE sia stato notevolmente semplificato e modernizzato, seguendo i percorsi "preconfezionati" dalla home non è al momento semplice giungere alle informazioni specifiche che riguardano i diritti di abbinare musiche a video e fotografie.
Il punto del sito in cui si spiega questa cosa è QUESTO (clicca qui)
Questo diritto viene definito "diritto di sincronizzazione", e non rientra fra quelli gestiti direttamente da SIAE (occorre rivolgersi agli autori) eccezion fatta per i brani musicali appartenenti alle collezioni di "Production Music".
Questa che può sembrare una stranezza ("perché SIAE non gestisce proprio questo diritto?") è in realtà facilmente spiegabile: quando una musica viene riprodotta, duplicata o trasmessa come brano musicale (in una trasmissione, come sottofondo, in uno spettacolo, eccetera) il brano si presenta per sé stesso.
Nel caso del diritto di sincronizzazione, invece, la musica viene abbinata ad un filmato specifico e - nel caso dei video commerciali - anche ad un prodotto specifico. Questo cambia di parecchio le cose, perché l'autore od il titolare dei diritti può essere d'accordo - o meno - sull'abbinamento della sua musica con specifici messaggi.
E ancora (argomento meno "filosofico", ma materialmente più incisivo): se un brano musicale è stato concesso - o lo si vuole concedere - come abbinato ad una pubblicità, e quindi venduto a cifre molto alte, non potrebbe essere acquistato anche da altri utenti pubblicitari, o il primo (miglior) cliente avrebbe ovviamente da ridire.
Insomma: si tratta di gestire la concessione caso per caso, e qui la SIAE ovviamente si tira indietro.
Non così per la "Production Music", cioè quell'insieme di brani che l'autore o la casa di produzione individua come "sacrificabili" nel calderone della concessione non esclusiva a più clienti.

Production music Siae
In pratica, si tratta di specifiche collezioni musicali per le quali SIAE gestisce, in un'unica soluzione, il pagamento dei diritti di sincronizzazione (abbinamento al video), i diritti connessi (diritti di esecuzione dei musicisti che hanno suonato il brano) e i diritti d'autore (autore delle musiche, se non si tratta di opere in pubblico dominio).
L'accordo per Production Music SIAE è stato siglato con queste specifiche libraries: Beat Records, Dipiù, Effemme Records, Fairwood Music, Flippermusic, Fridge Italia, Idyllium, Intervox Italiana, Italian Way Music, Machiavelli-Jolnoir, Multimediamusic, New Team, Numerotre, Opensound, Palan, Pentaflowers, Sifare, Soundiva, Vinile e 1st Pop.
Le raccolte in questione sono queste:

www.siae.it/sites/default/files/MusicaMFV_Istruzioni_Libraries.pdf

Menzionando letteralmente le indicazioni del sito SIAE:

I diritti di sincronizzazione per i brani musicali compresi in queste Libraries sono concessi con tariffe predeterminate, uguali per tutti i brani: Produttori, enti, agenzie di servizi, etc. possono ottenere, con un’unica richiesta a SIAE dai costi certi e quantificabili preventivamente, tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione di supporti audiovisivi leciti, compresi i diritti connessi.

Avvertenze:
La fornitura da parte delle case editrici musicali delle registrazioni di Production Music non vale come licenza.
Insieme alla licenza Production Music, va richiesta all’Ufficio DRM Centralizzato della SIAE anche la licenza per i diritti d’autore per la riproduzione in copie, utilizzando la modulistica prevista per Film e audiovisivi in DVD, CD-ROM etc. (Musiche di sottofondo ad audiovisivi didattico-divulgativi).
Per la definizione e disciplina delle composizioni/registrazioni di Production Music vedi l’art. 18 delle Condizioni di licenza Opera per Opera applicabili per supporti video.
La licenza per Production Music comprensiva della maggiorazione per l’uso in siti web non comprende i diritti d’autore per l’utilizzo del filmato nei siti stessi. La relativa licenza deve essere richiesta all’Ufficio Multimedialità della SIAE.

... Il che, nell'insieme, fa intuire perché questa strada venga utilizzata sempre meno.
I diritti vengono calcolati "pro rata temporis", e cioè in proporzione ai secondi di effettiva utilizzazione del brano musicale.
Le tariffe prevedono un minimale di 80 euro a concessione, e vanno maggiorate del 50% se il filmato (video) viene reso disponibile anche sul web (cosa abbastanza probabile).
La tabella delle tariffe di Production Music è questa:

www.siae.it/sites/default/files/Tariffe_PM.pdf

Contratto forfaittario Siae per video matrimoniali

Esiste inoltre una specifica soluzione di "Production Music" forfaittaria per la realizzazione di video di matrimonio e simili.
Si tratta di acquistare una licenza forfaittaria, che dà diritto a 5 CD contenenti circa 900 brani in mp3, fra i quali è possibile scegliere musiche per i video matrimoniali.
Le modalità per la richiesta sono queste (citazione letterale da sito SIAE):

Video Matrimoniali
Il Modulo DRV2.WED va compilato, scansionato e inviato a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il cofanetto contenente le opere musicali da utilizzare verrà inviato al tuo indirizzo postale.
In entrambi i casi l’ufficio DRM risponderà inviando sul tuo indirizzo di posta elettronica un messaggio contenente l’esito dell’istruttoria e l’importo da pagare.
Dopo il pagamento, da effettuare con MAV o bonifico bancario (...) riceverai la fattura emessa dall’ufficio DRM a fronte del pagamento.

Se provi a leggere il contratto (clicca qui), capisci come abbia avuto maggior successo la soluzione dell'acquisto di diritti royalty free stock.
Di fatto, i brani sono ottenibili gratuitamente sulle collezioni di CD richiedibili ad una sede SIAE, ma per poter essere utilizzati i brani devono essere "licenziati" con un contratto che ha un costo unitario ridotto (13,5 - 18 euro) ma prevede un obbligo minimo pari a 15 supporti (202,5 - 270 euro) da corrispondere in ogni caso, anche non utilizzando 15 licenze.
All'atto della stipula, è stato redatto un accordo della SIAE con le associazioni artigianali, ma non con la nostra Associazione. Al momento non riteniamo di convenzionarci.

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www.italianphotographers.org
www.facebook.com/tauvisual

 

Data di pubblicazione: maggio 2018
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