Libri

Libri di gennaio-marzo 2021

Redazione

Tre volumi davvero interessanti proposti da tre editori diversi: Damiani, Contrasto e Mudima. Tre espressioni diverse della fotografia stampata e da leggere.

JOSÉ PARLÁ
IT'S YOURS
110 PAGINE
26,0 X 22,4 CM
53 FOTOGRAFIE
CARTONATO
DAMIANI
€ 45,00

La monografia It's Yours viene pubblicata in occasione della personale di José Parlá al Bronx Museum of the Arts di New York che si è conclusa a gennaio.

I nuovi dipinti di Parlá evocano il suo legame speciale con il Bronx e la cultura Hip Hop e affrontano temi cruciali della società americana come la sofferenza causata dalle politiche di “Redlining”, ovvero la negazione sistematica di servizi da parte delle agenzie del governo federale attraverso l'aumento selettivo dei prezzi; le ondate di sfollamento imposte dalla gentrificazione e il conseguente razzismo strutturale.

L’aspetto delle opere di Parlà si presenta denso e caratterizzato da intense linee gestuali, un esplicito rimando alle trame disegnate nei quartieri dalla stratificazione di edifici, strade, e in generale dalle tracce che le persone lasciano nel tessuto urbano.

José Parlá ha iniziato a dipingere le sue opere sui muri di Miami negli anni '80, dove è entrato a far parte della scena artistica underground e della breakdance. Il titolo It's Yours è un omaggio di Parlá al rapper del Bronx T-La Rock.

 


ELIOTT ERWITT
FOTOGRAFIE RITROVATE, NON PERSE

232 PAGINE
21,5 X 29,0 CM
173 FOTOGRAFIE
CARTONATO
CONTRASTO
€ 55,00

Fotografie ritrovate, non perse è una raccolta di 170 foto inedite del grande maestro Elliott Erwitt selezionate da lui personalmente di recente. Immagini scattate nel corso di più di 60 anni: la prima è del 1947, l’ultima del 2010.
 
Nel 2018, a 90 anni appena compiuti, Elliott Erwitt decide di rimettere mano ai suoi archivi cercando immagini mai pubblicate o solo vecchie vedute dimenticate, qualcosa che meritava di essere ritrovato e non perso. Per quasi due anni Erwitt ha visionato circa 600.000 immagini scattate nel corso della sua lunga e straordinaria carriera: da quelle scattate ad appena 17 anni e sviluppate nel bagno di casa fino ai più recenti incarichi in Scozia e Cuba.
Mettendo da parte gli scatti più celebri e riconoscibili, con ormai alle spalle una carriera costellata di riconoscimenti e successi, Erwitt decide di guardarsi indietro e con gli occhi di oggi scoprire in vecchie immagini significati nuovi, invisibili quando erano state originariamente scattate.
 
Dall’Europa del dopoguerra all’ex Unione Sovietica, dall’America Latina al Giappone, dagli Stati Uniti a Cuba: le immagini contengono alcuni dei soggetti ricorrenti nella produzione di Erwitt come i cani, i bambini, la vita nelle sue manifestazioni più gioiose e familiari. Non mancano foto scattate nel corso dei suoi celebri reportage di fotogiornalismo ma anche immagini profondamente personali che ritraggono ad esempio la prima moglie e la figlia Ellen.
Questo volume pagina dopo pagina offre l’opportunità di conoscere la nascita di uno sguardo, quello unico di un maestro della fotografia che ha fatto del suo punto di vista – sempre ironico, appassionato ma anche sensibile e partecipe nei confronti degli ultimi – un “marchio di fabbrica” subito riconoscibile.
 
"C’è un tempo in cui le foto ti si presentano e c’è un tempo per ascoltarle."
Elliott Erwitt
 

NERINA TOCI
UN SEME DI COLLINA
178
PAGINE
22,0 X 26,0 CM
152 FOTOGRAFIE
CARTONATO
MUDIMA
€ 30,00

È un progetto work in progress che comprende una selezione di fotografie realizzate tra il 2017 e il 2020 in Sicilia, principalmente tra i versanti asimmetrici dei monti Nebrodi, e che nasce da un ben precisa esigenza di definizione del reale.

All’inizio del suo percorso di ricerca artistica, lo sguardo di Toci era condizionato dai sogni e dall’emotività; il punto focale della sua indagine era la sua identità e ciò che per lei rappresentava il reale. Questo volume raccoglie un intenso lavoro, che esemplifica l’evoluzione artistica della fotografa: dopo aver gradualmente eliminato la propria figura dagli scatti, Toci cerca di catturare l’identità universale attraverso l’esperienza del sensibile.

L’interesse antropologico – con la costante riflessione sulla figura femminile, sul senso del luogo e del confine – e l’interrogazione sul reale spostano la funzione della fotografia da quella estetica a quella reale: la vera risposta sta non nel catturare e possedere la realtà, ma nell'accettazione della sua esistenza.

La giovane fotografa albanese, originaria di Tirana, che per molti anni ha vissuto in Sicilia, si occupa di fotografia dal 2015 e riserva da sempre, nel suo lavoro, un ruolo centrale alla sua terra di adozione.

Nei sui lavori sensuali e misteriosi – dei quali anche Letizia Battaglia ha sottolineato l’inquietudine e la grazia – riesce a rappresentare la sua realtà, la sua immaginazione sconfinata, che varca i confini della fotografia e ci porta in un mondo incantato dove la mente è libera di viaggiare. La chiave per capire il suo lavoro va cercata nel fatto che, applicando leggi proprie, supera la visione monoculare che la fotografia impone. Il lavoro di Nerina Toci parte dalla fotografia ma prende subito altre rotte, diventando opera d’arte. La macchina fotografica è semplicemente un mezzo che le consente di esprimere quello che per un fotografo è impossibile: uscire dalla realtà che ci circonda per addentrarsi in una sorta di Wunderkammer – una realtà personale che diventa universale – nella quale entriamo insieme a lei.

Davide di Maggio, curatore del volume, dice di lei: «Il fotografo blocca un istante in eterno, lei apre quell’istante all’infinito. Le sue fotografie non hanno a che fare con l’effimero della nostra società, ma hanno piuttosto quella “perennità” delle opere che si tramandano nel tempo. Il tempo non è un limite ma diventa suo alleato. La realtà che la circonda non le interessa, la sua è un instancabile ricerca di un mondo che non trova, ma che è ben chiaro nella sua lucidissima immaginazione e che riesce a esprimere nelle sue fotografie anche grazie ad un grandissimo talento. Questa è la forza di Nerina Toci, il suo fascino, il suo magnetismo. E questo è il sogno dell’arte che grazie a lei si avvera e che questo nuovo libro ci restituisce in tutte le sue parti mettendo in luce il ruolo centrale da lei assunto tanto come testimone del mondo dell'arte e della realtà sociale in profondo mutamento che la circonda, quanto come protagonista di nuovi percorsi di ricerca e di espressione artistica».

"Un tempo il mio sguardo veniva condizionato dai sogni, dalla superficie emotiva, dove il punto focale era l'indagine sulla mia identità e su ciò che rappresentava il reale per me. A oggi il mio tentativo secondo è di catturare la struttura dell'identità universale attraverso l'esperienza sensibile. Mi pongo una domanda: che cosa è il reale?"
Nerina Toci

Data di pubblicazione: gennaio-marzo 2021
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